Finchè non hai osservato la disfatta dal tuo volto senza occhi, finchè quelle fiamme non ti hanno fissato dal basso anziché dall’alto, trasmettendoti il residuo sentimento di una creatura ormai infima e sconfitta: la paura.
Ed allora come altre volte hai provato quel che Lui provava, hai sentito nel tuo corpo senza vene e senza carne scorrere il suo sangue, pulsare il suo cuore al ritmo di quello di un animale terrorizzato.
Ciò che eri stato prima ha allora esultato per la vittoria, per la vicina liberazione da quel mantello fatto d’oscurità logora.
Mentre senti i lapilli del Monte Fato crollarti addosso, bersagliarti, abbatterti, pensi che la tua sia stata una vita vuota, una non vita per un non corpo, ma quel lampo improvviso di rimpianto, residuo della tua umanità antica e prigioniera, scompare così com’è venuto.
L’hai servito perché Lui ti ha creato. Non hai altro da aggiungere, prima della fine.
Note dell'Autrice:
Oddio, l'ho scritta davvero... scusatemi per il ritardo, ho avuto un blocco d'ispirazione causa esami e questo per ora è il meglio che riesco a partorire... procederò un po' a rilento, mi sa -___-
Se non si fosse capito parlo di un Nazgul... non chiedetemi perchè mi sia venuta quest'idea, non mi convince affatto, ma volevo continuare le mie sperimentazioni >_> cercherò di tornare con qualcosa di meglio!
Grazie a nini superga per il commento! Spero che continuerai a seguirmi nonostante le mie crisi scrittorie e questi capitoli balordi!
A presto (spero T_T)!
Bethan