Ok, non odiatemi.

E se adesso non mi odiate, alla fine della pagina mi odierete di sicuro.

Sempre se ci arrivate alla fine della pagina.

Non so perchè ma le fic su questa coppia per me devono sempre finire in modo tragico.

[IchinosexAki]

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Child

 

Oh, sì.

L'ho pensato molte volte.

Ho pensato a te e a me che giocavamo nel prato.

Insieme.

La prima parola che mi hai insegnato.

Ho pensato moltissime volte a te e a me come una famiglia.

Ho pensato quando eravamo insieme nel prato.

Dopo che giocavo a calcio tu mi davi la bottiglia dell'acqua e andavamo nel parco.

Eravamo piccoli.

Ma il nostro sentimento era grande.

A undici anni non si può dire di amarsi.

Ma io e te lo abbiamo detto.

Tu sei la mia principessa,

io il tuo principe.

Lo avevo detto.

Me lo ricordo quel bellissimo giorno.

Accidenti.

Eri felice.

Ma piangevi.

Sorridevi.

Ma piangevi.

Mi hai abbracciato.

Ma piangevi.

Come in quei lunghi giorni.

Nei lunghi giorni in cui io lottavo tra la vita e la morte.

Alternavo momenti di lucidità, in cui sentivo il tuo pianto e il silenzio di Dylan, Mark e Bobby.

A momenti di confusione, in cui mi tornavano alla mente la tua voce e quella di Bobby, quando eravamo piccoli.

Quando giocavamo.

Quando ci siamo incontrati.

Me lo ricordo.

Tu ti sei avvicinata vedendomi giocare a calcio.

Io ti ho passato la palla e tu l'hai palleggiata.

E da lì è nata una bellissima amicizia.

Destinata a sbocciare in un purissimo amore.

Ora abbiamo entrambi venticinque anni.

Ricordi?

Quando ti ho chiesto di sposarmi?

E tu hai risposto piangendo e abbracciandomi?

Ecco, io ero felice.

Pensavo a una bellissima famiglia.

Dopo che ho dovuto superare altri maledetti interventi.

Tu hai sofferto, lo sapevo.

Avevo provato ad immaginare cosa significa stare davanti a una porta chiusa nell'attesa che qualcuno venga fuori a dire "Mi dispiace" oppure che sorrida semplicemente.

Mi dicevi che non avrei mai potuto immaginare cosa si provava.

In effetti, certe cose le capisci solo quando le provi.

E io ora le sto provando.

Scherzo del destino, ora rinchiuso in quella stanza non ci sono io, ma una graziosa ragazza dai capelli marroni.

Maledetto.

Maledetto.

Maledetti tutti quelli che bevono troppo e poi si mettono a guidare.

Non si può fare una passeggiata senza che succeda qualcosa?

No, bisogna per forza spaccarsi un braccio per cercare si salvare la persona che ami.

Senza riuscirci.

Un'infermiera esce dalla porta.

Tengo gli occhi puntati sul terreno.

Ha la voce strozzata dal pianto e dalla tristezza.

-Scusa-

Tu sei la mia principessa,

io il tuo principe.

Lo sei, e lo sarai sempre.

Ti amo, Kino Aki