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Autore: _lily_luna_    19/05/2011    4 recensioni
Per chi almeno una volta si è guardato allo specchio e ha visto solo i suoi difetti fisici, per chi almeno una volta ha desiderato eliminarli, per piacersi o piacere di più. Per chi almeno una volta si è sentito come Lily, Rose e Dominique.
(Tratta dalla traduzione della canzone "Unpretty")
"Vorrei metterti con la forza nei miei panni
far sentire brutto anche te
mi è sempre stato detto che ero bella
ma questo cosa significa per te?
guarda nello specchio che c'è lì dentro
quella ragazza con i capelli lunghi
è la solita vecchia me, oggi"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“You can buy your hair if it won't grow
You can fix your nose if he says so
You can buy all the make up
That man can make
But if you can't look inside you
Find out who am I too
Be in the position to make me feel
So damn unpretty
I'll make you feel unpretty too”

 ("Unpretty" TLC)




 

Villa Delacour era grande, davvero grande. Aveva due piani, almeno sei camere da letto, due salotti, una sala da pranzo, una cucina e tre bagni, per non parlare poi del giardino, la veranda e i balconi. Era semplicemente splendida. Ma in quella casa c’erano tre ragazze che nemmeno lontanamente si sentivano splendide. Erano sdraiate sul grande letto della secondogenita, ognuna persa nei propri, tristi pensieri. Avevano passato insieme tutta la loro infanzia, e di conseguenza era ovvio che si conoscessero alla perfezione. Proprio per questo Rose e Dominique si erano accorte facilmente che Lily non era allegra e iper-attiva come d’abitudine, come le altre due avevano capito che Rose non era presente e perspicace come al solito, e le due rosse avevano sicuramente percepito che Dominique non era spiritosa e perfetta come di consuetudine. Questo perché avevano tutte e tre problemi che non immaginavano neanche lontanamente essere simili. Alzandosi contemporaneamente, ognuna di loro si chiuse in uno dei bagni.

Lily si chiuse la porta alle spalle, respirando profondamente, mentre con estrema lentezza si avvicinava allo specchio. Si era sempre considerata carina, quantomeno passabile: aveva i capelli che le arrivavano alle spalle, mossi, e rosso scuro come la nonna paterna. Gli occhi erano azzurro cielo, la pelle pallida e ricoperta di lentiggini chiare sul naso. Aveva sempre amato i suoi capelli, che grazie al cielo non avevano nulla, nulla del padre. Ma da qualche giorno aveva preso ad odiarli, tutto a causa di una serie di commenti velenosi di Lucius Malfoy ai danni dei suoi capelli, culminati con “Il rosso è risaputo, è un colore da Sanguesporco e Traditori del Proprio Sangue” ed un “Preferisco morire piuttosto che vedere una rossa nella mia famiglia”
Quando era tornata a casa, quando era finalmente riuscita a convincere Scorpius ad andarsene, era scoppiata in lacrime. Già, aveva pianto, lei che non piangeva mai. Da quel pomeriggio aveva fatto capolino nella sua mente una domanda ricorrente, che ormai era diventata un chiodo fisso: “come sarebbe se fossi diversa?” In diciassette anni non si era mai posta problemi simili, e ora stava stravolgendo tutto il suo mondo per essere accettata dalla famiglia del suo fidanzato, si odiava per come si stava dimostrando fragile. Nonostante tutto però si prese una ciocca di capelli vermigli fra le dita, mentre stringeva fra le mani la bacchetta e chiudeva gli occhi.


Rose si chiuse la porta alle spalle, appoggiandosi ad essa e lasciandosi scivolare lentamente, fino ad accasciarsi a terra. Si passò una mano sul viso piacevolmente abbronzato e pieno di lentiggini, sopra gli occhi nocciola della madre fino ad arrivare alla parte critica: il naso. Aveva ereditato tante cose dal padre: i capelli rosso fiamma, la bravura negli scacchi, la paura dei ragni e la zona orecchie a rischio rossore, ma quella… quella era l’unica cosa della quale avrebbe fatto volentieri a meno. Aveva un naso lungo, nella media direi, considerando che c’erano persone messe molto peggio di lei. Ma Rose lo odiava. Era troppo lungo, troppo lentigginoso… lo detestava. Soprattutto perché non le risparmiavano le battute, su quello. Era intelligente, spiritosa, gentile, qualità che molte studentesse della facoltà di Magisprudenza non avevano. Erano carine, ma la maggior parte senza cervello. Quindi come riuscire a minare l’autostima della più brillante allieva del corso? Ovviamente lanciandole frecciatine sul suo aspetto fisico. E Rose le odiava per questo, perché malauguratamente aveva ereditato la fragilità e l’insicurezza della madre, per terminare il quadretto. Si avvicinò allo specchio, quasi ci si inginocchiò davanti, con la bacchetta in pugno e gli occhi pieni di lacrime, che le rigavano copiose il viso.

Dominique si chiuse la porta alle spalle, guardandosi allo specchio. Lunghi capelli biondo grano, occhi verde acqua, fisico perfetto e portamento elegante e raffinato. Questo era quello che vedevano gli altri, quando camminava per i corridoi di Hogwarts. Ma cosa vedeva lei? Un’obesa cellulitica, ecco cosa vedeva. Si portò le mani sulla pancia perfettamente piatta, ma che ai suoi occhi era strabordante di lardo e grasso. Si voltò, per dare un’occhiata al sedere: era sodo e piccolo, ma secondo la sua opinione era grande, grosso, moscio e ciccione. Scosse la testa, mentre lacrime le scendevano dal viso di porcellana. Le dicevano tutti che era bellissima, ma lei non la vedeva tutta questa bellezza, e cosa più importante: era grassa. Le dicevano tutti che era la fotocopia di sua madre Fleur e sua sorella Victoire, ma Dominique non la vedeva così: lei era una balena, ed era brutta, la madre e la sorella no. Loro erano perfette. Quello era il problema. Lei non voleva essere perfetta, doveva essere perfetta, per tenere alta la nomea di donne bellissime nella famiglia. Adorava la lasagna di sua nonna Molly e zia Angelina, i biscotti della zia Ginny, adorava la torta al cioccolato di sua zia Audrey e quella di mele della zia Hermione, ma non poteva mangiarle, non doveva. O meglio: le mangiava, ma la fine che facevano era sempre la stessa. Corse verso la tazza del gabinetto, piegandosi in due su di esso, mentre continuava a piangere.

Lily era seduta sul water, con la testa fra le mani, la bacchetta abbandonata sul lavandino. Singhiozzi scuotevano il suo petto, ma non piangeva, neanche una lacrima le aveva solcato il viso. Non ancora, almeno. Perché quando alzò lo sguardo turchino e si guardò allo specchio, le si fermò il cuore. Non era lei quella. Non era lei. Non era lei quella ragazza dai lisci capelli corvini. Quella vista distrusse la barriera che impediva la libera fuoriuscita delle lacrime. Chi era quella? Dove era finita Lily? Perché aveva permesso a sé stessa di farsi questo? Improvvisamente la sua mente entrò in una specie di black-out.
“Cosa hai fatto ai capelli?” “Li ho tinti”
“Perché?” Perché… rossi non andavano bene”
“A chi non andavano bene?” “A Lucius Malfoy”
“E a te? A te andavano bene?” “I-Io… sì”
“Ti piacevano?” “Sì” “Piacevano alla tua famiglia?” “Immagino di sì”
“Ai tuoi amici?” “Sì” “Al tuo ragazzo?” “Mi auguro di sì”
“Cosa hai fatto ai capelli?” “I-Io… non lo so…”


Rose si guardava e riguardava, da tutte le angolazioni possibili. Il suo naso era perfetto, piccolo al punto giusto, dritto e cosa importante: meno lungo di prima. Ma allora perché non si sentiva soddisfatta? Perché sentiva le viscere contrarsi dolorosamente? Perché lo stomaco le bruciava, come se stesse andando a fuoco? Perché ora il suo viso era comunemente normale, non aveva più nulla che lo distinguesse dagli altri, era anonimo. Sentì qualcosa di bagnato bagnarle le guance. Non era lei quella, era un’estranea.
“Cosa hai fatto al naso?” “L’ho trasfigurato” 
“Perché?” “Non piaceva” 
“A chi non piaceva?” “Ad alcune persone”
“E a te? A te piaceva?” “… Non mi ha mai dato particolarmente fastidio”
“Alla tua famiglia?” “I-Immagino di sì” “Ai tuoi amici?” “Penso di sì”
“Al tuo ragazzo?” “N-Non ha mai detto nulla al riguardo, non gli importa, dice”
“Cosa hai fatto al naso?” “I-Io… n-non lo so”


Dominique si sciacquò la bocca, con una mano tremante, ancora scossa dai tremiti. Erano sette anni che andava avanti così ma ancora non ci aveva fatto l’abitudine. Tirò lo sciacquone, rimirandosi allo specchio. Ora sì che era magra, era perfetta! Ma agli occhi di chiunque altro era perfettamente uguale a qualche minuto prima, anzi, era più sbattuta e pallida, gli occhi erano rossi e gonfi e i capelli spettinati e spenti. La ragazza si appoggiò al lavandino, in cerca di sostegno, in preda ad un forte giramento di testa e potenti crampi allo stomaco. Respirò profondamente, una, due, tre, quattro volte, fino a quando non rialzò lo sguardo, trasalendo e portandosi le mani alla bocca. Per un istante… per un istante aveva visto come realmente appariva, e non come s’immaginava che fosse. Chiuse gli occhi, per poi riaprirli di scatto. Stesso minuscolo momento di realtà, prontamente sopraffatto dalla fantasia. Ma quel minuscolo momento le bastò.
“Cosa hai fatto?” “Ho vomitato”
“Perché?” “Ero cicciona, e non va bene”
 “A chi non va bene?” “A mia madre e a chi mi paragona a lei e Victoire”
“A te invece? A te va bene?” “Io voglio solo essere me stessa”
“E agli altri piace quello che fai al tuo corpo?” “…”
“Alla tua famiglia?” “…”
“Ai tuoi amici?” “…”
“Al tuo ragazzo?” “…”
“Cosa hai fatto?” “Non lo so”


Le labbra piene e rosse di Lily s’incurvarono in un sorrisino, prima di uscire dal bagno. Non gli andavano bene i suoi capelli? E ‘sti gran cavoli, lei mica doveva stare con Lucius Malfoy, ma con suo nipote, e a lui piacevano. Quello le bastava, e le sarebbe dovuto bastare sin dall’inizio. Lei era Lily Potter e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Si guardò attorno raggiante e battagliera, mentre uno specchio al termine del corridoio rifletteva una ragazza coraggiosa, e fiera dei suoi capelli rossi.

Gli occhi dorati di Rose rilucevano rilassati, prima di uscire dal bagno. Lei si piaceva, si era sempre piaciuta con quel naso, e non lo avrebbe certo cambiato per delle smorfiosette che erano invidiose di lei fino al midollo. Non si era mai fatta tanti problemi, doveva farseli ora che era ad un passo dalla realizzazione del suo sogno? Scosse la testdb3b522405b2 Content-Dispositio alla fine del corridoi rifletteva una ragazza dal naso lungo e la mente brillante.

La pelle chiara di Dominique sembrava aver ripreso un po’ di colore, quando uscì dal bagno. Aveva fame, come sempre quando finiva quell’operazione, ma stavolta c’era una differenza. Lei avrebbe mangiato, e non per vomitarlo successivamente. Lei non era sua madre, e neanche sua sorella. Le ci erano voluti diciassette anni per capirlo, ma era così, e come si suol dire “meglio tardi che mai”. Azzardò qualche passo affaticato, mentre lo specchio alla fine del corridoio rifletteva una ragazza dal fisico perfetto e gli occhi luminosi, come non succedeva da tanto tempo.

«Allora ragazze, tutto apposto?» domandò allegra Lily
«Sicuro, voi invece? Vi ho visto tristi e un po’ giù di tono oggi, cosa è successo?» replicò Rose
«Niente» risposero in coro
«Ragazze» mormorò Dominique «Avrei un po’ di fame, prepariamo qualcosa?» le rosse si scambiarono uno sguardo felice e complice.
«Sarà un onore, cuginetta» «Ti vanno i biscotti, Dom?»
«Se zia Gin ti ha insegnato la ricetta non me li perderei per niente al mondo»
«Prepariamo anche pane e Nutella?» «Rose, ti amo» esclamarono in coro le due diciassettenni
«Mi amo anche io» «Sentitela, Mrs Modestia»
«Disse la Perfezione-fatta-donna»
«Ma cosa dici Rosie? Tutti lo sanno che la più perfetta sono io!» ridendo le tre scesero lo scale, ignorando bellamente tutti gli specchi che accompagnavano i loro passi, perché ora lo sapevano, erano bellissime.




Ok, scusatemi questa oscenità, ma l'ho scritta di getto, istintivamente, mentre ascoltavo senza sosta "Unpretty" (Consiglio anche la versione di gLee, è fantastica) Penso che tutti noi abbiamo qualche lato di noi che non ci piace, e che vorremmo cambiare perchè non piace a noi stessi oppure a chi ci circonda. Ma ehi! Quella è una parte di noi, perchè dovremmo liberarcene!? Non penso che questi problemi se li facciano solo le ragazze "babbane", perchè non Lily, Rose e Dominique? Spero vivamente che vi piaccia, un bacione a tutti!
Faith
 

   
 
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