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Autore: AirYume    19/05/2011    6 recensioni
Come sono belle le stelle, soprattutto la luna. Un giorno vorrei volare, per raggiungerla. Già niente è impossibile, perchè solamente uno che ci crede alla sua volontà riesce a fare ogni cosa, anche la più impossibile. Come vorrei che questa notte diventasse eterna, per oscurare i difetti degli altri, soprattutto i miei.
FanFic sulla coppia Zorobin ^^
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   Vi auguro buona lettura e soprattutto riflettete su quello che c'è scritto ^^                                        
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Come sono belle le stelle, soprattutto la luna. Un giorno vorrei volare, per raggiungerla. Già niente è impossibile. Solamente uno che crede davvero alla sua volontà riesce a fare ogni cosa, anche la più impossibile. Come vorrei che questa notte diventasse eterna, per oscurare i difetti degli altri, soprattutto i miei.
No Robin, sii forte non devi piangere, evidentemente non è il momento.
Ogni cosa ha il suo tempo. Sfortunatamente, ogni minima cosa.
Forse sono l'unica rimasta sveglia durante questa festa, beh almeno spero.
Mi conviene sistemare tutto, già che ci sono lavo anche i piatti.
Lascio la mia postazione per dirigermi in cucina. Ho un dolore lancinante hai fianchi, ma devo resistere: dopo tutto sono una donna forte.
« Cosa credi di fare con quelle ferite? »
Quella voce. Quella voce indifferente che mi accompagnò durante queste avventure, quella voce che ho sempre desiderato sentire ogni dove. Come non detto non sono l'unica.
« Allora? Non rispondi? »
Devo stare zitta, non posso rispondere o sennò finirò per dire altre stronzate. Mi limitò solo ad annuire. Non mi sono mai sentita più debole di così. Aaah Robin che combini?!? Vabbè pazienza non ci posso fare niente.
« Ok, vuol dire che non ti disturberò più. Io vado ad allenarmi »
Ha volte vorrei maledirlo con tutto il mio cuore, ma non sono all'altezza di farlo viste le mie condizioni
« Aspetta...»
Cosa? Perchè mai l'ho fermato? Ha volte vorrei anche annegare per sempre.
« Mmh? »
Si forse è il momento di dirgli la vertà, la verità che tanto aspettavo di dire. Certo è la mia occasione!
« Ecco... Io... Io... Ti... A.. uguro buon allenamento! »
No, NO, così non va, assolutamente.
Che stupida che sono.
Lo sempre saputo che il silenzio vale più di mille parole.
«  Sai a volte sei proprio strana »
Ma perchè non mi capisci? Perchè non senti il dolore che provo anche io?
Stupida, adesso ti sei ridicolizzata ancora di più. Mi viene da piangere, non so per quale motivo. Forse sto sognando, certo è solo un sogno fra tanti. Incubi, non sogni.
« Ehy, Robin non sapevo fossi sveglia! »
« Nami? »
« Suvvia, cos'è quel muso lungo? »
Nami è stata un'amica stupenda fin dalla prima volta che ci siamo incontrate. Con lei ho condiviso tutto: dalle gioie alle perdite, dalle risate ai pianti. Con lei mi trovo bene, molto direi. Ho sempre confidato i segreti più intimi e viceversa. Ma non credo di poterle confidare anche questo. Sono molto confusa in questo mometo.
« Lo sai che Chopper ti ha raccomandato di non fare sforzi enormi? Meglio se ti riposi un pochino, ci penso io a tutto »
Sorrido, e per un'attimo dimentico tutte le sofferenze.
« Nami... »
« Si? »
« Grazie mille ^^ »
« Oh, figurati, è un piacere »
Non mi sono mai sentita da sola con lei al suo fianco.
« Fiùùùù, ho finito con i piatti. Ora Sanji mi dovrà pagare il triplo con tanto di interessi. »
Mi lascio sfuggire una risatina, tanto per premiare gli sforzi di Nami, anche se è tutto inutile.
« Sai ho incontrato Zoro »
Quel nome... Quel maledetto nome... mi rabbrividisce solo a sentirlo nominare.
« Francamente è stato lui a svegliarmi. »
« ... »
Mi limito solo a sentire.
« Mi ha detto di farti compagnia, visto che eri sola. Anche se quell'uomo è testardo ed indifferente verso gli altri, è pur sempre un uomo sensibile e pronto a fare il possibile, non credi? »
No, non posso sentire quelle parole, non non c'è la faccio più. Sono come un veleno letale.
« BASTA !!!! »
Mi lascio sfuggire un grido a dir poco inadatto.
Nami mi guardò con aria stupita e comprensiva. Forse ha capito tutto, forse. Almeno non dovrò sprecare fiato, perchè queste non sono cose da raccontare con la voce.
Nami si sedette vicino a me con le mani ancora bagnate.
« Che ne dici di raccontarmi tutto? »
Sembra di tornare ad essere una bambina, in una situazione come questa di fianco alla mamma.
Ovviamente la bambina sono io.
Non mi trattengo più e scoppio in un mare di lacrime.
« Mi faccio schifo, voglio morire. Per favore aiutami, non so più che fare »
Ecco ho rovinato tutto, ora mi considererà un caso impossibile.
Mi nascosi tra le sue braccia in cerca di affetto.
« Non ti preoccupare ci penso io. Tu va a dormire, sennò potresti anche svenire in seguito alla tua ferita. »
Mi disse con aria materna, quasi rassicurante. Mi asciugò le lacrime, e mi accompagno nella sua stanza.
« Fai sogni d'oro, e vedrai che domani sarà tutto sistemato ^^ »
La fa facile lei.
Sento lo scricchiolio della porta farsi sempre più breve.
                                       
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Sono passati più di 30 minuti e ancora non ho preso sonno. Ho la gola secca a causa della scenata che ho fatto poco fa. Mi alzo faticosamente e andai in cucina, sperando di non trovare anima.
La cucina era pulita e ordinata.
Senza l'aiuto di Nami, non saprei che fare.
Estraggo dal frigo una bottiglia di acqua. Sfortunatamente il bicchiere si trovava in uno delle credenze superiori. Sicuramente con le mie sole forze non riuscirò mai a prenderlo, neanche con i miei poteri.
« Merda! Ora che faccio? »
Cercai invano di allungare le braccia, senza portare nessun risultato.
Il dolore si fa sempre più forte.
Credo di non riuscire a prendere il bicchiere.
Sento che le mie forze mi stanno abbandonando piano piano.
« Aiu...to »
Missione fallita.
Mi lascio trasportare dal mio corpo, atterrando vorticosamente.
Stranamente non urto la testa, evidentemente qualcuno mi ha afferrato.
Socchiudo gli occhi per sapere chi mi ha afferrato. Intravedo dei capelli color verde mare. Certo, non può essere che lui.
« Zo-Zoro io... »
Ormai ho già perso i sensi.

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Il fruscio dell'albero di mandarino e le onde del mare mi svegliarono.
Volsi il viso sull'orologio: erano le 4.30
Stranamente non ricordo cosa è successo 5 ore fa.
Provo a schiarirmi le idee, ma niente.
Mi guardo intorno, dalle cartine deduco che questa sia la stanza di Nami.
« Ti sei svegliata finalmente »
Mi giro verso destra.
Come sospettavo, era prorio lui.
Non dirmi che è stato sveglio tutta la notte per me?
« C-che ci fai tu qui? »
Tra tutte le frasi che potevo dire, solo questa mi è sembrata più opportuna.
« Beh, sei svenuta e... »
Ora ricordo.
« Posso sapere perchè l'hai fatto? »
« Non potevo lasciarti inerme sul pavimento. »
Ma perchè devo sempre piangere ad ogni parola che dice. Dannazione!.
« Lascia stare, tu non puoi capire nulla »
Mi lascio sfuggire una lacrima. Cercai di alzarmi e andare via. A questo punto andava bene anche l'inferno pur di allontanarmi da lui.
« Dove credi di andare? »
Ad un tratto mi afferrò il braccio, mentre io mi pietrificai solo a sentire le sue mani gelide.
Mi dimenai come una forsennata.
« Lasciami stare... » dissi con un filo di voce
« E se ti dico di no? »
« Lasciami in pace, ti ho detto »
Mi lasciai scivolare a terra, in preda alla disperazione.
Mi sedetti in un angolino mentre Zoro mi fissava stupito e confuso.
Ad un tratto si allontano dalla stanza correndo.
Fortunatamente se n'era andato.
Fissai una parte di cartina che era appesa sul muro.
Ormai ho fatto la mia parte, dubito che continuerà a rivolgermi la parola.
Beh, tanto meglio no?
Ormai il dolore dei fianchi non era paragonato al dolore che avevo dentro.
Mi alzai aggrapandomi hai muri, sperando di non cadere una seconda volta.
Mi guardai allo specchio illuminato dalla luce intensa della luna.
Inizai a sfiorare il viso con le mie mani, rassicurandomi che questo sia un incubo e di potermi svegliare.
Niente da fare, questa era la pura realtà a cui nessuno poteva sfuggire.
Decisi di essere seria e di parlare con Zoro, anche se tanto sarà inutile.
Io intanto ci provo.
Aprì la porta e mi diressi dove era lo spadaccino.
Si situava a prua della nave a fissare il vuoto.
« Zoro... »
Lui non si voltò neanche. Beh un comportamento come questo me lo aspettavo da uno come lui.
Mi misi di fianco a Zoro, tenendo lo sguardo altrove, pur di non incrociare i suoi occhi.
« Ecco io... mi dispiace per la scena di prima, non volevo »
Zoro si voltò e mi guardò con quegli occhi color pece.
Mi sentì a disagio, molto direi.
« Io non volevo causarti problemi... »
« Sei venuta per scusarti? »
Inizio a percepire i brividi percorrermi lentamente la schiena.
« Ecco no... cioè si... »
« Tienitele, non me ne faccio niente delle tue scuse »
Mi pietrificai come fossi un marmo di acciaio. In quel momento ho pensato al peggio.
Mi sono sentita morire dentro.
Non dovevo lasciar perdere proprio adesso.
Mi asciugai le lacrime.
« Per favore non essere cattivo con me. Te lo chiedo dal profondo del mio cuore i-io... »
In quel momento mi copri la bocca con il dito sussurrando un dolce "Shh"
e subito dopo si avvicinò a me.
Adesso siamo distanti 5 centimetri, all'improvviso mi strinse i fianchi contro il suo corpo, e in men che non si dica, posò le sue labbre ruvide sulle mie.
Non ci posso credere.
Il momento tanto atteso era ormai giunto.
Chiusi gli occhi per assaporare meglio quell'attimo di felicità.
Non so perchè ma incominciai a piangere, aggrappandomi su di lui come fossi una bambina.
Lui mi abbracciò
« Perchè piangi? »
Mi sussurrò delicatamente sull'orecchio
« Ho paura »
« Di cosa? »
« Di tutto, ho paura che questo sia solo un sogno e di potermi svegliare... »
Zoro mi abbracciò ancora più forte facendomi sentire tutto il suo calore
« Credi ancora che questo sia un sogno? »
Io cessai di piangere e lo guardai intensamente negli occhi per verificare se quello che aveva detto era vero.
« Zoro io TI AMO ! »
gridai con tutto il fiato che avevo
« Anche, io mia piccola Robin »
Presi io l'iniziativa di baciarlo.
Stavolta era un bacio più appassionato di prima, affinchè la mia lingua sfiorò la sua come se stessero per danzare.

 
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Intanto Nami osservava la coppia felice, e intanto sussurrava
" Tutto è possibile se ci credi " accampagnato da una risatina soffocata.

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Ho deciso di scrivere questa storiella per far capire alla gente di non arrendersi mai, anche di fronte ad un problema difficile da risolvere perchè TUTTO è POSSIBILE.
Intanto spero vi sia piaciuto ^^

  
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