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Autore: JustALittleLie    19/05/2011    12 recensioni
Li avevamo lasciati lì.
Lui era tornato a Los Angeles, lei era su un aereo per Madrid.
Lontani per sempre, divisi da un destino che li ha fatti incontrare, li ha fatti innamorare e poi, li ha separati.
E se ora il destino volesse ripagarli di tutto questo?
Ronnie verrà ricatapultata improvvisamente nella sua vecchia vita a Los Angeles, dove la aspettano le sue amiche e lui, dove potrebbe riavere la sua vita.
Ma, si sa, nella vita nulla è così semplice.
Sequel "Let me under your skin"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'There's a fine line between love and hate'
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capitolo 7

Nick era lì fuori da più di venti minuti ormai, tempo in cui aveva inutilmente provato a rintracciare Tyler, ma a quanto pareva il ragazzo era svanito nel nulla.

Il motivo principale per cui voleva parlare con Tyler non era solo il suo preoccuparsi per le sorti dell’amico, per niente, la sua intenzione era quella di parlare con Jamie per chiederle quando sarebbe arrivata Ronnie, almeno così si sarebbe preparato psicologicamente.

Ma per quanto ne sapeva lui i due potevano anche essere stati inghiottiti da un buco nero.

Proprio quando stava per rinunciare e dichiarare i suoi amici ufficialmente dispersi, sentii un grande applauso levarsi dalla folla e Jamie e Tyler entrare sorridenti.

Almeno erano vivi.

Facendosi spazio tra la folla, talvolta anche in modo poco carino spingendo qua e la, riuscì ad arrivare a Tyler e Jamie che erano accerchiati da mille persone intente a fargli gli auguri.

-Nick!- lo salutò Tyler liberandosi da un ragazzino biondo dall’aria annoiata

-hei ce l’avete fatta!-

Tyler prese una mano di Jamie strattonandola leggermente e salvandola da una ragazza dalla parlantina isterica

-la perfezione richiede tempo- sorrise Tyler verso Jamie facendola ridacchiare

Guardando Tyler e Jamie assieme erano tante le cose che si potevano notare, si poteva notare per esempio come lui pendesse dalle labbra di lei ogni volta che pronunciava una parola, quanto erano perfetti assieme, quanto erano stati bravi a costruire giorno dopo giorno un rapporto così solido e veritiero, ma quello che più notava Nicholas era quanto quei due fossero felici e la loro felicità esplodeva mostrandosi anche nelle piccole cose, nei loro sorrisi, nelle loro carezze, nel modo in cui si guardavano, era così evidente.

Ed ogni volta Nick non poteva fare a meno di chiedersi se anche lui un giorno avrebbe trovato quella felicità.

-sei già qui- sorrise Jamie verso Nick che la guardò sarcastico

-sono già tutti qui Jamie, siete in abbondante ritardo-

-lo so, lo so e…sono tutti qui?- chiese la ragazza con uno sguardo eloquente che il ragazzo capì al volo

-non l’ho ancora vista- sussurrò Nick imbarazzato, cavolo era lì con la sua ragazza non avrebbe dovuto interessargli minimamente di lei!

Jamie sospirò visibilmente nervosa, sperava tanto che Ronnie venisse –beh, Allie dov’è?- chiese poi Tyler allegro cambiando argomento

-è dentro con gli altri-

-andiamo a salutarli, no?- sorrise Tyler e Jamie annuì debolmente avviandosi verso la sala

-se Ronnie non viene credo che la prenderà male- sussurrò Tyler per non farsi sentire

Nick annuì convinto –molto male-

Riuscirono a farsi spazio tra la folla fermandosi qua e la mentre Jamie e Tyler salutavano i loro amici –non credevo di conoscere tanta gente- sospirò Jamie dopo aver salutato l’ennesimo gruppetto di persone che si era accalcato attorno a loro

Nick continuava a guardarsi in giro cercando la testolina bionda di Allie, ma non era certo facile trovarla tra tutta quella gente.

Fece qualche altro passo e finalmente la vide proprio di fronte a se di spalle, mentre sembrava intenta a parlare con qualcuno –ecco Allie!- esultò felice come se avesse trovato un ago in un pagliaio.

Sorridente si avviò verso la ragazza, ma a qualche centimetro di distanza si bloccò di scatto facendo sbattere Tyler diritto contro la sua schiena –che diavolo…?-

Jamie, confusa, si sporse per guardare nella stessa direzione di Nick e per poco non svenne.

Non era possibile.

Gli occhi di Nick erano fissi su un punto preciso davanti a lui. Improvvisamente non gli interessava più di sapere dov’era Allie, non dava peso alle persone che lo spintonavano per passare o al fatto che la sua reazione non avrebbe dovuto minimamente essere quella, e non gli interessava nemmeno lontanamente fingere un minimo di contegno quindi lasciò tranquillamente la sua mascella libera di cadere mentre il suo cuore perdeva un battito e i suoi occhi sembravano appannarsi.

Non importava più niente ora che avanti ai suoi occhi aveva lei.

Deglutì incapace di fare altro mentre la studiava con un attenzione degna di un artigiano con la sua opera migliore.

Nick era come ipnotizzato da quella ragazza dai capelli più chiari di come li ricordava e dai lineamenti più adulti e seri. Si sorprese quando si rese conto che nonostante i suoi cambiamenti la ragazza lo incantava proprio come qualche anno prima.

Poi, come richiamata dal suo sguardo fisso su di lei, Ronnie distolse lo sguardo da Allie puntando i suoi occhi verdi in quelli di Nick, che improvvisamente vide il suo mondo, quello che con fatica aveva costruito in tre anni, crollargli addosso e si sentì nuovamente perso.

 

*     *     * 

-ma certo, tu sei quella ragazza che ho incontrato in ascensore l’altro giorno! Io sono Allie Cooper ricordi?-

Ronnie continuava a guardare la ragazza di fronte a lei con aria dubbiosa, poi improvvisamente si illuminò – ma certo, tu sei la figlia del signor Cooper!-

Allie sorrise annuendo –com’è andato il colloquio?-

-molto bene, grazie, comincio lunedì- cercò di sorridere a sua volta, ma non le riuscì molto bene, aveva nella testa ancora le parole dure di Kate di poco prima

-mi fa piacere-

Ronnie alzò un angolo della bocca, quantomeno per cercare di migliorare la sua faccia da funerale, e si chiese cosa ci facesse Allie lì, che fosse una nuova amica di Jamie?

-sei un’amica di Jamie?- chiese la ragazza dando voce ai suoi pensieri, probabilmente stava pensando la sua stessa cosa

-si- annuì Ronnie –un’amica di vecchia data- stava per rigirarle la domanda quando improvvisamente ebbe una strana sensazione, quella terribile che ti viene quando qualcuno ti osserva insistentemente.

Ronnie distolse lo sguardo dal viso della bionda puntandolo poco dietro di lei e rimase letteralmente paralizzata.

A qualche metro da lei, alle spalle di Allie, Nick restava immobile come una statua di cera, solo gli occhi si erano mossi spalancandosi quando Ronnie l’aveva guardato, come un bambino sorpreso con le mani nella cioccolata, ma il suo sguardo rimaneva fisso su Ronnie.

Ronnie che in quel momento stava reprimendo l’istinto di gettarsi a terra in preda ad una crisi isterica.

Guardava quegli occhi nocciola che la fissavano insistentemente e si sentiva così impotente, cosa che le era capitata solo una volta nella vita e con la stessa persona.

Improvvisamente quegli anni passati lontani non erano mai esistiti, lei non era mai stata in un paese dall’altra parte dell’oceano, lui non era mai partito per quel tour, lei non aveva mai litigato con le sue amiche, i Jonas non si erano mai sciolti.

Ed ecco che, contro la sua volontà, Ronnie ritornò a quando era una diciottenne spensierata innamorata di una star. E a quella Ronnie venne più che spontaneo sorridere al ragazzo di fronte a lei.

Allie guardò Ronnie accigliandosi, rendendosi conto le ragazza si era distratta, si voltò seguendo lo sguardo di Ronnie e vide Nick a qualche metro da lei, con al suo seguito Jamie e Tyler. Allie pensò che l’espressione sul viso di Ronnie fosse dovuta alla presenza di Jamie e Tyler, per questo non fece minimamente caso ne al suo sorrisino ne al volto sconvolto di Nick.

-Hei siete arrivati!- urlò Allie facendo sobbalzare Ronnie, che riuscì a levarsi in tempo il sorriso dalla faccia e distogliere lo sguardo da Nick che invece pareva essere ancora parecchio intontito

I tre non si mossero subito, evidentemente sconcertati dalla situazione, ma per fortuna Tyler riuscì a dare uno spintone a Nick in modo discreto e farlo smuovere.

Ogni passo che il ragazzo faceva verso lei era un battito in meno per Ronnie, che diavolo le stava succedendo? Lei non era più la ragazzina innamorata di Nick, non più, doveva tenerlo bene a mente.

-abbiamo fatto un po’ tardi- commentò Tyler mentre gli occhi di Jamie erano fissi sul viso di Ronnie pronta a cogliere una sua qualsiasi reazione. Ronnie la guardò accigliata, non capendo.

-Vi avevamo dati per dispersi- sorrise Allie ai due

-Hey! È un piacere vederti- sorrise Tyler sporgendosi verso Ronnie per abbracciarla

-anche per me, davvero-

Lo sguardo di Ronnie evitò attentamente il viso Nick, per passare a quello di Jamie, che le sorrise contenta –sono felice che tu sia venuta-

Ronnie sorrise triste –oh beh almeno tu-

Jamie la guardò accigliata –qualcosa mi fa intuire che tu abbia già incontrato Kate-

Ronnie annuì, nonostante le parole di Kate l’avessero ferita profondamente, in quel istante era ben concentrata su tutt’altro. Non poteva credere che Nick fosse a qualche passo da lei e che la stesse fissando da quando l’aveva vista.

Era una cosa davvero imbarazzante.

Col cuore che le andava a mille si chiese cosa doveva fare, doveva voltarsi verso di lui e salutarlo? E cosa gli avrebbe detto? Hei ciao, come va?

Certo.

-E tu dov’eri?!- squittì Allie buttando le braccia al collo di Nick facendo distrarre Ronnie dai suoi pensieri.

Un momento.

Allie che buttava le braccia al collo di Nick?

Non fu difficile per Ronnie raggruppare nella sua mente tutte le informazioni necessarie per intuire quello che c’era da intuire.

Jamie le aveva detto che Nick aveva una ragazza, Allie si era appena buttata tra le sue braccia. Allie era la ragazza di Nick.

Riuscì a malapena a trattenersi dallo spalancare la bocca stupita mentre Jamie e Tyler osservavano la sua reazione.

Allie passò una mano tra i capelli di Nick, che ora non la guardava più evidentemente in imbarazzo, e Ronnie sentì un brivido correrle lungo la schiena. Quante volte lei stessa aveva fatto quel semplice gesto? E come si era sentita quando lo faceva?

-oh Allie, vedo che conosci già…- cominciò Jamie sperando di staccare in qualche modo Allie da Nick e porre fine a quella situazione imbarazzante, ma la ragazza la interruppe

-Veronica, già! L’ho incontrata in ascensore quando sono andata da mio padre qualche giorno fa-

-da tuo padre?- chiese stupita Jamie

-suo padre è il mio nuovo capo- spiegò Ronnie con una risatina isterica che riuscì a non far passare per tale

Nick, Jamie e Tyler strabuzzarono gli occhi in contemporanea, la cosa avrebbe fatto ridere Ronnie se la situazione non fosse stata così tragica.

Prima Kate, ora Allie e Nick, c’era qualcos’altro che poteva accadere quella sera?

-Veronica, lascia che ti presenti il mio ragazzo-

A quanto pare si.

Nick per poco non si strozzò e decise, saggiamente, di prendere la parola –io e Ronnie ci conosciamo già-

Se il cuore di Ronnie era a mille, appena sentì il ragazzo pronunciare il suo nome con tanta disinvoltura e delicatezza quasi non le scoppiò l’aorta. Era una sensazione davvero strana dopo tanti anni sentire il suo nome uscire dalle sue labbra. Uno strano formicolio allo stomaco si unì al suo cuore palpitante quando gli occhi di Nick incontrarono i suoi. Mai nessuno l’aveva guardata così intensamente.

Quegli occhi nocciola la scrutavano attentamente, e sembravano andare così a fondo che le gambe le tremarono per un istante, incapace di sostenere tale peso.

-già- fu l’unica cosa che riuscì a sospirare

L’espressione di Allie mutò da accigliata a consapevole del giro di qualche secondo.

Allie sapeva dell’esistenza di Ronnie, ed era stata sempre gelosa di quello che lei era stata per Nick, anche perché sapeva che se il ragazzo non riusciva a darle il 100 per cento di se stesso era a causa di Ronnie. Ma da quello che sapeva la ragazza era bella che andata ormai, non doveva trovarsi in Francia o qualcosa del genere? Perché era di fronte a lei? Perché era a pochi passi dal suo Nick?

-beh non c’è bisogno di presentazioni allora- tagliò a corto la bionda –tesoro, perché non andiamo a cercare Joe?- aggiunse strattonando Nick per una manica della giacca

Il ragazzo distolse a malincuore lo sguardo da Ronnie per voltarsi verso Allie, che lo guardava a sua volta con un’espressione eloquente.

L’ultima intensione del ragazzo in quel momento era muoversi da lì, ma effettivamente la situazione era abbastanza imbarazzante ed Allie gli stava offrendo una mano per tirarsene fuori. Dopo tutto l’alternativa era rimanere lì a fissare Ronnie con espressione da pesce lesso, e non era il caso.

-si- sospirò il ragazzo

-bene, ci si vede in giro- sorrise Allie in direzione di Ronnie che si sforzò di sorridere in risposta.

Nick si voltò ancora una volta verso Ronnie sussultando quando il suo sguardo incontrò quello della ragazza.

-ciao Ronnie- la salutò voltandosi poi verso la folla prima che potesse cambiare idea, con Allie al suo seguito

-ciao- sussurrò Ronnie quando Nick ormai era troppo lontano per poterla sentire

Jamie non aspettò un secondo di più per andare incontro all’amica e poggiarle una mano sulla spalla in segno di incoraggiamento –va tutto bene?- le chiese mentre Ronnie aveva l’espressione persa nel vuoto più assoluto

La ragazza scosse la testa per risvegliarsi dallo stato di trance in cui era caduta e si sforzò di sorridere verso Jamie –certo-

Era stato davvero strano, ed imbarazzante.

Ronnie era ancora troppo confusa per riuscire a capire quali emozioni stesse realmente provando, ma di una cosa era sicura, vedere Nick era stato…elettrizzante, e vederlo poi accanto a quella ragazza biondina così diversa da lei in tutto e per tutto le aveva fatto davvero una strana sensazione che non riusciva a spiegare nemmeno nella sua testa.

Ronnie era ancora persa tra i suoi pensieri quando una voce calda e familiare le arrivò all’orecchio, confondendola più di quanto già non fosse.

-oh, siete qui! Vi stavo cercando dappertutto !-

Lexus.

Ronnie guardò meravigliata la ragazza di fronte a se, rimanendo sbigottita nel vedere i cambiamenti che il tempo aveva portato a quella che era stata una delle sue migliori amiche. I capelli, una volta fucsia e voluminosi, ora erano di un castano chiaro che andava nel mogano e lisci come la seta, tutti i piercing del suo viso erano spariti ed anche il suo abbigliamento era molto più sobrio rispetto a come lo ricordava, nonostante la pochette zebrata e le scarpe a tono dicessero il contrario.

Lo sguardo di Lexus si fermò sul volto di Ronnie per qualche istante –oh, ci sei anche tu- commentò annoiata

Ronnie stava per aprire bocca quando la ragazza, con un’ultima occhiataccia, voltò le spalle e fece per andarsene.

Lexus proprio non riusciva a credere che Ronnie avesse avuto il coraggio di presentarsi lì come niente fosse, cosa si aspettava, che l’avrebbe accolta a braccia aperte?

-Lex aspetta!- urlò quasi Ronnie sorpassando Jamie e Tyler che guardavano la scena impotenti

-ti prego, aspetta un secondo- continuò poggiandole una mano sulla spalla nuda

Lexus si voltò stupita scrollando via la mano di Ronnie –che c’è?- sbottò

Ronnie rimase colpita, per la seconda volta, dal tono duro dell’amica –oh per favore, almeno tu, dammi la possibilità di…-

-oh non essere ridicola- ringhiò Lexus –non ti devo proprio niente-

L’ultima cosa che Ronnie vide di Lexus prima che si voltasse per andare via, fu il suo sguardo di ghiaccio, un misto tra delusione e risentimento.

La mora si porto le mani al viso spingendo i polpastrelli sugli occhi. Non doveva piangere, non lì.

-oh Ronnie- le andò incontro Jamie poggiandole una mano sulla spalla –mi dispiace davvero tanto-

Ronnie fece scivolare le mani dal viso, voltandosi poi verso Jamie –non è colpa tua e nemmeno colpa loro. Sappiamo benissimo entrambe di chi è la colpa-

Jamie le rivolse uno sguardo dispiaciuto cercando di farle un sorriso. Perché le sue amiche non potevano cercare di ascoltarla almeno?

Ronnie sospirò pesantemente –mi dispiace davvero tanto Jam, ma non me la sento di restare-

Jamie, ancora una volta, fu più che comprensiva.

-Non preoccuparti, ero così felice del tuo ritorno che non ho pensato alle reazioni di Kate e Lexus, mi spiace tanto- disse ancora una volta con sguardo dispiaciuto

-sta tranquilla- la rassicurò Ronnie, anche se in quel momento aveva bisogno di qualcuno che rassicurasse lei.

-vedrai che gli passerà- sorrise Tyler

-lo spero- sussurrò Ronnie mentre sentiva le lacrime salirle nuovamente agli occhi

-ora devo andare- aggiunse con voce tremante e Jamie capì al volo il bisogno dell’amica di andare via di lì

-certo- annuì –ci sentiamo in questi giorni- la strinse forte a se per poi lasciarla andare lentamente

Ronnie sorrise a lei e Tyler per poi catapultarsi verso l’entrata.

La folla sembrava essersi triplicata, tutti la spintonavano qua e la facendole venire un terribile senso di claustrofobia, improvvisamente l’uscita del locale sembrava così lontana.

Gli occhi le si riempirono di lacrime, voleva solo uscire da lì dentro, andare lontano da quella situazione orribile. 

Voleva non essere mai partita.

Finalmente riuscì a raggiungere l’uscita, si riempì i polmoni di aria fresca come un nuotatore stato in apnea per venti minuti. Prima di attraversare la strada si fermò qualche istante sul marciapiede, con gli occhi così offuscati dalle macchine non sarebbe stata in grado di vedere nemmeno il golden gate, ma avrebbe anche potuto attraversare alla ceca, dopo tutto, cosa aveva da perdere?

Era sola ormai.

Abbassò lo sguardo mentre le lacrime calde le scendevano lungo il viso contro la sua volontà. Da quanto tempo non piangeva? Da quanto tempo non si sentiva così persa?

Abbassò il viso passandosi nervosamente una mano sulla guancia. Non doveva piangere, non ancora, era questo che si era ripromessa tre anni prima.

Sotto i suoi occhi, come per magia, una mano le allungò un fazzoletto di carta bianco. Ronnie si asciugò di fretta le lacrime, per quanto servisse, alzò il voltò in direzione del proprietario del fazzoletto e, nonostante i lineamenti sfocati a cause delle lacrime, riuscì a conoscere al volo il ragazzo.

-grazie Joe- afferrò il fazzoletto tirando su col naso come faceva quando era bambina

Joe si affiancò alla ragazza guardando assieme a lei un punto indefinito di fronte a loro –eri tutto per loro- cominciò con un sospiro –io c’ero quando tu te ne sei andata, e Kate era…- strizzò gli occhi, non era piacevole ricordare quel periodo. Kate che lo chiamava nel bel mezzo nella notte singhiozzando, leggere ogni giorno negli occhi di Nick la delusione e lo smarrimento totale, era stato orribile –…era distrutta-

Ronnie annuì in silenzio, di certo quello non l’aiutava a fermare le sue lacrime.

-mi…odiano…- il suo fu un lamento

-Sai, una volta ho letto in un libro che devi amare qualcosa prima di poterlo odiare-

Ronnie fece un piccolo sorriso triste al suono delle parole di uno dei suoi scrittori preferiti –non credevo ti piacesse Sparks-

Joe sorrise alla ragazza –ti perdoneranno vedrai, voi non siete capaci di stare separate-

Il ragazzo le lasciò una leggera carezza sul capo prima ti voltarsi e tornare dentro prima che gli altri venissero a cercarlo.

Ronnie sospirò sentendo tutta la malinconia assalirla e formarle un groppo in gola impedendole di respirare.

Come poteva recuperare la fiducia delle sue amiche?

  

 

 *      *      *

Scusatemi, davvero, vi ho fatto aspettare tanto per questo incontro e poi  l'ho scritto una schifezza! Non sapete quante volte ho immaginato questo incontro nella mia mente e non sapete che sconforto rendersi conto di essere totalmente incapaci nello scriverlo!

Perdonatemi, mi vergogno tantissimo, davvero .-.

Ringrazio Eleonora per il suo continuo sopportarmi  nei miei momenti di sconforto pre-scrittura e per le mille idee che mi passa, e  Soriana, la cui utilità è stata compresa da me dieci minuti fa, che crea gli stupendissimi blend che sono ad inizio pagina e che è un brutto panda lardoso *O* Puzzate, sappiatelo ùù

Al prossimo, vi amo!

 

 

 

 

 

   
 
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