Scelte sbagliate

“Capito. Scegli lui.”

“Ron, no…ti prego…torna indietro, torna indietro!”

Ron stava correndo lontano dalla tenda il più velocemente possibile, con l’eco della voce di Hermione che gli rimbombava nella testa.

Si sarebbe potuto smaterializzare subito, ma non riusciva a smettere di correre come se continuare a farlo sotto l’acqua incessante della pioggia avrebbe lavato via il senso di colpa.

Quando aveva il fiato corto e le gambe tremanti e finalmente della tenda non rimaneva che il ricordo, si era appoggiato ad un albero con la schiena.
Le immagini del viso arrabbiato di Harry e di quello deluso di Hermione si affacciavano prepotentemente nella sua testa e mentre le prime lacrime si confondevano con la pioggia Ron era scivolato fino a sedersi sul terriccio bagnato.


Non ricordava per quanto tempo aveva pianto addossato a quell’albero, né quando i ricordi si erano trasformati in sogni e per un attimo aveva aperto gli occhi sperando che fosse stato solo un brutto incubo.
Non era ancora sorto il sole, doveva aver dormito massimo un’ora o due.

La pioggia aveva smesso di cadere, lasciando il posto ad un vento gelido che gli pungeva il viso facendogli rimpiangere se possibile ancora di più il riparo della tenda.

Devo smettere di dispiacermi, continuava a ripetersi, ho fatto la cosa giusta.

Stava cercando di concentrarsi su un posto sicuro dove andare, perché di tornare a casa non se ne parlava proprio, ne aveva ricevuti abbastanza di sguardi delusi e arrabbiati.

Dato che non gli veniva in mente nulla, aveva deciso che per il momento si sarebbe smaterializzato in un qualsiasi posto con un tetto.
All’inizio aveva pensato al Paiolo Magico, ma lì c’era molta più probabilità di incontrare qualcuno che conosceva, perciò aveva optato per La Testa Di Porco.

Sentiva che non era un idea geniale, ma non era famoso per essere una persona riflessiva perciò con un crac era sparito ed era riapparso lontano da quella foresta.

Aveva già voglia di tornare indietro.

Si era ritrovato proprio davanti al locale, dal quale proveniva una luce tenue che lasciava la strada immersa nel buio.

Col desiderio di scaldarsi almeno un po’ Ron era entrato senza pensarci due volte.

Non c’era voluto molto per capire che era stato un grosso errore.

Da un tavolo vicino al bancone provenivano risate sguaiate.

Non riusciva a riconoscere quanti erano, parevano cinque o sei alla prima occhiata.

Alcuni di loro erano senza dubbio ubriachi e uno non pareva nemmeno del tutto umano a giudicare dalla faccia per niente sveglia e dal terribile odore che emanava.

Ron non aveva avuto neanche il tempo di fare un passo che uno di loro si era voltato e con un ghigno divertito aveva fatto cenno agli altri di guardarlo.

“Guarda guarda, ma cosa ci fa un ragazzino qui a quest’ora? Non dovresti essere ad Hogwarts, eh? La serata si prospetta ancora più divertente ragazzi.”

Ron si era ritrovato senza bacchetta prima ancora di aver capito che avrebbe dovuto prenderla.

CIAO! :) Se passi per caso qui, anche se la storia è conclusa, anche se è conclusa da tanto, ci terrei davvero che lasciassi un parere! Grazie mille. :3