La guardo. Semplicemente questo. Guardarla è da sempre una delle cose che amo fare di più al mondo. E non riesco proprio a staccarle gli occhi di dosso, accidenti. Sposto il peso da un piede all'altro e, nel farlo, schiaccio inavvertitamente qualcosa che scricchiola e che la fa voltare subito, impietrita. "Kiba-kun! Sei tu?" esco dall'ombra, non ha senso continuare a spiarla mentre lei spia lui. Sorride e punta i suoi occhi nei miei. Smetto per un attimo di respirare, è possibile morire d'amore?

Accidenti, mi ha vista, accidenti. Dì qualcosa, avanti, dì qualcosa. "E..ehm..io stavo..solo.." dietro di me, una voce che riconosco e che mi fa drizzari i capelli in testa, lo chiama "Naruto-kun! Naruto!" Con un'ultima occhiata a Kiba mi volto verso di loro, non posso perdermi quella scena, non è possibile che...

..sia vero. Cosa diavolo sta facendo quell'idiota? Si è messo con Sakura adesso? Stupido, stupido imbecille. Se solo potessi io essere...

..lei. Se solo potessi essere lei, anche solo per un giorno. Poterlo stringere, perdermi nei suoi occhi azzurri, se solo si accorgesse...

...di quanto la amo. Ti prego, Hinata, guardami, guardami. Io mi sento morire ogni giorno. Non posso più essere tuo amico, non ce la faccio. Sento che la testa mi si sta facendo sempre più pesante e non riesco...

...a respirare. Calde lacrime scendono sulle mie guance, e io non riesco veramente a crederci. Il mio Naruto. Io..l'ho amato fin da quando ho imparato cosa voleva dire amare, anzi, forse anche prima. Ma lo so. Lo so. E' tutta...

...colpa mia. Se solo mi fossi fatto avanti prima. Cosa potrei fare adesso? Non riesco nemmeno a guardarla. Ma devo farmi forza. Alzo gli occhi verso di lei e la vedo piangere. Ogni lacrima caduta è una coltellata, un pugno nello stomaco. Non riesco a stare fermo e mi precipito verso di lei, la abbraccio mentre, sorpresa, non riesce a smettere di piangere. Ti prego, ti prego, fa che sia la cosa giusta. Fa che ricambi il mio abbraccio, perfavore. Sento distintamente le sue piccole braccia che si alzano e si appoggiano sulla mia schiena, sempre più forte, stringendo il tessuto della mia maglia. Non riesco quasi a crederci, eppure...

...era sempre stato lì, sotto i miei occhi. Che scema sono stata, non posso quasi biasimare Naruto. Pronunciare il suo nome provoca un'altra ondata di dolore, che si fa sempre più intenso man mano che respiro. "Kiba-kun?" la mia voce è roca ed è veramente la cosa più...

...bella del mondo. La sua voce che chiama il mio nome. Mi allontano un pò e la guardo negli occhi. Riesco a stento a sostenere il suo sguardo così addolorato, bagnato di lacrime per colpa di un idiota. "Si?" "Mi porti via di qui?" annuisco, con la testa pesante e un fastidiosissimo ronzio nelle orecchie. Lo ha chiesto a me. Ha chiesto a me di portarla via di lì. Ma dove vado adesso? Non posso mica portarla in un posto qualunque.

Qualsiasi posto andrà bene, qualsiasi. Basta non rimanere qui. Ma non si muove, lo vedo un pò incerto. Il fatto è che io devo andarmene subito. Lo prendo per mano e ce ne andiamo. Me ne sto andando via da Naruto. Dal mio primo amore. Non riesco a ragionare bene su dove sto andando, ma continuo a camminare, tenendo la mano di Kiba stretta nella mia, il mio unico appiglio in un momento del genere. Se dovesse...

...lasciarmi andare la mano, che cosa dovrei fare? Dovrei continuare a seguirla oppure no? Per ora non la molla e finalmente ci fermiamo davanti a casa sua. "Adesso vado a dormire Kiba-kun, io..ci vediamo domattina" "Hinata. E' già mattina" le indico il sole che sta sorgendo. Lei segue il mio dito fino al cielo roseo dell'alba. Le sue spalle si abbassano come se ogni forza avesse abbandonato il suo corpo. China la testa e inizia a singhiozzare. La rabbia ribolle dentro il mio corpo, e giuro che andrò a cercarlo e lo ucciderò non appena sarà possibile. Ora, invece mi avvicino alla ragazza che amo e le circondo le spalle con un braccio "Hina-chan. Guardami. Non devi piangere, passerà tutto, vedrai." Lei alza gli occhi e io rimango strabiliato. Stava per scoppiare a...

...ridere. Mi sembrava di non ridere da una vita. Forse è solo un modo per scaricare i nervi, non lo so, ma ridere è la cosa più liberatoria che posso fare. Lo guardo. Guardo il mio migliore amico che sorride e tutto, in un attimo ritorna al suo posto. Tutto o quasi. Non so se potrò rimanere qui al Villaggio ancora per molto, con Naruto che mi sbatte la sua relazione in faccia. Ma ora le braccia di Kiba mi circondano e sento che lui riuscirà a proteggermi da ogni cosa. Davanti a noi, una bellissima aurora.