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Autore: Sun86    19/05/2011    5 recensioni
Dopo il mancato matrimonio Akane prende un importante decisione che porterà Ranma per diversi mesi lontano da casa... ma cosa succede se il più temibile tra i rivali di Ranma, Shinnosuke, si trasferisce inaspettatamente a Nerima? come si comporterà Akane? e se Ranma lo scoprisse,cosa sarà disposto a fare per non perdere Akane? e soprattutto, se non fosse così scontato che questa volta i due tornino insieme? lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shinnosuke, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CREPUSCOLO

 

15) Un giorno speciale

 

Questo dovrebbe essere un giorno speciale. Il giorno in cui divento finalmente un ragazzo normale, un uomo… un uomo a tutti gli effetti. Ho sognato questo giorno ogni secondo degli ultimi tre anni, l’ho immaginato in tanti modi e con tanti dettagli differenti. L’ho visto con il sole o con la pioggia, di sera o di mattina. Ogni variabile era diversa dalle altre, aveva luoghi, luci e profumi diversi, ma due cose rimanevano sempre le stesse… io che tornavo normale ed Akane che sorrideva felice al mio fianco.
Invece sono qui, nel bel mezzo di una foresta che ho sempre odiato, davanti ad un enorme lago apparentemente inoffensivo, pronto a rischiare il tutto per tutto pur di tornare quello che ero… ma contrariamente a come l’ho sempre sognato, sono da solo.
A dire il vero non proprio solo, ovviamente quel rompi scatole di Ryoga mi ha seguito. Gli avevo detto di restarsene a Nerima, che mi sarei procurato il muschio da solo e, una volta che il dottor Tofu ne avrebbe ricavato l’antidoto definitivo lo avrei condiviso con lui, e con Mousse naturalmente. Nonostante mi abbia sempre creato problemi insieme a quella sciocca gattaccia di cui si è innamorato, è pur sempre un compagno… e i compagni non si abbandonano mai.
Quell’idiota di un suino rinsecchito però non ne ha voluto sapere. Neanche lui si fida di me. Credeva che una volta ottenuto l’antidoto lo avrei tenuto tutto per me… forse lui si sarebbe comportato in quel modo, ma io no, io sono un uomo d’onore e, quando do la mia parola la mantengo… sempre e comunque.
Ciò che più mi tormenta però è che Akane non sia qui, e pensare che eravamo partiti insieme… pensare che se non fosse stato per sciocche gelosie insensate lo saremmo ancora… pensare che forse… meglio non pensare.
Sono passate meno di dodici ore da quando l’ho lasciata nel giardino di casa sua. Avevo deciso di non mostrarle subito le prove che mi scagionavano, volevo offrirle un’altra opportunità per concedermi fiducia, ho sperato fino alla fine che non fosse necessario chiamare Ryoga o tirar fuori i risultati delle analisi… ho desiderato fino all’ultimo istante prima di lasciarla, che lei mi fermasse, che mi chiedesse di portarla con me… ma non lo ha fatto.
Si è limitata a sussurrare uno “ scusami ” rammaricato e rassegnato forse, senza mai guardarmi negli occhi, a capo chino e i pugni stretti, come chi sa di aver sbagliato ma non ha il coraggio di porvi rimedio. Si è arresa. Lo ha fatto nel giorno del nostro matrimonio… hum… meglio dire mancato matrimonio. Da allora ha smesso di combattere, ha smesso di credere in me… ha smesso di credere in noi. Nelle ultime settimane ho provato a farlo io per entrambi, ho provato a sperare anche per lei, a credere anche per lei, a combattere anche per lei. Ma lei si è arresa, ed io non posso più continuare a crederci da solo.
Sono partito con Ryoga a seguito quella sera stessa. Mi ha tormentato con migliaia di domande ed insulti a cui non ho mai risposto. Strano vero? Non è da me… ma quale forza di reagire vi è in un uomo che ha perso l’unica cosa che dava un senso alla sua vita?
Non so nemmeno io perché sono qui oggi. Ormai l’essere un uomo completo non ha più senso per me… eppure combatterò contro l’Oroky, combatterò allo stremo delle mie forze per ottenere quell’antidoto. Ma non lo farò per me. Combatterò per Ryoga, per liberarlo da una maledizione che io stesso gli ho causato con la mia superficialità. Combatterò per Mousse, per dimostrargli la mia gratitudine per tutte le volte in cui mi ha aiutato a salvare Akane, per le volte che nonostante i nostri screzi, ha lottato al mio fianco, per dimostrargli la grande stima che dopo tutto provo per lui. Sono certo che se tra noi non ci fosse stata Shan-Pu, io e Mousse saremmo stati buoni amici. Combatterò per i miei genitori… in modo che mio padre possa essere fiero e orgoglioso di me… affinché mia madre possa guardarmi negli occhi senza provare più vergogna, perché suo figlio è un uomo vero! Combatterò, anche se per l’ultima volta, per Akane, perché un giorno possa ricordarsi di me come colui che alla fine ce l’ha fatta. Perché un giorno io possa tornare a casa e dirle…
No! Non potrò più dirle niente… non c’è più futuro per noi.
<< Durerà ancora a lungo questa riflessione? Siamo fermi qui da un ora? Cos’altro dobbiamo aspettare? Abbiamo già i due corni di mangusta! >>, quell’idiota di Ryoga mi trascina fuori dai miei pensieri con più prepotenza del solito. Tuttavia ha ragione. Durante il viaggio abbiamo trovato il vecchio tempio di cui parlava il dottore e preso l’altro corno.
<< Non avere fretta, stupido! Ho bisogno di concentrazione prima di cominciare un combattimento! >>, gli dico deciso guadagnandomi un occhiataccia scettica.
<< Concentrazione? Tu? Ranma Saotome che si ferma a meditare, è da quando? Non è che per caso hai paura dell’Oroky? >>, mi chiede altezzoso sedendosi sguaiatamente a terra a gambe incrociate.
<< Io paura? Hai forse dimenticato con chi stai parlando imbecille? >>, gli chiedo lanciandogli contro un sasso che disintegra senza fatica in meno di un secondo.
<< Ah, ecco che ci risiamo con la solita cantilena… io sono il grande Ranma Saotome chi è pari a me? Smettila e deciditi a svegliare quel dannato mostro! >>, mi provoca lui spazientito. Perché ho dovuto portarmelo dietro? Dannazione!
Tiro fuori dalla casacca il corno di mangusta e vi soffio dentro con tutto il fiato che ho in gola. Sono troppo nervoso ed arrabbiato per soppesare le dosi.
Sia io che Ryoga ci voltiamo verso il lago non appena il corno emette un suono stridulo e fastidioso che ci fa tappare all’istante le orecchie. Anche gli alberi e i cespugli si svuotano dei loro abitanti, che scappano veloci verso l’interno della foresta infastiditi da quel terribile stridio.
<< Ora capisco perché quel coso sveglia l’Oroky, è tremendo! >>, urla irritato con le orecchie ancora coperte.
<< Già… ma sembra che non abbia funzionato! Qui non è cambiato nulla! >>, lo informo mentre ispeziono la zona con lo sguardo.
Le acque del lago sono rimaste tranquille… i secondi passano ma di quella bestiaccia neanche l’ombra. Dove abbiamo sbagliato?
<< Forse è rotto! O magari quella bestiaccia ha accumulato troppo cerume per sentirlo >>, ipotizza Ryoga scattando in piedi. Lo vedo avvicinarsi al lago impaziente e preoccupato… teme che l’Oroky non si risvegli.
<< Non dire sciocchezze! È impossibile! >>, affermo avvicinandomi a mia volta alle acque del lago per immergervi una mano. Tutto questo è strano!
<< Allora hai sbagliato lago! Qui non c’è nessun mostro! Oltre te ovviamente >>, cosa?
<< Ehi P-chan!? Ricorda che tra i due sei tu quello che non ha un briciolo di senso dell’orientamento, chiaro? >>, gli ricordo. Non accetto un’affermazione simile da lui! Dall’eterno disperso per eccellenza.
<< Allora se ne sei così sicuro, va a cercarlo! >>, mi urla soddisfatto lanciandomi con violenza nel lago. Maledetto bastardo! Questa me la paga… Kami se me la paga!
Nuoto veloce verso il fondo del lago guardandomi intorno attentamente. Sembra tutto normale. Possibile che abbia davvero sbagliato lago?
Noto improvvisamente una miriade di piccoli pesci dirigersi verso di me… temo che vogliano attaccarmi quando mi superano senza degnarmi della minima attenzione. Sembra stiano scappando. Nuoto verso la direzione da dove provenivano, notando delle bolle d’acqua fuoriuscire da una spaccatura sul fondale. Forse ci siamo.
improvvisamente forti scosse fanno vibrare il suolo permettendo alla spaccatura di aprirsi ancora di più mostrando un enorme testa di drago. L’Oroky si è svegliato. Non faccio in tempo a gioirne che questi esce violentemente dalla conca che si è formata insieme a tutte le sue otto teste. Devo tornare in superficie immediatamente.
Sulla riva del fiume ritrovo un eccitato Ryoga pronto ad iniziare la lotta. Le scosse di terremoto devono averlo avvertito della presenza di quella bestiaccia.
Pochi secondi e ci ritroviamo a saltellare tra le teste dell’Oroky alla ricerca del muschio. È una mia impressione o sembra più arrabbiato dell’ultima volta?
<< L’ho visto! Ranma, l’ho visto è la! >>, mi urla Ryoga mostrandomi una piccola chiazza sul naso del Oroky.
<< Maledizione! >>, aveva tentato di arrivarci ma una delle teste lo ha scaraventato con violenza nel lago. Pochi secondi dopo un piccolo porcellino nero cerca disperatamente di tornare a riva.
<< Stupido! Lo sapevo che ti saresti lasciato colpire… sei un buono nulla! >>, affermo più a me stesso che a lui, troppo impegnato a restare a galla per ascoltarmi.
Improvvisamente tutte le teste dell’Oroky si scagliano contro di me. Qui si sta mettendo male! Per la prima volta in vita mia rimpiango il non potermi trasformare in ragazza. Almeno in quel modo lo avrei distratto abbastanza da potermi permettere di arrivare al muschio.
Due teste mi prendono di mira avventandosi a velocità pazzesca verso di me. Le scanso all’ultimo secondo in modo da farle scontrare tra di loro. Ne restano ancora sei.
Mi preparo a lanciare un Hiryu Shoten ha verso le teste prive di muschio, ma non è facile attaccare e schivare contemporaneamente i colpi di sei bestiacce. Maledetto Ryoga! Non potevi scegliere un altro momento per fare il bagno?


Sono in marcia da ore. Non ricordavo che la foresta di Ryugenzawa fosse tanto grande, sembra quasi un percorso ad ostacoli, in certi momenti ho l’impressione di camminare su un campo minato per le numerose trappole da evitare, per non parlare poi degli animali giganti da cui difendermi. Sono distrutta!
Ho seguito Ranma due giorni dopo la sua partenza. Quelle matte di Nabiki e Ucchan mi hanno praticamente cacciata di casa con tanto di zaino in spalla. “ Non tornare senza quell’idiota!” mi hanno minacciato sghignazzando. Se fosse stato per me non sarei mai partita. Con che coraggio mi presenterò da lui? Cosa gli dirò quando lo avrò davanti? Sarà disposto a perdonarmi sapendo che io al suo posto non lo avrei fatto?
Se da un lato le parole di Ryoga hanno richiuso la voragine che le bugie di Shan-Pu mi avevano aperto dentro, dall’altro il rimorso per aver ferito Ranma con i miei dubbi ne ha aperta un'altra ancora più profonda. Come ho potuto trattarlo in quel modo? Dopo tutte le dimostrazioni che mi ha dato… come ho fatto ad essere così ingiusta? È vero, in passato Ranma si è comportato da stupido con me, ma niente può giustificare la mia totale mancanza di fiducia nei suoi confronti. Crederlo capace di una cosa simile… se ci ripenso ora, mi sembra impossibile che proprio io ci sia cascata come un’allocca. Shan-Pu questa volta me la pagherà cara!
Improvvisamente il frastuono di numerosi animali che si addentrano per la foresta attira la mia attenzione. Sembrano scappare da qualcosa… ma che cosa? D’un tratto la terra sembra muoversi sotto i miei piedi, forti scosse di terremoto gettano l’intera foresta nella confusione più totale. Sento in lontananza urla e insulti… non c’è dubbio, Ranma e Ryoga stanno combattendo contro l’Oroky.
Scatto immediatamente nella direzione delle voci, devo raggiungerli il prima possibile. Corro incurante delle trappole sepolte sotto i miei piedi, non ho tempo di preoccuparmi di queste.
Al mio arrivo vedo Ranma scansare veloce due teste di drago che si abbattono tra di loro, i suoi movimenti danno l’impressione di voler sferrare un Hiryu Shoten ha, ma sembra essere in difficoltà. Volgo lo sguardo verso il lago alla ricerca di Ryoga, perché non è ad aiutare Ranma? Di lui nemmeno l’ombra, in compenso vedo P-chan arrancarsi stremato alla riva del lago. Che ci fa qui anche P-chan? Mi precipito a tirare fuori dall’acqua il mio piccolino che mi guarda confuso e sollevato… poverino, deve aver avuto tanta paura.
Lo adagio al sicuro su prato coprendolo con il maglione che portavo legato alla vita affinché si asciughi, nel frattempo un grido di Ranma accompagnato da un potente gemito dell’Oroky attira la mia attenzione. La lotta sta diventando sempre più cruenta, ma perché non usa il corno di mangusta? Mi dirigo veloce verso di loro chiamando Ranma a squarcia gola. Si volta sbalordito verso di me rischiando quasi di essere colpito in pieno dal mostro.
Anche l’Oroky ha notato la mia presenza, questo ignora all’istante Ranma scagliandosi contro di me.
<< Akane! Allontanati da li! Ora! >>, mi urla Ranma da una delle teste. Non faccio in tempo a scansarmi che l’Hiryu Shoten ha manda K.O. altre quattro teste, ne rimangono solo due. Vedo Ranma saltare rapido su quella che porta il muschio. Ne riempie velocissimo due piccoli contenitori per poi tornare a terra a pochi passi da me, estrae il corno dalla casacca e vi alita dentro. Un istante dopo un dolce suono riporta lentamente la calma nella foresta.
L’Oroky torna pian piano a dormire sul fondo del lago permettendoci di tirare finalmente un sospiro di sollievo, gli animali della foresta hanno smesso di dimenarsi e lanciare richiami di avvertimento ai loro simili. Gli alberi tornano a ripopolarsi ed il suolo si assesta sotto i nostri piedi. Anche questa è andata!
Mi volto entusiasta verso Ranma. C’è l’ha fatta ancora una volta… è stato grande! Anche lui si volta verso di me, il suo sguardo è dapprima confuso, poi sollevato per diventare infine irritato.
<< Che diavolo ci fai qui? >>, mi sbraita contro. Non mi parlava così da… da…
<< Ranma…io… io volevo scusarmi con te! >>, riesco a malapena a dire. Il suo sguardo mi rende nervosa.
<< Mi sembrava che lo avessi già fatto… comunque potevi aspettare il mio ritorno, no? Avventurati da sola in un luogo come questo… che idea sciocca! Solo a te poteva venire in mente una cosa simile >>, afferma sprezzante. Cosa diavolo gli prende? Ed io che sono venuta fin qui per scusarmi con lui!
<< Stupido che non sei altro! Ero preoccupata per te! Perché mi tratti in questo modo, non capisco? >>, le parole mi sono uscite dalle labbra in un urlo amareggiato.
<< Non capisci? Davvero non capisci? Hai anche il coraggio di chiedermi perché ti tratto in questo modo dopo il modo assurdo in cui tu hai trattato me in queste settimane!? >>, mi accusa sprezzante camminando minaccioso verso di me puntandomi il dito contro.
<< Ti ho già chiesto scusa, mi sembra >>, riesco solo a sussurrare distogliendo lo sguardo da lui.
<< Anche io ti ho chiesto scusa. Ti ho chiesto di perdonarmi centinaia, no migliaia di volte! Ti ho mostrato di aver capito i miei errori, di essere cresciuto, e tu? Tu mi hai gettato via come uno straccio vecchio! Ti avevo chiesto solo un po’ di fiducia… ti avevo scongiurato di credere a me invece che a quella bugiarda di Shan-Pu, ma tu cosa hai fatto, Akane? Hai preferito credere a lei! Hai preferito credere ad una bugia! >>, le sue parole sono cariche di rabbia, di disperazione… ha ragione… su tutto.
<< Lo so! Ho sbagliato… tutta la vita non basterà per pentirmene. Suppongo che adesso sia troppo tardi per rimediare >>, rispondo rassegnata, più a me stessa che a lui forse.
I suoi occhi sono puntati su di me, li percepisco addosso pur senza volgere lo sguardo verso di lui. Mi volto lentamente dandogli le spalle, mi avvicino al grande albero dove ho lasciato P-chan per riprendere lo zaino… non ha più senso restare qui, lui non mi vuole più.
<< Dove credi di andare adesso? >>, mi chiede. Ancora quel tono sprezzante e beffardo.
<< Torno a casa, mi sembra chiaro! >>, rispondo sarcastica. Cosa si aspettava da me? Che mi prostrassi ai suoi piedi per supplicare il suo perdono? Che lo pregassi, lo scongiurassi di tornare da me? Ho lasciato casa mia per venirlo a cercare, ho ammesso di aver sbagliato e gli ho chiesto scusa… se non vuole perdonarmi è un suo problema.
<< Esattamente quello che mi aspettavo! >>, puntualizza lui beffardo dandomi a sua volta le spalle.
<< Con questo che vorresti dire? >>, gli chiedo irritata a mia volta. A che gioco sta giocando? Mi avvicino a lui e lo costringo a voltarsi verso di me. Il suo sguardo è diverso, non è duro come prima. I suoi occhi sembrano quasi tristi… delusi.
<< Voglio dire che io ho sempre combattuto per te, Akane… ma tu… tu non lo hai mai fatto per me. Mi hai sempre rinfacciato il mio orgoglio, ma il tuo è nettamente superiore al mio >>, sussurra con voce rassegnata. Ho sbagliato ancora una volta.
<< Se io ti chiedessi di tornare con me, tu lo faresti? >>, chiedo ancora rassegnata a mia volta. Non ho il coraggio di sperare che questa situazione possa risolversi. Lo vedo fissarmi incerto sulla risposta da darmi. Tipico di Ranma. Anche se tra i due lui è l’unico che è davvero cresciuto forse.
<< E tu? Se io ti chiedessi di rinunciare al tuo orgoglio, tu lo faresti? >>, mi chiede a sua volta ponendo le mani sulle mie spalle.
L’orgoglio, l’ostinazione… soffiano come una tempesta nella mia mente, nel mio cuore, hanno sempre condizionato rapporto con Ranma, rafforzandolo per certi aspetti e deteriorandolo per certi altri. Cosa devo fare? Posso andare contro me stessa per amore? Lui lo ha fatto, ma io posso riuscirci?
Mi volto per un solo istante verso l’albero alle mie spalle. Il mio maglione è abbandonato a terra ma di P-chan nessuna traccia. Che si sia perso di nuovo?
<< Rispondi, Akane! Per favore! >>, mi chiede ancora scuotendomi per le spalle. Mi guarda con occhi imploranti, sembra quasi di leggervi dentro speranza. Questa volta farò la cosa giusta.
<< Si, Ranma lo farei. Non sarebbe facile per me, ma ci proverei fino a riuscirci >>, affermo sicura sollevando lo sguardo verso di lui che mi guarda sconcertato. Un piccolo sorriso si dipinge sul suo viso.
<< Ed io tornerei da te, Akane. Nonostante i litigi, gli scontri, gli insulti… nonostante tutto, io tornerei da te. Sempre e comunque >>, afferma a sua volta sorridendo avvicinandosi maggiormente a me.
Non ci credo. Avevo perso le speranze ormai… Ranma mi fissa sereno e sollevato, riesco quasi a leggere nei suoi occhi tutte le emozioni che sta provando, riesco a distinguervi le mie stesse sensazioni. Si avvicina sempre di più ed io lo lascio fare. Le sue guance si tingono di una leggera sfumatura rossastra, non fatico ad immaginare in che condizione siano le mie. La sua mano lascia la mia spalla per risalire lentamente lungo la guancia. Al solo tocco brividi di piacere si impossessano del mio corpo. Pochi secondi che ai miei occhi paiono ore interminabili e le sue labbra calde si posano nuovamente sulle mie. Ancora una volta, come quella maledetta sera in cui fummo raggiunti da Shan-Pu e Shinnosuke. Le sue labbra premono leggere sulle mie ed io mi abbandono alle infinite sensazioni che mi trasmettono. Le mie mani si posano incerte sulle sue grandi spalle, la sua scende invece lungo la mia schiena attirandomi maggiormente verso di se e, nell’attimo in cui i nostri corpi si sfiorano le nostre labbra si schiudono contemporaneamente. È diverso dal nostro primo bacio. C’è più consapevolezza, più desiderio… più amore. Come se fosse possibile?
Ci allontaniamo, seppur a malincuore per riprendere fiato ma nell’istante stesso in cui si rende conto della distanza che ci separa, Ranma fa immediatamente per annullarla. E pensare che Ucchan lo riteneva incapace anche di un semplice bacio sulla guancia.
Torniamo a baciarci come se fossimo venuti al mondo solo per questo mentre il sole cala silenzioso alle nostre spalle, permettendo ad un nuovo crepuscolo di segnare questa volta l’inizio di una nuova storia, stavolta da scrivere insieme.






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N.D.A.: Ciao a tutte! Si, lo so, sono in ritardo con l'aggiornamento ma a mia discolpa posso dire che in questo periodo me ne sono capitate di tutti i colori, non ho avuto nè il tempo nè la testa per scrivere niente. In effetti lo avrete già capito da sole leggendo questo capitolo che a mio avviso è il peggiore di tutti fino ad ora. Sinceramente non mi convinceva per niente, ma dopo giorni che sono quì, seduta davanti ad una pagina bianca, ho deciso di postarlo lo stesso, tanto anche spremendo il cervello al massimo, non nè avrei ricavato niente di meglio. Mi dispiace soprattutto perchè questo è il penultimo capitolo, con il prossimo si concluderà Crepuscolo. Almeno per il finale non ci sono dubbi, conosco l'ultimo capitolo da ancor prima di scrivere il primo, spero che piacerà anche a voi. Nel frattempo accontentatevi di questo, e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate, anche se ammetto che non mi aspetto per niente recensioni positive questa volta.
Alla prossima!



COMUNICAZIONE DEL 06/07/11__ E' stata aperta su facebook una pagina fan chiamata "La stanza di Ily94 & Sun86m fanfiction writers", è un piccolo ritrovo dove poter comunicare, postare immagini e tante altre cose, ma soprattutto per poter approfondire un po' la conoscenza tra appassionate di fanfiction e in particolare di Ranma. Al momento è ancora molto spoglia, la pagina è stata appena creata e non ho avuto il tempo di sistemarla, spero tuttavia parteciperete!

   
 
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