‹‹ C’mon, c’mere! ››
Ridacchia e scuote la testa, allontanandosi ancora di più e mostrandomi la lingua, come per prendermi in giro.
‹‹ Nnnnno... ››
‹‹ Please, I’m panting here... ››
‹‹ Catch me, Rob! ››
Faccio un ultimo sforzo, allungando la mano verso di lui, il mio corpo proteso in avanti. Le mie dita fanno per stringersi intorno al suo polso, e lui scompare nel nulla. All’inizio penso sia un trucco, e grido il suo nome un paio di volte. Invano. Poi una voce inglese risuona dall’alto, imperiosa.
‹‹ What, have you lost your boyfriend, Tony? ››
Cerco un volto nel cielo, ma questo è terso, il sole alto illumina tutta la pianura sottostante. Mi accorgo di non sapere dove sono.
‹‹ Show me your face! ››
‹‹ Oh, but you know me already, Stark. You and your friends should have thought it twice before putting up a fight against me, the God of Mischief… ››
La sua risata risuona amplificata nelle mie orecchie, così alta e acuta che mi impedisce di ragionare correttamente. Cado in ginocchio e urlo frasi sconnesse, cercando di farla smettere. Senza riuscirci.
 
La lotta contro le coperte dura un bel po’ prima che riesca completamente a svegliarmi. Cerco intuitivamente la sua mano vicino al mio cuscino, e quando non la trovo mi spingo oltre, puntando al suo corpo. Ho l’affanno, e non me ne accorgo. Sono spaventato, e non me ne accorgo. Tengo gli occhi chiusi per paura di fronteggiare una realtà che non so non mi piacerebbe.
‹‹ Baby... ›› sussurro allora, muovendomi verso il suo lato del letto.
Nessuna risposta.
Tasto il materasso ancora e ancora, impaziente e impaurito, finché la mia mano non tocca finalmente qualcosa di morbido, lì vicino al comodino.
‹‹ Oh, here you a- ›› comincio, salvo poi interrompermi poco dopo, quando una lingua comincia a leccarmi le dita. Sospiro profondamente e infine apro gli occhi, puntandoli in quelli celesti di fronte a me. Sottraggo la mia mano a quel gioco umidiccio e sorrido appena, dandomi dello stupido come riassumo consapevolezza di quella che è la mia vita in questo momento.
‹‹ Good morning to you too, Bruce... ››
A sentire il suo nome uno dei nostri husky siberiani balza a quattro zampe sul letto, avvicinandosi e cominciando a leccarmi tutta la faccia, veemente. Ha capito che c’è qualcosa che non va e vuole farmi stare meglio. E pensare che dovrei essere io a mostrarmi forte e affettuoso con lui, per non fargli sentire la mancanza di Paul. Gli uomini dovrebbero saper controllare meglio le proprie emozioni rispetto ai cani. Invece è il contrario. Sono arrivato a questo livello di pateticità.
‹‹ Okay, okay, gotcha... ›› blatero tra una leccata e l’altra, tirandomi su a sedere e cercando con una mano di tenere lontano il suo muso dalla mia faccia. Jude mi ammazzerebbe se sapesse che faccio dormire Bruce nel letto con me, fissato com’è per l’igiene, e per la disciplina. Sospiro e mi ritrovo di nuovo a fissare il nostro cane negli occhi. Sono bellissimi e celesti, proprio come i suoi. Cazzo, devo smetterla, devo smetterla.
E non ci riesco.
‹‹ Shit, Bruce... ›› sussurro allora, gettando le braccia attorno al suo collo e tenendolo stretto a me come fosse una persona, incurante del suo dimenarsi pressoché continuo. ‹‹ I miss you, I miss you so much... ››
Una lacrima mi scivola via proprio mentre la sveglia comincia a squillare. Cerco il telefonino a tentoni e lo prendo, zittendolo dopo qualche tentativo. Lascio andare Bruce e chiudo gli occhi, cercando di calmarmi e di superare quel piccolo momento di tristezza, che troppo spesso sta capitando in questi ultimi giorni. Non posso accendere la televisione che becco un servizio su Cannes. E Cannes significa lui.
Ogni volta è un colpo sordo al cuore.
Ogni volta cerco di spegnere la tv all’istante.
Ogni volta mi ritrovo a fissare lo schermo, volendone ancora, volendo vedere il suo volto anche solo per un altro misero secondo.
Ha detto che verrà mercoledì, e mercoledì è distante una settimana ancora.
Una. Settimana.
Abbasso piano gli occhi sul display del cellulare e il suo volto mi sorride appena, dietro agli occhiali Ray-Ban che indossa sul red carpet del festival. I miei.
E all’improvviso quella stessa voce inglese del mio sogno riprende a gridarmi in testa, offuscando qualsiasi altra ombra di pensiero coerente. Non posso lasciarlo preda di dèi cattivi, lo devo salvare. Tony Stark salverà il suo ragazzo.
Mi apro piano in un ghigno e accenno a Bruce, balzando giù dal letto e cominciando a cercare uno dei miei sacchi.
‹‹ Pack your bowl, Brucie. We’re going to Cannes. ››

Friday, Friday
Gettin’ down on Friday
Everybody’s lookin’ forward to the weekend

AUTHOR'S CORNER: Vabbè, oltre alle solite motivazioni pseudotali sul perchè mi ostini a postare os o flash come questa stavolta ce ne sono un paio di nuove. La prima, Penny (la mia cucciola Labrador) mi ha cominciato a leccare la faccia che erano le 6:27. Quando ho provato ad ignorarla, lei m'ha fatto la pipì in stanza. Quindi mi sono rassegnata ad iniziare la giornata dopo solo cinque ore di sonno, più o meno. Contate che ieri notte sono caduta in coma etilico da un momento all'altro, salvo poi risvegliarmi verso le 3 con mio padre che mi chiedeva se volessi tenere Penny con me in stanza, il pc misteriosamente spento e nessun ricordo di averlo fatto. Il che mi porta al secondo motivo, una apology alle tre persone con cui stavo in chat ieri (you know who you are xD) e che dallo stare a parlare con me si sono ritrovate a parlare da sole da un momento all'altro *facepalm* Ormai immagino che mi conoscano così bene che non si stupiscano più di niente. Vabbè, vi voglio bene ragazze!
Su un lato un pochetto più serio, avevo bisogno di scrivere una cosa del genere anche per riprendermi un attimo da un'altra cosa che sto tentando di realizzare e che mi vede inspiegabilmente bloccata. Ho tutto, le idee, l'ispirazione, ma quando vado a scrivere rimango perplessa dalla forma, il che non è da me. Devo risolvere questo problema al più presto (ché ci tengo a postarla u_u), e quindi ho provato a cercare di risolverlo distraendo un attimo la mia attenzione da quel progetto. Vi farò sapere se ci sono riuscita u_u

Oh, passando a questa fic, mi chiedo se il mio Cap abbia colto un riferimento ASSOLUTAMENTE NON CASUALE. Ho totale fiducia nelle sue capacità, e secondo me adesso starà squee-ando come copione. Il bello è che mentre scrivevo mi davo dell'idiota per essere stata capace di inserire in un contesto pseudo drammatico una cosa che non c'entra assolutamente nulla e che in parole povere è solo un atto di fangirlismo che sembravo incapace di contenere. Cioè, lo dovevo mettere, era più forte di me xD (Fra', tu mi capisci vero? xD)
Annotazione numero due, per la mia socia. Frrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiday, friiiiiiiiiiiiiiiday, gettin' down on friiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiidaaaaaaaaaaaaaayyyyyyyyyyy!!! LOL Madò, altro momento di sclero stamattina. Al solito non sapevo dove andare a fare il titolo, e che penso? Ovviamente mi metto a scorrere i titoli della OST di Glee di quest'anno x'D E cioè, nel tono della fic non c'entra assolutamente niente, ma pensando a quello che succederà stasera, mi sembrava che in qualche modo ci potesse stare xD Non trovi anche tu? xD *non riesce a smettere di ridere* *rimette Friday*
Annotazione numero tre, l'unica seria credo xD Per chi segue il nostro roleplay, questa è ambientata ieri mattina ad Albequerque (quindi più o meno nel primo pomeriggio nostro), e potete considerare l'informazione conclusiva come una vera e propria anticipazione di quello che avverrà stasera. Ovviamente a nessuno frega niente, però per precisione ci tenevo a dirlo LOL

Bene, mi sa che ho detto tutto. Notate come non convenga assolutamente svegliarmi presto la mattina, perchè deliro a tutto spiano. Spero ne sia uscito qualcosa di almeno decente, nonostante tutto.

Peace out.