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Autore: Serenity Moon    17/05/2011    12 recensioni
-No, ti prego, lasciala!- Ichigo lo bloccò giusto in tempo. Avvampò in viso quando lui le rivolse un'occhiata interrogativa e spiegò: -E' una canzone stupenda-. Poche parole. Poi distolse lo sguardo e sottovoce iniziò a cantare
'I love you more than I did before
And if today I don't see your face
Nothing's changed, no one can take your place
It gets harder every day
Say you love me more than you did before
And I'm sorry it's this way
But I'll be coming home I'll be coming home
and if you ask me I will stay
I will stay'
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stay

 

 

"Oh, oh, I miss you. Oh, oh, I need you..."

 

 

Ichigo camminava assorta a fianco di Ryou, il luminoso sorriso che la faceva tanto somigliare ad una dea ancora ben stampato in volto. Era felice. La gente che le passeggiava attorno poteva anche non capire cosa avesse tanto da sorridere quella strana ragazza dai lineamenti orientali e i folti capelli rossi che il leggero venticello newyorkese scompigliava divertito, ma a lei poco importava che la prendessero per pazza. Stringeva il suo caffè come fosse un tesoro fra le mani gelide ed osservava attentamente ciò che la bella città straniera le offriva. Le vetrine illuminate, l'incessante via vai per le strade affollate nei pomeriggi precedenti al Natale, gli impettiti uomini in giacca e cravatta che a grandi falcate attraversavano gli incroci trafficati. Era bella New York. L'avrebbe amata se non le avesse portato via quella che solo dopo momenti interi di angoscia aveva capito essere la persona più importante della sua vita. Dava la colpa a quella città piena di occasioni ed attrattive se il suo -che parolona 'suo'- Ryou se n'era andato. Se aveva deciso di lasciare la meno spettacolare Tokyo con la sua mole spropositata di problemi in vista di qualcosa di sicuramente più semplice. Lì, dopotutto Ryou c'era nato e cresciuto, era quella casa sua e col tempo la ragazza si era convinta che fosse la decisione più giusta per il benessere del biondino. Non poteva sapere che in realtà le cose stavano in maniera totalmente diversa.

Nonostante ciò, dopo averci a lungo pensato, aveva deciso di dover fare almeno un tentativo per ricondurre il bel biondo che le aveva rubato il cuore e Keiichirou in Giappone, da quelle ragazze pazze e scalmanate insieme alle quali avevano fatto molto di più che salvare la Terra. Erano diventati amici.

-Ho deciso!- esclamò d'un tratto determinata. -Ti chiamerò Ryou!-.

Il ragazzo si voltò a guardarla, negli occhi un misto di divertimento e perplessità.

-Sarai l'unica. Qui mi chiamano tutti Ryan-.

-Appunto! Così magari sentendoti chiamare in quel modo ti verrà così tanta nostalgia che vorrai tornare subito a casa- gli disse.

Ed eccolo lì, il sorriso che più adorava e che gli era mancato. Ichigo aveva tanti modi di sorridere e quello era senz'altro il suo preferito. Era dolce, furbo, puro, genuino. Il sorriso di una bambina davanti ad un gelato al cioccolato in un caldo pomeriggio d'agosto. Il sorriso di una giovane innamorata che no, non ha davanti il ragazzo che le ha sconvolto la vita, ma che semplicemente pensa ad uno dei tanti momenti passati con lui magari mano nella mano, magari solo a guardarsi. Il sorriso di una madre che ha messo al mondo suo figlio e che dopo nove mesi può finalmente ammirarlo in tutto il suo splendore. Le era mancato. Non aveva mai sentito così tanto il bisogno di qualcosa in vita sua come di quel sorriso di Ichigo.

D'istinto anche le sue labbra si allargarono, ma la gioia non ebbe tempo di arrivare ai suoi occhi. Stava sbagliando. Non poteva fare quello che invece stava facendo.

Ichigo notò subito la differenza che Ryan aveva palesato accelerando l'andatura tanto da lasciarla indietro di qualche passo.

-Ryou!- lo chiamò e con una leggera corsa lo raggiunse e gli si mise di nuovo a fianco. Il viso del biondo era apparentemente calmo ma alla ragazza non sfuggì una leggera nota di cosa? Disappunto? Fastidio? Dolore?

-Cos...-. Provò a dire qualcosa ma il biondo la interruppe prima che lei potesse iniziare ad indagare a fondo.

-Pensavo... Se dovessimo tradurre il tuo nome, diventerebbe Strawberry- le disse.

Ancora una volta aveva cambiato discorso. Ichigo capì l'antifona: non era ancora il momento. Lo assecondò.

-Strawberry?- disse fra sé e sé rimuginando.

-Eh sì-. Ryan aveva infilato le mani nelle tasche del cappotto cercando di fingere indifferenza, ma si capiva lontano un miglio che i suoi pensieri non erano così felici come voleva dare a vedere.

-Non mi piace- sentenziò la ragazza e la sua reazione spensierata fece per un attimo accendere il viso del bel biondo. Bastava così poco ad Ichigo per renderlo sereno.

-Nemmeno a me!- concordò lui facendo spallucce. Ed era vero. Non avrebbe mai cambiato con nient'altro al mondo il dolce suono del nome Ichigo.

Passeggiarono ancora un po' in silenzio ammirando lo sfavillio delle prime luci della sera che piano piano avvolgeva la città. Il parco era enorme, ma Ichigo fu sicura che lo avevano percorso tutto senza tralasciarne nemmeno un centimetro. La ragazza non smetteva di stupirsi ad ogni dettaglio che a prima vista sarebbe sembrato banale pure a Ryan, di solito attento osservatore ed analista, ma l'entusiasmo della rossa finì per coinvolgere anche lui ed il biondo arrivò addirittura a mettersi a spiegare il significato di quello o di quell'altro come una vera e propria guida turistica.

Erano fuori già da diverse ore, nessuno dei due però mostrava la minima voglia di rientrare. Non avevano più ripreso il discorso del ritorno a Tokyo, Ichigo non ne aveva avuto il coraggio temendo di farlo arrabbiare. Fu lui questa volta, involontariamente a condurre la discussione a quel punto. Non tutto gli era chiaro, aveva bisogno di risposte e sapeva che solo chiedendo le avrebbe ottenute. Decise di rischiare.

-Ichigo, io so che tra una settimana dovrai tornare a casa-.

Si aspettava una reazione sorpresa da parte della ragazza, invece Ichigo si limitò a sorridere per nulla imbarazzata dall'essere stata smascherata così miseramente.

-In cuor mio speravo che questo lasso di tempo mi sarebbe bastato. A quanto pare mi sono sbagliata- ammise, lo sguardo concentrato sulle scarpette beige.

-Perché sei venuta qui?- le chiese.

-Te l'ho già detto. Vorrei che tu ed Akasaka-san ritornaste in Giappone. In un certo senso sono venuta a prendervi-.

-Non intendo questo. Voglio dire, perché...- gli si ruppe la voce nel formulare quella domanda, ma doveva farlo, non poteva più tirarsi indietro. -Perché ti sei presa la briga di arrivare fin qui, a cercare me? Potevi davvero andare a fare una vacanza con le tue amiche. Saresti potuta andare a trovare Masaya...- non riuscì a completare. Solo pronunciare il nome di quella persona gli faceva montare dentro una rabbia senza eguali. Era lui la causa di tutto. Era lui il problema.

Ichigo rimase spiazzata. Era quello il momento che più temeva, il momento delle confessioni. Prima di partire ci aveva pensato e ripensato fino a star male. Lei non era il tipo di persona pronta e schietta ad esprimere i propri sentimenti. Lei si vergognava. Aveva paura. Di essere presa in giro, di risultare ridicola a quegli occhi talmente belli da impedirle di sognare altro. Si era ripromessa però di fare l'adulta. Aveva giurato a se stessa che se le si fosse presentata l'occasione, avrebbe detto tutto a chiare lettere, senza giri di parole, inganni od imbarazzi seppur legittimi. C'era il suo amore per Ryou in gioco, valeva la pena rischiare.

Ichigo chiuse gli occhi, deglutì e tirò un respiro profondo. Pronta a parlare alzò lo sguardo e impresse i suoi occhi scuri in quelli cerulei di lui.

-Non sarei mai potuta andare da Aoyama-san- confessò. L'utilizzo di quel suffisso prese Ryan un po' contropiede. Decise però di lasciarla parlare. Ichigo sospirò ancora. -Tu ed lui siete andati via subito l'uno dopo l'altro. In poco più di due settimane ho perso entrambi e, lo ammetto, sono stata molto male per questo. Credevo per lo più che fosse a causa della sua assenza. Era pur sempre il mio ragazzo, doveva mancarmi. Invece col passare dei giorni mi sono resa conto che non era di lui che sentivo la mancanza. Non era di lui che avevo bisogno-.

Fece una pausa per riprendere fiato. Le tremavano le mani, sentiva che sarebbe scoppiata a piangere da un momento all'altro.

-Ichigo...- Ryan provò a dire qualcosa ma nemmeno lui sapeva bene che parole usare.

-Lo so, l'ho capito tardi, non potevo far altro da stupida qual sono. Sono venuta qui con la speranza di poter rimediare ai miei errori. Volevo riabbracciarti e poterti dire tutto schiettamente, anche a costo di farti arrabbiare e di perderti. Dovevo parlarti Ryou, dovevo provarci. Ora capisci?-

No, non capiva ancora. Era anzi più confuso di prima. Ichigo era venuta sin lì per confessargli di essersi innamorata di lui? Non poteva essere. Sicuramente stava prendendo qualche abbaglio.

-Torna in Giappone con me, Ryou- lo supplicò.

Era arrivata la richiesta diretta. Non era stata che un sussurro eppure Ryan fu scosso da quelle parole fino alle ossa. Il desiderio ardente negli occhi di Ichigo di riaverlo a casa, accanto a sé, gli procurò un brivido e lo fece sudare freddo.

-Non demordi...- constatò sul punto di arrendersi. Le era talmente vicino che quasi poteva sentire il battito accelerato del suo cuore che si apriva ad un'altra rivelazione.

-Sono disposta a tutto pur di riaverti-. Un altro sussurro. Un'altra verità sconvolgente.

Ryan la fissò incerto, i loro occhi incatenati. Era sincera. Niente trucchi, niente inganni. Ichigo non mentiva. La sua non era solo una squallida strategia architettata per arrivare ad ottenere quello che voleva.

-A tutto?- ripeté sempre più vicino. Le aveva stretto le spalle con le mani come per evitare una possibile fuga che in realtà non ci sarebbe mai stata, i loro volti a poco più di una spanna l'uno dall'altro tanto che i loro respiri già si confondevano.

-Tutto- confermò lei, sicura come mai lo era stata prima.

-Allora baciami, Ichigo. Baciami e dammi un vero motivo per tornare in Giappone-.

Ichigo trasalì. Non si aspettava una richiesta del genere. Nonostante ciò non era per nulla impaurita. Se Ryan voleva un bacio, lo avrebbe avuto. Aveva detto tutto e così sarebbe stato.

Si sporse in punta di piedi ed avvicinò la mano al volto angelico del ragazzo che ancora una volta si vide incredulo protagonista di una scena che mille e mille volte aveva solo sognato. Pochi millimetri ancora e le labbra di Ichigo sarebbero state davvero le sue. Doveva tenerci veramente tanto a lui se era disposta addirittura a baciarlo senza nessun tipo di lamentela e obiezione. Sì ricordò che una volta proprio da lei si era beccato uno schiaffo per un'avance poco gradita e adesso invece era tutto il contrario. Ichigo stava per baciarlo.

Sfortunatamente è proprio nei momenti più belli ed intensi che la mente decide di giocare brutti scherzi al cuore e si risveglia presuntuosa, determinata a riconquistare il dominio del corpo.

-Ichigo- sussurrò con un filo di fiato, la gola secca, arsa da qualcosa di molto ben diverso dalla sete. -Hai davvero lasciato Aoyama per me?-.

Ryan si pentì di aver posto la domanda ancor prima di averla completata. Ichigo si irrigidì all'istante, il terrore dilagò nei suoi occhi e per un attimo si sentì svenire. Perché quella domanda? Perché proprio in quel momento?

Non riuscì a guardarlo in viso né tanto meno a proferire qualsivoglia tipo di suono. Era pietrificata.

Ryan non ebbe bisogno di altre risposte. Le voltò le spalle ed incominciò ad incamminarsi verso l'uscita del parco.

-E' tardi- disse soltanto. -Torniamo a casa-. A se stesso poté solo rimproverare il fatto di essersi illuso più del dovuto. 'Troppo bello per essere vero'.

Ichigo lo seguì come un automa. Come aveva potuto essere così idiota? Non sapeva capacitarsene. Il desiderio di riavere Ryan a Tokyo come ai vecchi tempi e la gioia di aver trovato un modo per riuscire nel suo intento le avevano fatto dimenticare la stessa esistenza di Aoyama. Lei voleva Ryan, solo lui. Perché non si decideva a mettere fine a quella storia che le faceva solo del male?

Sospirò di tristezza e con le lacrime agli occhi salì in macchina nonostante non fosse per nulla pronta a rientrare. Keiichirou si sarebbe accorto che qualcosa non era andata per il verso giusto, avrebbe dovuto dare delle spiegazioni, ma proprio non se la sentiva. Desiderava solo andarsene a letto ed inzuppare con tutte le sue lacrime il cuscino.

Il silenzio cadde come un pesante drappo all'interno dell'auto che sinuosa, scivolava per le vie trafficate di New York. Ichigo guardava fuori combattendo l'istinto di scendere e continuare a piedi. Aveva fatto quello che si era assolutamente ripromessa di non fare mai e poi mai. Aveva fatto arrabbiare Ryan. Di più. Il biondo era furioso. Stringeva il volante con tanta forza che Ichigo credette lo avrebbe ridotto in frantumi da un momento all'altro. Non aveva più spiccicato parola e l'ultima frase le rimbombava in testa come una martellata dolorosa.

'Hai lasciato Aoyama per me?'

Quanto avrebbe voluto rispondere sì!

Inaspettatamente Ryan mosse un braccio in direzione del sedile del passeggero. Ichigo si strinse nelle spalle, non sapeva perché, era stata una reazione istintiva. Il biondo però accese solo la radio ed una musica leggera si sparse per l'abitacolo alleviando un po' la sensazione di pesantezza che vi aleggiava. Ryan cambiò stazione, forse alla ricerca di qualcosa in particolare che però non trovò né al primo, né al secondo tentativo. Anche il terzo ed il quarto fallirono. Al quinto Ichigo riconobbe le note di una canzone a cui era molto affezionata, una melodia che l'aveva accompagnata nei suoi pomeriggi di studio in vista di quella che ora considerava solo una missione suicida senza possibilità di successo. Era bella. Calda. Morbida. Le fece venire in mente le tazze di tè alla pesca che beveva tra una pagina e l'altra, le mani sempre sporche di inchiostro e nella mente solo un unico, importantissimo obiettivo: volare dal suo amore.

Ryan si accinse a cambiare anche quella stazione.

-No, ti prego, lasciala- Ichigo lo bloccò giusto in tempo. Avvampò in viso quando lui le rivolse un'occhiata interrogativa e spiegò: -E' una canzone stupenda-. Poche parole, poi distolse lo sguardo e sottovoce iniziò a cantare.

'I love you more than I did before,

and if today I don't see your face

nothing's changed, no one can take your place

it gets harder everyday.

Say you love me more than you did before

and I'm sorry it's this way

but I'll be coming home

I'll be coming home

And if you ask me I will stay

I will stay'

La canzone si spense nello stesso istante in cui Ryan imboccò il vialetto della sua enorme villa. Ancora in silenzio scese, andò ad aprire la portiera del lato passeggero ed aiutò Ichigo che si strinse nel suo cappottino champagne per proteggersi dal freddo. Ma non era a causa della temperatura esterna che aveva i brividi.

-Mi dispiace- disse a Ryan con l'ultimo filo di voce prima che le lacrime prendessero il sopravvento. Ryan non rispose.

Entrarono in casa accolti da un festante Keiichirou in tenuta da cucina. Il sorriso però gli morì in viso non appena vide le facce funeree dei due ragazzi.

-Cos'è successo?- chiese. Ryou gli fece cenno con la mano di lasciar perdere mentre Ichigo proseguì dritto verso le scale.

-Vado a letto. Sono stanca- comunicò ai due ragazzi e senza attendere oltre salì al piano di sopra.

Keiichirou le aveva preparato la miglior stanza che avessero in casa, ma la ragazza non badò a nessuna delle piccole accortezze che in genere l'avrebbero mandata in visibilio. Si gettò sul letto con ancora scarpe e vestiti e silenziosamente pianse tutte le sue lacrime.

 

 

 

Vi racconto una storia...

 

Qualche giorno fa, in un momento di stizza e di nervosismo causato dal fatto che non riuscivo a buttare giù nemmeno mezza parola, sono arrivata a chiedermi: “chi diavolo me l'ha fatto fare di iniziare questa storia?”

Molte di voi mi conoscono bene, ormai mi seguono da un bel po' e sanno che non pubblico mai una storia se prima non ho almeno i due capitoli successivi pronti. E' una sorta di assicurazione per me e per voi a cui tengo attenermi, o almeno tenevo.

Con Stay è tutto il contrario. Scrivo un capitolo per volta solo dopo aver pubblicato il precedente. Credo che il problema sia dovuto al fatto che, come ho già detto tante volte, non so nemmeno io come portarla avanti. Questa storia sta uscendo fuori da sé. Non sono io a crearla, io sono solo una pedina mossa a dovere per metterla nero su bianco. A causa di ciò ho pensato tante volte di cancellarla e dedicarmi a qualcosa di più fruttuoso, qualcosa su cui potessi avere controllo. Poi mi sono posta una domanda: perché ho deciso di scriverla? Perché proprio questa canzone? Questa storia, questo amore? E mi sono ricordata le origini di Stay.

Ho conosciuto questa canzone a fine estate grazie alla mia allieva prediletta Miriam, che so che mi segue e saluto con tutto il cuore. Non molti di voi sanno che oltre a scrivere, mi diletto a cantare e a suonare la chitarra. Ecco proprio durante una delle lezioni, Miriam mi ha fatto ascoltare questa magnifica canzone. Me ne sono innamorata all'istante. È entrata subito a far parte della mia playlist e cantala oggi e suonala domani, mi è venuta l'idea di una fan fiction su un amore così forte da superare mille e mille ostacoli. Un'amore che più amore non si può. Ho iniziato a buttare giù un'idea riciclando l'ispirazione per una vecchia fan fiction che non ho mai steso a cui avevo dato il titolo di 'La cosa giusta' in cui Ryan andava a Londra a supplicare Ichigo di tornare in Giappone con lui, o comunque mi pare fosse così, non ricordo. Fatto sta che ha cominciato a venir fuori Stay. Lentamente, con una marea di sacrifici, posposta fino all'inverosimile tanto che il primo capitolo pronto ad ottobre ha visto la luce di EFP solo ad inizio dicembre. Non ero per nulla convinta, credevo mancasse qualcosa... Un elemento di fondamentale importanza: la comprensione di un sentimento talmente forte da portare una timida ragazzina nipponica a studiare come una pazza per andare dall'altro capo del mondo, dal suo unico, vero amore. Lo immaginavo, ma in cuor mio mi chiedevo: come può succedere una cosa del genere? Può davvero esistere un amore così?

E poi ho incontrato lui...

Per caso. Non doveva succedere. Eppure il Destino ha deciso di mettersi in mezzo e ci ha fatti conoscere. Sono tre i giorni più belli della mia vita, li ho passati tutti con lui, ed il nostro incontro è uno di questi.

Superata la timidezza iniziale abbiamo iniziato a conoscerci, a comprenderci, a fidarci l'uno dell'altro e a volerci bene. E questo volersi bene è cresciuto giorno dopo giorno, fino a toccare punte che mai avrei creduto potessero esistere. Ho capito che un sentimento come quello di Ichigo per Ryan può esistere, che io stessa sarei capace ora come ora di prendere un aereo per raggiungere questa persona dall'altra parte del mondo sfidando ogni legge universale e non. Ma cosa c'entra questo con la canzone vi chiederete...

Era un martedì. La mia adorata cuginetta di lì a poco avrebbe compiuto 18 anni. Ero eccitatissima all'idea che anche lei stesse per diventare maggiorenne e preparavo sorprese a non finire per festeggiare quest'evento tanto atteso. Lui venne ad aiutarmi con lo striscione. Ridendo e scherzando disse che si sarebbe imbucato alla festa fingendo di essere il mio ragazzo, tanto per passare una serata diversa. Lo assecondai un po'. Non gli dissi che sarei stata la ragazza più felice del mondo se fosse davvero venuto, feci finta di nulla. Allora non avevo ancora capito quanto importante fosse per me. Pensavo fosse una semplice fissa, che col tempo sarebbe passata e invece...

Lui andò via, ci rivedemmo la settimana dopo.

La sera del compleanno fingendo assoluta indifferenza e normalità mi dedicai alla completa riuscita della festa. Ero più emozionata della festeggiata e non solo per la raggiunta maggiore età della mia 'piccolina'. Ero felice, entusiasta. Non smisi un attimo di guardare la porta d'ingresso. Mi sentivo una stupida, perché lui non sapeva nemmeno dove fosse la festa, (non l'avevo saputo neanche io fino alla mattina stessa) eppure immaginavo di vederlo entrare da un momento all'altro con quella sua camminata baldanzosa, gli occhi splendenti ed il sorriso più bello del mondo stampato in volto. Aspettai tutta la sera, anche quando gli animatori mi chiamarono a sorpresa per cantare. Non sapevo cosa scegliere. Una canzone qualunque, la prima che mi venne in mente... E partì Stay. Dedicata a mia cugina, alla quale voglio un bene dell'anima e che mi tenne per mano per tutto il tempo e dedicata a lui, grande assente presente della serata. La sua immagine mi riempì la testa mentre cercavo di concentrarmi per ricordare bene tutte le parole e non mi abbandonò finché non finii. Lui era lì, in quel momento colmo di sentimenti e commozione. Vedete, quando canto cerco un motivo, un'ispirazione, qualcosa che mi coinvolga. Quella sera c'era lui. E giuro, non ho mai cantato meglio...

 

I love you more, than I did before”

 

Per questo vado fiera di Stay e nonostante tutto la porterò a compimento, costi quel che costi. Come Ichigo, sono disposta a tutto. Spero che mi starete accanto con il vostro smisurato affetto.

 

I ringraziamenti come al solito vanno a chi ha inserito la fiction fra le seguite, preferite e ricordate.

A chi ha recensito:

raggiodisole90: cara mia a quanto pare dovrai aspettare ancora, mi dispiace. Però posso assicurarti che sarà un'attesa meritata. Quanto sono contenta del rapporto che abbiamo creato, mi fa un piacere immenso! Poi anche tu... La tua scrittrice preferita??? T_T mi onori! Non merito tanto! Grazieeeee! Ci sentiamo presto e ricorda: in amore vince chi fugge... Scappa via... Un bacio grande!

Euterpe_12: mio tesoro adorato, non preoccuparti! Sei più che giustificata! Grazie per i complimenti come al solito, mi emozioni! In realtà la dedica è un 'rifacimento' della canzone, una specie di versione in prosa molto, moooolto riadattata da me. Però son contenta che ti sia piaciuta. Concordo con te su New York e sul suo ruolo. E' il luogo ideale per il cuoricino infranto di Ryou. Che dici, andiamo a trovarlo? Da cantanti quali siamo, teniamo tantissimo al discorso voce, per questo l'ho inserito, ero sicura che lo avresti apprezzato! Spero di sentirti presto. Concluderò a breve il capitolo di Beneath (la battaglia mi sta dando qualche problemino come previsto). Ce la faremo prima o poi ad aggiornare! Ti mando un bacio enorme! Ti voglio bene.

AgehaChan: miglioriamo ancora! Siamo passati alle cinque pagine A4 per questo capitolo che, a dir la verità, mi è un po' sfuggito di mano. Povera Ichigo, sono stata troppo crudele? Spero di no, mi rifarò comunque presto! Cavolo di pc! Ti ho già detto che ce l'ho a morte con lui? Può darsi... Se così non fosse ribadisco il concetto. Spero che trovi al più presto il modo di aggiornare. Io in ogni caso aspetto. Grazie ancora di tutto, a presto!

Niky95: ti prego non uccidermi, non lo fare, risparmiami! E' stata la moneta a decidere che non doveva esserci nessun bacio. Lascia me e prendi lei! Scherzi a parte, mi sa che per quello dobbiamo ancora aspettare un bel po'... Mi inserisco nella mischia, visto che non so nemmeno io quando accadrà... Ci sentiamo presto, un bacio! E fammi sapere com'è andata l'interrogazione!!!!

rospina: la mia autostima ti è debitrice in maniera esponenziale! Grazie con tutto il cuore. Che felicità sapere che il capitolo ti sia piaciuto tanto! Che ne dici di questo? Come sempre viva Ryan! Un bacione grande grande!

Ryanforever: *Serenity indossa occhialoni e guanti e abbottona il camice* sono pronta per l'esperimento! Andiam andiam, andiamo a clonar! Il nostro Ryan, bello e forte cloniam, cloniam! Ecco, stavo per dirti che la mia pazzia era in fase di guarigione e invece mi rimangio tutto... Sono proprio un caso perso! A parte questo. Io ti devo ringraziare con tutto il cuore: sei meglio della mia agenda! Ora, non so come fai... O hai imparato a leggermi nel pensiero, o mi conosci, boh! Menomale che mi hai ricordato il fatto del nome di Ichigo perché me n'ero proprio dimenticata! Mi hai salvata! Sono di uno sbadato ultimamente!!! Il momento dei discorsi seri e dolorosi si avvicina. Teniamoci forte e speriamo che non mi dimentichi nulla... incrociamo le dita! Un bacio grande grande!

Sweet96: cara, non devi scusarti, hai proprio ragione! Sinceramente non so nemmeno io come faccio a scrivere cose così diverse tra loro, ma intanto escono e non me la sento di fermarle. Sono felice che tu le apprezzi così tanto, per me è un piacere e un onore sapere che ti piacciono tutte nonostante la loro diversità. Grazie! Continuerò con la mia dose quotidiana di pazzia allora, visto che i risultati sono più che buoni! Ma mi togli una curiosità? Da dove ti è venuta l'idea dell'Odissea alla Tokyo Mew Mew? Non ho ancora avuto il tempo di leggerla, ma è nella lista delle cose da fare... Sei un mito! Ahahahah. Bacioni!!! P.S. Il conto dei fazzoletti non è ancora arrivato... Spediscilo di nuovo, provvederò alle spese! u.u

anna13: carissima, sono io immensamente onorata di averti nella schiera delle mie amiche! Grazie come sempre per tutti i complimenti. Hai proprio ragione, le recensioni ci rendono felicissime, io mi esalto ogni volta che ne leggo una, anche se di poche parole. E' pur sempre un modo del lettore per dire, sai sono passato di qua, tu esisti. E' elettrizzante! Complimenti per la tua storia, appena avrò tempo verrò a darci un'occhiata, sfortunatamente proprio questo scarseggia ultimamente, ma vedrò di trovarne un po'. A presto, un bacio!

Stella94: a quanto pare le cose non sono andate come volevi, ma tranquilla, presto risolveranno i loro screzi e il sole tornerà a splendere:) basterà aspettare. A presto, un abbraccio grande grande!

 

Un ringraziamento particolare va a Mary, una mia compagna di classe che a mia insaputa leggeva le mie storie senza sapere che fossi io a scriverle. Ahahah quant'è strano il mondo! E' la nuova amministratrice della mia pagina ufficiale su Facebook e si occuperà anche della parte grafica del mio lavoro. Non sapete quanto sono eccitata all'idea di lavorare con lei!

Adesso vi saluto, spero di avervi accontentate e mi auguro di ritrovarvi in numerosi anche al prossimo aggiornamento. Non dimenticatevi di visitare la mia pagina!

Che la vita vi sorrida sempre!

Baci, bacini, bacetti dalla vostra... Serenity

 

 


 

   
 
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