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Autore: Hayley Black    21/05/2011    4 recensioni
E man mano quel ragazzo cominciò a cucirle sorrisi sulla faccia, troppo veri per sembrare quelli di una bambola.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Sapeva cucire sorrisi e far arrossire le stelle.
Autrice: Hayley Black.
Rating: Verde.
Conteggio parole: 355.
Avvertimenti: Introspettivo, malinconico.
Note: Scritta in dieci minuti buoni, la mia prima originale – introspettiva. Di notte le mie idee sono alquanto depresse. Mi dileguo in poche parole. Voglio anche io il tizio che mi riporta la borsa. <3

 

Sapeva cucire sorrisi e far arrossire le stelle.

 

La prima volta che l’aveva visto, aveva pensato fosse matto.

Con quei capelli terribilmente diversi e l’aria di voler cambiare il mondo dipinta negli occhi.

Troppo diverso da lei, la ragazza dall’aria assente e il sorriso spento, consumato a forza di voler nascondere le lacrime dietro un bagliore di denti bianchi.

L’aveva incontrato per sbaglio, per puro caso, come se il destino si fosse messo d’accordo per far sì che i loro sguardi si incrociassero.

Le aveva ritrovato la borsa. Gliel’aveva portata a casa, regalato un sorriso luminoso quanto il sole, e se n’era andato.

Con le mani in tasca e il desiderio di stravolgere la vita tra le mani.

La seconda volta che s’erano visti era stato alla fermata dell’autobus, al suo compleanno.

Lei con un diavolo per capello e lui uno sguardo curioso.

Le aveva regalato un altro sorriso, ed era stato il dono di compleanno più bello che avesse mai avuto.

Da lì, il cuore cominciò a farle cento capriole nel petto ogni volta che lo vedeva.

Doveva volerle male, quel maledetto cuore, sempre pronto a smettere di battere quando quegli occhi pieni di vita incontravano i suoi.

E man mano quel ragazzo cominciò a cucirle sorrisi sulla faccia, troppo veri per sembrare quelli di una bambola.

Cominciarono a incontrarsi, sulla spiaggia, lui che le raccontava i sogni di una vita e lei che ascoltava assorta.

Con le stelle che sembravano arrossire davanti una luce più bella di loro.

E tutto finiva lì, tra il cielo e il mare, quattro granelli di sabbia che solleticavano la pelle arrossata e il vento che faceva danzare i capelli.

Un cuore fermo nel petto e un sorriso impresso sul volto, una vita davanti da vivere e migliaia di storie da ascoltare.

Si salutarono lì, quella sera, sotto le stelle incollate sul cielo.

Il giorno dopo lei perse la borsa.

Ma nessuno andò a riportargliela.

Il cuore dell’altro si era fermato prima, troppo debole per portare avanti quei sogni da bambino coltivati da tempo.

Troppo debole per continuare a cucire sorrisi sui volti della gente, immensamente normale per poter capire quei capelli diversi e l’aria di voler cambiare il mondo dipinta negli occhi.

 

   
 
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