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Autore: Kate_88    18/05/2011    17 recensioni
Questa sarà una raccolta dove verranno rivisitati alcuni episodi o verrà lasciato spazio ad alcuni pensieri e momenti che a noi non sono stati fatti vedere.
Non hanno un ordine cronologico, semplicemente seguono diversi momenti senza un filo logico, una raccolta di Missimg Moments e What If da relegare in un'unica storia senza creare One Shot sparse.
Seguiranno ovviamente il filo base della storia, andando dalla 1° alle 5° serie mischiando Anime e Manga.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
Capitoli:
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In questa prima Shot che darà inizio a questa raccolta (e che mi ha dato anche l'idea) ho voluto affrontare il tema poco sviluppato della gelosia di Mamoru in un determinato punto del Manga.
Per non perdere il punto, se seguite il manga vi consiglio di rileggere le parti con Haruka ed Usagi mentre per chi non ha il manga sotto mano, faccio un veloce riassunto della 3° serie: appaiono un ragazzo ed una ragazza molto misteriosi ed in contemporanea due strane Sailor. Il ragazzo, che non si capisce se realmente è maschio o femmina, inizia a girare molto intorno ad Usagi e mentre sailor Uranus addirittura la bacia, mentre Usagi attende Mamoru, Haruka le si avvicina e quasi la bacia.
Questa scena viene interrotta da Mamoru che arriva...

In questa storia ho voluto affrontare quindi il tema della gelosia ancor prima di quel momento.

Spero vi piaccia e se vi va, come sempre, lasciatemi un commento, un mamo chan gonfiabile o quello che vi pare.

Ringrazio già da ora tutti quelli che seguiranno ma per quanto riguarda la pubblicazione, devo tutto a Sailor Crystal, Diana89, Demy84 e Rei_hino! Grazie!

Baci Baci


Kate







 

Gelosia

 

 

Sto bruciando.

Dentro di me sta succedendo qualcosa, un evento strano mai provato, o forse si?

Quand'è che ho provato una sensazione simile?

Quand'è che ho sentito il fuoco dentro, il cuore a mille, l'insicurezza pressante e la paura al mio fianco?

Ricordo. Quando lei era con Demand, eppure lì era tutto diverso, lì lei era stata rapita, costretta a donare le sue labbra a quell'essere.

Avrei voluto avere la forza di cento uomini per distruggerlo e dirgli che lei era mia, era la mia donna, la mia futura sposa.

Lei è la mia famiglia.

Che piacevole calore quando penso alla famiglia; adesso non è più una sofferenza perché se ci penso subito il suo volto si fa strada nella mia testa e sorrido.

Io che sorrido.

I miei compagni di facoltà non ci avrebbero mai creduto se non lo avessero visto con i loro occhi, quando mi hanno visto leggere uno dei tuoi tanti bigliettini lasciati tra i miei libri, pieni di errori, di coniglietti e tanto amore.

Usako, mi domando cosa farei senza di te e mi domando se davvero sarei in grado, un giorno, di lasciarti andare.

Mi sto prendendo in giro da solo e mi sento quasi un idiota.

Il professore continua a parlare di Anatomia, strani organi ed altro ma al momento non m'interessa perché so che tu hai la testa un po' confusa e spero davvero che non lo sia anche il tuo cuore.

Haruka.

Quel nome mi fa venire una rabbia dentro così forte da rompere la matita ed attirare lo sguardo degli studenti in aula.

Lo so, lo so. Sono Mamoru Chiba, quello taciturno e sempre posato, che siede al primo banco ed attento ascolta la lezione ma scusatemi, questa volta di Anatomia non m'interessa proprio nulla perché sono innamorato e mi sento uno schifo per colpa di quel tipo.

Tipo. Tipa. Tipo. Tipa.

Maschio. Femmina.

Io proprio non lo capisco eppure da uomo dovrei capire subito se davanti mi si para un uomo od una donna.

Haruka, chi sei?

Tu non parli, circuisci la mia ragazza, le ronzi intorno e la confondi.

Io ti sto odiando e non lo sai.

Non so dare un nome a questo sentimento, so solo che da quando sei apparso non dormo sonni tranquilli, che vorrei sempre vedere Usako al mio fianco senza lasciarla mai, senza darle la possibilità d'incontrarti.

Sarebbe come chiuderla in una gabbia ed io non posso e non voglio.

La mia Usako è bella perché è libera.

Lei è la Luna nel cielo e si sa, la Luna che vincolo ha? É circondata da tante stelle, alcune più vicine, alcune più lontane, ma nessuna si azzarda a sfiorare quella superficie pallida che di notte risplende nel cielo.

Ma studiando ho scoperto una cosa, qualcosa di unico che voglio tenere per me e dirglielo magari un giorno quando il suo sorriso innamorato sarà completamente rivolto verso il mio.

La Luna di notte non emette luce propria ma è il Sole che le dona la luce necessaria per brillare, quindi dovrò dirle che io ci sarò sempre, sarò il suo sole e se vorrà l'aiuterò a brillare di notte e risplendere tra miliardi di stelle.

Il professore continua con i suoi discorsi e per la prima volta lascio tutti senza parole e mi alzo per andarmene.

« Scusi ho un impegno improrogabile »

Non ce la posso fare.

Tra un po' ho il mio appuntamento con Usako, la vedrò così bella e solare come sempre ed io prima di arrivare voglio passare a quel dannato istituto, voglio vedere se riesco a scoprire qualcosa e risolvere il mistero di questi talismani e di questi nemici.

Sinceramente?

Sono stufo di queste nuove guerriere, sono stufo di questa Haruka e delle sue premure, sono stufo di tutto.

Vorrei solo vivere tranquillo con la mia donna, la mia fidanzata.

Posso essere egoista anche io per una volta?

La amo davvero tanto e non so se questo è un bene o un male.

Lei ultimamente è così matura, sta crescendo ed ho paura che sfugga dalle mie mani, dalla mia debole presa.

Osservo le mie mani e per un attimo sembrano così piccole, impossibilitate a trattenere una donna bella e forte come lei.

Eppure non dovrei dubitare di me, del mio futuro, perchè Chibiusa è di nuovo con noi, è viva e sana, è allegra ed è la copia di Usako con un pizzico di diligenza in più, forse presa da me.

Sembro pazzo.

Sto ridendo mentre penso a lei, pervaso dalla felicità del momento: quella splendida donna nel futuro mi ha reso padre.

Non importa se saremo Re e Regina oppure due contadini, lei mi renderà Padre ed io credo di avvertire dei brividi di gioia lungo la schiena.

Devo tenerla a me perchè la felicità la possiamo ottenere solo stando insieme, ne sono certo.

Non devo permettere a quella donna o uomo che sia, di portarmela via.

Usako è mia.

Continuo a bruciare dentro.

Ancora non capisco cos'è questa sensazione spiacevole, questa paura e questa fiducia vacillante che avverto dentro.

Mi fido di lei ma odio quel tipo.

Usako guarda solo me! Non donare ad altri il tuo sguardo innamorato, quegli occhi azzurri che all'interno hanno un mondo.

Sono di nuovo in questo istituto ma non vedo nulla di preoccupante così guardo l'orologio e mi accorgo che sono in ritardo.

Tu non dovresti mai aspettarmi, io dovrei essere il principe perfetto e farmi trovare sempre in fondo alla scalinata, pronto a porgerti il mio braccio per farti reggere al mio corpo.

Corro. Sto venendo da te perché mi stai aspettando ma quello che vedo al mio arrivo mi spezza dentro, fa esplodere il mio stomaco, fa dannare il mio cuore.

Vorrei urlare, correre lì su quella panchina e spaccare la faccia a quel tipo che ti sta così vicino che potrebbe baciarti.

Non l'ha fatto, vero?

Non voglio dubitare della mia Usako, non voglio, non devo, ma Haruka è di nuovo lì, la sfiora e la guarda come se la volesse mangiare.

Sembra quasi che sia innamorato di lei. La guarda con gli occhi dell'amore o forse sono io pazzo e vedo tutto distorto.

« Usa! »

La chiamo.

Voglio che guardi solo me, quel ragazzo sconvolto e sfatto che è corso per incontrarla.

Lo so che le da fastidio se la chiamo “Usa” ma in questo momento sento solo questo e quel continuo bruciore dentro.

Quel corpo, quel cuore, quell'intera donna la voglio solo per me.

Mi domando di nuovo se lei voglia stare con me per il resto della vita.

Mi domando se lei un giorno continuerà a stare con me o se mi chiederà degli spazi, momenti in cui vorrà restare da sola.

La verità? Se un giorno dovesse fuggire, la rincorrerò senza mai fermarmi, andrà bene anche se avrà un altro, ma io non la lascerò mai.

Sono pessimo?

Si ma sono anche innamorato.

Tu mi stai guardando, stai correndo da me ed io ti abbraccio.

Non so cosa t'abbia fatto ma questo momento sta lasciando spazio ad uno strano sentimento, un qualcosa che m'imbarazza ed al quale non so dare un nome.

Ti porto a casa mia e di fronte all'odore del caffè restiamo in silenzio.

Vorrei dire tante cose eppure non so da dove iniziare ed inizi tu peccato che vieni interrotta da Chibiusa.

Forse un po' devo abituarmi alle sue interruzioni.

« Avete litigato? »

Chibiusa è piccola ma è anche intelligente, solo che questa volta sono io che non capisco.

Abbiamo litigato, Usako?

Ti ho visto con quel tipo, ho avvertito ancora quella strana sensazione ed adesso non riesco a parlarti. Mi sento in imbarazzo.

Pensando e ripensando, inizio ad assecondare i desideri di Chibiusa e l'aiuto in questo strano compito.

Usa tu resti qui, lei non ti fa fuggire. Io non ti faccio fuggire e quando ormai il mio compito di padre è finito, scopriamo che quella piccola peste sta dormendo.

In un attimo mi rendo conto che quell'imbarazzo è sparito, spazzato via dalla felicità di una famiglia.

« Mamo chan, perdonami... »

Non capisco cosa stai dicendo. Mi abbracci e mi chiedi scusa ma per cosa? Tu non hai colpe amore mio, la tua unica colpa è quella di essere così ingenua e giusta.

« Mi hai vista con Haruka al parco... »

« Io ho fiducia in te Usa! »

« Io sono stata molto gelosa vedendoti con Michiru. »

Gelosia.

Un momento! Io conosco questa parola. Conosco questo sentimento.

In un attimo tutte le mie paure ed incertezze hanno trovato un nome ed io ho ritrovato il sorriso.

Ti guardo negli occhi, ti voglio osservare e scrutare la tua espressione non appena rivelerò cosa sento.

Ascoltami Usako, sto parlando proprio al tuo cuore.

« Anche io sto bruciando di gelosia a causa di quel tipo. »

Sei stupita.

Ti ho detto queste parole con la voce migliore che potessi tirar fuori, carezzandoti i fianchi, alzando la tua frangia, frenando la voglia che ancora mi spinge a prenderti in braccio e coprire il tuo corpo con uno scudo di baci inviolabile da altri.

Chibiusa dorme e tu dovresti tornare a casa ma stavolta ti afferro e non ti lascio scappare.

Stanotte dormi qui Usako e quando la notte sarà calata, permettimi di guardarti con la luce della luna sul tuo corpo nudo, permettimi di baciare ciò che la Luna ti ha donato, permettimi di amarti e coprirti con il mio corpo, proteggendo ogni parte di te.

Permettimi di pretendere qualcosa, perché ho dannatamente voglia di quel tuo profumo dolce su di me, lo stesso profumo che c'era su quel fazzoletto, lo stesso profumo che hai sempre portato addosso, sulla tua pelle e che non hai mai lavato via perché ti appartiene.

Ti amo Usako; scoprilo seguendo la scia dei miei baci, lo sguardo dei miei occhi o semplicemente ascoltami: te lo ripeterò oltre l'infinito, oltre l'eternità perché io ci sarò sempre.










L'ultimo appunto lo faccio sul Rating della Raccolta.
L'ho messo arancione perchè in futuro voglio sbizzarrirmi con altre scene, nel caso poi io cambi idea sfrutterò il tastino Modifica che gentilmente mi viene offerto.
Credo di aver detto tutto ma se di nuovo ho dimenticato qualcosa... modificaaaaaa



Baci baci!

   
 
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