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Autore: Francesca Akira89    19/02/2006    16 recensioni
Trama: Poco tempo dopo la sconfitta dell'imperatore digimon, il mondo digitale si ritrova ad affrontare una più grande minaccia. Chi saranno i due misteriosi ragazzi apparentemente decisi a portare a conclusione ciò che l'imperatore aveva cominciato? In nome di quali forze operano? E perché sono tanto interessati a parlare con Ken? Agli ancora immaturi digiprescelti tocca una nuova missione che si rivelerà ben più difficile e drammatica di quella precedente, ma stavolta potranno contare sull'aiuto dei più inaspettati compagni.
Note: 1- Prende luogo subito dopo la sconfitta dell'imperatore digimon, come un'ipotetica "what if" - al posto di tutta la saga degli obelischi che si trasformano in digimon e quello che segue - quindi potremmo dire che è parzialmente AU.. o forse il termine più adatto è proprio What if e basta. 2- Sono presenti tutti personaggi delle serie digimon (adventures, tamers, frontier) mescolati; ho preso spunto da ciò che T.K. dice in un episodio, cioè che ci sono più mondi digitali paralleli, per creare un universo così strutturato: esiste un solo mondo "reale" da cui provengono tutti i digiprescelti, ma diversi mondi digitali (quello di adventures, quello della serie Frontier e quello della serie Tamers) a cui i vari digiprescelti sono assegnati. 3- NON ci sono OC (original character), i personaggi provengono tutti dalle quattro serie.
Forse "La regina dei digimon" (chi sarà mai? ;D) vi sembrerà un titolo poco originale, ma vedrete che leggendo la fic cambierete idea!
Genere: Avventura, Azione, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti

 

 

 

La Regina dei Digimon

 

Capitolo 14

 

 

Non un alito di vento, non un qualunque suono, verso, rumore di lotta riecheggiava nell’ aria in quell’istante rassomigliante ad ore. Il tempo pareva essersi fermato, galleggiante nell’ atmosfera, perfino il crepitio delle fiamme che ancora divampavano pareva essere cessato, come se qualcuno avesse improvvisamente tolto l’audio. O forse era più probabile che fossero i presenti ad essere diventati sordi all’improvviso, troppo scossi da ciò a cui avevano appena assistito.

 

-         KOICHI!!!!!

 

L’ urlo di Koji ruppe l’incanto.

I digiprescelti si resero conto solo in quel momento che il corpo inerte del ragazzo ferito era ricaduto a terra, anche da una bella altezza, e si precipitarono a soccorrerlo, raggiungendo il detentore del digispirit della luce, che vi si era già accostato da un pezzo.

La Regina dei Digimon se ne stava immobile, fissando la scena dall’alto, con la lama sporca di sangue ancora stretta fra le mani.

 

-         Tu.. come hai potuto…?! COME?!- l’urlo di Agunimon non sembrò scuoterla più di tanto, tranne che per il fatto che contrasse lievemente le sopracciglia, facendo comparire una ruga fra esse.

 

Il digimon del fuoco e i suoi compagni si strinsero tra loro, barricandosi di fronte ai due fratelli, fissando pieni di rabbia i digimon oscuri dell’esercito.

Gli occhi di Rika si dilatarono leggermente, e sbatté le palpebre; per qualche secondo, le era parso di vedere un lieve alone luminoso sprigionarsi dai corpi degli human-digimon che la fronteggiavano. Quando tornò a focalizzarli, quella flebile quanto strana aureola d’ energia era svanita, come se non ci fosse mai stata.

Ma sì, rifletté subito, doveva essere senz’altro così. Un’ illusione ottica. Un gioco di luci, senza dubbio.

 

-         V..vostra altezza…- la voce balbettante di uno dei digimon del suo esercito (SUO! Mai quanto allora assaporò il dolce gusto di quella parola! Finalmente tutto sarebbe dipeso SOLO da lei!) la distrasse dai suoi pensieri- ..F..forse è meglio levarsi di torno…

 

La sua bocca si contrasse in un moto di rabbia; e così bastavano un paio di occhiatacce per intimorire quegli idioti di digimon?! Bel lavoro d’addestramento che aveva fatto Koichi, non c’è che dire…

 

-         Nessuno ti ha chiesto consigli!- sibilò, dandogli un colpo di frusta. Il digimon ruzzolò in avanti squittendo. Subito dopo, la Regina sollevò l’arma, dando il segnale di rientro.

 

Dopotutto, non c’era alcuna fretta di sferrare l’attacco finale. Adesso che finalmente era libera non avrebbe avuto alcun problema a portare avanti la conquista del mondo digitale velocemente, come quello stupido del suo ex compagno le aveva sempre impedito.

Poteva ritenersi soddisfatta.. per il momento.

Anche se…

Gettò un’ ultima, astiosa occhiata indietro, mentre il suo esercito si allontanava dalla radura ormai semidistrutta, senza che alcun digiprescelto facesse nulla per fermarli. Non finiva lì.

Aveva ancora molti conti in sospeso da risolvere.

 

-         Koji..- mormorò Zoe, non appena i digimon della Regina scomparvero all’orizzonte.

 

Il ragazzo non si mosse.

Teneva fissi gli occhi sul volto esangue del fratello, sui suoi respiri insieme leggeri e rochi che andavano sempre più spegnendosi, una mano a sorreggerne il capo, senza  il minimo fiato o tremore. Sembrava quasi che non respirasse.

Se non fosse stato per il sottile spruzzo di sangue che il detentore del digispirit delle tenebre aveva sulle labbra fin giù alla gola, così in contrasto con il pallore del viso, sarebbe stato difficile definire quale dei due fosse lo.. svenuto..? Ferito..? O entrambe le cose..? Oppure.. forse…

Spaventata dal flusso dei propri pensieri, Zoe mosse qualche passo verso il compagno. Barcollò lievemente e si portò una mano al braccio, avvertendo una fitta di dolore; la battaglia non era stata pietosa nemmeno con lei.. ci sarebbe voluto tempo per riprendersi.. Per tutti.. e in tutti i sensi…

Si abbassò, posando la mano libera sulla spalla di Koji. In questo modo ebbe per la prima volta una piena visione di Koichi, e rabbrividì così tanto da rischiare di perdere il suo già precario equilibrio su un paio di gambe che avevano visto tempi migliori. Certo, la ferita inferta dal coltello (si sforzò di non ripensare alla scena pocanzi avvenuta) era dietro la schiena, all’altezza dei reni, per cui così rovesciato a pancia in sopra com’era non si vedeva nulla, ma era comunque uno spettacolo impressionante.

Già, a proposito.. Non era molto igienico lasciare che la ferita entrasse a contatto con l’erba e la terra come stava avvenendo…

In effetti, dubitava che potesse fare la differenza ma…

Scosse la testa.

 

-         Forse..- esitò- E’ il caso di spostarlo, no? Portarlo un po’ più.. al riparo…

 

-         No!

 

La voce di Koji, così improvvisa e perfettamente “piena”, come se avesse continuato a parlare fino a quel momento, la fece trasalire.

Tornò a fissarlo, turbata e quasi spaventata, ma il ragazzo non aveva affatto spostato lo sguardo rispetto a pochi secondi prima. In effetti, non sembrava nemmeno aver parlato. Che se lo fosse immaginato..?

Ritirò la mano dalla sua spalla nello stesso istante in cui sentì un’altra posarsi sulla sua. Si voltò, sebbene sapesse già chi avrebbe visto. Takuya, che fino a quel momento era rimasto immobile insieme agli altri (che erano regrediti immediatamente a livello umano insieme a lui non appena la Regina se ne era andata) senza sapere che fare, le sorrise di un sorriso vagamente tremante e spostò la mano dalla sua spalla fino alla sua guancia, carezzandogliela lentamente:

 

-         Ha ragione lui..- mormorò- E’ meglio non muoverlo…

 

Lei appoggiò la mano su quella di lui, carezzandola a sua volta:

 

-         Sì.. ma.. Almeno metterlo su una coperta… Per…

 

-         Sì, d’accordo…- Koji sembrava finalmente essersi risvegliato dal suo stato di trance. Fece per alzarsi e andare a prenderla, ma un' improvvisa e debole stretta ad un angolo della sua giacca glielo impedì. Abbassò nuovamente lo sguardo, con un sussulto: Koichi si era attaccato a lui per impedirgli di andare via e aveva iniziato ad emettere una serie di suoni gutturali, come per parlare. Si riabbassò alla sua altezza, mentre Zoe e Takuya si piegavano a loro volta sbigottiti e gli altri ragazzi li raggiungevano di corsa, richiamati da quei fiochi versi; appoggiò una mano su quella che ancora stringeva la sua giacca, facendole sganciare la presa e accogliendola fra le sue:

 

-         Sì, Koichi..?

 

Finalmente il giovane riuscì ad emettere una parola sensata:

 

-         K..Ko..ji…- ansò, riuscendo a schiudere appena gli occhi.

 

Il detentore dello spirit della luce scosse lievemente la testa, stringendo le labbra:

 

-         N..no.. senti.. non parlare… Rimandiamo tutto a dopo… Adesso pensa a…

 

-         Ascoltami!...- implacabile, ma non per questo meno debole, la voce del fratello lo interruppe, facendolo tacere.

 

Il silenzio aveva nuovamente invaso la radura; nessuno parlava né si muoveva, come nei presepi o nei quadri dell’ottocento, e i respiri annaspanti ora appena accelerati di Koichi erano l’unico segnale di vita.

Il ragazzo spalancò del tutto gli occhi, lasciando che i volti dei digiprescelti si specchiassero nelle sue iridi scure, ora di nuovo leggermente luminose, forse a causa della patina lucida che andava via via velandole. Li richiuse subito, come per nascondersi dalla realtà, e i suoi respiri rochi e leggeri furono rotti di colpo da un suono umido rassomigliante ad un singhiozzo:

 

-         Ma che cosa ho fatto..? Perdonatemi, vi prego…- la sua voce intrisa di lacrime seguì subito dopo, lasciando i digiprescelti ancor più senza parole e incapaci di reagire.

 

-         Koji…- il padrone delle tenebre serrò con più forza la mano nella molle stretta del fratello- Ti prego.. Io ho bisogno del tuo perdono…- nessuno riuscì a battere ciglio, e lo stesso padrone della luce rimase a fissare il gemello con sguardo attonito. Quest’ultimo inghiottì le lacrime, sbattendo le palpebre e riprese:- Ti prego.. Non voglio morire sapendo che mi odi.. Rivolgimi almeno una parola gentile, in ricordo del tempo in cui eravamo fratelli…

 

Quelle parole fecero finalmente risvegliare Koji. Strinse più forte la mano pallida fra le sue, esclamando, di getto:

 

-         Tu SEI mio fratello! Non ti odio! Non ti ho mai odiato! Non ho mai smesso di volerti bene.. nonostante…- le lacrime soffocarono anche le sue parole.

 

La lieve scintilla di un sorriso si accese negli occhi lucidi del Comandante dell’esercito oscuro, sebbene le sue labbra rimanessero immote e semiaperte, costrette dai pochi respiri spezzati che riusciva ad inalare.

 

-         Io.. non ho scusanti…- socchiuse nuovamente gli occhi- Non posso far altro che supplicare il tuo.. il vostro…- si corresse, alzando lievemente lo sguardo sugli altri digiprescelti, nonostante i suoi occhi tendessero continuamente a rivolgersi verso il volto in lacrime del fratello- ..Perdono per il male che ho fatto.. per quanto non lo meriti.. Io.. Voi..- la vergogna che si leggeva negli occhi scuri s’intensificò talmente da offuscare perfino il dolore- ..Potrete mai perdonarmi..?

 

-         Sì.. Ma certo…- la risposta fu immediata, neanche un attimo di silenzio esitante. Di fronte a quello sguardo addolorato e morente assentì perfino Henry, che aveva più motivi di tutti gli altri di portargli rancore.

 

E il grato, esangue sorriso di Koichi, che per qualche istante sembrò ridare luce a quel volto spento, spazzò via qualunque barlume di pietoso disprezzo che ancora aleggiava nelle menti di coloro che più, in quei terribili mesi, avevano imparato ad odiarlo.

 

 

******

 

Ciò che provava in quel momento non era in grado di spiegarlo nemmeno a se stessa.

Avrebbe dovuto essere entusiasta.

Aveva finalmente raggiunto il suo obbiettivo, quello per cui aveva lottato fino a quel momento.

Era riuscita a rimanere da sola, a liberarsi di quell’idiota di Koichi e ad ottenere la guida totale dell’esercito.

Per lei quello era già il giorno della vittoria; ormai la conquista di Digiworld era solo una parentesi che ci avrebbe messo poco ad adempiere. Era fermamente convinta, infatti, in quel momento come prima, che l’unico vero motivo per cui quel mondo non era ancora sotto il controllo delle tenebre fosse Koichi Kimura.

Figuriamoci se quei quattro marmocchi smocciolosi e sentimentali che venivano chiamati indebitamente digiprescelti potevano essere di qualche fastidio!...

Ci avrebbe messo poco a spazzarli via ora che finalmente era libera… Però.. a pensarci bene…

C’era qualcosa, anzi QUALCUNO, in quella banda di idioti che le ritornava in mente più spesso di quanto non fosse normale…

Ken Ichijoji.

Le tornarono in mente i suoi occhi… Quello sguardo così strano che per qualche attimo l’aveva lasciata sospesa, come svuotata…

Svuotata?!... Che idiozie, mancava solo che iniziasse a parlare come i personaggi delle smielate fiction che tanto piacevano a quella sciocca di sua madre!...

No…

Un attimo…

Spalancò gli occhi violetti, irrigidendosi di scatto, con la bocca semiaperta per il respiro improvvisamente spezzato dalla sorpresa e la rabbia.

Kiubimon le lanciò uno sguardo interrogativo, ma non se ne curò.

No… Lei… Non poteva davvero aver ripensato a sua madre…

Com’era possibile.. che dopo tutto quel tempo… all’improvviso.. le tornasse in mente quella stupida…

E cos’era quella fitta d’affanno che improvvisamente sentiva di avvertire all’altezza dei polmoni?...

No-no-no!!!

Lei ora era la Regina dei Digimon! Non Rika! Non era Rika e quella donna bionda impressa nella sua mente non era sua madre, quel corpo non era il suo, ormai esistevano solo la sua mente e la sua vera essenza, legata alle tenebre! Lontana dal dolore e da tutto ciò che la faceva sentire… Debole…

Debole.

E lei non era debole.

Non lo era.

E quegli occhi… Quegli stupidi occhi nero-azzurri, blu magnetico, non potevano nemmeno PROVARE a dimostrarle il contrario!...

In quel momento più che mai, odiò quegli occhi e il loro proprietario per averla portata a pensare in quel modo.

Era colpa di quella loro strana aura, decise. Erano ancora più impenetrabili di quelli di Koichi. La lasciavano perplessa.

Era quella la questione.

Se lasciavano perplessa LEI, voleva dire che erano un problema. E se erano un problema, erano di conseguenza UNA MINACCIA.

Poco importava se per la conquista del digimondo o solo per lei medesima. Non c’era alcuna differenza, in fondo.

Era arrivato il momento di eseguire ciò che si era ripromessa tempo prima.

Avrebbe distrutto il digiprescelto della bontà – quello sciocco, iniquo sentimento, battuto per la sua idiozia solo dall’amore; la bontà non esisteva, e nemmeno l’amicizia e l’amore… Nessuno faceva niente per niente, e quei sentimenti non avevano quindi senso…! - e poi sarebbe toccata a Ryo Akiyama.

Koichi. Ryo. Ken. Le avevano causato tutti dei fastidi, e dovevano pagare.

Al primo aveva già provveduto. Ora toccava agli altri due.

Non sarebbero sfuggiti alla stretta delle tenebre.

 

*****

 

 

 L’arrivo di Jumpei e Takuya fece alzare lo sguardo a Davis e gli altri, che aspettavano seduti sull’erba bruciacchiata in sacro silenzio. Il sole stava per tramontare, e il cielo ormai violetto era attraversato da lingue sanguigne che sarebbero apparse affascinanti, se non fosse stato per la situazione.

Jumpei rispose agli sguardi ansiosi e indagatori dei compagni abbassando la testa e crollando stancamente a sedere a terra. Takuya non si mosse, rimanendo semplicemente in piedi a fissare il vuoto.

Zoe si sollevò, spazzolandosi meccanicamente l’erba dalla gonna con le mani:

 

-         Koji è ancora di là..?- sussurrò, avvicinandosi al ragazzo.

 

Avevano trasportato con cautela Koichi nella parte ancora intatta della radura, sistemandolo vicino ad una delle rive del lago, dove l’avevano medicato alla bell’ è e meglio. Solitamente, a occuparsi delle ferite era Zoe, ma Takuya era stato irremovibile affinché non assistesse nemmeno a quell’operazione, e francamente, lei stessa non aveva fatto molta resistenza per contrastare la sua decisione; il solo ricordo del sangue che scorreva giù dalle mani della Regina dei Digimon, infatti, bastava a farla venir meno…

 

Così erano stati Takuya, Jumpei e Koji a occuparsi del giovane padrone delle tenebre, gli unici che avessero una qualche lieve competenza nel campo. Non che fossero riusciti a far molto, comunque; avevano ripulito la ferita e tentato di tamponare il sangue, ma se anche fossero riusciti a bloccarne il flusso, la carnagione ormai sempre più innaturalmente pallida dell’ ex-Comandante delle tenebre non dava speranze su una possibile ripresa.

Takuya fissò la ragazza bionda dinanzi a sé, mentre dalla sua mente svaniva l’immagine di Koichi e Koji immobili accanto alle acque inquinate di cenere del lago.

Nell’aria aleggiava ancora il lieve puzzo del fumo, e il crepitio di qualche ciocco di legno che aveva ancora la forza di bruciare disturbava quel mortale silenzio.

Guardò in quegli occhi acquamarina senza avere il coraggio di esprimere quella verità così spaventosa e difficile da accettare, ma nel farlo si rese conto che lei, come tutti, ne era già consapevole, e perciò tacque.

 

-         Non siamo riusciti a fare molto.. Abbiamo cercato almeno di intorpidire la ferita con dell’acqua fredda perché senta meno dolore…- sentì mormorare Jumpei, probabilmente rispondendo ad una domanda fattagli:- Mi auguro solo non debba soffrire più del necessario…   

 

-         Jp!- esclamò Zoe, con disappunto.

 

Lui le rispose con un’occhiata infelice e amareggiata:

 

-         Andiamo, Zoe…- mormorò- Ha perso troppo sangue… Quanto può resistere? Una, due ore..? Sarebbe meglio che Koji lo lasciasse addormentare… Se continua a tenerlo sveglio fa solo del male a lui e a se stesso…

 

La bionda aprì la bocca per ribattere, ma poi la richiuse. Sapeva che purtroppo Jp aveva ragione.

Calò il silenzio, fino a che Kari non decise di interromperlo con la domanda in quel momento più semplice e più essenziale di questo mondo:

 

-         E adesso..?

 

Per qualche secondo, nessuno rispose.

 

-         Non mi sembra ci sia più molto da fare, non ti pare?- borbottò poi Henry.

 

-         Sì, invece!- quella replica fu mormorata come tutte le frasi dette dai digiprescelti fino a quel momento, ma così brusca e inaspettata da risultare come un urlo.

 

Si voltarono tutti verso il suo autore, cioè Ryo:

 

-         Non dobbiamo perderci d’animo, neanche dopo quanto è successo! C’è ancora molto che possiamo e DOBBIAMO fare! Dobbiamo continuare a combattere! Solo così possiamo riuscire a contrastare le tenebre! Sono già state mietute troppe vittime innocenti!... Io e Cyberdramon…-  chiuse gli occhi per un istante- ..Siamo con voi!

 

Tutti i digiprescelti lo fissarono con espressioni sorprese.

Negli occhi blu scuro del tamer si poteva leggere un dolore forse persino pari a quello di Koji, ma il suo sguardo era deciso. A quanto sembrava, l’aver visto la Regina dei Digimon uccidere un altro essere umano con le sue stesse mani, aveva finalmente svegliato Ryo dal suo sogno romantico…

In qualche modo, questo sembrò risvegliare lievemente anche gli altri.

No… Non potevano lasciarsi andare…

C’era ancora troppo da fare…

Ryo aveva ragione. Non era finita.

Non ancora, almeno.

 

*****

 

-         Ti ricordi del Natale di due anni fa, non è vero Koichi?- la bassa voce di Koji risuonò nell’aria umida e buia, lievemente arrochita per i singhiozzi trattenuti, nascosti in un tono forzatamente allegro- Non riuscivamo a capire come Babbo Natale riuscisse ad entrare in casa anche se non c’era un camino… Io e te avevamo fatto una scommessa; secondo me, passava attraverso i fili della corrente, come l’elettricità…- ebbe una lieve risatina- ..secondo te, invece, dal condotto dell’aerazione… (probabilmente ‘due anni fa’ vi sembrano pochetti, ma personalmente io a nove anni e meno a Babbo Natale ci credevo ancora… O.o;; nda)

 

Il giovane ragazzo disteso a terra emise a sua volta uno sbuffo divertito, più simile però ad un sospiro roco che ad una risata:

 

-         Avevamo scommesso che chi avrebbe vinto si sarebbe preso uno dei regali dell’altro, a sua scelta…- mormorò, con un sorriso appena accennato.

 

-         Già…- Koji annuì con una foga e una smorfia allegra molto insolita per lui- Rimanemmo in piedi tutta la notte… O almeno ci provammo…

 

Koichi lo fissò per qualche altro secondo, con le labbra appena serenamente increspate; anche se non riusciva a vederlo, nell’oscurità della sera, poteva benissimo avvertire che gli occhi del fratello erano pieni di lacrime, sebbene il volto apparentemente vivace. Una delle sue mani stringeva la sua come se temesse di vedersela sfuggire via da un momento all’altro.

Chiuse gli occhi e mosse mollemente la testa in modo da ritrovarsi a poggiare nuovamente la nuca sull’erba fresca, ancora percettibile nonostante la coperta su cui era stato adagiato. Il brusio che riempiva le sue orecchie gli rendeva difficile persino ascoltare il rimescolio del torrente accanto cui era stato riverso.

Strinse maggiormente gli occhi.

Era stato bello illudersi che sarebbe andato tutto bene. Ma ora non poteva più aspettare…

 

-         Koji…- mormorò, a fatica- Sono stanco…

 

Avvertì chiaramente lo scatto nervoso del gemello, dal modo in cui la sua mano guizzò nella propria:

 

-         E’ ancora presto… Il sole non è ancora tramontato…- osservò il padrone della luce, con voce tremante.

 

Koichi socchiuse gli occhi. Oh, Koji…

  

-         ..mi dispiace tanto…- sussurrò con lentezza.

 

Koji scosse la testa violentemente:

 

-         Ne abbiamo già parlato!- disse, con foga.

 

Il ragazzo aprì del tutto gli occhi, fissandoli in quelli spalancati del fratello, visibili anche nella semioscurità:

 

“Non mi riferisco a quello.. E tu.. lo sai…!” – …E’ stato meglio così…- asserì il padrone delle

tenebre- Non sarei mai stato in grado di far parte del vostro gruppo… Né dell’altro… Lo sapevamo dall’inizio che non avrebbe funzionato…

 

-         Ma non è vero!!!- esclamò Koji. La mano del fratello scivolò fuori dalla sua stretta con una facilità impressionante, andandosi a posare sulle sue labbra e interrompendolo dal dire altro:

 

-         Devo dirti una cosa, Koji…- mormorò. Il suo tono di voce era rapidamente sceso, fino a diventare un sibilo. All’ improvviso, sentiva l’aria arrivargli in meno quantità. Tentò di respirare più velocemente, per raccogliere il fiato necessario a continuare a parlare, ma era diventata un’impresa quasi ardua:- L’ obelisco che avete distrutto giorni fa vicino alla base… Quello che avete distrutto quando… quando…- la voce gli si spezzò per un secondo, e i suoi occhi si fecero lucidi.

 

Koji fece pietosamente per interromperlo, ma lui lo fermò, alzando la mano:

 

-         Quell’obelisco…- ansò, riprendendosi lievemente- ..Quando l’avete distrutto… Avete sbloccato tutti i varchi che permettono il passaggio negli altri mondi… Era a quello che serviva… A sigi..- si sentì mancare per un attimo e si accasciò sul tappeto erboso

 

-         Aspetta…- mormorò Koji, passandogli un braccio intorno alle spalle per sostenerlo- Ci stai dicendo che possiamo nuovamente passare nel Mondo Reale e negli altri mondi digitali…?

 

Koichi annuì. Il brusio nelle sue orecchie era aumentato di colpo, e lo sforzo di mantenersi lucido stava completamente esaurendo le sue ultime energie:

 

-         S..ì…- balbettò, tentando di raccoglierle per completare il suo discorso- E’ a questo che serviva quell’obelisco meccanico… Sigillava varchi e impediva che voi ve ne andaste o chiedeste aiuto… Adesso è distrutto e.. E Rika non è ancora riuscita a ricostruirlo, e probabilmente non ci riuscirà mai… Il Cristallo Nero è un materiale molto raro…

 

Avvertì le mani che lo sorreggevano tremare di rabbia, al nome della ragazza, ma la voce che risuonò poco dopo era solo triste e disperata:

 

-         Ma perché non ce l’hai detto subito?! Avremmo potuto.. Avremmo potuto portarti in un ospedale… Fare qualcosa per…- le lacrime, fino ad allora trattenute, traboccarono, andando a bagnare anche il suo viso.

 

A quei tocchi umidi e tiepidi, le sue palpebre riuscirono di nuovo a schiudersi appena:

 

-         Non sarebbe servito a niente… Ho perso troppo sangue… Non sarei nemmeno arrivato all’ospedale.. E nel caso, una volta lì anche una trasfusione immediata non avrebbe potuto più niente…- la mano, divenuta pesante come piombo, riuscì a sollevarsi lievemente per andare a carezzare quel volto umido davanti a lui- Va tutto bene, Koji… Era così che doveva andare…

 

Singhiozzi. Singhiozzi, e un capo mosso lentamente a destra e sinistra in segno di diniego.

 

-         Promettimi…- sussurrò Koichi, mentre quelle braccia che l’avevano sostenuto fino a quel momento lo adagiavano nuovamente con delicatezza sull’erba morbida e fresca- Promettimi che.. Vincerai questa battaglia… Tornerai a casa… E dirai…- un ultimo sospiro leggero, increspato lievemente da un singhiozzo- ..dirai ai nostri genitori che gli voglio bene…

 

Una mano fresca passò fra i suoi capelli, accarezzandoli lentamente:

 

-         Te lo prometto…

 

-         E.. promettimi anche un’altra cosa…- con un ultimo, improvviso sforzo, la sua mano salì ad afferrare quella che lo accarezzava- ..Non odiarla…- avvertì la mano che stringeva irrigidirsi- ..Lei non capiva… E non capisce tutt’ora…

 

Silenzio.

La stretta che teneva sulla mano del fratello si allentò piano piano, e il braccio scivolò nuovamente accanto al suo corpo:

 

-         Koji.. Fratellino..- sospirò, chiamandolo con quell’appellativo con affetto sincero per la prima volta dopo tanto tempo- Ho tanto sonno…

 

Il padrone della luce si chinò su di lui, posandogli le dita leggere sulle palpebre socchiuse affinché le chiudesse:

 

-         Allora dormi…

 

Il ragazzo obbedì. I suoi occhi si chiusero lentamente, mentre le labbra si aprivano come a voler lasciar passare con più facilità gli ultimi fili d’aria.

Koji si abbassò a posare un bacio sulla sua fronte fredda, per poi sollevarsi in piedi e voltarsi, non senza aver lanciato un ultimo sguardo a quel volto esangue e immoto, ma ora stranamente sereno.

 

******

 

La situazione nella radura si era un po’ ravvivata. Il discorso di Ryo era riuscito a riscuotere almeno un po’ gli altri ragazzi. Non troppo, ovviamente, ma non si potevano pretendere miracoli.

Ryo, Ken, Tk, Davis, Jumpei e Takuya stavano ripulendo lo spiazzo ancora più o meno intatto (o meglio non troppo bruciacchiato) della radura dai tronchi d’albero caduti e semi-carbonizzati. Zoe e Kari, aiutate da Cody e Tommy, raccoglievano i rami abbastanza piccoli da essere utilizzati come legna da ardere per il falò, accatastandoli in un angolo, mentre Henry stava tentando di mandare un’e-mail nel mondo reale per informare i digiprescelti giapponesi delle ultime.. “novità” (ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma i fratelli di Tk e Kari pretendevano delle informazioni come minimo ogni due giorni, altrimenti rischiava di ritrovarsi il computer infestato di e-mail isteriche).

Vista l’ora, la cosa migliore sarebbe stata prepararsi per dormire, ma nessuno aveva ancora avuto il coraggio di pronunciare quella parola.

Koji non si era ancora visto, ed era inutile dire che se al suo ritorno li avesse trovati a “letto” non avrebbero dato prova di grande solidarietà. Ma anche senza questo problema, tutti erano certi che non sarebbero riusciti comunque a dormire prima del suo arrivo.

Ken spinse con il piede l’ultimo tronco nel lago, fissandolo affondarvi e poi tornare a galla con aria pensierosa.

Il suo tronco fu raggiunto da un altro, e pochi secondi dopo una mano gli si posò sulla spalla.

 

-         A che pensi?- gli chiese Ryo, affiancandoglisi.

 

Ken voltò appena il viso quel tanto che serviva a ricambiare il suo sguardo. Sul fatto che l’amico aveva deciso improvvisamente di unirsi all’offensiva contro la Regina dei Digimon non aveva fatto commenti, e sebbene in effetti fosse quello che anche lui desiderava, in cuor suo era piuttosto rimasto perplesso. E un po’ preoccupato.

Quella ragazza.. quella Rika… Forse si sbagliava… Ma gli era sembrato di avvertire un urlo di dolore in quegli occhi violetti, quando i loro sguardi si erano incrociati…

Forse avrebbe dovuto parlarne con Ryo. O forse no… Ci mancava solo quella, ora che finalmente si era liberato dei suoi dubbi.

Sorrise e scrollò le spalle, decidendosi a rispondere alla domanda dell’amico, che lo fissava con occhi indagatori:

 

-         A tutto e niente!- mormorò, passandosi una mano su una guancia, ancora annerita dal precedente fumo. Gli venne in mente in quel momento che non si era ancora dato una rinfrescata… Ma il torrente era già occupato dai due gemelli, e non se la sentiva di interrompere la loro intimità per un motivo così futile (bravo! è.é ndKoji&Koichi). Sospirò e si spostò la frangetta da davanti gli occhi- Tu sei certo di quello che stai facendo, non è vero Ryo?

 

 Non aveva intenzione di dirlo. Quelle parole gli erano uscite dalla bocca per non sapeva neanche lui quale motivo. Ma ormai era fatta.

La mano ancora sulla sua spalla si irrigidì e si staccò, chiudendosi a pugno:

 

-         Certo che lo sono!- sbottò Ryo, con una tale veemenza da rischiare di farlo scivolare nel lago per lo spavento. Se ne accorse e bofonchiò uno “Scusa”, senza però guardarlo in faccia.

 

Ken decise saggiamente di lasciar cadere quell’argomento, così rimasero a fissare le acque sporche di fronte a loro, in cui galleggiavano i tronchi d’albero anneriti. (a questo proposito.. Volete venire ad aiutarci, fannulloni? è-é### ndDavis&co.)

Fu Ryo a riprendere la parola:

 

-          Ho saputo da Takuya che al momento dell’attacco tu e Cody stavate litigando…- iniziò Ryo, dopo qualche secondo di silenzioso disagio- Avete fatto pace, ora?

 

-          Mmm…- Ken arricciò il naso; gli dava ancora fastidio ripensarci. Il che lo portava a chiedersi se non fosse ancora più cretino del piccoletto, considerato tutto quello che era successo dopo.- Sì.. abbiamo parlato…- in realtà tutta la loro “conversazione”  era consistita in un gioco di sguardi e poche frasi di circostanza borbottate a mezza voce, ma era pur sempre meglio di niente- Non troppo, ovviamente… Ho preferito non insistere troppo, parlare con Cody è come intraprendere una battaglia contro i mulini a vento, è così testardo…

 

Fu interrotto dalla risata mal soffocata di Ryo, che alla sua occhiata interrogativa e anche piuttosto seccata, commentò:

 

-          Già.. già… Dimmi un po’, Ken, chi ti ricorda..?- chiese, ghignando leggermente.

 

-          Come..?- fece lui, incredulo.

 

-          Anche tu alla sua età eri testardo come lui.. E non sei cambiato… No!- lo prevenne, vedendo che aveva spalancato la bocca per ribattere- ..Non lo sei, Ken-chan! Non sei cambiato per niente! Devo riconoscere che la mia prima analisi era sbagliata!

 

Ridacchiò un altro po’, e Ken lo lasciò fare, cercando di ignorarlo; non aveva alcuna voglia di mettersi a litigare anche con lui, era un tipo pacifico, anche se magari negli ultimi giorni non l’aveva dimostrato granché.

 

-          Comunque..- borbottò, non riuscendo a frenare la lingua nonostante i suoi buoni propositi- Cody è diverso da me.. Io non ero così prepotente e non cercavo d’imporre il mio modo di pensare agli altri, magari persino con successo… Devo ammettere che più di una volta mi ha fatto sentire in imbarazzo l’idea di essere giudicato da lui, e a volte penso sarebbe meglio evitare di parlargli, almeno per evitare litigi com’è avvenuto… Anche perché non sono certo di sapere chi la spunterebbe…- l’ultima frase fu mormorata in tutta sincerità, con un lieve sorriso che si prendeva gioco della sua stessa apprensione.

 

Ryo ridacchiò di nuovo, ma stavolta la sua risata era venata da una leggera nota di stupore:

 

-          Ma dai!- esclamò- Non mi dirai che ti arrendi così facilmente? Non ti riconosco più, Ken!

 

Lui sorrise, il dispetto e l’ irritazione totalmente svaniti, ma non replicò nulla.

 

-          E comunque…- mugugnò Ryo, quando ebbe smesso di ridere- Per che cos’è che avevate litigato, tu e Cody?

 

-          Oh.. Per l’ortografia di una parola…

 

Ryo lo fissò, e Ken si rese conto per la prima volta di quanto il prato di Digiworld potesse essere interessante.

 

Nel frattempo, ignaro della conversazione, Cody si inoltrò un po’ più in là nella radura insieme a Tommy, alla ricerca di qualche altro ramo da ardere. Erano chinati a terra per distinguere qualcosa nel buio, quando sentirono degli scricchiolii di passi. Tommy alzò il viso e cacciò un urletto, che richiamò l’attenzione di Zoe e degli altri.

Davanti ai loro occhi sorpresi si delineò la figura lenta di Koji, seguita da Tommy e Cody che gli zampettavano dietro, il primo con un’aria ancora spaurita. Niente di strano che il più piccolo si fosse spaventato, vedendolo nel buio; Koji aveva l’aria di un fantasma. Alzò lo sguardo vuoto su di loro, senza parlare; nonostante fosse adombrato, il viso pallido era abbastanza tranquillo, e gli occhi erano asciutti, anche se il suo volto portava i segni inconfondibili di un pianto appena cessato.

Restarono a fissarsi ammutoliti per qualche minuto, poi Zoe si fece avanti posandogli una mano sulla spalla:

 

-          E’ morto?- sussurrò, dolcemente. Avrebbe voluto non essere così diretta, ma non c’era altro modo di chiederlo, purtroppo.

 

Stupendoli, il capo di Koji si mosse in segno di diniego:

 

-          E’ libero…- mormorò, appoggiando una mano su quella di Zoe e stringendola.

 

Gli animi di tutti sospirarono, abbassando tristemente lo sguardo a terra.

 

-          Andiamo a dormire…- asserì poi Takuya, con sguardo deciso- Domani.. Il sole sorgerà di nuovo…

 

 

 

Fine quattordicesimo capitolo. Continua…

 

Nota dell’autrice

 

Ehm… Ebbene sì! ^O^ Eccomi qui! Dopo quasi tre mesi, sono tornata!!!

Chiedo scusa per il ritardo… ç.ç Xò, se può essere un’attenuante, ieri ho rinunciato al cinema per continuare questo cap!

Inoltre ho vari problemi, fra teatro, scuola e recuperi (fra poco riprende pure pattinaggio, aiuto!!! O.O;;;) non ho avuto un secondo di tempo.

E la mia carriera scolastica sta andando a scatafascio… ç-ç (certo, se perdi tutto questo tempo con le storielle… -.- ndprof) (ç.ç nda)

Mi rendo conto che questo cap non è un granchè, specie l’ultima parte, dato che è stata scarabocchiata di fretta e furia negli ultimi tre giorni (perché altrimenti, in tutta probabilità, avreste dovuto aspettare altri tre mesi prima di leggere questo cap)… Siccome avevo fretta non ho potuto aggiungere “approfondimenti sul momento” come sono solita fare, e ho scordato buona parte di come sarebbe dovuto essere il dialogo fra Koichi e digiprescelti, per cui è venuta una cosa più breve e più zuccherosa del previsto…

Mi auguro non vi dispiaccia troppo…

A questo proposito, siccome ho cinque fic in corso (e molti qui oltre a questa seguono anche le altre), volevo chiedervi… Quale preferite che aggiorni prima..? A quale pensate debba dedicare di più il mio tempo?

Ecco le fanfic in questione:

 

-          La Regina dei Digimon (ovviamente)

-          Royal Digiworld

-          Romeo&Giulietta Digiparodia

-          Mezzosangue (questa però è nata come una fic di margine, quindi temo che se anche la votaste in dieci, non potrei aggiornarla troppo presto)

-          L’ultimo erede (prima fic a cap su Harry Potter)

 

Naturalmente questo sondaggio non va preso troppo seriamente… Le vostre opinioni mi saranno utili, certo, ma si sa che all’ispirazione non si comanda, per cui alla fine finirei comunque per fare di testa mia! ^^;; I vostri consigli comunque sono ben accetti! Sono influenzabile, sapete

Fatemi sapere!!! ^O^

 

Volevo ringraziare tutti i miei commentatori! *.* Accidenti, siete aumentati in maniera spaventosa all’ultimo cap! A saperlo amazzo più gente… XDDDD

..Scherzo…! XP

Volevo rivolgere un appello a Miele, che non ha più commentato. Volevo sapere se si era offesa per la mia ultima risposta (stavo solo scherzando, dai! ^.^;;), oppure se è per via della morte di Koichi (Ufficiale! V.V Requiem aeternum, sarai sempre nei nostri cuori), o ancora a problemi suoi e tutte le mie pippe mentali qui sono inutili! ^o^ Vabè, se è in ascolto spero mi farà sapere!

Purtroppo siete aumentati in maniera così vertiginosa che non posso rispondere a tutti come al solito, per cui mi limito a salutarvi; grazie a:

JunJun (merci per il totem.. non ha migliorato molto la mia memoria, ma era divertente XD), Rika88 (grazie per aver commentato “L’ultimo erede”), Flagello89 (quanti complimenti ^//^!!! Beh, questo cap è un po’ stazionario ma spero ti sia piaciuto ugualmente), Vocalista91 (^.^;; Beh..! V.V Comunque per te e le altre adoratrici di Koichi, per farmi perdonare, ho preparato un AMV dedicato a lui! Il link del sito dove trovarlo ve lo metto in fondo!), Nihal (Nooo, la prof che parla dei gatti nooo!!! ç0ç XD No dai, me la puo pure mandare… l’unica punizione che temo è che non commentiate più… ç.ç), Dark_Master88 (ciao! ^^), Rika88 (complimenti per lo spirito di osservazione! ^.^ Grazie grazie,  sei una delle mie recensiste più affezionate! L’amv c’è anche per te! ^.^), Mel91 (mi spiace… Ho promesso la TakuyaxZoe a una mia amica, e poi se li facessi lasciare creerei delle inutili tensioni nel gruppo e non è proprio il momento… Quanto a Ken, beh ci saranno sviluppi da “quel lato” verso la fine, anche se questa non è proprio una fic fondamentalmente romantica… Ma assicuro che la sete di romanticismo verrà comunque soddisfatta negli ultimi cap!^.^ Ti ricordo però che le coppie non sono sempre quelle standard…), Eden89 (scusa Eden… Ma era necessario per far muovere Ryo… Il che sarà necessario ad un altro avvenimento molto importante, che credo tutti stiano aspettando da una vita…! ^^ Per il resto.. C’è ancora tempo… XDD), S89 (ciao! Come mai non scrivi più?), MaryCristal (che bel nick! ^.^ Da dove lo hai preso? Grazie per il commy! Ciao ciao), Regina Dannata (nick molto appropriato per questa fic… XDD Ti ringrazio per la recensione e scusa il ritardo), Machi (scusa Machi, alla fine le vacanze di Natale non sono comunque state sufficienti! é-è;;), Dafne (Cris)  (visto che per qualche oscura ragione su amvdreams non c’è, colgo l’occasione per farti i miei complimenti sul tuo video su TMM! *.* E’ stupendo, lo adoro!!!), Justice Gundam (ciao Justice! ^^; Scusa il ritardo!), Driger (ehr.. scusa anche tu! ^o^;;), Topomouse (oh, mamma, ma quanti siete?! °°;;; Ci metto più tempo a rispondere che a finire il cap! Grazie per la tua recensione! ^o^;;), Catgirl (ok, ce la posso fare.. è.é;; Ho quasi finito… Ehm! Ciao! ^o^ Spero ke il cap ti sia piaciuto!) e Kari1 (finitooo!!! *o* Beh, mia cara, la sorte di Ryo e Rika è ancora tutta da scoprire… Ma potrebbe non essere troppo piacevole.. ^^;;  Cioè, dipende dai punti di vista…)

 

Ah, ringrazio anche Giulietta di manganet e Viky-chan e le altre (non mi ricordo… ç.ç Perdonatemi! Su manga.it non è tanto facile andare a rivedersi le recensioni) di manga.it!

Spero di non aver scordato nessuno! ^^;;;

 

Ciao ciao! Ricordatevi di fare una scappata sullo splendido sito: http://amvdreams.altervista.org/homepage_amvd.htm e di dare un’occhiata e commentare i miei amv! ^o^ E anche quelli degli altri, ovviamente! ^^ Ce ne sono più di cento e sono uno più bello dell’altro!

Ciao a tutti!!! ^O^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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