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Autore: XxSoniaxX    22/05/2011    2 recensioni
L'estate di Sonya finì a Lylie, dove aveva ritrovato Tom e dove si era innamorata di Bill. Passione, tradimenti, intrighi, scelte, dopo aver visto tutto ciò, Sonya e Bill si salutarono con una promessa, si sarebbero amati da lontano, aspettando l'estate successiva. Una piccola sorpresa però aspettava di far capolino nella vita del cantante, Sonya aspettava un bambino e la scelta di non dire niente, aveva reso le cose ancora più difficili. Cosa accadrà? quali saranno le nuove scelte di Sonya? Bill scoprirà di diventare padre? scopritelo insieme a me in questa nuova storia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi scusate il ritardo

ma ultimamente non sono in vena

per scrivere U.U

comuqnue ecco a voi....

ps è un pò cortino ma l'ho dovuto dividere in due sorry ç.ç

 

 

Cullai Stefan ancora un pò, giusto il tempo di farlo dormire, mi sentivo terribilmente
indecisa, la situazione che si era creata non era alquanto facile.
Entrai per l'ennesima volta nella stanza di Bill, sdraiandomi sul morbido letto ed
accarezzando il suo cuscino, mi mancava, la sua non presenza mi toglieva il respiro.
Sapevo che per il bene di Stefan sposare Tom era l'unica soluzione, ma tutto
ciò cosa mi poteva dare? una nuova famiglia ma non il mio unico e vero amore.
Eppure ormai l'assenza di Bill era diventata quasi regolare, mettersi il cuore
in pace non era una cosa facile, ma era l'unica cosa da poter fare.
Nonostante tutto ogni notte io sognavo Bill, ascoltavo la sua voce nell'mp3 e come
una scema gli parlavo pure, tutto mi faceva sentire meno vuota.
Tom voleva prendere la paternità di Stefan ma glielo impedii, l'unica cosa che mi
era rimasta di Bill era quella, Tom poteva sposarmi ma per Stefan sarebbe rimasto
solo uno zio.
Scesi le scale raggiungendo velocemente il piano inferiore, il campanello appena
suonato si era sentito fino in camera, tolsi velocemente i giri nella serratura ed
aprii la porta.
Davanti ai miei occhi si meterializzò la figura di Sabina, accompagnata da un ragazzo
alto e biondo, < Sabina? >, < ciao Sonya c'è Tom? >, < ehm si aspetta >, < lui è Matt comunque >,
< ah piacere >, mi presentai al ragazzo stringedo la mano, feci entrare i due per poi
farli accomodare il sala.
Mi fiondai verso la cucina dove Tom stava riordinando il tavolo, < Tom, che ci fa Sabina qui? >,
< ah è arrivata? >, < si con un bel tizio biondo >, feci l'occhiolino a Tom per poi vederlo
dirigersi nella stanza.
Non sentii molto della conversazione, avevo deciso di rimanere in disparte, a quanto pare
però non ero l'unica che la pensava così, vidi Matt avvicinarsi alla porta, < meglio lasciarli parlare da soli >,
mi disse per poi sorridermi, < mmm si credo di si >, il suo volto mi era noto, < Sabina mi ha detto della situazione
che si è creata, mi dispiace >, < ah, così te ne ha parlato >, fece cenno con la testa, < purtroppo non si possono
cambiare le cose, quando succedono, succedono e basta > parlare di Bill mi faceva soffrire molto, ma non
volevo che la gente lo dimenticasse, anzi lui doveva continuare a far parlare di se, anche se non c'era.
Rimasi in cucina con il ragazzo biondo fino a quando Sabina non lo chiamò dalla sala, < andiamo Matt >,
il ragazzo mi salutò per poi uscire dalla porta insieme a Sabina, che non mi degnò neanche di un saluto.
Andai verso Tom, < cos'è successo? >, < niente >, < avete risolto? >, Tom si girò a guardarmi, < con quella non
c'è proprio niente da risolvere >, il chitarrista corse subito al piano di sopra.
Non riuscivo a capire le vere intenzioni di Tom  e sinceramente neanche le mie, fino a qualche tempo fa ero felice
della sua mini storia con Sabina, invece ora, l'idea di veder andare via anche lui mi spaventava, mi sentivo terribilmente egoista.
Lasciai sbollire la situazione, quando arrivai nella stanza Tom stava giocando con Stefan, mi avvicinai a loro,
< il prossimo mese >, guardai Tom cercando di capire, < che? >, continuava a fissare Stefan, < dico il prossimo mese possiamo sposarci >,
< senti Tom, io non ho bisogno essere mantenuta, posso farcela da sola >, < tse, come pensi di farcela se appena esce una foto
di Bill scoppi a piangere >, < con il tempo passerà >, < appunto, ma quel tempo lo passerai con me >, < tu mi stai obbligando? >,
< no io non ti sto obbligando, io ti amo >, non so come ma quelle parole mi scoppiarono il cuore, per  un attimo mi sembrava di parlare
con Bill, e forse fu quella la causa che mi spinse tra le braccia di Tom.
Il mese passò in fretta, Stefan cresceva a vista d'occhio, era bellissimo come suo padre, mi ritrovai a vestirlo elegante,
la stessa cosa feci anchio, indossai un vestito bianco corto con sopra un coprispalle trasparente.
Gustav e Georg ci raggiunsero per fare i testimoni, presto io e Tom ci saremmo sposati, ovviamente non era
un matrimonio in chiesa, richiedeva troppo tempo, ci accontentammo di farci sposare in comune.
Le nozze valevano sia a Los Angeles che in Germania avevamo fatto una cosa unica, le fedi d'oro giallo circondate
da una striscia di oro bianco, brillavano tra le mie dita e quelle di Tom.
Non potevo ancora crederci, mi bastava però guardare mio figlio per pensare che quella era la scelta migliore
per il suo e il mio futuro.

  
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