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Wooah, perché ho voluto scrivere questa cosa non lo so
neppure io. Non ha
granché significato, o meglio: lo ha però non ho
voglia di pensarci, è una
tremenda seccatura... Va be’, chissene. Citazione finale dal
Mago di Oz come
richiesto, altre note che ho dimenticato, allegria!
Mi
auguro che possa risultare una buona lettura,
ucchan.
(perfectday)
La guancia scotta, bruciano di più gli
occhi – non vuoi sbattere le palpebre perché
significherebbe perdere l’ultima
immagine di lei che ti guarda con indignazione e rinnovato amor proprio.
Alla fine lo fai, una volta, due: è il
momento in cui ti accorgi di averla vista allontanarsi da te per
l’ultima
volta.
Sei
un mostro senza cuore!, pausa
drammatica, Senza cuore.
Se ti mancasse per davvero il cuore
saresti morta oppure viva per metà, e sarebbe necessaria la
metà dello sforzo
per farti del male; allora saresti in grado di accorgerti di come
stanno gli
altri prima che capiti il peggio, avresti il tempo di fermarti,
riflettere, salvare
il salvabile. Esiste qualcosa di più meraviglioso
dell’agire con la
consapevolezza che qualsiasi cosa tu faccia finirà col
ferire qualcuno?
Speralo.
Se ti mancasse davvero il cuore
basterebbe un soffio perché tu possa cadere, cadere e
volare, ricominciare da
capo e raggiungere le mete che ti eri prefissata una dopo
l’altra: come hai
imparato a soffrire, imparerai anche a vincere, ti manca solo
l’esperienza.
«Ehi,» si preoccupano per te, quei poveri
stolti credono ancora che tu ne
abbia bisogno. Non sanno che sei a mille miglia di distanza, chiusa in
astrusi
autoinganni e, oh, tutto il resto. «Stai bene?»
«Ce la posso fare.»
«Se hai bisogno di parlare—»
Li zittisci con forzata gentilezza; un
cenno del capo, qualche passo e sei dall’altra parte del
mondo.
I cuori non saranno mai una cosa pratica
finché non ne inventeranno di infrangibili.