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Autore: TheScarfOfTheSexualPreference    20/05/2011    2 recensioni
raccolta di shots che ipotizzano vari probabili (e improbabili) incontri tra il Maghetto e il nostro Kurt.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Otherverse, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti,
Visto che non ho una grandissima fantasia, ho deciso di dedicarmi alla traduzione.
Questa FFC appartiene ad un’autrice americana.
Sono delle ipotesi su come sarebbe potuto avvenire l’incontro tra il maghetto e la nostra Porcellana.
Buona lettura
 
 
When Harry Met Kurt.

Il Consulente Scolastico

Le provinciali erano terminate. Come in lunedì successivo. E la settimana seguente.
La signorina P., il consigliere scolastico, aveva consegnato le proprie dimissioni dopo aver confessato il proprio amore per Mr. Schue.
Sue Sylvester, il coach delle Cheerios, era stata sospesa per aver spifferato la scaletta agli altri Glee Club. 
Mr. Schue era stato reintegrato come direttore del Glee Club e stava lavorando col gruppo in preparazione per le Regionali.
 
Erano passate due settimane da tutto questo.
 
Ancora niente era veramente cambiato.
 
Kurt stava ancora facendo per essere buttato nel cassonetto, desiderando di trovarsi già all’interno dell’istituto. Gli atleti si avvicinarono a lui. << Aspettate! >> gridò, consegnò la sua tracolla a Karofsky e, rassegnato al suo destino, sentì delle mani afferrarlo, completamente ignorando i suoi vestiti firmati.
 
<< Cosa... >> un comando, dal dolce accento Britannico, interruppe la routine quotidiana, << sta succedendo qui? Se non volete ritrovarvi in punizione, vi consiglio di lasciare andare il giovane signore. >>
Sorpreso, Kurt si ritrovò libero e si voltò verso il suo salvatore dai grandi occhi.
Era un uomo alto, bruno e affascinante. I suoi capelli erano neri e indisciplinati, i suoi occhi verdi dietro un paio di occhiali rettangolari sottolineavano i suoi tratti aristocratici.  Indossava un camicia nera (con le maniche arrotolate), con un gilè smeraldo, un paio di jeans neri e un paio di sneakers grigie.  Aveva una tracolla appesa ad una spalla e una giacca che pendeva dall’altro  braccio.
Kurt si sentì arrossire a quella vista e i battiti del suo cuore accelerarono. Conosceva quei segni …

 
<< cosa intende? >> chiese Karofsky con aria innocente. << Lei non è un insegnate, o no? Inoltre stavamo solo giocando amichevolmente con Hummel.  >>

Kurt conosceva quell’atteggiamento e sapeva che dopo poco gli atti di bullismo contro di lui sarebbero ricominciati. Ogni singolo adulto di beveva quella storiella.
L’inglese fulminò Karofsky con lo sguardo. << Potrò anche non essere un insegnate, ma sono il nuovo consigliere scolastico. E mentre altri possono essersi bevuti la sua storia, signore, in ogni caso, io riconosco un atto di bullismo quando ne vedo uno. >>
Gli atleti ridevano nervosamente ma l’inglese non aveva ancora terminato.
<< Vi terrò d’occhio per essere sicuro che non commetterete altri atti di bullismo nei confronti di nessun altro e, se sentirò anche una sola voce su di voi, vi rivedrò in punizione molto più in fretta di quanto una cameriera tailandese vi riassume il menù. E, giusto per vostra conoscenza, le mie punizioni non consisteranno nello scrivere delle frasi o stare seduti in silenzio in una classe. No, farete qualcosa di utile per la comunità come volontari per la protezione animale o in qualche ospedale. C’è  sempre bisogno di qualcuno che pulisca i vasi da notte. O, se mi sento particolarmente sadico, vi farò aiutare il bidello a staccare ogni singola gomma che avete appiccicato ai banchi della vostra scuola. Sono stato chiaro? >>
I giocatori di football mormorarono qualcosa sottovoce.
<< Ho chiesto, sono stato chiaro, e aspetto una risposta verbale >>, continuò l’uomo. Per una volta, sembrava che gli atleti avessero trovato qualcuno da non poter incantare o spaventare, il che fece sì che Karofsky facesse cadere lo zaino di Kurt.
<< Sì Signore! >> dissero in coro con un’espressione terrorizzata. Sembrava davvero che non volessero fare niente per il bene comune.

<< Bene. Ora, filate in classe >>, disse l’uomo e un sorriso abbellì il suo viso. Gli atleti se ne andarono in fretta, alcuni di essi perfino correndo. Una volta che se ne furono andati l’uomo prese la borsa di Kurt e gliela pose.

<<  Gr-grazie Sig. …? >> incominciò Kurt e prese la sua borsa dall’uomo, tutto questo arrossendo.
<< Potter >> rispose l’uomo. << Harry Potter. E per favore, chiamami Harry. Sig. Potter mi fa sentire come se avessi fatto qualcosa di sbagliato e dovessi andare dal capo-scuola… scusa, preside. Potter, d’altro canto, mi ricorda il mio professore di chimica, il professor Snape, il quale mi odiava >>
<< Grazie … Harry … >> sentir pronunciare il suo nome, a fatica, da Kurt fece sorridere Harry.
<< Benvenuto, Sig. Hummel. >> disse cominciando ad avviarsi verso la scuola. << e ricorda, la mia porta è sempre aperta per qualsiasi problema. >>
Kurt sorrise e annuì. << Lo farò sig. … Harry  … >> disse a bassa voce, non sapendo se Harry lo avesse sentito.
 
<< è forte >> stava dicendo Kurt a Mercede nell’aula del coro prima dell’incontro del Glee Club dopo la fine delle lezioni.
<< Chi è forte? >> chiese Puck sedendosi su di una sedia di fronte a loro due.
<< Harry >> fu la risposta corale. Quando ricevettero uno sguardo vuoto da Puck, Kurt precisò << Mr. Potter, il nuovo consulente d’istituto. >>
<< Vuoi dire quello che ha fatto scappare Karofsky? >> chiese Finn e, per la prima volta, Kurt non sentì sobbalzare il suo stomaco.
<<  Sì, quello è Harry  >> sospirò Kurt con un piccolo sorriso. << Ha un grande senso della moda. >>

<< quando l’ho visto ho sperato che il coach Tanaka se ne fosse andato e che lui fosse qui per sostituirlo >> confessò Puck. << Ha troppi muscoli per non essere uno sportivo >>
Ci fu qualche risatina dalla porta. Come uno solo, tutti si voltarono con la faccia rivolta verso la porta dove Mr. Schue e l’oggetto del  loro discorso, ovviamente divertito dalla loro conversazione.
<< Bene Ragazzi, è bello vedervi tutti qua, in orario >> aggiunse Mr. Schue guardano Puck, il quale non si sentì minimamente in imbarazzo. Mr. Schue camminò davanti al gruppo.  << Come potete notare, oggi abbiamo un ospite, Harry Potter, il nostro nuovo consigliere d’istituto. Verrà questa settimana  alle prove per vedere voi (e me) ne nostro ambiente “naturale” e, se noterà che qualcuno di noi ha qualcosa di cui pensa si dovrebbe parlare, questo non significa che dovrete parlarne con lui, vi invierà un messaggio privato. La prossima settimana farà lo stesso con le Cheerios e così via. Ci sono domande? >>

La mano di Rachel fu nell’aria in un istante << Quanti anni Ha? Da dove viene? Perché sta valutando i club? Sarà … ? >>
<< Hey! Hey! Una domanda alla volta >> disse Harry ridendo, evidentemente era abituato alle teenager entusiaste, e alzò le sue mani con finto stupore. << ho compiuto 21 anni quest’estate, sono nato a Godric’s Hollow, in Inghilterra, ma mi sono trasferito a Londra a 15 anni e sto valutando i club per sceglierne uno da sponsorizzare per il tempo che starò qui, cercando di conoscere gli studenti. >>
A quell’annuncio una parlantina eccitata si diffuse tra gli studenti. Avrebbero potuto ottenere uno sponsor.
<< cosa intende con sponsor? >> chiese Rachel al di sopra delle altre voci con espressione dubbiosa.
<<  Da dove prenderà i soldi? >> chiese Santana. << Essere un consigliere scolastico non f…>>

<< Bhè >> Harry sembrava imbarazzato e si grattò la testa << i miei genitori e il mio padrino mi hanno lasciato una grande eredità.  Potrei vivere tutta la mia vita senza lavorare, quindi ho negoziato col Preside Figgins che, nel momento in cui avessi trovato un club da sponsorizzare, gli avrebbe dato il mio stipendio. Ne verificherò l’ammontare, naturalmente, e ne terrò parte per altre spese scolastiche >>
<< Perché lavora se non si fa pagare? >> fu ancora una volta una domanda di Rachel.
Harry rise << mi sono girato i pollici per sei mesi senza fare niente. In verità, negli ultimi 4 mesi a New York mi sono attenuto alle direttive e ho letto qualche libro, sono andato al cinema e a Broadway per distrarmi >>
<< Perché è venuto a Lima? >> chiese Kurt.
<< Non mi piace vivere nelle grandi città >> disse Harry alzando le spalle. << Può avere a che fare col fatto che sono andato in una scuola sperduta tra le montagne della Scozia completamente tagliata fuori dalla civiltà da quando avevo 11 anni e a Hogwarts, tutti sa sapevano tutto di tutti, anche se qualcuno non voleva far sapere qualcosa o saperla. Quando i genitori di qualcuno divorziavano, tutti lo sapevano. Quando qualcuno veniva tradito dalla propria ragazza/o, tutti lo sapevano. Infatti il mio ultimo preside mi disse: “quello che è successo tra te e il professor Quirrel è segretissimo, infatti tutta la scuola lo sa” dopo che io ebbi impedito ad un professore di rubare un’antica reliquia della scuola. Sì, i miei anni a scuola furono pieni di eventi e no, non voglio parlarne ulteriormente.. Oh.. Sembra che sia andato fuori tema.. >> sorrise e alcuni studenti, tra cui Kurt, ridacchiarono. << Per favore, se dovesse succedere nuovamente, interrompetemi.. Ma perché Lima? Oltre al fatto che non è una grande città? Bhè..avevo una casa qui e ho avuto il lavoro per il quale sono qualificato >>
<< E’ andato in una scuola straniera? >> chiese Quinn scettica. << Allora come mai non è un completo pazzoide? Cosa facevate nel vostro tempo libero? >>
<< Uhm… la mia migliore amica Hermione studiava tutto di tutto, il mio altro migliore amico giocava a football, scusate, calcio, e a scacchi. I suoi fratelli gemelli maggiori si divertivano a fare scherzi e giocando a  calcio… Colin, un ragazzo più piccolo di me, faceva un sacco di fotografie.. Io facevo sport come il Sig. … ? >> Harry guardava Puck incuriosito.
<<  Noah Puckerman >> Puck si presentò. << Mi chiami Puck >>

Harry annuì. << Come Puck ha supposto. Ero il play maker della squadra di basket, campione della squadra di corsa e nuotavo nel tempo libero. Ho anche imparato a suonare vari strumenti. Vi avverto che canto terribilmente, ma so suonare il piano, la chitarra, il violino, la batteria, il flauto e il saxofono. So anche un po’ di arti marziali. E risolvevo vari misteri della scuola, come chi rubava, o prendeva in prestito senza chiedere il permesso, la biancheria del nostro professore di chimica. Alla fine si scoprì che erano stati Fred e George, i fratelli di Ron. Ma credo si abbastanza come introduzione.. Will, è il tuo turno.. >>

Mr. Schue si chiarì la faccia e si tolse il sorriso dalla faccia. << Grazie Harry.. Allora, continuiamo. So che non è passato tanto tempo dalle provinciali, ma le regionali si avvicinano. Voglio da parte vostra un lista di ciò che avreste potuto fare meglio alle provinciali e cosa vorreste fare alle regionali. Canzoni, generi musicali, qualsiasi cosa. >>
Questo fece sussultare di gioia gli studenti. Harry sorrise vedendo il loro entusiasmo, quasi sicuro di aver trovato il club da sponsorizzare.
Dopo l’incontro Kurt raggiunse Harry. << Volevo ringraziarti, per stamattina intendo >> gli disse mentre lui e Harry camminavano verso il suo ufficio. << Nessun adulto aveva mai cercato di fermare il rito del cassonetto. Il Professor Schue li posticipa solamente.. >>

<< Ti capisco >> disse Harry con simpatia. << durante i miei primi dieci anni di vita mio cugino trovava sempre un modo per darmi fastidio; picchiandomi regolarmente, facendomi saltare nel cassonetto, tenendo gli atri bambini lontani da me per evitare che mi facessi degli amici. Nessun adulto provò mai a fermarlo. Era come se vedessero attraverso il fatto, lo vedessero, accettando il fatto che c’era e non facendo niente. Giurai che sarei stato un adulto differente e che avrei fatto tutto il possibile per estirpare il bullismo ovunque andassi. In ogni caso, mio cugino Dudley, continuò ad essere un bullo, terrorizzando i bambini dei vicini fino a che non gli salvai la vita. Quel fatto gli diede da pensare, e mentre avrei giurato a chiunque che non aveva cervello, adesso è uno dei migliori studenti della sua facoltà di legge. >>

Per dirla semplicemente, Kurt era abbagliato. Dopo anni di bullismo Harry aveva salvato suo cugino.. non era sicuro che lui avrebbe fatto lo stesso se Karofsky si fosse trovato nella stessa situazione. Quel gesto apparì davvero nobile ai suoi occhi. << Dove sei stato per tutta la mia vita? >>
<< In Inghilterra per la maggior parte del tempo, suppongo >> rispose Harry sfacciatamente e guardò il ragazzo più basso seriamente << Non lasciare che nessuno ti butti giù, sono solamente gelosi del coraggio che tu hai di essere chi sei. Hanno solamente paura di differenziarsi dalla massa. >> Harry gli sorrise caldamente e per la prima volta, Kurt ci fece caso, si soffermò a guarda i suoi occhi verdi.
Arrossì intensamente e spostò il suo sguardo sul pavimento quando si accorse di essersi incantato. << Suppongo che ci vedremo più tardi >> mormorò accelerando il passo.
<< Certo >> concordò Harry e si voltò verso il corridoio in cui si trovava il suo ufficio << Comunque adoro il tuo gilè, ti sta bene >>

Kurt non sapeva come rispondere senza squittire e si affrettò a raggiungere il parcheggio. Una volta nella sua macchina rimase seduto per qualche momento per far decelerare il suo battito cardiaco. Non era possibile che Harry stesse flirtando con lui.. o sì? In ogni caso, a lui piaceva Finn, o no? Probabilmente gli era piaciuto Finn.. fino all’arrivo di Harry. E Harry probabilmente lo vedeva solamente come un bambino in ogni caso. Aveva solo sedici anni.. E non era anche illegale? Doveva controllare se..

Ma Harry.. era davvero diverso. Sembrava davvero pieno di esperienza.. non solo i tipici drammi adolescenziali, ma vere e proprie difficoltà.. felicità.. dispiaceri.. tragedie.. delusioni.. La cosa che colpiva veramente Kurt era il fatto che Harry aveva fatto passi avanti nella lotta contro il bullismo, qualcosa che non aveva mai visto fare a nessuno.. non proprio... anche quando Finn aveva detto a Puck di controllare i suoi impulsi, era.. solo qualcosa che Finn avrebbe detto a chiunque senza pensarlo davvero.. non era un cavaliere dalla lucente armatura o un principe azzurro sul suo cavallo bianco..
Attaccò il suo iPod allo stereo dell’auto e accese la macchina. La melodia di “ Defying Gravity ” riempì la macchina.

" Something has changed within me
Something is not the same,
I'm through with playing by the rules
Of someone else's game
Too late for second-guessing
Too late to go back to sleep
It's time to trust my instincts
Close my eyes: and leap!
"

I suoi occhi si allargarono e voltò il suo sguardo verso il display del suo iPod realizzando cosa stava cantando. Stava voltando pagina nella sua vita.. lasciando Finn Hudson nel passato.. fidandosi del suo istinto che lo stava guidando verso l’uomo giusto.

" It's time to try
Defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
Kiss me goodbye
I am defying gravity
And you won’t bring me down!
"

Non avrebbe lasciato che Finn Hudson, Rachel Berry o Dave Karofsky lo facessero precipitare.. stava già sfidando la gravità dichiarandosi gay apertamente e tutto il resto.. per ora si stava solo librando nell’aria.. era ora di spiccare il volo.. trovandosi un ragazzo.. combattendo Rachel per gli assoli

" I'm through accepting limits
'cause someone says they're so
Some things I cannot change
But till I try, I'll never know!
Too long I've been afraid of
Losing love I guess I've lost
Well, if that's love
It comes at much too high a cost!
"..

Non avrebbe dato retta a quello che avrebbero detto gli altri.. avrebbe superato i limiti.. anche se solo come un adolescente dell’Ohio.. Sicuramente, sarebbe stato preso a granitate per il resto della sua vita scolastica, non avrebbe potuto cambiare quello (magari Harry avrebbe..?).. Non sarebbe stata una cotta come quella che aveva avuto per Finn.. avrebbe trovato qualcuno in grado di apprezzarlo, pregi e difetti (come Harry)… non che ne avesse..

" I'd sooner buy
Defying gravity
Kiss me goodbye
I'm defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you won’t bring me down!
"

Baci, Addio! Sì.. Baci, Addio, Finn Hudson la nave Kurt Hummel è salpata e tu l’hai persa..
Kurt sorrise, sentendosi libero per la prima volta da tanto tempo.

I'd sooner buy
Defying gravity
Kiss me goodbye
I'm defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you won't bring me down!
bring me down!
ohh ohhh ohhhh!
"

La canzone terminò e Kurt continuò ad osservare il display del suo iPod con un sorriso, anche quando iniziò “ you belong with me ” di Taylor Swift (gli piaceva il testo..anche se era un vero e proprio cliché..). Mentre Kurt non credeva in una potenza superiore o che tutto accade per una ragione, gli piaceva pensare che ci fosse una forza che non voleva che le cose andassero male, non decidendo al posto degli esseri umani, ma inviandogli dei piccoli segnali che avrebbero reso le loro vite migliori: anche con una canzone al momento giusto o un amichevole sorriso da parte di uno sconosciuto.
Avrebbe potuto filosofeggiare più tardi.. ma ora doveva correre a casa a sbarazzarsi di tutti i ricordi di Finn Hudson.

 


 

Per rendere il tutto più divertente, trovatemi la citazione da “ Furt ” =)
Allora, vi è piaciuta?
Attendo con impazienza i vostri commenti.
Dorica

   
 
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