Libri > Il diario del vampiro
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Autore: iosnio90    19/05/2011    9 recensioni
Nonostante i demoni siano stati sconfitti, le cose a Fell's Church non sono mai tranquille e un giorno, al pensionato, si scatena una furiosa lite.
Elena, confusa sui sentimenti che prova per Stefan e Damon, decide di lasciare Stefan e dare una chance a Damon.
Stefan la prende malissimo e, furioso, inveisce contro Elena e Damon.
L'unica che riesce a placarlo è Bonnie.
Stefan e Bonnie cominciano a passare sempre più tempo insieme finendo, addirittura, col diventare indifferenti alla relazione tra Damon ed Elena.
E se Stefan, deluso e arrabbiato a causa di Elena, scambiasse per amore il sentimento di grande affetto che lo lega a Bonnie?
E se tra Elena e Damon le cose cominciassero a prendere una brutta piega?
Riusciranno a riportare le cose alla normalità? Oppure arriveranno tardi e Stefan e Bonnie finiranno con l'innamorarsi per davvero? Damon riuscirebbe a sopportare una cosa del genere, se accadesse?
Qui non ci saranno mostri da combattere, ma solo loro e i loro sentimenti.
Naturalmente, da Donnie convinta, non può che essere una storia su di loro e chi mi conosce sa che adoro il lieto fine quindi...ma se avessi cambiato idea?
Leggete per scoprirlo....BACIONI...IOSNIO90!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obbligo o verità?

Restare rinchuiso in una grotta semibuia per più di ventiquattro ore da solo con la streghetta? Interessante….decisamente interessante.
Ok, magari stava un po’ esagerando tentando di sedurre Bonnie, ma i suoi patetici tentativi di resistergli erano così adorabili che lo spingevano soltanto ad osare di più.
Era anche vero che, forse, avrebbe dovuto fermarsi….insomma la sua ragazza era Elena, quindi, a rigor di logica, adesso doveva essere preoccupato per lei o almeno doveva maledire qualsiasi cosa per il solo fatto che avrebbe preferito trovarsi in quella situazione con il suo angelo.
Ma era davvero così?
Insomma…stare con Bonnie era divertente e Damon non ci riusciva a non vedere i lati positivi di una eventuale resa della streghetta.
Ricordava benissimo le volte in cui si erano baciati e doveva ammettere che baciare Bonnie era un’esperienza estremamente piacevole.
E poi c’era quella cosa…..quella specie di tensione che si creava dal nulla ogni volta che erano troppo vicini….beh, anche se non sapeva bene cosa fosse, era così elettrizzante da fargli dimenticare qualsiasi altra cosa e da spingerlo a fare di tutto pur di riavvertirla.
- Strano che con Elena non capiti….- pensò Damon.
In effetti con Elena era tutto diverso, più….controllato, forse.
Comunque di certo non c’era la tensione elettrizzante o in qualsiasi altro modo la si voglia chiamare.
Ma con Bonnie non c’era solo questo.
Lei era così fragile che Damon aveva sempre avverito uno strano bisogno di proteggerla e quando, durante il terremoto, aveva visto quella voragine aprirsi sotto i piedi di Bonnie, non ci aveva pensato due volte e, nonostante in quel momento stesse guardando Elena che era stata portata chissà dove, lui si era precipitato all’istante verso Bonnie come se fosse qualcos’altro a guidarlo e non la sua mente.
Sì…ma cosa? Cosa poteva essere a spingerlo verso la streghetta?
Damon socchiuse gli occhi e fissò Bonnie che in quel momento era seduta su una roccia, ben distante da lui, con il mento appoggiato alle ginocchia e si accarezzava le gambe distrattamente mentre fissava la traballante luce della candela.
Beh….era bella, su questo non c’era nulla da dire.
Ed era così ingenua, indifesa e pura da diventare una dannata attrazione.
Per non parlare del suo profumo….
Quando, poco prima, le aveva odorato la pelle del collo, aveva avvertito un profumo così intenso e dolce di fragole mature che si era seriamente convinto che anche il suo sangue dovesse avere quello stesso deliziosissimo gusto.
Affondare i canini nel collo di Bonnie sarebbe stato sublime e, grazie alla tensione elettrizzante che avvertiva ogni volta che le si avvicinava, sarebbe stato anche estremamente eccitante.
Come restisterle?
E poi…insomma….che male ci sarebbe stato a farla sua?
Ok, forse non era correttissimo verso Elena e magari lei si sarebbe arrabbiata se lo avesse scoperto e lo avrebbe mollato, ma…appunto…perché doveva scoprirlo?
Aveva o non aveva appena detto che ciò che succedeva nella grotta sarebbe rimasto nella grotta?
- Un attimo….e se poi Elena lo venisse davvero a sapere e mi mollasse per tornarsene da Stefan? - si chiese Damon, improvvisamente.
In quel momento, però, le immagini di Stefan e Bonnie insieme che si tenevano per mano, che si abbracciavano, che si baciavano gli invasero la mente.
- Figurarsi se Stefan torna con Elena…lui vuole la mia streghetta! - pensò in un moto di rabbia.
- Aspetta un attimo……mia streghetta? Ma che cavolo mi prende? -
“Damon? Damon stai bene?” - la voce di Bonnie irruppe nei suoi pensieri.
“Che? Si, alla perfezione…perché?” - le chiese, confuso.
“Beh…perché hai cominciato a ringhiare in un modo decisamente poco rassicurante!” - rispose Bonnie.
“Ringhiare?”.
Bonnie annuì.
- Che? Ho ringhiato? Cioè….possibile che mi sia messo a ringhiare senza neppure accorgermene mentre pensavo a lei con Stefan? - si chiese Damon, ma dall’espressione confusa di Bonnie capì che non era una menzogna.
Scrollò le spalle e cercò una scusa plausibile al suo comportamento che non lo facesse sembrare un deficiente altrimenti addio ai suoi propositi di seduzione.
“Mi allenavo!” - disse.
“A ringhiare?” - chiese Bonnie scettica.
“Guarda che l’arte del risultare minacciosi e sexy al tempo stesso va coltivata e allenata continuamente!” - rispose Damon.
“Ne sembri davvero convinto!” - disse Bonnie.
“Perché lo sono!” - rispose Damon accennando un sorriso.
Bonnie scosse la testa e distolse lo sguardo alzando gli occhi al cielo.
Trascorse, così, un’altra infinità di tempo durante il quale Damon fissò Bonnie e Bonnie fissò la candela.
Quando non ne potè più di tutto quel silenzio, Damon decise di proporle una cosa a cui aveva pensato per mettere in atto il suo piano: < Facciamo capitolare Bonnie >.
“Facciamo un gioco!”- disse.
Bonnie si voltò a guadarlo, stralunata.
“Un gioco?” - gli chiese.
“Sì! A quanto pare dovremmo passare un bel po’ di tempo insieme e io mi sono sinceramente stufato di stare qui a non fare niente quindi….facciamo un gioco!” - spiegò.
La vide per un attimo confusa, come se stesse vagliando le varie possibilità, ma poi Bonnie sospirò e si arrese.
“Vada per il gioco!” - disse.
Damon sorrise compiaciuto e si mise a sedere sul pavimento, dall’altro lato della grotta rispetto a Bonnie.
“Perfetto!” - disse - “Obbligo o verità?”.
Bonnie assottigliò lo sguardo.
“Vuoi giocare ad obbligo o verità?” - gli chiese.
“Purtroppo non ho avuto tempo di portarmi dietro il monopoli, quindi….dato che ne siamo sprovvisti…..Obbligo o verità, Bonnie?” - le chiese di nuovo.
Bonnie sospirò pesantemente e poi rispose: “Verità!”.
“Cosa provi a stare qui dentro, da sola, con me?” - le chiese.
Bonnie sbarrò gli occhi per un attimo e si morse il labbro inferiore, ma poi puntò i suoi occhi castani dritti nei suoi di occhi e rispose: “Mi sento a disagio…è…non lo so…è strano!”.
Damon assottigliò lo sguardo alla sua risposta: - Quindi non mi odia! - pensò e si limitò a farle un cenno col capo.
“Bene! Obbligo o verità, Damon?” - gli chiese Bonnie dopo un attimo.
Damon sorrise: “Verità!” - rispose.
“Ok! Allora….adesso che tu stai con Elena ed hai ottenuto ciò che volevi, perché continui ad avercela con Stefan?” - gli chiese.
Damon restò spiazzato dalla domanda anche se non lo diede minimamente a vedere.
- Vuoi vedere che adesso il gioco mi si ritorce contro? Però….devo ammetterlo….brava la streghetta! - pensò, ma decise di essere sincero: era difficile mentire a Bonnie.
“Perché il mio caro fratellino vuole ciò che è mio!” - rispose.
Bonnie assottigliò lo sguardo: “Credi che Stefan stia cercando di portarti via Elena?” - gli chiese.
Damon scosse la testa: “Non è di lei che parlavo!” - disse tornando di nuovo col pensiero a Stefan che baciava Bonnie.
Bonnie sbarrò gli occhi dalla sorpresa, ma distolse prontamente lo sguardo visibilmente imbarazzata.
“Obbligo o verità?” - riprese Damon.
Bonnie esitò un attimo, poi rispose: “Verita!”.
“Sei davvero innamorata di Stefan?” - chiese Damon prima di riuscire a frenarsi.
Bonnie lo guardò a disagio e abbassò gli occhi.
“Bonnie?” - la chiamò Damon.
“Me lo hai già chiesto!” - gli fece notare Bonnie rispedendolo indietro a qualche sera prima quando lui aveva fatto irruzione nella sua stanza tentando di baciarla e lei lo aveva respinto dicendogli che era innamorata di Stefan.
“Voglio che tu me lo ripeta!” - le disse.
Bonnie sollevò lo sguardo e fece scontrare i loro occhi: “No!” - disse.
“No, non sei innamorata di lui....oppure no,non voglio risponderti?!” - fece Damon.
“No…non voglio risponderti!”  - disse Bonnie.
“Beh..allora ti toccherà l’obbligo!”.
“Bene!” - fece Bonnie.
Damon sorrise compiaciuto e questo agitò ancora di più Bonnie.
“Damon…non farmene pentire! Cosa hai intenzione di farmi fare? Parliamone prima!” - gli chiese.
“Bonnie…andiamo…adesso davvero vuoi tentare di contrattare? Guarda che l’hai voluto tu! Ma, dato che sono estremamente magnanimo, ti do l’opportunità di sottrarti all’obbligo! Devi soltanto rispondere alla mia domanda di prima e devi dire la verità, ovviamente!” - le disse.
“No! Ti ho già detto che non voglio!” - fece Bonnie.
“Bene allora…alzati!” - fece Damon.
Bonnie annuì e si tirò su seguita, a sua volta, da Damon che si alzò e le si avvicinò mettendole le mani sulle spalle.
“E adesso cosa devo fare?” - gli chiese Bonnie.
“Adesso devi solo stare ferma mentre io ti accarezzo!” - spiegò Damon.
Bonnie sembrò stupita: “Vuoi soltanto farmi una carezza?” - gli chiese.
“Certo! Cosa credevi?” - fece Damon con un sorriso così innocente da risultare inquietante.
 Ma Bonnie probabilmente non se ne accorse perché rispose: “Ok! E carezza sia!”.
- Perfetto - pensò Damon e un attimò dopo aveva già afferrato un fianco di Bonnie e l’aveva attirata maggiormante a se lasciando tra i loro corpi giusto un po’ più dello spazio che serve ad uno spiffero d’aria per passare.
Bonnie cercò di ritrarsi, ma Damon era più forte di lei e non le premise di muoversi.
“Damon…che fai? Avevi detto una carezza e le carezze si fanno sul viso e non c’è bisogno di essere così incollati!” - disse Bonnie.
“Davvero? E chi lo dice? Io conosco carezze decisamente più interessanti!” - rispose senza preoccuparsi di nascondere la malizia nella voce - “E poi tu hai accettto di farti accarezzare da me dando per scontato che volessi accarezzarti il viso , ma senza chiedermi direttamente dove avevo intenzione di accarezzarti!” - le fece notare.
“E…e…do…dove…hai intenzione..di…” - balbettò Bonnie rossa in viso.
“Ovunque!” - la interruppe Damon - “Quindi…sta ferma!” - le sussurrò.
Bonnie si morse un labbro e deglutì rumorosamente, immobilizzandosi.
Damon avvicinò il suo viso a quello di Bonnie fermandosi solo quando le loro labbra erano sul punto di sfiorarsi, ma continuò a tenere i suoi occhi fissi in quelli di lei, mentre cominciava a sfiorarle il viso, delicatamente, per poi scendere verso il collo su cui si soffermò qualche attimo.
Bonnie aveva il fiato corto e il battito accelerato all’inverosimile, ma restava ferma.
Damon scese ad accarezzarle le spalle, prima di delinearle la forma della braccia.
La temperatura di Bonnie cominciò a salire e, quando Damon le sfiorò i fianchi avvertì dei tremiti intensi che avevano comincito a correre veloci sotto la pelle di Bonnie.
Lentamente, Damon si distaccò da lei e si inginocchiò, continuando a mantenere il contatto con gli occhi di Bonnie che non lo abbandonarono un attimo.
Con le mani, Damon abbandonò i fianchi e scese a sfiorarle le gambe.
In quel momento Bonnie emise un piccolo gemito e si coprì la bocca con una mano, sospresa da se stessa, mentre con l’altra si aggrappava ad una spalla di Damon.
“Ferma!” - le sussurrò Damon, ancora una volta.
Bonnie annuì esitante e rilasciò di nuovo le braccia lungo i fianchi.
Damon tornò ad alzarsi e prese ad accarezzarle il ventre, lasciando che la sua mano si intrufolasse al di sotto della leggera canotta che Bonnie indossava.
Con l’altra mano tornò ad accarezzarle il collo spingendola ad alzare il viso verso il suo. Le toccò leggermente le labbra rosse e queste si dischiusero.
Ma, quando fece per baciarla, Bonnie si ritrasse bruscamente.
“Ok! Basta!” - disse respirando profondamente.
“Eh, no…finisce quando lo decido io!”  - ribattè Damon che senntiva ancora le mani calde dopo il contatto prolungato con Bonnie.
“No! E’ il mio turno adesso!” - controbattè Bonnie tornando a sedersi.
Damon, dopo un attimo, scosse la testa e annuì, accasciandosi al suolo lì dove si trovava.
“Obbligo o verità?” - chiese Bonnie.
“Verità!” - rispose Damon.
“Ok! Se sei così tanto innamorato di Elena perché da quando siamo qui non hai fatto altro che toccarmi e cercare di baciarmi?” - gli chiese Bonnie.
Già! Perché? Bella domanda!
Damon non sapeva cosa rispondere.
Bonnie aveva ragione…lui amava Elena, ma allora perché si stava comportando in quel modo con lei?
Tutto il ragionamento fatto prima…insomma..come aveva potuto pensare che se Elena lo lasciava andava bene? Che poteva anche tradirla tanto l’importante era che lei non lo scoprisse?
Se Elena lo avesse mollato per davvero lui avrebbe sofferto, giusto? Oppure no?
Era dannatamente difficile pensare con le mani che ancora gli bruciavano dopo aver toccato Bonnie.
Le sensazioni che aveva provato erano ancora troppo vivide.
La pelle di Bonnie era così morbida e calda….
Non che quella di Elena non lo fosse, ma quando toccava Bonnie era completamente diverso…era come se ci fosse qualcosa nel suo stomaco che cominciava ad attorcigliarsi e a volere sempre di più, sempre di più.
Ma cos’era? Era questo il punto, era questo che Bonnie voleva sapere, ma lui non aveva una risposta.
“Non lo so! Quando sto con te è…complicato e strano!” - rispose sinceramente.
Bonnie lo guardò in silenzio e annuì con una strana espressione e Damon potè leggere una strana consapevolezza nel suo sguardo, come se Bonnie sapesse esattamente a cosa lui si stava riferendo.

All’inizio, la prospettiva di restare da sola con Stefan l’aveva un po’ spaventata visto tutto quello che avevano passato insieme, tutti i sentimenti che avevano condiviso e tutti quelli che ancora la confondevano.
Ma, ben presto, Elena si rese conto che le cose non erano poi così diverse da quando erano insieme a Damon e Bonnie.
Stefan continuava a non darle molta considerazione e, probabilmente, se la trascinava dietro soltanto per il semplice fatto che da qualche parte poteva esserci un nemico e lui era troppo cavaliere per abbandonarla.
Avevano lasciato la radura della grotta da qualche ora ed era arrivato il pomeriggio senza che se ne rendessero conto.
Erano al limitare del bosco e Stefan stava facendo su e giù davanti a lei riflettendo su quale doveva essere la loro prossima mossa.
Per prima cosa avevano, infatti, setacciato da cima a fondo l’intero bosco con l’intenzione di scoprire se il loro nuovo presunto nemico fosse ancora nei paraggi o se nel bosco ci fosse qualcun altro oltre a loro tipo la signora Flowers e la signora Stones che non avevano più visto da qualla mattina e che era probabile che fossero finite nei guai anche se non ne erano del tutto certi.
“Devo capire….chi può essere stato e perché nessuno si è accorto di niente? Soprattutto cosa vogliono noi e dove sono la signora Flowers e la signora Stones?…Chissà se stanno bene…e Bonnie..oh Bonnie chissà come starà Bonnie!” - Stefan continuava a porsi sempre le stesse domande….sembrava impazzito.
Elena fece un passo avanti e lo raggiunse.
Almeno poteva tentare di rassicucarlo riguardo a Bonnie: per quanto riguardava lei erano sicuri di sapere dov’era.
“Stefan? Stefan calmati!” - disse.
Stefan si fermò a pochi passi da lei e si voltò a guardarla con uno sguardo così sconvolto che era quasi irriconoscibile.
“Calmarmi? Come faccio a calmarmi?” - sbottò - “Bonnie è rinchiusa lì dentro e io non so il perché! Potrebbe succedere di tutto, magari potrebbe subire un attacco dalla stessa persona che ci ha rivolto contro la sua magia questa mattina!”.
“Bonnie starà bene! C’è Damon con lei!” - fece Elena.
“Appunto! Come se non bastasse il fatto che sia rinchiusa lì dentro devo pure preoccuparmi per il fatto che sia completamente sola con Damon!” - rispose Stefan.
“Damon non le farebbe mi del male…non a Bonnie! Lui l’ha sempre protetta…lui…!” - ma Elena si interruppe rendendosi conto per la prima volta di quanto le sue parole fossero vere.
Era vero che Damon non avrebbe mai fatto del male a Bonnie.
Era vero che Damon aveva sempre protetto Bonnie.
Così com’era vero che l’istinto di protezione di Damon nei confronti di Bonnie non era un qualcosa che lui aveva sviluppato per compiacere lei, come era successo per la maggior parte delle cose che lui aveva fatto per i suoi amici, no…Damon proteggeva Bonnie perché era lui stesso a volerlo.
Stranamente e senza capirne il perché, Elena si ritrovò a sorridere a qual pensiero.
Invece di provare gelosia verso l’amica per il fatto di riuscire a scatenare involontariamente un lato di Damon che solo lei era riuscita a vedere e a fatica, Elena trovava la cosa….carina.
- Strano…non dovrei sentimi così! - pensò confusa.
“Lo so che Damon terrà Bonnie al sicuro! La cosa che mi preoccupa è ciò che lui potrebbe tentare di fare adesso che non ci sono io a tenerlo a debita distanza!” - fece Stefan.
Elena si accigliò.
“Damon non farebbe mai nulla! Ti ricordo che lui sta con me!” - rispose Elena.
Stefan si voltò verso di lei, scuro in volto e visibilmente arrabbiato.
“Grazie per averlo sottolineato ancora una volta così efficacemente, Elena! Ma ti posso assicurare che me lo ricordo benissimo!” - le disse e con un tono così duro che Elena, forse per autodifesa, si infuriò.
“Beh…scusami tanto, Stefan, ma tu hai appena insinuato che il mio ragazzo possa provarci con la mia migliore amica!” - rispose, acida.
“Vedo che ci sono alcune cose che il tuo caro fidanzato non ti riferisce..beh..ti consiglio di farci quattro chiacchiere appena viene fuori da lì!” - le disse Stefan sorridendo sprezzante - “E poi…andiamo, Elena….Bonnie è la tua migliore amica? Ma davvero?” - le chiese, per poi fermarsi un attimo e battersi il palmo della mano sulla fronte - “Giusto! Dimenticavo che tu hai una visione un po’ contorta dell’amicizia!”.
“E cosa vorresti dire con questo?” - gli chiese incrociando le braccia al petto.
“Che non ti sei fatta molti scrupoli a calpestare i sentimenti della tua cosiddetta migliore amica nel momento in cui hai deciso di stare con Damon!” - le gridò contro Stefan.
Elena scosse la testa: “Ancora non riesco a capirti!” - disse.
“Certo che no! Perché tu non capisci mai nulla, no? Miss Elena Gilbert, l'eterna confusa!” - replicò Stefan.
Elena si sentì punta sul vivo.
“Ma ti senti?” - disse - “E poi non mi sembra che Bonnie abbia tutto questo bisogno di essere consolata! Per quello ci sei tu, no?”.
Stefan emise un debole suono, una specie di risata secca e smorzata.
“Hai ragione….ci sono io!” - confermò - “Tu mi hai distrutto, Elena! Hai preso tutto ciò che ero e lo hai fatto in mille pezzi per puro capriccio e immaturità! Solo Bonnie è stata in grado di rimettere insieme i pezzi e di darmi una nuova vita…quindi, sì….ci sono io per Bonnie e ci sarò sempre perché tu non hai la minima idea del legame che ci unisce! Perché tu non conoscerai mai un legame come il nostro!” - continuò.
Elena sentiva gli occhi pizzicarle.
“Tu non sai che tipo di legame unisce me e Damon! Non puoi giudicare!” - ribattè debolmente e puramente consapevole del fatto che fosse una menzogna.
Ma Stefan non si fece ingannare.
“Conosco te e conosco mio fratello! Fidati….so esattamente che tipo di legame c’è tra di voi! Così come so che voi due passate le vostre giornate arrovellandovi il cervello per cercare di capire cosa unisce me e Bonnie!” - rispose - “Ma non dartene pena, Elena, e dì di fare lo stesso anche a Damon, perché voi non riuscirete mai a capirci! Avete la mente troppo chiusa per riuscirci!”.
E detto questo Stefan la lasciò lì e si avviò verso il centro di Fell’s Church.
Dopo un primo momento di smarrimento, Elena decise di seguirlo, ricacciando il magone che aveva in gola.
Quello che aveva detto Stefan era vero, ma era maledettamente difficile ammetterlo anche solo a se stessa.
“Dove andiamo?” - chiese debolmente.
“Al pensionato! Abbiamo bisogno di aiuto e le uniche altre streghe che conosciamo, oltre a Bonnie, sono la signora Flowers e la signora Stones….forse sapranno dirci qualcosa!” - rispose Stefan che camminava davanti a lei di qualche passo.
“Sempre che ci siano al pensionato e che non siano state attaccate mentre ci raggiungevano!” - fece notare Elena.
“Già!” - fu l’unico commento di Stefan.
Elena volse lo sguardo al cielo e osservò il sole che svettava alto.
- E queste sono soltanto le prime ore di unione forzata - pensò.




NOTE:
Ciao a tutti!!!!
Buon giovedì sera!!! Incredibilmente questa settimana riesco a postare quando fuori c'è ancora sole...di solito rispetto la regola del giovedì proprio per un pelo!!!XDXDXDXDXD
Allora....Damon....
Leggermente confuso il ragazzo, non trovate?
E diciamocelo....il fatto di essere costretto a stare da solo con Bonnie lo sta decisamente mandando fuori di testa...ma chi lo sa!?!....forse dopo questo periodo riuscirà a fare un pò di chiarezza!!!!
Comunque...per chi avesse dei dubbi....Damon non sta facendo con Bonnie quello che sta facendo perchè, per l'ennesima vota, vuole soltanto rovinare la vita a Stefan!!!
Mi spiego: per tutta la loro vita è sempre stato Stefan quello felice e amato dalla ragazza di turno mentre Damon era quello che faceva di tutto per portarla via al fratello! Ma...in questo caso...con Bonnie... Damon ha la sensazione che la posizioni sue e di Stefan siano invertite!!!!
Mettiamola così: è come se Bonnie fosse stata la ragazza di Damon e Stefan gliel'avesse portata via!!!
Damon agisce come conseguenza di questo, anche se non riesce a capirlo perfettamente!!!
Sono riuscita a farmi capire? Spero di si!!!! In caso contrario...chiedete pure!!!
Ora passiamo ad Elena e Stefan...
Non è che Stefan non ci tenga ad Elena...è solo che è ancora troppo arrabbiato con lei....ma vi prometto che faranno anche loro dei leggeri passi avanti nei prossimi capitoli!!!!
Vabbè...dopo il monologo..vi lascio!!!
Grazie ancora a chi ha letto e/o commentato lo scorso capitolo!!!!
A giovedì.....BACIONI...IOSNIO90!!!


   
 
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