22. Alba


Prima dell'alba, Francis va da Ivan - nella piccola roulotte che ha, sua, al confine Ovest del campo.
Gli sorride, ricordando quanto fosse mai stato felice di essere scappato via con lui da una realtà che lo avrebbe ucciso dentro.
-Ora viaggi, ora vedi cose che un uomo non riuscirebbe a vedere in una vita intera e non riuscirebbe a sentire in una vita intera...-
Ma anche il cuore di Ivan è distante - guarda all'orizzonte, aspettando che l'alba arrivi.
Francis gli prende la mano, baciandola proprio lì dove Arthur l'ha fatto l'ultima volta.
-Io sarò sempre qui con te, per tutte le albe e per tutte le città...-



23. Schiena


Non si dà mai niente per avere qualcosa indietro. Non si pretende nulla in cambio per compiere una azione che viene direttamente dal cuore.
O almeno, questa è una regola morale per la quale Francis si è sempre ritenuto ben superiore ai più.
Quando ha visto Ivan, con l'orribile consapevolezza di non essere altro più che polvere - eppure, con l'incredibile vitalità di credersi nel giusto fino alla fine - Francis non ha potuto che innamorarsi di quel piccolo russo coperto di stracci e sporco. Non c'è mai stato niente, nella storia di Bonnefoy, che fosse migliore di Ivan sopra un palco a ballare e a rivolgergli sorrisi pieni d'aspettativa - per il suo giudizio, per la sua opinione, per una riconoscenza che non si sarebbe spenta molto presto.
Arthur ha visto la medesima forza, la medesima bellezza. Francis lo sa, e trema al pensiero di non vedere più quegli occhi al proprio fianco.
Aspettando l'alba, ogni emozione viene repressa in un lavoro che non ha fine, nel gestire i propri uomini e le proprie attrezzature - ora tutte sopra la carovana.
La schiena di Braginski, per ora, non si muove dalla staccionata.



24. Indietro


Viene e passa l'alba.
Non arriva altro, se non il rumore della città che si risveglia e le fabbriche che iniziano il giorno.
E se pensa, Ivan, che ha lasciato dietro di sé mille Arthur e mille persone, non sa far altro che ridere avvicinandosi e unendosi di nuovo ai propri compagni.
Francis gli sorride felice, abbracciandolo e aiutandolo a salire sul carro, per la partenza.
Prossima città, Barcellona - al di là del mare della Manica.
Senza stelle che siano inglesi o prati da dove poterle guardare.
Senza rhum e senza bicchieri entro i quali poter ridere.
Senza cioccolata, senza parole, senza niente che non fosse ricordo sbiadito.
Ivan sorride più forte, avvicinandosi a Francis e abbracciandolo stretto.