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Autore: Iana    19/05/2011    2 recensioni
La guerra è finita. Harry non riesce ad affrontare la libertà di vivere.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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(No way) to face demons of light

Capitolo unico

E allora, mentre vedevi Voldemort cadere lentamente al suolo, come se ad un tratto il tempo si dilatasse, Harry, entrò l'aria nei tuoi polmoni, come se respirassi per la prima volta dopo tanto tempo..
Attorno a te solo cadaveri, cadesti in ginocchio e piangesti. Piangesti ogni morto, uno ad uno, chi lo meritava e chi no, ma piangesti soprattutto te stesso, perchè ti rendevi conto, come nei tuoi incubi peggiori, che non c'era più nessuno per cui essere felici.
E mentre le tue mani nude scavano la terra umida, bagnata di sangue e lacrime, mentre scavavi come un forsennato per non farti del male, con quelle mani, per non lacerarti la pelle a graffi e morsi, per non uciderti, piangevi ancora.
Oblio non fu mai più dolce di quello che venne in seguito.
Quando tutti attorno a te festeggiavano la caduta di Voldemort, e altri piangevano i morti, tutti insieme vedevano un futuro migliore, ma tu no. Tu sapevi che per te non ve ne sarebbe stato uno.
"Non sarei dovuto sopravvivere..."
E vedevi i sorrisi innamorati ma spenti di Ron e Hermione e per poco ti sentivi meglio, ma era solo un momento.
Poi tornava il dolore e l'apatia. La rabbia se ne era andata, lasciando dietro di sè solo terra bruciata. Ginny se ne era andata, ti aveva lasciato, troppi brutti ricordi tra di voi, ma vi amavate ancora, dolcemente, come fratelli, e a volte la notte ricordavi ancora le sue braccia sottili e i suoi fianchi stretti. Ma lei non era abbastanza, vero? Era troppo. Troppo piena di vita, di speranza, quando tu di speranze non ne avevi neanche una. C'erano Fred e George che continuavano a sorridere, seppur a volte era dura anche per loro. Erano insieme, forse quella era la loro fortuna. Un amore più che fraterno. E c'era anche Neville, colui che poteva essere il "Prescelto", tuo simile fratello, un coraggio da leone nascosto sotto la scorza. E Zabini, che pur odiandolo, sapevi che era l'unico in grado di rendere felice quell'imbranato del tuo amico. E sapevi anche che la Parkinson era l'unica che Dean amava, e sapevi tante altre cose... e vedevi quanto le persone cambiavano, dopo aver combattuto una guerra, loro che non avrebbero dovuto farlo. E come la guerra cambiava anche gli adulti: alcuni te gli portava via (Sirius e Silente, e prima James e Lily); altri li univa ancor più (Remus e Tonks); e come a volte i nemici siano più preziosi degli amici (Piton).
Eppure vedevi solo dolore. Vedevi solo un lato della faccenda.
Non vedevi la speranza, perchè tu non ne avevi.

Camminando per le strade di Diagon Alley, tra tutta quella marea di gente, ubriaco della pozione polisucco affinchè nessuno ti riconoscesse, non ti importava più di nessuno. Quella sera, all'ennesima cerimonia del Ministero, non ne potevi più. Al quarto bicchiere di qualsiasi cosa fosse, incontrasti un altro sguardo simile al tuo. Vacuo e spento come il tuo. Privo di speranza.
Ti avvicinasti, senza sapere nemmeno perchè.
Il vino di rose aveva un gusto impossibile, e lo odiavi, ma era forte, forte abbastanza perchè tu assecondassi una infima parte di te e avvicinassi Malfoy. In seguito non hai mai capito perchè lo facesti, se fosse per l'empatia del momento, o di un desiderio più antico, più subdolo e più straziante.
Il giorno dopo, quando apristi gli occhi, non avevi freddo. Ogni mattina dalla notte in cui sconfiggesti Voldemort, ogni dannata mattina, ti svegliavi solo. Il letto era freddo, il tuo cuore arido.
Non sentivi più il calore.
Quella mattina invece, sentisti un dolce calore al petto, che formicolava sia sottopelle, sia sopra di essa. I capelli di Draco, che biondi, nel debole chiarore solare, ti solletticavano il torace.
Ci passasti le dita dolcemente, intrecciando quest'ultime ai fili dorati. Dormiva tranquillo sul tuo petto, respirando adagio.
La luce entrava dalla finestra, come se non volesse disturbare. Le lenzuola bianche, tutte spiegazzate, accoglievano voi due stretti l'uno all'altro.
E mentre circondavi le spalle di Draco con il braccio, comprendesti che in realtà non volevi null'altro se non lui. Stringerlo tra le tue braccia per il resto dei tuoi giorni. Baciarlo e amarlo come facesti quella notte.
Sentivi finalmente dentro il tuo cuore nascere la...

-La speranza di non essere mai solo.- mormorò Draco.

  
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