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Autore: DiNozzo323    22/05/2011    1 recensioni
Una normale ragazza, appassionata dei libri di Tolkien, si ritroverà nel suo mondo immaginario preferito con il compito di aiutare i membri della Compagnia a portare a termine la loro missione.
La storia è già stata conclusa e deve solo essere postata, quindi niente attese di mesi senza pubblicazione, è una promessa.
...Era tarda notte quando si sentì un leggero tonfo provenire da una stanza da letto illuminata appena da una candela al profumo di vaniglia. Il tonfo che si era appena udito era quello di un libro bello doppio che veniva chiuso dopo essere stato letto... [to be continued]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frodo, Gandalf, Merry, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il secondo chappy! Ringrazio nini superga per aver messo la mia storia tra i preferiti e averla recensita e un grazie a tutti coloro che la leggono. Baci =)


Claudia si svegliò dopo 4 giorni. Il pomeriggio del 23 ottobre in un comodo letto.

-Dove sono?- Chiese più a se stessa, che a qualcuno in particolare. Completamente rintronata.

-Mia cara ragazza, ti trovi nella casa di Elrond, e hai dormito per 4 giorni-

-Gandalf? Sei tu?- chiese mettendo piano piano a fuoco la figura seduta accanto a lei.

-Conosci il mio nome. Ora posso sapere il tuo?- Era proprio come se lo immaginava. La rassicurava molto.

-Mi scuso per le mie cattive maniere. Il mio nome è Claudia Smith o, come direste voi, Claudia figlia di Michael.-

-Bene Claudia figlia di Michael. Posso sapere chi sei? E come conosci il mio nome?-

-È una storia parecchio lunga, Mithrandir. Dimmi però, Saruman ti ha per caso chiesto qualcosa di me quando ti ha imprigionato a Orthanc?-

-Ho tutto il tempo che vuoi. Ma non penso che Saruman sappia di te. Per lo meno non ancora.-

-Bene, allora posso chiederti una cosa? Vorrei chiederti il favore di raccontarti la mia storia in privato- disse indicando con un cenno di capo una guardia che si trovava nella stanza, e che Gandalf fece uscire.

-Grazie, e se potessi dirmi anche dove sono le mie cose te ne sarei grata.-

-Il tuo zaino e i tuoi strani vestiti si trovano ai piedi del letto. Eccolo.- Le disse passandole con garbo lo zaino, dal quale cacciò la mappa della Terra di Mezzo e gli appunti precedenti quel giorno, di modo che potesse essere il più precisa possibile nel raccontare di lei.

-L'Anello! Dov'è l'anello che portavo al collo?- chiese Claudia ricordandosi tutto ad un tratto della copia dell'Unico Anello che non portava più al collo.

-Eccolo. Adesso per favore spiegami tutto.- Lo disse con una voce che celava dietro l'invito un ordine. Così Claudia prese a raccontare la sua storia.

Ci mise parecchio tempo per raccontare tutto e Gandalf non la interruppe una volta. Alla fine Claudia chiese cosa era successo agli altri da quando li aveva incontrati a Colle Vento e come fosse stata trovata.

-Dopo l'incontro a Colle Vento gli Hobbit e Aragorn ti hanno seguita e sono giunti fino al Guado che hanno superato con difficoltà a causa degli spettri. Frodo è stato graffiato al braccio dalla lama Morgul d...-

-Del re Stregone di Angmar...- sussurrò piano Claudia, beccandosi un'occhiata di sorpresa da Gandalf.

-Scusa, continua.-

-Fortunatamente il taglio era superficiale e loro erano molto vicini a Imladris.- Si fermò un secondo, attendendo probabilmente una domanda su che posto fosse Imladris, domanda che non venne, così continuò.

-Frodo è stato curato da Sire Elrond in persona e adesso sta bene. Riguardo a te sei stata trovata da Glorfindel che si trovava ancora nei pressi del Guado. Ti ha portata qui quando si è accorto che portavi al collo l'Unico Anello, che sappiamo essere un falso. Avevi la febbre altissima, e se fossi rimasta anche poche ore là fuori da sola non ce l'avresti fatta.-

-Vedi Gandalf, quando ho raggiunto l'Ultimo Ponte, mi sono immersa nelle acque di Mitheithel per farmi un bagno, solo che mentre facevo ciò sono passati sul ponte Aragorn, Frodo, Sam, Merry e Pipino, e per non fare rumore sono rimasta immersa nelle acque gelide per almeno 20 minuti. Per questo mi sono ammalata. Gandalf, un'altra cosa: ma io che cosa sono? Un Hobbit?- chiese Claudia, guardandosi i piedi.

-Aspettavo questa domanda da un po'. Vedi Claudia. Noi non siamo sicuri di cosa tu sia.-

-Cosa? Com'è possibile?-

-Vedi, tu sembri essere un, perdona la parola, incrocio delle varie razze che si trovano nella Terra di Mezzo. Ciò dovuto probabilmente al fatto che non esistevi in questo mondo fino a appena 17 giorni fa.-

-Un incrocio? In che senso?- Chiese Claudia terribilmente confusa.

-Bé, hai notato che le tue orecchie sono a punta e, sei alta quanto un Hobbit, ma d'altro canto la tua vita sembra scorrere allo stesso modo di quella degli Uomini che popolano questo mondo, diciamo che sei una donna in miniatura con le orecchie a punta, per non parlare del fatto che sembri aver preso dai Nani la capacità di sopportare fatiche e stress senza risentirne troppo. Chiunque al tuo posto sarebbe morto prima di raggiungere il Guado. Scommetto anche che conosci vari metodi di guarigione, proprio come me, e infine hai preso la bellezza eterea degli elfi. Quindi, capirai, siamo in dubbio nell'affermare a quale razza appartieni. Credo però di affermare con una certa sicurezza che conosci le varie lingue di questo mondo.-

-Non saprei, a parte con te ho sempre parlato da sola da quando sono qui.-

-Conosci l'Ovestron. Elfico?-

-I amar prestar aen, mellon nin.-

Il mondo è cambiato, amico mio

-Khuzdul?-

Il linguaggio dei nani.

-Tumun Khazad-dum Salon se-

I profondi saloni dei nani sono caduti.

-Conosco anche la lingua oscura, ma preferisco non pronunciarla qui.-

-I miei sospetti erano dunque fondati. Parlerai di ciò anche con sire Elrond. Poi vedremo che fare.- Uscì dalla stanza un secondo e andò ad avvisare la guardia di far venire Elrond, che doveva parlare con la ragazza. Arrivò Elrond dopo poco.

Così come a Gandalf anche a lui Claudia raccontò tutto.

-Dunque non sei un nemico, e l'anello che porti al collo è una copia realizzata nel tuo mondo per coloro che amavano la nostra storia, è esatto?-

-Si, Sire.-

-Bene. E' tutto chiaro. Parteciperai anche tu al Consiglio che si terrà fra due giorni, ma non dire a nessuno ciò che hai appena raccontato a noi. Non capirebbero e cercherebbero in tutti i modi di estorcerti informazioni riguardanti il futuro. Puoi tenere le tue cose con te, ma nascondile e non fare entrare nessuno nella stanza senza che vi sia presente anche tu. Sei libera di andare dove preferisci all'interno di Imladris. Fra poco si terrà la cena. Nell'armadio troverai dei vestiti che ti potrebbero andare bene. Ti accompagnerà Glorfindel.- Fece per andarsene assieme a Gandalf quando fu fermato dalla voce di Claudia.

-Sire, la ringrazio di avermi ospitata e di avermi guarito dalla febbre che si era impossessata di me. Non molti l'avrebbero fatto, specie in questi tempi bui e temendo che fossi il nemico. Vorrei chiedervi solo una cosa. Posso cambiare nome? Il mio non mi sembra molto comune in questo mondo.-

-Certo. Quale nome preferisci?-

-Lilia, se non è un problema.-

-Così sia. Da oggi tu sarai Lilia, figlia di Michael.- E se ne andarono entrambi, lasciandomi sola, con mille pensieri per la testa.

Entrò nel bagno e si fece un bagno caldo, asciugandosi tranquillamente. Poi tornò nella stanza, avvolta nell'accappatoio e aprì l'armadio. Vi erano un'infinità di vestiti, alcuni troppo grandi per il suo nuovo corpo, altri troppo piccoli, e molti che le andavano bene, comunque tutti bellissimi.

Non posso mettermi questi vestiti... Sai che imbarazzo... Non sono proprio abituata... Quasi quasi mi metto la mia tuta. Però Elrond si potrebbe offendere... Ma non voglio essere osservata troppo, visto che sono sicura che succederà...”

-Che faccio? Che faccio?-

-Io metterei quell'abito verde. Si intona perfettamente ai tuoi occhi.- Claudia si girò spaventata, era una voce femminile che aveva udito alle sue spalle.

-Ti chiedo scusa per averti spaventata. Il mio nome è Arwen Undòmiel. Tu devi essere la straniera che ha salvato Il Portatore a Colle Vento.-

-Bé, salvato... Diciamo che ho solo dato una mano.- Rispose imbarazzata. Non aveva mai visto una fanciulla così bella. Si restava abbagliati da lei.

-Io sono Lilia, figlia di Michael, in panico per quello che mi dovrò mettere stasera.- La informò con un sorriso.

-Dici che quello verde mi starebbe bene?- Chiese arrossendo sempre più.

-Si, ti starebbe davvero benissimo. Provalo. Ti aspetto qui.- Disse affacciandosi alla finestra. Lilia si recò in bagno e lì provò il vestito. Era molto semplice, e bello. Aveva due bretelline sulle spalle, leggero come una piuma, uno scollo non troppo pronunciato a barca, stretto in vita da una cinta bianco panna, chiusa con un nodo, lungo fino sotto le ginocchia, le scendeva morbido sui fianchi, lungo il corpo. Era davvero stupendo, e si intonava davvero ai suoi occhi. Dopo averlo indossato uscì e trovò Arwen nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata.

-Avevi ragione, è davvero molto bello.-

-Sai, era mio, di quando ero più piccola. Tanti e tanti anni fa.-

-Cosa? No, non posso indossarlo...-

-Lilia- le prese le mani Arwen -sarebbe un onore per me vederti indossare questo vestito.-

-Grazie...- rispose piano Lilia, diventando rossa in volto, non riuscendo a non perdersi negli occhi blu della principessa.

-Adesso direi che è il caso di aggiustarsi i capelli.- Affermò prendendo un pettine fra le mani, iniziando a pettinarglieli piano.

Arwen mi sta pettinando i capelli! Arwen mi sta davvero pettinando i capelli!”

-Così stai davvero bene.- Disse passandole uno specchio. Aveva i capelli lisci alla radice e a boccoli morbidi verso la metà, legati in un codino alto dietro la nuca, che lasciava sciolti gli altri sulle spalle. Li aveva fermati con una spilla a forma di farfalla. Era stupenda. Alcuni ciuffetti del ciuffo che portava erano stati lasciati liberi ai lati della fronte.

-Adesso non ci resta che truccarci un po' e poi possiamo andare.-

-Truccarci? Voi conoscete il trucco? Posso vedere? Sono curiosa...- Le chiese, facendola sorridere per la sua curiosità. Arwen si avvicinò a un cassetto e lì prese un cofanetto.

Vi era della terra per il viso e una sorta di rossetto per le labbra.

Ti farò conoscere io, Arwen Undòmiel, i trucchi che si trovavano sulla terra, ma adesso è ora di andare, ed è meglio non combinare pasticci.” Così ci avviammo nei corridoi, verso la grande sala.

Verso metà strada incontrarono Glorfindel, che si stava recando a chiamare le due fanciulle, e così Lilia ebbe anche modo di ringraziarlo per averla salvata.

-Figurati, gli amici di Mithrandir sono i benvenuti, e se non ti avessi salvata non saresti sopravvissuta.- rispose come se fosse stata una cosa da nulla. Lui e Arwen entrarono per primi, un gran vociare si udiva già dal corridoio. Ma quando entrò Lilia tutti si zittirono e si girarono a guardarla.

Lei si fece rossa in volto, poteva sembrare un papavero gigante, sempre che esistesse quella particolare pianta in quel mondo, e si avvicinò a tentoni verso il grande tavolo. Arwen si avvicinò a lei e posò due leggeri baci sulle sue guance e si sedette, cosa che lasciò tutti abbastanza sbigottiti.

Decisamente questo non è il modo migliore per farsi conoscere...” Si disse Lilia avvicinandosi a Sam, Merry e Pipino e sedendosi accanto a loro.

Quando Elrond iniziò a chiacchierare tutti distolsero l'attenzione da quella strana e bellissima fanciulla e tornarono a farsi i propri affari. Tutti tranne quattro Hobbit curiosi che la fissavano insistentemente.

Lilia sedeva dapprima guardandosi attorno e osservando il volto di tutti, poi quando vide che i tre Hobbit la osservavano e Frodo faceva lo stesso, divenne rossa e abbassò lo sguardo sul suo piatto. Lo stomaco le si chiuse e non riusciva a mangiare.

-Mia signora, dovete mangiare. So che siete stata a letto malata per molti giorni.- Disse una voce alla sua destra.

-Sam, ti prego di darmi del tu e chiamarmi col mio nome: Lilia. E così anche voi, Merry e Pipino.-

-Come conosci i nostri nomi?- domandò Pipino.

-So molte cose di voi, ma non è il momento adatto per parlarne. Piuttosto chiacchiererei del più e del meno e cercherei di fare amicizia, non vi pare?-

-TU! Tu sei lo sconosciuto che ci ha salvato a Colle Vento! Riconosco la tua voce.- disse a un tratto Merry.

-I.. io... io non...- iniziò a balbettare Lilia, non sapendo cosa dire.

-Tu hai salvato padron Frodo! Non smetterò mai di ringraziarti.- Disse Sam ad alta voce, chinando la testa in segno di rispetto.

Lilia mise una mano sotto il suo mento e gliela fece alzare.

-Samvise Gamgee, mai più ti dovrai chinare di fronte a me, e così anche voi, Meriadoc e Peregrino, perché voi compierete azioni degne di eroi.- Detto ciò iniziarono a parlare di varie cose, ridendo e scherzando.

-Pipino, non ti sembra che il nostro caro cuginetto sia un po' troppo interessato a quanto facciamo? Non si è praticamente girato da quando si è seduta Lilia vicino a noi...-

-Hai ragione Merry, qui gatta ci cova...- Concordò Pipino facendo alzare lo sguardo anche a Sam e Lilia, che si girarono verso Frodo.

Fu in quel momento, quando i loro sguardi si incontrarono, quasi fossero due calamite che si cercavano, che Lilia, così come Frodo, sentì una piacevole sensazione al corpo, ed entrambi ebbero gran caldo. Si guardarono per attimi che sembravano eterni, fino a che i tre amici non presero a sghignazzare, facendo arrossire Lilia che distolse lo sguardo e lo perse nel vuoto, assieme a mille pensieri...


Finita la cena Elrond e Arwen si alzarono e, dietro di loro, tutti iniziarono ad avviarsi verso il Salone del Fuoco. Lilia si trovava ancora tra Merry e Pipino, mentre Sam aveva raggiunto Frodo... Sapeva che a breve avrebbe notato Bilbo nella sala e che quindi per quella sera non avrebbe avuto occasione di rivolgergli la parola, così si sedette vicino agli altri due Hobbit e scherzarono per tutta la sera, senza pensieri, ma con la voglia di divertirsi e basta.


Dopo aver passato la serata a divertirsi con i suoi nuovi amici, Lilia tornò nella sua stanza. Era stanca, ma quando si mise a letto si rese conto che non riusciva proprio a prendere sonno. Si girò e rigirò per un po' nel letto, poi indossò un mantello e decise di andare a fare un giro. Di sera si fanno gli incontri più interessanti... Detto, fatto. Non arrivò nemmeno giù in giardino che andò a sbattere contro qualcuno che stava venendo dalla direzione opposta alla sua.

-Scusi, non l'avevo vista.- Mormorò piano Lilia, cercando di non svegliare nessuno. Era finita col sedere a terra e adesso stava afferrando la mano che le veniva offerta.

-Non ti preoccupare, non è successo niente.- Quando Lilia alzò lo sguardo incrociò un paio di occhi blu profondi come il mare. Da sempre aveva desiderato conoscere la persona a cui appartenevano quegli occhi, e adesso non le sembrava vero che potesse farlo.

-Il mio nome è Frodo Baggins, ma immagino tu lo sappia già... Quanto meno te lo avranno detto i miei amici... Mentre tu sei...?-

-Lilia, figlia di Michael. Lieta di fare la tua conoscenza Frodo Baggins, della Contea.-

-E come mai una fanciulla si aggira a quest'ora della notte tutta sola per Gran Burrone? Può essere pericoloso...-

-Sicuramente non più pericoloso di Colle Vento, non credi? Comunque mi so difendere benissimo da sola.-

-Ehi, scherzavo. So che ci hai salvato tu e ti ringrazio. Comunque sul serio. Che ci fai qui in giro?-

-Bé... Non riuscivo a dormire... E tu? Perché ancora in giro?-

Si, non riesco a dormire perché penso a te...”

-Stesso motivo...-

-Ehi, che ne dici se chiacchieriamo un po'? Potremmo andare in camera mia... Insomma... Fa abbastanza fresco qui fuori... Almeno non ci ammaliamo...- Poi vide il suo sguardo sorpreso.

-Cioè.... Non so... Forse da voi non è usanza che due persone siano nella stessa stanza se...?- Disse facendo scemare la voce piano piano, imbarazzata per la figura che aveva fatto.

-Oh, bé. In effetti da noi non si usa molto, ma se dalle tue parti invece si andiamo pure a chiacchierare... Magari ci concilierà il sonno.- Rispose sorridente.

Al vedere il suo sorriso Lilia si fece coraggio e si diresse verso la sua stanza.

-Scusa il disordine. Purtroppo è una cosa che fa parte della mia vita.-

-Non ti preoccupare. Questa è la tua famiglia?- Le chiese prendendo in mano la foto che aveva portato dalla Terra.

-Si. Questa sono io, mia madre, mio padre e mio fratello, Alessandro. Mi mancano molto.-

-Vedrai che presto o tardi tornerai da loro.-

-Non credo.- rispose con un sussurro.

-Ma sai che sembri molto diversa in questo... Cos'è questo? Un mini-ritratto?-

-Si, chiamiamolo così. Allora Frodo, cosa ti va di raccontarmi?- domandò sperando di distrarlo.

-Lilia, non saprei da dove cominciare...-

-Io direi che l'inizio non sarebbe male, non credi?-

-Ok..- Frodo le raccontò della sua infanzia, dell'adozione di Bilbo e di quegli anni passati nella Contea. Della magnifica festa che tennero per i loro compleanni, e quando capì che anche Lilia sapeva dell'Anello le raccontò anche la partenza da Casa Baggins, dell'incontro con Tom Bombadil e con Grampasso. Fino ad arrivare a quel giorno. Lilia pendeva letteralmente dalle sue labbra e non si perse una parola.

-Adesso tu sai tutto di me, ma io nulla di te.-

-Di me non c'è molto da dire...-

O meglio, non c'è molto che ti posso dire”

-Sono nata in un altro Paese il 7 gennaio. Ho un fratello più piccolo di un anno e, come te, ho perso mia madre. L'anno scorso. Abbiamo continuato a vivere io, mio padre e mio fratello, ma quando ho capito che c'era più bisogno di me qui li ho lasciati soli. Spero che se la caveranno...-

-Ne sono certo.- La cosa la fece sorridere.

-Adoro cucinare, anche se non sono molto brava, e adoro cantare e disegnare. Sono molto molto timida e anche molto testarda. Non c'è molto altro che ti posso raccontare, almeno per il momento. Ti prometto però che se un giorno questa storia finirà ti racconterò tutto di me-

-Ok, vorrà dire che aspetterò.-

-Frodo, ma tu hai 50 anni, vero?-

-Si, perché?-

-Non li dimostri proprio... Sembri molto più giovane... O meglio, nel Paese da cui provengo non avresti nemmeno 30 anni...-

-Perché? Tu quanti anni hai?-

-Prima che te lo dica devi capire che da me l'età di una persona si misura diversamente... Ho 21 anni.-

-Cosa? Ma sei una bambina!-

-A dire il vero no. Vedi... da me la vita di una persona è divisa in 4 fasi principali: bambino, ragazzo, adulto, vecchio. Io in effetti sono tre anni che sono una donna. Quindi per la tua gente quanti anni avrei?-

-Adesso capisco... Penso che tu potresti avere tranquillamente 40 anni, se non di più. Senti, ma anche tu il 25 parteciperai...-

-Al consiglio di Sire Elrond? Si, ci sarò anche io.-

-Sono contento. Adesso penso sia ora di andare a letto. Altrimenti va a finire che vediamo sorgere il sole.-

-Effettivamente... Hai ragione. Ci vedremo domani, non è vero?-

-Certamente! Buona notte Lilia.-

-Notte Frodo.- Lo salutò con un bacio sulla guancia, poi mentre si chiudeva la porta mormorò -Sogni d'oro-

E furono davvero dei sogni d'oro per entrambi che, dopo quella conversazione notturna, si addormentarono con un sorriso sulle labbra.

  
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