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Autore: BloodyRose00    22/05/2011    3 recensioni
Sette adolescenti in una clinica psichiatrica. Hanno un'estate per cercare di ricominciare a vivere.
"Non voglio che la gente sappia che sono pazzo. Nessuno di noi lo vuole."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter Zero - Prologue
Part One

 

 

 

  Prima di cominciare, devo avvisarvi che questa non è una storia come tutte le altre. Non è una storia d'amore, non ci sono ragazze carine, non c'è il lieto fine. Questa, miei cari lettori, è la dura e cruda realtà.

 Vi siete mai sentiti come se la vostra vita vi stesse sfuggendo di mano? Come se tutto intorno a voi scorresse troppo in fretta? E non c'è nessuno che si fermi ad aspettarvi. Vi è mai capitato di pensare alla morte quasi come un sollievo alle sofferenze terrene? Avete mai pensato alla morte? Perchè arriva per tutti, prima o poi. Capita un giorno, quando siete bambini o poco più, in cui vi rendete conto che presto o tardi tutto finirà. I vostri amici, i vostri parenti e anche voi siete diventati a diventare polvere, ad essere per sempre dimenticati da questo mondo troppo crudele e frenetico per ricordare.

I nostri sette protagonisti sono andati a sbattere contro questa verità come una curva presa a centocinquanta kilometri orari con i freni rotti. Evidentemente, però, qualcuno lassù, sia esso Dio, il Destino o cos'altro, deve aver deciso i dar loro una seconda possibilità.

 

 

 

 
Damien Wright

 Paura. Damien Wright ha paura. Stringe le ginocchia al petto, compulsivamente, come se questo gesto possa proteggerlo dal mondo esterno. Come se le solide mura dietro cui si nasconde da ormai troppo tempo non sortiscano già l'effetto desiderato. Rigira distrattamente il bracciale di cuoio che porta al polso destro, mentre cerca di riportare il battito cardiaco ad una velocità normale. Bene, tutto intorno a lui è tornato silenzioso. È convinto che qualcuno abbia bussato alla sua porta, ma per nulla al mondo si alzerebbe e andrebbe a controllare. Se il solo pensiero di fare capolino fuori dalla porta l'ha sconvolto a tal punto, figuriamoci farlo seriamente. Siede davanti al computer, fissando la luce bluastra da esso emanata quasi senza vederla. Muove veloci le dita sui tasti, senza prestarci attenzione. Ormai, per Damien, è routine.

 

 

Cheyenne Harrison

 Due mani dalle lunghe dita affusolate e dalle unghie smaltate di nero muovono con abilità un coltellino svizzero, incidendo con rapidità sul tronco di un albero. C... H... E... Y... Un click richiama l'attenzione di Cheyenne Harrison, distogliendola dalla sua opera. Si volta immediatamente, scrutando il verde alle sue spalle. Niente. È solo la tua immaginazione, Chey – si dice con voce tranquilla, continuando ad intagliare. Non è neanche arrivata all'ultima lettera del suo nome che il click si ripete, e poi ancora e ancora. Un brivido le scorre lungo la schiena, ma dopo aver scrollato le spalle prosegue, affiancando al proprio un altro nome. Ha scritto soltanto la prima lettera, quando sente dietro di sé un respiro pesante. Ora si lascia prendere dal panico, correndo il più velocemente possibile verso casa. Sul tronco dell'albero, il secondo nome è rimasto incompiuto.

 

 

Savannah Moore

 Savannah Moore misura a grandi passi la stanza, avvicinando una bottiglia di vetro alle labbra e bevendone lunghe sorsate. Ora più che mai avverte la solitudine pressante della sua vita. Un rumore alla porta. Corre a sbirciare dallo spioncino. Nessuno. Maledice la propria stupidità. Ha davvero, seppur per un attimo, pensato che ci fosse stato qualcuno che le veniva a trovare? Stupida, davvero. Manda giù un altro sorso dalla sua bottiglia. Ne sta bevendo da così tanto tempo che non è più sicura di cosa sia. Potrebbe essere vodka così come succo di frutta. No, è abbastanza sicura che sia vodka, o non avrebbe un mal di testa di tali proporzioni. Beep. Un messaggio sul cellulare, ma la suoneria le perfora il cervello. Qualcuno lo faccia smettere, per favore. Raccoglie la sua forza di volontà e lo legge. “Nuovo servizio per te. Pagamento nel solito modo. Da me tra mezz'ora.” non provoca alcuna reazione in lei. Si limita a ritoccarsi il rossetto rosso e ad uscire di casa come un'automa, ripetendo gesti che ormai ha eseguito fin troppe volte.


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Angolo dell'autrice
Ok, sono passati due anni da quando questa storia è nata nella mia testa. Dopo aver pubblicato i primi 5 capitoli qui ed aver attraversato uno dei più grandi blocchi della mia vita, ecco che ho deciso di riscriverla da cima a fondo e di ripubblicarla. Commenti e critiche di ogni genere sono sempre graditi.
A presto!

   
 
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