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Autore: DropDead    22/05/2011    6 recensioni
Strawberry: -Faccio ogni notte lo stesso sogno: sono in piedi circondata dal buio,non vedo niente. Sento solo una voce lontana che mi chiama,che urla il mio nome più volte fino a farmi svegliare. In quella voce c'è..disperazione,tristezza. Vorrei avvicinarmi,ma non capisco da dove proviene né a chi appartiene,è troppo lontana. Ogni notte la sento e non riesco a capire cosa possa significare-
E' passato un anno dalla battaglia,ma Strawberry non sta vivendo quella vita serena e spensierata che tanto immaginava. Le manca qualcosa. O meglio,qualcuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora,si può dire che stavolta mi sento abbastanza soddisfatta di ciò che ho prodotto u.u il sole mi fa bene :D ho anche cambiato postazione e quindi ora riesco a rispondere a tutti voi gentilissimi che mi seguite :)
In particolare,volevo ringraziare LadyVampira93,Pipigi e chihuahua per i bellissimi commenti che mi lasciano sempre :)
Ah,e grazie anche a damn_emo_angel per avermi messo tra gli autori preferiti ** esagerata! :)
Un bacione e alla prossima!

 

-Aaaaaaaaaah!- urlò nuovamente Strawberry,inciampando a terra mentre cercava per la seconda volta di allontanarsi da ciò che non voleva credere di vedere. -Co.. cosa ci fai TU qui?- balbettò quando riuscì a riprender fiato.
-Mi fai entrare o devo rimanere a urlare attraverso il vetro per farmi sentire?- chiese Ghish volteggiando tranquillamente fuori dalla finestra.
Strawberry borbottò. -Quando mai hai chiesto il permesso?-
-Mh,hai ragione- sorrise l'alieno e in mezzo secondo si materializzò dentro la camera della ragazza. Strawberry lo fissò con occhi spalancati. Portava sempre i soliti vestiti e teneva sempre i capelli legati ai lati della testa,ora un poco più lunghi. Improvvisamente non le sembrava passato un intero anno,le sembrava passata giusto qualche ora dall'ultima volta che l'alieno la stava guardando con quello sguardo dorato. Si sentì indifesa,come tutte le volte in cui Ghish la osservava.
-Allora?- chiese alzandosi da terra e allontanandosi il più possibile da lui,ansiosa di ottenere una risposta.
L'alieno alzò le spalle,non riuscendo a staccare nemmeno per un secondo gli occhi da lei. "Davvero bellissima" continuava a pensare. -Mi mancavi- disse con il suo solito sorrisetto.
Strawberry sbuffò: non era cambiato per niente,era sempre il solito marpione scorbutico. -Tutto qui?-. L'alieno in tutta risposta si limitò ad alzare le spalle.
La rossa sbuffò nuovamente. -Senti,non so cosa tu abbia intenzione di fare,ma sappi che se..-
-Niente- la interruppe lui,sempre sorridendo.
-Co.. come?-
-Niente- ripetè tranquillamente l'alieno. -Non ho intenzione di fare niente-
Strawberry continuava a non capire. -Vuoi forse farmi credere che hai viaggiato anni e anni luce fino a qui per.. niente?-
Ghish sorrise. -Ho detto di non voler fare niente,non di non voler dire niente- poi si fece serio,avvicinandosi pericolosamente a lei. Strawberry iniziò ad agitarsi,pensando se fosse il caso di trasformarsi o no. Ma erano mesi che aveva abbandonato i suoi poteri e in quel momento non ricordava neanche più dove fosse finita la sua spilla. "Dannazione" pensò,maledicendosi da sola per il suo disordine. Nel frattempo,Ghish si era piazzato esattamente davanti a lei,appoggiando le mani sui suoi fianchi.
-Che intenzioni hai?- sussurrò la rossa,fissandolo negli occhi. Milioni di brividi avevano iniziato a percorrerle la schiena nel momento in cui aveva sentito le mani dell'alieno sfiorare la sua pelle.
-Te l'ho detto,voglio parlarti- disse lui deciso,spostando lo sguardo verso il pavimento. -Io..- cominciò,ma fu interrotto da una voce proveniente dal piano terra.
-Strawberry! La cena è pronta!- la chiamò la madre.
Ghish sospirò,allontanandosi da lei. La ragazza sentì subito la mancanza di quel contatto. -Dove pensi di andare?- gli chiese,vedendolo spostarsi verso la finestra.
-Oh,non temere micetta,non ho intenzione di andarmene- rise lui. -Ma non penso che ai tuoi farebbe piacere vederti scendere per la cena in mia compagnia-
Strawberry sentì le gote infiammarsi. -Ne parliamo dopo- borbottò,uscendo dalla stanza. -E non toccare niente!-

-Tesoro,sicura di star bene? Prima avevi un viso pallidino,ora invece le tue guance sembrano due pomodori- disse la madre di Strawberry mentre la ragazza guardava con aria assente la pasta nel proprio piatto.
-Eh?- disse,come risvegliandosi all'improvviso. -Sì.. sì,sto bene,sono solo un po' stanca-
-Cosa stavi combinando?- chiese il padre tra un boccone e l'altro.
-Co.. come?- balbettò lei.
-Prima. Abbiamo sentito urlare,va tutto bene?-
Strawberry rise. -Sì,ehm.. mi sono solo fatta male,sono la solita distratta-
-Sarà- commentò sospettoso il padre. -Ma è davvero strano da parte tua non toccare cibo. Non sarà ancora colpa di quel Mark,vero?-
-Shintaro mio,devi aggiornarti- rise la madre,prima che Strawberry potè rispondere. -Ormai il nostro tesoruccio si è trovata un altro ragazzo,vero cara?-
Strawberry la guardò senza capire. -Ehm,veramente io..-
-Dai tesoro,a me puoi dirlo- bisbigliò la madre avvicinandosi a lei e facendole l'occhiolino. -E' lui il ragazzo che sogni tutte le notti. Tish o Chish,una cosa del genere..-
A Strawberry andò di traverso la saliva. -Co.. cosa? Come lo..-
-Oh tesoro,non fai altro che urlare il suo nome ogni notte,sarà ormai un anno- rispose la madre semplicemente.
Strawberry la guardò ad occhi spalancati,non riuscendo a credere a ciò che aveva appena sentito. -Ogni.. ogni notte da.. un anno?-
La madre rise nuovamente. -Già. Le prime volte ti confesso che mi preoccupavi,e ho anche seriamente pensato di portarti da qualche psicologa,però ora ho capito che dev'essere qualcuno di veramente importante per te,se sogni di perderlo tutte le notti..- concluse sorridendole.
-Sakura,quante volte ti ho detto di farti gli affari tuoi. Se non ce lo vuole dire,non ce lo dice punto e basta- la rimproverò il marito. -Allora,chi è? Dove vive? Quanti anni ha?- chiese poi con tono indagatorio rivolgendosi alla figlia. Strawberry non gli rispose; senza rendersene conto,sua madre le aveva dato la seconda conferma che era davvero di Ghish la voce che sentiva ogni notte nel suo sogno,che le implorava aiuto. Ma cosa diavolo significava? I pensieri ricominciarono a farle male.
-Allora,Strawberry mi rispondi?- insistè il padre.
-Non c'è nessuno- disse velocemente la ragazza. -Mamma,papà,sono davvero stanca. Ho bisogno di riposare. Ehm,buonanotte-
Detto questo si alzò e prima che i genitori potessero dire altro,corse su per le scale.
-A volte mi preoccupa davvero- sospirò la madre.
-Ti preoccupi troppo,Sakura- rispose il marito,riprendendo a mangiare. -Ma chi sarebbe questo Pish?-

Strawberry spalancò la porta della sua camera,meravigliandosi di trovarla vuota.
-Ghish?- provò a chiamare,ma dell'alieno nessuna traccia. Sospirò. "Quanto mi fa dannare" pensò affacciandosi alla finestra. Lo trovò lì,sdraiato per aria a fissare le stelle.
-E così mi sogni,eh micetta?- le disse con tono malizioso,facendole l'occhiolino.
Strawberry assunse lo stesso colore dei capelli. -Hai.. hai sentito tutto?- balbettò inorridita.
L'alieno si mise a ridere. -Solo quello che volevo sentire- si avvicinò a lei rientrando nella stanza. -Sono felice di esserti mancato- sussurrò.
Strawberry cercò di riprendere controllo. -Non ho affatto detto che mi sei mancato- esclamò,spingendolo via e andandosi a sedere sul letto a gambe incrociate. -Sei semplicemente la causa dei miei incubi- borbottò stringendo a se il cuscino.
-Mmh,detta così è proprio brutta,gattina mia- commentò l'alieno.
-La vuoi smettere di chiamarmi in quel modo?- si lamentò lei. Ghish diventò serio di colpo e si sedette davanti a lei,togliendole delicatamente il cuscino dalle mani. Osservandola per bene notò che c'era qualcosa di diverso in lei,le mancava qualcosa.
-Che fine ha fatto il tuo campanellino?- chiese tranquillamente.
-Cosa?-
-Quell'aggeggio che portavi come collana,che fine ha fatto? Vuoi forse dirmi che.. tu e quel bell'imbusto non state più insieme?- domandò.
Strawberry sentì gli occhi pizzicare. -Certo che stiamo insieme- ribattè indignata,sentendo la propria voce tremare. Notò lo sguardo dell'alieno andare a posarsi sul comodino e si ricordò che era rimasto vuoto. L'aveva capito.
-E va bene- confessò a bassa voce. -Hai indovinato,sei contento? Ma non sono affari che ti riguardano!-
-Scusa,volevo solo essere gentile- ribattè offeso l'alieno.
A Strawberry sfuggì una risata incredula. -Tu gentile? Ma non farmi ridere- sentenziò. -Per tutto il tempo che siete stati qui,l'anno scorso,non hai fatto altro che infastidirmi,mi volevi solo per chissà quali scopi!-
Ghish iniziava a irritarsi. -Hai mai provato a chiederti il perchè dei miei comportamenti?- le disse alzando il tono della voce e guardandola con rabbia. -Ti sei mai chiesta perchè con te fossi diverso rispetto che con le altre? Non ho fatto altro che pensarti per tutto questo tempo,ci ho impiegato un anno ad accettare che avevo bisogno di rivederti per continuare a vivere,continuavo a chiedermi se ti fossi resa conto che quel Mark non ti meritava e ora.. ora finalmente riesco a trovare il coraggio per tornare,per venire qui da te,e vengo a sapere che quello ti ha lasciata.. secondo te come mi sento? Eh??-
Aveva detto tutte quelle parole in un fiato e ora teneva la testa china,fissando le proprie ginocchia. Strawberry lo guardava incredula,spiazzata da quelle parole; era proprio come diceva Lory allora,l'alieno provava davvero qualcosa nei suo confronti.. qualcosa che andava ben oltre all'interesse carnale. Rimasero per qualche secondo senza dire una parola. La ragazza spostò lo sguardo dai suoi capelli verde scuro,interrompendo il silenzio: -Non mi ha lasciata lui- disse quasi sussurrando.
Ghish alzò la testa,girandosi a fissarla. -Come?-
-Non mi ha lasciata lui- ripetè la rossa,senza guardarlo negli occhi. -Noi.. è stata una decisione comune. Una tacita decisione comune-.
Sembrava che la sua bocca non avesse aspettato altro che quel momento per far uscire tutte le parole riguardanti Mark e ciò che era successo tra di loro. Gli raccontò tutto,a partire dai giorni dopo la battaglia,da quando aveva iniziato a sentire qualcosa di diverso tra di loro,fino a quella lettera che odiava con tutta se stessa. Parlava,parlava,parlava senza riuscire a fermare le parole. Ghish l'ascoltava in silenzio,osservando i suoi occhi inumidirsi sempre di più fino a far uscire pesanti lacrime una volta che la ragazza terminò di parlare. Strawberry iniziò ad esser scossa da singhiozzi,mentre cercava di nascondersi il più possibile dietro le proprie ginocchia che abbracciava con fermezza. L'alieno le spostò le braccia e l'aiutò a stendersi,sdraiandosi accanto a lei e cingendole la vita. In quel momento Strawberry non sentiva di avere le forze per opporre resistenza,voleva solamente dormire. Ghish la strinse forte a se mentre gli occhi della ragazza piano piano si chiudevano e i singhiozzi si facevano sempre più leggeri.
-Ora ci sono io,nessuno ti farà più del male- le sussurrò in un orecchio,addormentandosi anche lui.
Fu la prima notte,dopo tanto tempo,che Strawberry riuscì a dormire tranquilla.

  
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