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Autore: Silvia Galassi    15/05/2011    4 recensioni
Il paradiso non è in cielo ma dentro di noi.
Genere: Dark, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'black and white...?'
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Trust-fiducia (fede)
La parola fede è propriamente intesa come il credere in concetti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni.

 

-ti fidi di me?-
La guardai con gli occhi spalancati.
-onee-chan?-
Lei sorrise continuando a tendermi la mano.
-ti fidi di me,Vladimir?-

 
Mi sveglio ansante nel cuore della notte.
Di nuovo…
Onee-chan.
Il suo ricordo e quella giornata mi perseguitano.
 
-Ti fidi di me,Vladimir?-
Sorrisi gioioso.
-certo onee-chan-
Allungai la mia manina da bambino di cinque anni verso la sua di adolescente.
La mia onee-chan.
La persona a cui volevo bene più di tutti al mondo.
Con cui sono cresciuto.
Da piccoli adoravamo andare lì,in cima alla costa rocciosa a guardare il mare e a giocare.
Non mi era mai capitato di cadere,c’era sempre stata la mano della mia onee-chan a tenermi,anche quella volta fino a quando non avevo notato con orrore il suo sorriso diventare sempre più sinistro.
-onee-chan?-
Chiamai con voce tremante.
Lasciò la presa all’improvviso.
Come se si fosse scottata.
Caddi e mentre precipitavo vedevo il suo sorriso allargarsi sempre di più.
Lu-chan…
Passai tre mesi in ospedale e da lì iniziarono i continui problemi di salute che sfociarono in un cuore debole e malato.
Mio padre decise che non potevo essere in grado di portare avanti il buon nome di una famiglia cos'ì prestigiosa in quelle condizioni e passò il titolo ereditario a lu-chan.
A sette anni me ne andai di casa.
Non potevo credere che lu-chan avesse fatto una cosa del genere solo per il potere.
 

Basta!
Devo smetterla di ricordare!
Mi prendo la testa tra le mani.
Un debole bussare mi risveglia dai miei pensieri.
-sì?-
-sono hikari,posso entrare?-
Cielo hikari non potevi trovare momento peggiore!
-entra-
-ti è arrivata una lettera-
Dice mentre mi porge una busta bianca con il suo solito sorriso.
Guardo il mittente:lucy.
-bruciala-
Mi guarda stupita.
-ma…-
-ti ho detto di bruciarla.-
Ripeto convinto mentre mi giro nel letto.
Me ne rendo conto solo ora che sono a torso nudo davanti a lei.
C’è silenzio.
Dopo pochi secondi sento il rumore della carta che scoppieta bruciando nel camino.
-hikari?-
-sì?-
-mi dispiace…-
Sento le sue dita tra i miei capelli,è una carezza dolce,quasi materna.
-hika,perché hai bruciato la lettera?-
Lo so che è una domanda stupida perché gliel’ho chiesto io ma intendo perché non l’hai aperta,perché ti sei…
-perché mi fido di te Vladimir-
La sua risposta arriva tenera e potente come una stillata al cuore.
Un cuore che credevo di non possedere più.
Non dico niente.
Tanto probabilmente ha già capito,quella ragazza ha qualcosa di paranormale che sfugge persino a me.
 
Grazie hikari,anch’io voglio di fidarmi di te…


Non doveva assolutamente venire così,ma vi dovete accontentare!
Praticamente Vladimir non ha più fiducia negli altri per colpa di ciò che gli è successo da piccolo e il resto lo avete letto XD
Non ha molto senso lo so…ma siamo nella sezione nonsense perciò tutto è valido!
Baci silvia.
Ps.ho immaginato Vladimir senza maglietta…vi assicuro che fa un bellissimo effetto!:)…. 

  
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