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Autore: willow11    19/05/2011    4 recensioni
Santana è una donna affermata, vive a NY con la sua fidanzata, passa piacevoli serate con Dave e Kurt, e condivide momenti del passato e del presente con la sua migliore amica Quinn... Cosa potrebbe turbare la sua tranquillità? Questa storia parlerà principalmente di Santana e della sua accettazione. Ci sarà il brittana ma non sarà il filo conduttore del racconto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '10 anni dopo'
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10 ANNI DP 9
10 ANNI DOPO

La mora si fermò davanti l’aula dove insegnava Quinn e bussò.

-Ragazzi aspettatemi un attimo, e mi raccomando, comportatevi bene- disse la giovane insegnante alla classe di non più di una ventina di bambini.

Quinn aprì la porta.

-Grazie, grazie, grazie… Ascolta non devi fare niente di particolare dovrai solo rispondere alle loro domande- disse fuori dalla classe Quinn all’ispanica che la guardava confusa.

-Non so se sarò in grado di…-

-Ma si San, mi dispiace che non ci sia Francy sarebbe stato perfetto…-

-In effetti… Non sono sola…- disse la mora facendo un passo a destra e scoprendo Brittany.

-Quinn!!!!- disse l’ex compagna di squadra saltandole addosso.

L’insegnante guardò Santana sconvolta mentre la bionda la stava abbracciando con forza –Brittany… che ci fai qui?- chiese quando quest’ultima si staccò.

-Dovevo sbrigare delle cose a New York…-

Quinn continuava a guardare Santana sconvolta che era evidentemente imbarazzata.

Ovviamente la ballerina non sapeva che lei sapesse tutto.

Quinn riaprì la porta e fece cenno a Brittany di entrare per prima, poi si avvicinò all’orecchio dell’ispanica –Che cazzo ci fa lei qui?Con te?-

-Storia lunga…-

Le tre ex cheerios entrarono nella classe e i bambini fecero subito silenzio.

Più della metà della classe era incantata a guardare Brittany, come se ci fosse stato una sorta di riconoscimento reciproco.

-Ok ragazzi, come vi ho già spiegato l’incontro di oggi con lo psicologo è saltato… Però visto che oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia…-

-Che vuol dire omofobia?- disse sottovoce Brittany alla mora che la guardò sorpresa.

-Maestra che vuol dire omofobia- chiese un bambino in seconda fila.

-Qualcuno di voi sa che vuol dire omofobia?- Domandò la maestra guardando gli altri bambini.

Una bambina bionda in prima fila nel banco accanto alla finestra alzò la mano.

-Si Beth!- Disse la bionda con un certo orgoglio.

-La mia mamma mi ha spiegato che omofobia è quando si ha paura delle persone gay…-

La maestra guardò la bambina e le fece un sorriso, poi prese due gessetti e cominciò a scrivere alla lavagna.

Santana si avvicinò alla maestra –Ma fa sempre così...-

-Si, tutta sua madre…- Le sussurrò l’insegnante.

-la parola omofobia- disse dopo aver scritto la parola in grande a stampatello con due gessetti colorati uno blu e uno rosso deriva dal greco homos che vuol dire stesso, e fobos che vuol dire paura… Letteralmente significa paura dello stesso… E si usa per indicare tutte quelle persone che sono spaventate da chi è omosessuale, ossia da chi ama una persona del proprio sesso- concluse la maestra guardando i ragazzini.

Brittany intanto guardava la lavagna soddisfatta.

-Lei è Santana una mia amica… ed è gay! Se volete chiedere qualcosa sull’omofobia o sull’omosessualità chiedete pure a lei-

L’ispanica prima guardò Quinn terrorizzata, poi alzò leggermente la mano e salutò i bambini con un sorriso finto.

Dopo qualche secondo di  silenzio Brittany alzò la mano.

Santana la guardò malissimo.

-Lei è Brittany un’altra amica mia e di Santana, Brittany chiedi pure- disse la bionda pensando che fosse una buona idea per rompere il ghiaccio.

-Santana sei mai stata vittima di omofobia…- chiese curiosa la ballerina contenta di aver imparato una nuova parola.

-Si Brittany-

Un bambino in terza fila alzò la mano.

La maestra fece un cenno con la testa.

-E quando?-

Santana si bloccò un attimo.

L’ispanica era appena uscita dalla struttura dove frequentava le lezioni di marketing.

Aveva appena mandato un sms alla sua ragazza del momento, tale Molly, con cui spesso frequentava dei corsi al college.

Il sole era appena tramontato e lei stava raggiungendo il suo dormitorio.

-Ei bellezza…- disse un ragazzo dietro di lei.

Santana lo ignorò e continuò a camminare accelerando il passo.

-Ehy dico a te Lesbica di merda-

A quel punto la Lopez si girò, ok che era meglio evitare spiacevoli situazioni, ma lei era pur sempre Santana Lopez.

-Come mi hai chiamato?-

-E’un peccato che tu te la faccia con la tua amichetta, è proprio uno spreco-

-Bhe se ti guardi allo specchio capisci perché ho cambiato sponda- disse la ragazza che riprese a camminare.

Il ragazzo più alto di lei fece uno scatto e si piazzò davanti a lei.

-Forse potrei farti cambiare idea, sono sicuro che infondo ti piace…-

-Vista la tua statura e le dimensioni delle tue mani, non sarai neanche dotato, e per questo che rompi il cazzo alle lesbiche, perché almeno hai una scusa sul perché non te la danno.-

Il ragazzo si alterò e le mollò un ceffone –Non parlarmi così lesbica!-

L’ispanica si toccò la guancia come paralizzata.

-Senti mi hai seccato, te ne vai?- chiese la ragazza che non riusciva più a passare.

-Non penso proprio…- disse il ragazzo afferrandola per i fianchi.

-Lasciala stare- urlò un ragazzo che era il doppio di lui.

Il molestatore si girò e si prese un pugno in faccia da Dave, che era appena uscito da lezione.

Il ragazzo si allontanò correndo.

Santana era immobile.

Dave le si avvicinò e l’abbracciò forte –è tutto ok-

-Avrei potuto tranquillamente dargli un calcio nelle palle- disse velocemente la ragazza.

-Perché non l’hai fatto?- chiese l’ex titans.

-Sono abituata alle battutine, ma così… Mi sono sentita così vulnerabile…-

-E’ tutto ok, ci sono qui io!- disse il ragazzo continuando ad abbracciarla.

 

Quinn capendo a cosa stesse pensando l’amica le toccò la spalla.

Santana la guardò e la tranquillizzò con lo sguardo per poi guardare il bambino in fondo.

-Come ti chiami?-

-Brian-

-Sai Brian, per quanto l’omosessualità sia una cosa normale, molte persone la pensano diversamente, e spesso succede che se cammino per strada con la mia fidanzata la gente guarda male e dice cose poco carine- cercò di spiegare con semplicità la mora.

Quinn la guardò con dolcezza.

-Ma lei è la tua fidanzata?-

-Chiese il bambino accanto a Brian-

-Chris- lo ammonì la maestra.

-No Chris lei non è la mia fidanzata è solo un’amica- disse un po’ imbarazzata mentre Brittany rideva.

-E perché non è la tua fidanzata e tanto bella?- continuò il bambino.

Quinn capendo l’imbarazzo dell’amica prese la parola –Ecco hai fatto una bella domanda, Brittany non è la fidanzata di Santana perché non è gay, perché è eterosessuale, vuol dire che è attratta da persone del sesso opposto-

-Non è vero…- disse velocemente Brittany.

Le due ragazze e i bambini si voltarono di scatto verso la bionda.

-Scusa?- Chiese l’insegnante confusa.

-Sono bisessuale io…-

-Maestra che vuol dire bisessuale?- Chiese una bambina al primo banco nell’imbarazzo generale.

-Come ti chiami?- Chiese Brittany alla bambina.

-Rachel…-

-Rachel, sai anche noi abbiamo un’amica che si chiama Rachel, Bisessuale vuol dire che mi piacciono sia i maschietti che le femminucce- spiegò la bionda mentre le ex compagne continuavano ad essere sconvolte.

-Quindi pure io sono bisessuale, mi piace giocare sia con i bambini che con le bambine-

-Una specie- disse la ballerina sorridendo.

-No- replicò Santana prendendo di forza la parola.

Quinn la guardò male, conosceva benissimo l’amica e aveva capito che si stava alterando.

L’ispanica fece un respiro profondo e si avvicinò alla ragazzina al primo banco –Quanti anni hai Rachel?-

-Ne ho dieci…-

-Hai un’età bellissima Rachel- disse la mora piegando le ginocchia e appoggiando i gomiti –Goditela, e gioca tanto…-

Quinn fece uno strano verso.

-Si fai pure i compiti ogni tanto…-

-Perché poi non potrò giocare più?- chiese la bambina preoccupata.

-Certo piccola, solo che crescerai e avrai altri pensieri… tra cui l’amore…-

Poi la mora alzò leggermente lo sguardo. –Se vi avvicinate vi dico un segreto-

I bambini si alzarono e si avvicinarono correndo all’ispanica.

-Quando v’innamorerete capirete tante cose, tra cui anche se siete gay, bisessuali o etero… Ma soprattutto capirete voi stessi, e sarà tutto bellissimo-

La ragazza si alzò e i bambini l’abbracciarono.

 

-L’hai riconosciuta?- Chiese la mora alla ballerina seduta nel sedile accanto al suo.

-Chi?- domandò la ragazza all’ispanica che guidava.

-Beth la figlia di Quinn…-

-La bimbetta bionda?-

-Si…- Le rispose sorridendo l’ispanica.

-Non ne ero sicura… Ma com’è successo?-

-Quando Shelby ha saputo che Quinn iniziava ad insegnare nella stessa scuola dove era già iscritta la figlia si sono incontrate e hanno deciso di metterla nella sua classe-

-Ed è legale…?-

-Certo, nel senso, la bambina non sa niente… diciamo che è stato un gesto carino da parte di Shelby che comunque è una bravissima madre…- spiegò la mora.

-E Quinn?-

-Ovviamente all’inizio era stranita, parliamo di due anni fa, quando ha preso l’abilitazione all’insegnamento… Ricordo che siamo uscite io lei e Frances… Stavamo già insieme…-

La bionda la guardò poco entusiasta.

-La nomini sempre, dov’è adesso?-

-Torna domani, è fuori per lavoro… Perché quella faccia?-

-No… Niente… E’solo che è bello passare del tempo con te…-

A quel punto l’ispanica inchiodò.

-Che cosa mi stai dicendo Brittany?-

-Niente San…- rispose delusa.

Santana cominciò a guardarla confusa –Senti che ne dici se ci vediamo dopo, magari domani, la mattinata mi ha stancata…- disse la mora senza guardare in faccia l’amica.

La bionda annuì senza aprire bocca e scese dalla macchina.

Santana accese la radio e mentre la ballerina si allontanava a piedi partì il pezzo che Blaine aveva dedicato a Kurt il giorno che lui era tornato al McKinley, la sorte volle che fosse anche il pezzo che le aveva dedicato Frances il giorno che avevano festeggiaro un anno.
 

I walked across an empty land
I knew the pathway like the back of my hand
I felt the earth beneath my feet
Sat by the river and it made me complete
Oh simple thing where have you gone
I'm getting old and I need something to rely on
So tell me when you're gonna let me in
I'm getting tired and I need somewhere to begin
I came across a fallen tree
I felt the branches of it looking at me
Is this the place we used to love?
Is this the place that I've been dreaming of?

Oh simple thing where have you gone
I'm getting old and I need something to rely on
So tell me when you're gonna let me in
I'm getting tired and I need somewhere to begin

And if you have a minute why don't we go
Talk about it somewhere only we know?
This could be the end of everything
So why don't we go
Somewhere only we know?

Intanto Santana aveva già cominciato a piangere.


So if you have a minute why don't we go
Talk about it somewhere only we know?
This could be the end of everything
So why don't we go
So why don't we go

This could be the end of everything
So why don't we go
Somewhere only we know?

 

Ho camminato attraverso un albero caduto
ho sentito i suoi rami che mi guardavano
è questo il luogo dove ci amavamo?
è questo il luogo che ho sognato?
e se tu hai un minuto perchè non andiamo
a parlare di questo da qualche parte che solo noi conosciamo?
questo potrebbe essere la fine di tutto
così perchè non andiamo in qualche luogo che solo noi conosciamo?

 

---

Capitolo un po’ particolare, mi scuso se è un po’ troppo poco realistico, non so quando sia realistico che a dei bambini facciano una lezione del genere, però l’idea mi piaceva troppo e poi volevo collocare Quinn nel sociale e inserirci Beth. Dopo che ho visto Quinn con la sorellina di Sam ho pensato che fosse un buon lavoro per lei.

Sulla scena della violenza, non so quanto sia forte, non volevo esagerare però volevo traumatizzare Santana in qualche modo.

Sul finale non ho dato indicazioni volutamente perchè devo lasciare a Santana il tempo di capire perché piange, senza dubbio tutto questo tempo con Brittany non le è indifferente…

Detto ciò ringrazio sempre tutti quelli che leggono, seguono e recensiscono la mia storia…

Grazie davvero, mi date una forza incredibile!

Un bacione

Will

 

 

 

 

 

  
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