Film > La Bella e la Bestia
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Autore: Poetessa    21/05/2011    1 recensioni
Lui era solo questo. Ora e sempre. Un mostro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Esteriormente ~

 

Lo specchio sbatté con forza contro il tavolo, la campana di vetro tremò e una crepa lo spezzò da parte a parte. La magia s’interruppe e si ritrovò a fissare i suoi stessi occhi, carichi dell’odio che si portava dentro. Impenetrabili. L’unica cosa che gli era rimasta, l’espressione del vero principe che era stato. L’unica cosa che aveva disgustato anche quando era ancora “umano”. La sola parte di sé che non lo aveva mai abbandonato: l’espressione della sua anima maledetta. Quante donne si erano perse in quegli occhi di ghiaccio, abbagliate. Quante avevano avuto paura scoprendo cosa nascondevano e quante si erano piegate al suo volere solo perché lui li chiudesse. Quanti sguardi abbassati pur di non incontrare il suo. Le sue parole, i suoi gesti, la sua bellezza le ammaliava, ma i suoi occhi, quegli occhi, così limpidi e vitrei, che le conducevano fino ai suoi pensieri, le spaventavano. Ora gli erano rimasti solo quelli. Tutto ciò che li circondava era ripugnante. Una perfetta combinazione di orrore.

Erano passati molti anni, era cambiato. Eppure tutte le volte che vedeva la sua immagine riflessa non riusciva a vedere quel cambiamento. Niente di quello che gli stava addolcendo il cuore si vedeva dall’esterno. Questo lo lasciava impotente. Come avrebbe potuto far innamorare quella ragazza di lui? Come ci sarebbe riuscito se esteriormente era l’espressione del mostro che si era creato dentro? Se quello che era prima della maledizione ora lo portava addosso, ben visibile da tutti?

Si era concesso una piccola debolezza, da quando l’aveva intrappolata nel castello. Una goccia cadde sul vetro spezzato, poi un’altra e un’altra ancora. Lacrime. Purificatrici, liberatorie. Stava perdendo la sua integrità, da quando aveva capito che lei era la sua unica e ultima possibilità, da quando la rosa aveva iniziato ad appassire.      

Non si era mai curato delle sue conquiste, gli bastava un sorriso prima. Ora no, ora era un insieme di denti affilati e irregolari. Aveva imparato a convivere con il suo nuovo aspetto, ma non si era mai mostrato al di fuori della sua servitù. Sul castello era scesa una coltre di nebbia e nessuno aveva più osato avvicinarsi. Era caduto il suo regno, era svanito il suo potere. Era diventato una leggenda.

Narravano gli anziani dei villaggi vicini che…  

C’era oltre il bosco un castello. Un castello maledetto e dentro quelle mura era rinchiusa una terribile bestia. Nessuno era sopravvissuto per raccontarne le sembianze, nessuno si era salvato…

Eppure lei era venuta lo stesso, si era offerta di restare in cambio della vita del padre. Lei non era come gli altri, lei era speciale. E il cuore di lui batteva più velocemente quando la pensava. Quando le sfiorava la pelle con i suoi desideri. Era passato troppo tempo dall’ultima volta in cui aveva toccato una donna. Ma mai aveva provato qualcosa di simile, ne era sicuro. Il desiderio lo consumava, lo lasciava senza fiato. Si mischiava alle lacrime e una nuova luce brillava in quegli occhi maledetti.

   
 
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