Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: willow11    16/05/2011    7 recensioni
Santana è una donna affermata, vive a NY con la sua fidanzata, passa piacevoli serate con Dave e Kurt, e condivide momenti del passato e del presente con la sua migliore amica Quinn... Cosa potrebbe turbare la sua tranquillità? Questa storia parlerà principalmente di Santana e della sua accettazione. Ci sarà il brittana ma non sarà il filo conduttore del racconto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '10 anni dopo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10 anni dp7

10 ANNI DOPO

-Non c’era bisogno che pagassi tu!- disse la mora uscendo dalla pizzeria.

-Figurati… Era il minimo…-

-Almeno posso offrirti da bere?- chiese l’ispanica in maniera galante.

-Sei riuscita a rimorchiare qualcuno in questo modo?- rispose a tono la bionda.

La mora ci pensò un attimo e nella sua testa sfilarono volti e corpi di ragazze che era riuscita a farle sue grazie al suo modo di fare. -Mha… direi di si…- rispose vaga.

Proprio in quel momento squillò il cellulare.

-Scusami…- disse la mora allontanandosi un attimo.

Brittany la guardò rispondere al telefono cercando di capire con chi stesse parlando, leggeva in Santana un’espressione che non aveva mai visto.

 

Dopo qualche secondo l’ispanica tornò.

-Allora devo offrirti da bere… Qualche preferenza?-

-Chi era?- chiese curiosa la bionda.

-La mia ragazza- disse tranquilla la mora.

-Ah… non pensavo ne avessi una.-

-Perché?-

-Così…-

La mora la guardò curiosa.

-No tranquilla… lascia stare è una cosa stupida- disse la bionda dirigendosi continuando a camminare senza una meta.

-No, dimmi…?- chiese la latina inseguendola.

-E che pensavo che è la prima volta che ti sento parlare di ragazze… nel senso, è ovvio… Però non so cosa tu abbia fatto in questi dieci anni, ma nella mia testa c’è impressa l’ispanica mangiatrice di uomini che scopre di essere libanese e si prende una cotta per me…-

Santana la guardò confusa e poi cominciò a ridere.

-Sei parecchio indietro, non so se mi fa ridere più “l’ispanica mangiatrice di uomini” o il “che scopre di essere libanese”- replicò tralasciando il finale.

-No è che, non ti ho mai visto con una donna e… Sinceramente non ti ci immagino… Cioè non t’immagino nella quotidianità…-

-Sono cambiate un po’ di cose da quando avevamo 17 anni…-

-Me le sono perse tutte… eh?-

Santana alzò le spalle, non le sarebbe dispiaciuto averla accanto in tutti quegli anni.

-Comunque hai fatto la scelta giusta!-

-Che scelta?- Chiese l’ispanica che adesso stava guidando la bionda alla sua macchina.

-Quella di essere gay, fa tendenza ultimamente…-

Santana si bloccò all’istante. –Brittany non è stata una mia scelta- disse guardandola negli occhi –E’ successo… Credi che se avessi potuto avrei scelto questo?-

-Perché che c’è di male?-

-L’hai detto tu… Non t’immagino nella quotidianità… Ehy ultima notizia… Neanche la gente che incontro tutti i giorni per strada e che mi guarda male perché cammino mano per la mano con Frances mi vuole immaginare nella quotidianità- disse alterata.

-Frances, è così che si chiama?-

Santana sentendo nominare quel nome dalla bionda si accasciò a terra e cominciò a piangere.

-San, che succede?- le chiese abbassandosi su di lei.

-Ma tu che cazzo ne sai eh? Che cazzo ne sai di quello che ho dovuto passare in tutti questi anni, non sai un cazzo, di tutti i problemi con la mia famiglia, con il lavoro, e con…- urlò la mora non riuscendo a completare la frase perchè le mancava il fiato.

Era crollata.

Brittany la guardava senza capire –Calmati piccola- le disse accarezzandole la spalla.

 

Santana stava seduta sulla panchina dello spogliatoio che piangeva, aveva appena detto all’amica dei suoi dubbi sul suo orientamento sessuale.

La bionda l’abbracciò accarezzandole la schiena –Calmati piccola…-

Santana si strinse attorno a lei, la voleva, ma il desiderio di protezione e di conforto in quel momento era più forte.

 

La bionda passò un fazzoletto all’amica che si asciugò le lacrime rimettendosi in piedi.

-Scusami- disse semplicemente.

-Wow… E’ passato tanto tempo… Non credevo ci soffrissi ancora-

Santana si asciugò il naso e sorrise con gli occhi –è solo che, parlarne con te è diverso…-

-Perché è diverso?- Chiese con un pizzico di malizia la ballerina.

Santana cogliendo la provocazione girò la testa da un’altra parte.

-Sei stata la prima, poi sei sparita…-

-Ti ho già detto che mi dispiace…-

-Non importa, sei sparita, mi hai lasciata sola e… Non dico che saremmo dovute stare insieme, ma io ho lottato per uscire allo scoperto, e ogni qual volta che facevo un passo in avanti mi veniva in mente quel letto vuoto per chi sa quale motivo, ho sempre pensato di averti spaventata…Ho sempre creduto di essere un mostro, non puoi venire dopo dieci anni e dirmi semplicemente “mi dispiace”…-

Brittany era pietrificata –che altro dovrei fare?-

-Non lo so… Ma stare con te non mi fa bene…- aggiunse la mora con un filo di voce.

Santana la guardò un attimo e poi cominciò ad allontanarsi.

-Mi hanno proposto un lavoro in Italia!- urlò la bionda per farsi sentire dalla ragazza che già era lontana.

Santana si fermò e Brittany la raggiunse.

-Volevo vederti subito perché tra due settimane parto-

-Che lavoro è?- Chiese con un tono piatto.

-Il mio agente dice che è una occasione unica per la mia carriera da ballerina-

-Hai anche un agente?-

-Si, questo è stato uno dei motivi per cui ho lasciato Artie, gli ho chiesto di venire con me, ma lui aveva paura… Non voleva lasciare il suo lavoro da informatico… In più le cose non andavano bene da un po’…- disse la bionda evasiva.

Santana sentì il cuore scoppiare, le aveva appena detto che stare con lei non le faceva bene, ma l’idea di perderla di nuovo la spaventava  a morte.

-Quindi non ci sarai alla rimpatriata…-

-Certo che ci sarò, abbiamo organizzato la data due giorni prima della mia partenza apposta-

La mora annuì.

-Così posso salutare tutti.-

-Potevamo salutarci li anche noi, no?-

La bionda si avvicinò di più.

-Santana, so di averti fatto soffrire, ma ti giuro che mi dispiace, appena ci siamo lasciati con Artie non ho fatto altro che pensare a te e a quanto mi dispiacesse… Volevo dirtelo in privato, prima di partire…-

-Ok, me l’hai detto…-

La bionda la stava guardando con un aria da cane bastonato, come la odiava quando faceva così, uguale a dieci anni prima, irresistibile.

-Che altro?- chiese l’ispanica non capendo dove volesse arrivare.

-Mi piacerebbe esserti amica… Recuperare il tempo perduto…-

L’ispanica tirò un sospiro di sollievo, anche se la mente aveva fatto altre supposizioni.

-Non possiamo, è passato troppo tempo Brit-

-Ancora non mi avevi chiamato Brit…- disse la bionda felice.

La mora pensò che aveva appena fatto una cazzata a chiamarla in quel modo, ma era stato più forte di lei.

-Non si può, e anche se volessi tu partirai domani per Lima e tra due settimane per l’italia…-

-Era una bugia per vederti subito… Se ti avessi detto che tornavo a Lima tra una settimana tu avresti preso tempo.-

L’ispanica era senza parole, da quanto l’ex cheerleader era così astuta.

Dopo averla fissata per un po’ aprì la sua borsa e tirò fuori un blocchetto e una penna, scrisse velocemente su uno dei fogli e poi lo strappò dandolo alla bionda, poi si girò e si allontanò.

La bionda guardò il foglio, c’era scritto un indirizzo e sotto “ps. Vado matta per la cheesecake dello starbucks”.

Santana si girò e vide in lontananza Brittany sorridere, non sapeva perché le aveva dato il suo indirizzo, ma sentiva che aveva bisogno di passare altro tempo con lei.

 

Arrivata nel pianerottolo di casa sua, la mora infilò la chiave nella serratura e sentendo che la porta era aperta temporeggiò ad entrare.

In quel momento le mancavano solo i ladri…

Aprì piano la porta e vide una sagoma familiare seduta sul divano.

Era Dave.

Tirò un respiro di sollievo e poi entrò in casa.

-Vuoi farmi prendere un colpo- disse la ragazza sedendosi distrutta sul divano accanto a lui.

-Scusami non ti ho neanche avvisato… Come è andata la serata?- chiese il ragazzo mentre faceva zapping.

L’ispanica riconobbe l’espressione di sufficienza, non era la prima volta che tornava a casa e lo trovava seduto sul suo divano a guardare la tv, in più il fatto che il collega avesse le chiavi del suo appartamento le metteva sicurezza.

-Continuo a non capire perché quando litighi con Kurt vieni da me invece che andare a casa tua- disse la mora fissando la tv come il ragazzo.

Dave si accucciò sulle sue gambe continuando a non staccare lo sguardo dalle televendite.

-Che è successo stavolta?-

-Blaine…- disse il ragazzo con tono anonimo.

-Ah… la vecchia fiamma…- disse l’ispanica ironicamente.

-Finiscila Lopez- lo rimproverò il collega.

Santana cominciò ad accarezzargli la testa –A cuccia… Su, racconta tutto alla zietta…-

-Non c’è molto da dire, non è la prima volta che loro due si sentono, in più Blaine passa da New York e gli ha chiesto di vedersi…-

-Ma non mi dire…- aggiunse sarcastica.

-E pensa che lui mi ha detto“esco con Blaine la prossima settimana”-

-Perché che avrebbe dovuto dirti scusa?-

-Non lo so, magari se mi andava bene…- mugugnò l’uomo.

-Dai, ma lo sai che Kurt è fatto così…-

-Vabbè…-

-Dave, Kurt ti vuole bene, Blaine fa parte del passato, tu sei il suo presente, è con te che ha scelto di stare, devi fidarti di lui…-

-Come Francy si fida di te?- chiese il ragazzo buttando un occhio alla collega.

-IO e Frances ci fidiamo l’una dell’altra, che c’entra scusa?- chiese imbarazzata la ragazza.

-Fa male… Se solo vedesse che faccia hai…- replicò il ragazzo con malizia.

-Perché che faccia ho?-Chiese seccata.

Il ragazzo alzò le sopracciglia e Santana si alzò di scatto lasciandolo solo nel divano.

-Fanculo Karofsky-

Dopo un po’ la ragazza lo sentì entrare nel letto dove si era appena messa a dormire.

Ovviamente lei stava a destra, nessuno poteva prendere il posto della rossa quando lei non c’era.

-Stronzo-

-Anche io ti voglio bene…- rispose il ragazzo.

-Hai dato la buona notte a Kurt?-

-Si gli ho mandato un messaggio…-

-Bravo…-

-E tu hai scritto alla tua donna?-

-Certo…-

-San ti lampeggia il telefono- disse il ragazzo indicandole il cellulare su comodino.

L’ispanica prese l’I-phone.

Mess_Brittany

-Grazie per la serata, e per la seconda occasione… Notte-

 

-----

Ok, spero che il capitolo vi sia piaciuto…  per la felicità di qualcuno vedremo Brittany ancora per un po’…

Aspetto suggerimenti e commenti

A presto

 

 

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: willow11