Nick era
lì
fuori da più di venti minuti ormai, tempo in cui aveva
inutilmente provato a
rintracciare Tyler, ma a quanto pareva il ragazzo era svanito nel nulla.
Il motivo
principale per cui voleva parlare con Tyler non era solo il suo
preoccuparsi
per le sorti dell’amico, per niente, la sua intenzione era
quella di parlare
con Jamie per chiederle quando sarebbe arrivata Ronnie, almeno
così si sarebbe
preparato psicologicamente.
Ma per
quanto ne sapeva lui i due potevano anche essere stati inghiottiti da
un buco
nero.
Proprio
quando stava per rinunciare e dichiarare i suoi amici ufficialmente
dispersi,
sentii un grande applauso levarsi dalla folla e Jamie e Tyler entrare
sorridenti.
Almeno erano
vivi.
Facendosi
spazio tra la folla, talvolta anche in modo poco carino spingendo qua e
la,
riuscì ad arrivare a Tyler e Jamie che erano accerchiati da
mille persone
intente a fargli gli auguri.
-Nick!- lo
salutò Tyler liberandosi da un ragazzino biondo
dall’aria annoiata
-hei ce
l’avete fatta!-
Tyler prese
una mano di Jamie strattonandola leggermente e salvandola da una
ragazza dalla
parlantina isterica
-la
perfezione richiede tempo- sorrise Tyler verso Jamie facendola
ridacchiare
Guardando
Tyler e Jamie assieme erano tante le cose che si potevano notare, si
poteva
notare per esempio come lui pendesse dalle labbra di lei ogni volta che
pronunciava una parola, quanto erano perfetti assieme, quanto erano
stati bravi
a costruire giorno dopo giorno un rapporto così solido e
veritiero, ma quello
che più notava Nicholas era quanto quei due fossero felici e
la loro felicità
esplodeva mostrandosi anche nelle piccole cose, nei loro sorrisi, nelle
loro
carezze, nel modo in cui si guardavano, era così evidente.
Ed ogni
volta Nick non poteva fare a meno di chiedersi se anche lui un giorno
avrebbe
trovato quella felicità.
-sei
già
qui- sorrise Jamie verso Nick che la guardò sarcastico
-sono
già
tutti qui Jamie, siete in abbondante ritardo-
-lo so, lo
so e…sono
tutti qui?- chiese la ragazza con uno sguardo eloquente
che il ragazzo
capì al volo
-non
l’ho
ancora vista- sussurrò Nick imbarazzato, cavolo era
lì con la sua ragazza non
avrebbe dovuto interessargli minimamente di lei!
Jamie
sospirò visibilmente nervosa, sperava tanto che Ronnie
venisse –beh, Allie
dov’è?- chiese poi Tyler allegro cambiando
argomento
-è
dentro
con gli altri-
-andiamo a
salutarli, no?- sorrise Tyler e Jamie annuì debolmente
avviandosi verso la sala
-se Ronnie
non viene credo che la prenderà male- sussurrò
Tyler per non farsi sentire
Nick
annuì
convinto –molto
male-
Riuscirono a
farsi spazio tra la folla fermandosi qua e la mentre Jamie e Tyler
salutavano i
loro amici –non credevo di conoscere tanta gente-
sospirò Jamie dopo aver
salutato l’ennesimo gruppetto di persone che si era accalcato
attorno a loro
Nick
continuava a guardarsi in giro cercando la testolina bionda di Allie,
ma non
era certo facile trovarla tra tutta quella gente.
Fece qualche
altro passo e finalmente la vide proprio di fronte a se di spalle,
mentre
sembrava intenta a parlare con qualcuno –ecco Allie!-
esultò felice come se
avesse trovato un ago in un pagliaio.
Sorridente
si avviò verso la ragazza, ma a qualche centimetro di
distanza si bloccò di
scatto facendo sbattere Tyler diritto contro la sua schiena
–che diavolo…?-
Jamie,
confusa, si sporse per guardare nella stessa direzione di Nick e per
poco non
svenne.
Non era
possibile.
Gli occhi di
Nick erano fissi su un punto preciso davanti a lui. Improvvisamente non
gli
interessava più di sapere dov’era Allie, non dava
peso alle persone che lo
spintonavano per passare o al fatto che la sua reazione non avrebbe
dovuto
minimamente essere quella, e non gli interessava nemmeno lontanamente
fingere
un minimo di contegno quindi lasciò tranquillamente la sua
mascella libera di
cadere mentre il suo cuore perdeva un battito e i suoi occhi sembravano
appannarsi.
Non
importava più niente ora che avanti ai suoi occhi aveva lei.
Deglutì
incapace di fare altro mentre la studiava con un attenzione degna di un
artigiano con la sua opera migliore.
Nick era
come ipnotizzato da quella ragazza dai capelli più chiari di
come li ricordava
e dai lineamenti più adulti e seri. Si sorprese quando si
rese conto che
nonostante i suoi cambiamenti la ragazza lo incantava proprio come
qualche anno
prima.
Poi, come
richiamata dal suo sguardo fisso su di lei, Ronnie distolse lo sguardo
da Allie
puntando i suoi occhi verdi in quelli di Nick, che improvvisamente vide
il suo
mondo, quello che con fatica aveva costruito in tre anni, crollargli
addosso e
si sentì nuovamente perso.
-ma certo,
tu sei quella ragazza che ho incontrato in ascensore l’altro
giorno! Io sono
Allie Cooper ricordi?-
Ronnie
continuava a guardare la ragazza di fronte a lei con aria dubbiosa, poi
improvvisamente si illuminò – ma certo, tu sei la
figlia del signor Cooper!-
Allie
sorrise annuendo –com’è andato il
colloquio?-
-molto bene,
grazie, comincio lunedì- cercò di sorridere a sua
volta, ma non le riuscì molto
bene, aveva nella testa ancora le parole dure di Kate di poco prima
-mi fa
piacere-
Ronnie
alzò
un angolo della bocca, quantomeno per cercare di migliorare la sua
faccia da
funerale, e si chiese cosa ci facesse Allie lì, che fosse
una nuova amica di
Jamie?
-sei
un’amica di Jamie?- chiese la ragazza dando voce ai suoi
pensieri,
probabilmente stava pensando la sua stessa cosa
-si-
annuì
Ronnie –un’amica di vecchia data- stava per
rigirarle la domanda quando
improvvisamente ebbe una strana sensazione, quella terribile che ti
viene
quando qualcuno ti osserva insistentemente.
Ronnie
distolse lo sguardo dal viso della bionda puntandolo poco dietro di lei
e
rimase letteralmente paralizzata.
A qualche
metro da lei, alle spalle di Allie, Nick restava immobile come una
statua di
cera, solo gli occhi si erano mossi spalancandosi quando Ronnie
l’aveva
guardato, come un bambino sorpreso con le mani nella cioccolata, ma il
suo
sguardo rimaneva fisso su Ronnie.
Ronnie che
in quel momento stava reprimendo l’istinto di gettarsi a
terra in preda ad una
crisi isterica.
Guardava
quegli occhi nocciola che la fissavano insistentemente e si sentiva
così
impotente,
cosa che le era capitata solo una volta nella vita e con la stessa
persona.
Improvvisamente
quegli anni passati lontani non erano mai esistiti, lei non era mai
stata in un
paese dall’altra parte dell’oceano, lui non era mai
partito per quel tour, lei
non aveva mai litigato con le sue amiche, i Jonas non si erano mai
sciolti.
Ed ecco che,
contro la sua volontà, Ronnie ritornò a quando
era una diciottenne spensierata
innamorata di una star. E a quella Ronnie venne più che
spontaneo sorridere al
ragazzo di fronte a lei.
Allie
guardò
Ronnie accigliandosi, rendendosi conto le ragazza si era distratta, si
voltò
seguendo lo sguardo di Ronnie e vide Nick a qualche metro da lei, con
al suo
seguito Jamie e Tyler. Allie pensò che
l’espressione sul viso di Ronnie fosse
dovuta alla presenza di Jamie e Tyler, per questo non fece minimamente
caso ne
al suo sorrisino ne al volto sconvolto di Nick.
-Hei siete
arrivati!- urlò Allie facendo sobbalzare Ronnie, che
riuscì a levarsi in tempo
il sorriso dalla faccia e distogliere lo sguardo da Nick che invece
pareva
essere ancora parecchio intontito
I tre non si
mossero subito, evidentemente sconcertati dalla situazione, ma per
fortuna
Tyler riuscì a dare uno spintone a Nick in modo discreto e
farlo smuovere.
Ogni passo
che il ragazzo faceva verso lei era un battito in meno per Ronnie, che
diavolo
le stava succedendo? Lei non era più la ragazzina innamorata
di Nick, non
più,
doveva tenerlo bene a mente.
-abbiamo
fatto un po’ tardi- commentò Tyler mentre gli
occhi di Jamie erano fissi sul
viso di Ronnie pronta a cogliere una sua qualsiasi reazione. Ronnie la
guardò
accigliata, non capendo.
-Vi avevamo
dati per dispersi- sorrise Allie ai due
-Hey!
È un
piacere vederti- sorrise Tyler sporgendosi verso Ronnie per abbracciarla
-anche per
me, davvero-
Lo sguardo
di Ronnie evitò attentamente il viso Nick, per passare a
quello di Jamie, che
le sorrise contenta –sono felice che tu sia venuta-
Ronnie
sorrise triste –oh beh almeno tu-
Jamie la
guardò accigliata –qualcosa mi fa intuire che tu
abbia già incontrato Kate-
Ronnie
annuì, nonostante le parole di Kate l’avessero
ferita profondamente, in quel
istante era ben concentrata su tutt’altro. Non poteva credere
che Nick fosse a
qualche passo da lei e che la stesse fissando da quando
l’aveva vista.
Era una cosa
davvero imbarazzante.
Col cuore
che le andava a mille si chiese cosa doveva fare, doveva voltarsi verso
di lui
e salutarlo? E cosa gli avrebbe detto? Hei ciao, come va?
Certo.
-E tu
dov’eri?!- squittì Allie buttando le braccia al
collo di Nick facendo distrarre
Ronnie dai suoi pensieri.
Un momento.
Allie che
buttava le braccia al collo di Nick?
Non fu
difficile per Ronnie raggruppare nella sua mente tutte le informazioni
necessarie per intuire quello che c’era da intuire.
Jamie le
aveva detto che Nick aveva una ragazza, Allie si era appena buttata tra
le sue
braccia. Allie era la
ragazza di Nick.
Riuscì
a
malapena a trattenersi dallo spalancare la bocca stupita mentre Jamie e
Tyler
osservavano la sua reazione.
Allie
passò
una mano tra i capelli di Nick, che ora non la guardava più
evidentemente in
imbarazzo, e Ronnie sentì un brivido correrle lungo la
schiena. Quante volte
lei stessa aveva fatto quel semplice gesto? E come si era sentita
quando lo faceva?
-oh Allie,
vedo che conosci già…- cominciò Jamie
sperando di staccare in qualche modo
Allie da Nick e porre fine a quella situazione imbarazzante, ma la
ragazza la
interruppe
-Veronica,
già! L’ho incontrata in ascensore quando sono
andata da mio padre qualche
giorno fa-
-da tuo
padre?- chiese stupita Jamie
-suo padre
è
il mio nuovo capo- spiegò Ronnie con una risatina isterica
che riuscì a non far
passare per tale
Nick, Jamie
e Tyler strabuzzarono gli occhi in contemporanea, la cosa avrebbe fatto
ridere
Ronnie se la situazione non fosse stata così tragica.
Prima Kate,
ora Allie e Nick, c’era qualcos’altro che poteva
accadere quella sera?
-Veronica,
lascia che ti presenti il
mio ragazzo-
A quanto
pare si.
Nick per
poco non si strozzò e decise, saggiamente, di prendere la
parola –io e Ronnie
ci conosciamo già-
Se il cuore
di Ronnie era a mille, appena sentì il ragazzo pronunciare
il suo nome con
tanta disinvoltura e delicatezza quasi non le scoppiò
l’aorta. Era una
sensazione davvero strana dopo tanti anni sentire il suo nome uscire
dalle sue
labbra. Uno strano formicolio allo stomaco si unì al suo
cuore palpitante
quando gli occhi di Nick incontrarono i suoi. Mai nessuno
l’aveva guardata così
intensamente.
Quegli occhi
nocciola la scrutavano attentamente, e sembravano andare
così a fondo che le
gambe le tremarono per un istante, incapace di sostenere tale peso.
-già-
fu
l’unica cosa che riuscì a sospirare
L’espressione
di Allie mutò da accigliata a consapevole del giro di
qualche secondo.
Allie sapeva
dell’esistenza di Ronnie, ed era stata sempre gelosa di
quello che lei era
stata per Nick, anche perché sapeva che se il ragazzo non
riusciva a darle il
100 per cento di se stesso era a causa di Ronnie. Ma da quello che
sapeva la ragazza era
bella che andata ormai, non doveva trovarsi in Francia o qualcosa del
genere?
Perché era di fronte a lei? Perché era a pochi
passi dal suo
Nick?
-beh non
c’è
bisogno di presentazioni allora- tagliò a corto la bionda
–tesoro,
perché non
andiamo a cercare Joe?- aggiunse strattonando Nick per una manica della
giacca
Il ragazzo
distolse a malincuore lo sguardo da Ronnie per voltarsi verso Allie,
che lo
guardava a sua volta con un’espressione eloquente.
L’ultima
intensione del ragazzo in quel momento era muoversi da lì,
ma effettivamente
la
situazione era abbastanza imbarazzante ed Allie gli stava offrendo una
mano per
tirarsene fuori. Dopo tutto l’alternativa era rimanere
lì a fissare Ronnie con
espressione da pesce lesso, e non era il caso.
-si-
sospirò
il ragazzo
-bene, ci si
vede in giro- sorrise Allie in direzione di Ronnie che si
sforzò di sorridere
in risposta.
Nick si
voltò ancora una volta verso Ronnie sussultando quando il
suo sguardo incontrò
quello della ragazza.
-ciao
Ronnie- la salutò voltandosi poi verso la folla prima che
potesse cambiare
idea, con Allie al suo seguito
-ciao-
sussurrò Ronnie quando Nick ormai era troppo lontano per
poterla sentire
Jamie non
aspettò un secondo di più per andare incontro
all’amica e poggiarle una mano
sulla spalla in segno di incoraggiamento –va tutto bene?- le
chiese mentre
Ronnie aveva l’espressione persa nel vuoto più
assoluto
La ragazza
scosse la testa per risvegliarsi dallo stato di trance in cui era
caduta e si
sforzò di sorridere verso Jamie –certo-
Era stato
davvero strano, ed imbarazzante.
Ronnie era
ancora troppo confusa per riuscire a capire quali emozioni stesse
realmente
provando, ma di una cosa era sicura, vedere Nick era
stato…elettrizzante, e
vederlo poi accanto a quella ragazza biondina così diversa
da lei in tutto e
per tutto le aveva fatto davvero una strana sensazione che non riusciva
a
spiegare nemmeno nella sua testa.
Ronnie era
ancora persa tra i suoi pensieri quando una voce calda e familiare le
arrivò
all’orecchio, confondendola più di quanto
già non fosse.
-oh, siete
qui! Vi stavo cercando dappertutto !-
Lexus.
Ronnie
guardò meravigliata la ragazza di fronte a se, rimanendo
sbigottita nel vedere
i cambiamenti che il tempo aveva portato a quella che era stata una
delle sue
migliori amiche. I capelli, una volta fucsia e voluminosi, ora erano di
un
castano chiaro che andava nel mogano e lisci come la seta, tutti i
piercing del
suo viso erano spariti ed anche il suo abbigliamento era molto
più sobrio rispetto
a come lo ricordava, nonostante la pochette zebrata e le scarpe a tono
dicessero il contrario.
Lo sguardo
di Lexus si fermò sul volto di Ronnie per qualche istante
–oh, ci sei anche tu-
commentò annoiata
Ronnie stava
per aprire bocca quando la ragazza, con un’ultima
occhiataccia, voltò le spalle
e fece per andarsene.
Lexus
proprio non riusciva a credere che Ronnie avesse avuto il coraggio di
presentarsi lì come niente fosse, cosa si aspettava, che
l’avrebbe accolta a
braccia aperte?
-Lex
aspetta!- urlò quasi Ronnie sorpassando Jamie e Tyler che
guardavano la scena
impotenti
-ti prego,
aspetta un secondo- continuò poggiandole una mano sulla
spalla nuda
Lexus si
voltò stupita scrollando via la mano di Ronnie
–che c’è?- sbottò
Ronnie
rimase colpita, per la seconda volta, dal tono duro
dell’amica –oh per favore,
almeno tu, dammi la possibilità di…-
-oh non
essere ridicola- ringhiò Lexus –non ti devo
proprio niente-
L’ultima
cosa che Ronnie vide di Lexus prima che si voltasse per andare via, fu
il suo
sguardo di ghiaccio, un misto tra delusione e risentimento.
La mora si
porto le mani al viso spingendo i polpastrelli sugli occhi. Non doveva
piangere, non lì.
-oh Ronnie-
le andò incontro Jamie poggiandole una mano sulla spalla
–mi dispiace davvero
tanto-
Ronnie fece
scivolare le mani dal viso, voltandosi poi verso Jamie –non
è colpa tua e nemmeno
colpa loro. Sappiamo benissimo entrambe di chi è la colpa-
Jamie le
rivolse uno sguardo dispiaciuto cercando di farle un sorriso.
Perché le sue
amiche non potevano cercare di ascoltarla almeno?
Ronnie
sospirò pesantemente –mi dispiace davvero tanto
Jam, ma non me la sento di
restare-
Jamie,
ancora una volta, fu più che comprensiva.
-Non
preoccuparti, ero così felice del tuo ritorno che non ho
pensato alle reazioni
di Kate e Lexus, mi spiace tanto- disse ancora una volta con sguardo
dispiaciuto
-sta
tranquilla- la rassicurò Ronnie, anche se in quel momento
aveva bisogno di
qualcuno che rassicurasse lei.
-vedrai che
gli passerà- sorrise Tyler
-lo spero-
sussurrò Ronnie mentre sentiva le lacrime salirle nuovamente
agli occhi
-ora devo
andare- aggiunse con voce tremante e Jamie capì al volo il
bisogno dell’amica
di andare via di lì
-certo-
annuì –ci sentiamo in questi giorni- la strinse
forte a se per poi lasciarla
andare lentamente
Ronnie
sorrise a lei e Tyler per poi catapultarsi verso l’entrata.
La folla
sembrava essersi triplicata, tutti la spintonavano qua e la facendole
venire un
terribile senso di claustrofobia, improvvisamente l’uscita
del locale sembrava
così lontana.
Gli occhi le si riempirono di lacrime, voleva solo uscire da lì dentro, andare lontano da quella situazione orribile.
Voleva non essere mai partita.
Finalmente
riuscì a raggiungere l’uscita, si
riempì i polmoni di aria fresca come un
nuotatore stato in apnea per venti minuti. Prima di attraversare la
strada si
fermò qualche istante sul marciapiede, con gli occhi
così offuscati dalle
macchine non sarebbe stata in grado di vedere nemmeno il golden gate,
ma
avrebbe anche potuto attraversare alla ceca, dopo tutto, cosa aveva da
perdere?
Era sola
ormai.
Abbassò
lo
sguardo mentre le lacrime calde le scendevano lungo il viso contro la
sua
volontà. Da quanto tempo non piangeva? Da quanto tempo non
si sentiva così
persa?
Abbassò
il
viso passandosi nervosamente una mano sulla guancia. Non doveva
piangere, non
ancora, era questo che si era ripromessa tre anni prima.
Sotto i suoi
occhi, come per magia, una mano le allungò un fazzoletto di
carta bianco.
Ronnie si asciugò di fretta le lacrime, per quanto servisse,
alzò il voltò in
direzione del proprietario del fazzoletto e, nonostante i lineamenti
sfocati a
cause delle lacrime, riuscì a conoscere al volo il ragazzo.
-grazie Joe-
afferrò il fazzoletto tirando su col naso come faceva quando
era bambina
Joe si
affiancò alla ragazza guardando assieme a lei un punto
indefinito di fronte a
loro –eri tutto per loro- cominciò con un sospiro
–io c’ero quando tu te ne sei
andata, e Kate era…- strizzò gli occhi, non era
piacevole ricordare quel
periodo. Kate che lo chiamava nel bel mezzo nella notte singhiozzando,
leggere
ogni giorno negli occhi di Nick la delusione e lo smarrimento totale,
era stato
orribile –…era distrutta-
Ronnie
annuì
in silenzio, di certo quello non l’aiutava a fermare le sue
lacrime.
-mi…odiano…-
il suo fu un lamento
-Sai, una volta
ho letto in un libro che devi amare qualcosa prima di poterlo odiare-
Ronnie fece
un piccolo sorriso triste al suono delle parole di uno dei suoi
scrittori
preferiti –non credevo ti piacesse Sparks-
Joe sorrise
alla ragazza –ti perdoneranno vedrai, voi non siete capaci di
stare separate-
Il ragazzo
le lasciò una leggera carezza sul capo prima ti voltarsi e
tornare dentro prima che
gli altri venissero a cercarlo.
Ronnie
sospirò sentendo tutta la malinconia assalirla e formarle un
groppo in gola
impedendole di respirare.
Come poteva
recuperare la fiducia delle sue amiche?