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Autore: sasyherm    23/05/2011    2 recensioni
Tributo ai personaggi di Gossip Girl. Il mio modo per ringraziare questa magnifica serie, che continua ad emozionarmi da due anni, ormai. Jenny, la strega cattiva, che perde e cerca se stessa in un mondo che non la vuole. Vanessa, da sempre out che a volte entra a far parte del mondo che guarda e che odia. Il cavaliere senza macchia e paura, Nate, in bilico tra due donne che sono state importanti per lui. Serena, che cerca nelle persone sbagliate l'amore che non ha avuto dalla famiglia e un poco di stablità che si ostina a distruggere. E infine, i mitici Blair e Chuck, che ci mostrano ad ogni occasione che l'amore è un gioco crudele e lenitivo a più riprese... Tanti, tanti personaggi minori, ma importanti, che rendono sempre emozionante la storia... W Gossip Girl!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Faded Prince
Nate Archibald’s Tribute



Una volta lessi da qualche parte che c’è un momento che divide in due la tua vita.

Il mio fu la scoperta che mio padre si drogava e che era colpevole di appropriazione indebita di denaro appartenente alla sua compagnia.
Da allora, c’è un prima e un dopo.

Il prima era la favola. Ero il figlio bello e ricco di un onesto e facoltoso uomo d’affari e di una madre amorevole discendente da una famiglia importante.

Il prima era Blair Waldorf. La mia eterna fidanzata, la Regina della Constance, aggraziata, gentile e romantica.

Un amore da favola appunto. Un amore fatto di spille attaccate al maglione come uno stendardo prima di partire per la guerra, di Colazione da Tiffany con gli occhi sognanti di Blair, che credeva fermamente nelle favole come me.

Avevamo tutto. Non dovevo muovere un dito, non dovevo sforzarmi.


Non sapevo cosa significasse affaticarsi, sacrificare qualcosa. Quello che avevo era perfetto.

Io potevo fare quello che volevo, nei limiti. Questo univa me e Blair. Tutto, ma nei limiti.

La facciata doveva rimanere candida, come insegnava mia madre.

Blair lo sapeva, me lo insegnava ogni volta.

Era facilissimo superare quei limiti. E me lo dimostravano le altre due persone importanti nella mia vita.

Il mio migliore amico, Chuck. Era una vita che superava i limiti.

Ora come ora, ritengo che la punizione per chi li superi sia la distruzione. Chuck si è distrutto da solo, perdendo l’amore della sua vita, l’unica ragazza che non doveva avere.

Chuck e io in questo siamo uguali. Entrambi amiamo e desideriamo le ragazze che per qualche ragione sono inaccessibili.

Lui ha amato la mia Blair, facendole capire che se la facciata è candida, non per forza lo deve essere anche l’interno.

Io…io ho amato lei. Lei, l’amica che ti turba. La ragazza che ha fatto tutto e non conosce i miei fondamentali limiti.

La ragazza che con la sua maturità è già grande. La ragazza che ti può insegnare tutto…

Serena. Serena, così vicina, eppure inafferrabile. Sarebbe stato così semplice dimenticare ogni cosa e stringerla, e diventare uomo con lei, assaggiare la sua immensità e perderla e capire cosa significa vivere, veramente.

Serena, è…Vita. Non sa mai dove comincia e dove si termina. Serena è Caso…

Un secondo prima si concede completamente, un attimo dopo ti volta le spalle rubandoti quello che ti ha dato.

Come ora che mi ha tradito baciando Dan Humphrey.

Come quando due anni fa rubò la mia innocenza e scappò via.

Non sa mai spiegare le sue azioni. Fa e basta, non premedita nulla. Forse per questo le perdoniamo sempre tutto e non solo io.

Blair le ha perdonato il tradimento con me. Le perdona il suo egocentrismo, il suo voler essere sempre al centro dei riflettori.

Sempre lei, sempre Serena. Sempre sincera e incoerente, sempre imprevedibile.

Non l’ho mai veramente dimenticata. Forse non la dimenticherò mai, come non la dimenticherà mai Dan.

È stato il primo limite che ho superato. E ho imparato che la prima conseguenza è la sofferenza, per chi ti sta intorno.

La sofferenza di mia madre che si è dovuta arrabbattare per evitare la bancarotta.

I compromessi con Catherine, l’errore più grande. Il sacrificio, per mantenere in piedi la dignità degli Archibald.

E infine la sofferenza di Blair.

Ho fatto soffrire Blair. Ho tradito la sua favola. Io, da principe ad antagonista.

Un anno dopo, ci abbiamo riprovato…ma era già il dopo, con la nostalgia del prima.

La favola non c’era più. Eravamo due persone diverse che avevano sperimentato il dolore della vita e volevano la gioia immobile della favola ormai persa.

Ma non mi pento. L’ho amata più di prima, ho amato la vera Blair. La Blair di Chuck, la Blair dal lato oscuro, che vuole, prende e premedita ogni mossa.

Abbiamo avuto un frammento della favola…ed è stato giusto così.

Quando l’ho tenuta stretta, al ballo del liceo, mi sono fatto finalmente perdonare. Ho capito di averla amata molto di più la seconda volta, che non la prima.

Blair voleva qualcuno che l’amasse per salvarla. Tenerla stretta e rassicurarla e non farla cascare.

Chuck non è capace di fare questo. E Blair mi ringrazia ogni volta. E io la ringrazio di tutto quello che è stata capace di darmi, in questi anni.

Forse non siamo stati gli amanti focosi. Forse non ci sono stati i fuochi d’artificio.

Ma siamo stati grandi amici. Lei ci è sempre stata, a modo suo. Nella semplicità dei suoi abbracci, sentivo il calore della casa che non ho mai avuto.

Nel prima e nel dopo, Blair è sempre l’illusione candida della favola, e il sostegno forte delle avversità.

Ma passiamo al dopo.

Nel dopo, c’è stata la bancarotta. È tutto confuso, la vita è confusa.

C’è stato il compromesso con Catherine. Una donna più grande di me, che assomigliava a Serena.

Sesso, pura passione. Il suo profumo tra le lenzuola. La passione di quel segreto per qualcosa che non si deve fare.

È stato la linea più lontana che potessi superare.

Ma non ne ho ricavato nulla, anzi, solo guai. Ho commesso errori stupidi, rivelandole dove era nascosto mio padre, che più tardi feci andare in prigione.

L’ho consegnato agli sbirri. Qualcuno potrebbe pensare che l’ho tradito, ma in realtà l’ho salvato.

Io ho questa tendenza a salvare gli altri. È un residuo al mio essere stato principe azzurro.

Blair mi chiama il poliziotto buono. Sto lì a controllare che ogni cosa non si frantumi.

Sono disposto a tutto, per questo. Anche a usare metodi sbagliati, come accettare soldi dalla mia amante, perché mia madre non perdesse il lusso a cui era abituata.

A rientrare nel nido del mio potente nonno.

Ho mandato mio padre in prigione, sapendo che quello era il suo posto. Lì sarebbe potuto cambiare.

Lo faccio solo per un fine specifico, non per divertimento. Questo mi rende dissimile dai miei compagni dell’Upper East Side. Loro superano i limiti e fanno compromessi per puro divertimento. Io per una giusta causa, che quasi mai mi riguarda.

Per la famiglia sono disposto a tutto. E per i miei amici, anche. Chuck, Blair, Serena…loro farebbero di tutto per me, e per quanto la nostra cerchia di conoscenze si è allargata, noi sappiamo che possiamo contare su di noi, senza giudicare.

Eleganti, viziati, cattivi. Ma ci siamo. Anche solo per un consiglio.

Blair è stata un amica splendida per Serena, nonostante i dissidi. Io ho cercato di aiutare Chuck meglio che ho potuto.

Ora come ora, penso che nessuno possa aiutarlo. E dopo quello che ha fatto al suo grande amore, non voglio nemmeno provarci.

Tradire la perfezione di Blair con la malignità di Jenny.

Pensare che io l’ho salvata Jenny. Ma nessuno di noi si è reso conto di quanto fosse marcita all’interno.

Un tempo avevo una cotta spaventosa per lei.

Ma era già il dopo. Avevo superato un'altra frontiera, geografica stavolta. Ero andato a vivere a Brooklyn con il mio nuovo amico, Dan, perché ero arrabbiato con Chuck.

Chuck mi aveva trattato come un bambino.

Aveva offerto i soldi a mia madre senza dirmi nulla. Si era sostituito a mio padre.

È questo che odio di Chuck.

Pensa di avere tutta l’esperienza degli adulti, e poi fa errori stupidi come andare a letto con Jenny, farsi fregare da suo zio.

Ha sempre avuto un istinto di protezione verso di me. Come se io fossi un bambino e non capissi nulla della vita e delle complicazioni.

Chuck non si è ancora reso conto che ho passato la linea.

Sono nel dopo.
 
La prima linea che ho superato è stata Serena.

La seconda…beh, Vanessa.

Vanessa. Vanessa che Dan ha tradito. Vanessa che non sapeva nulla della prevedibilità del nostro mondo.

Vanessa che filmava. Vanessa che mi invita a concerti rock. Vanessa che mi fa girare il mondo…con lei ho superato molte linee. Per prima, quella dell’Upper East Side.

Mi sono fiondato a Brooklyn.

Brooklyn è tutto un altro mondo. Se l’Upper East Side è il regno delle favole , Brooklyn è il mondo della vita.

Vanessa odorava di nuovo, di pungente, di…particolare.

Era concreta, non sapeva nulla di quel mondo fatto di favole che ora erano diventate incubi asfissianti, da quando mio padre se ne era andato.

Vanessa era l’alternativa. Vanessa ha cercato di attirarmi nel suo mondo. Vanessa ha cercato di salvarmi da Catherine, e non si è tirata indietro quando ha saputo quello che io e la duchessa facevamo.

Se Blair è stata la mia principessa e Serena la damigella lontana, Vanessa è stata … il mio cavaliere.

Vanessa è un cavaliere si. Vanessa è un cavaliere che voleva cambiare il mio mondo.

Vanessa odiava i compromessi. Odiava i compromessi di mio nonno, i miei per salvare mio padre…Vanessa è integra.

Voleva liberarmi, ma l’ho invischiata nel mio mondo, e ne sono pentito…

L’ho lasciata andare, tornare a casa. Si è messa con Dan, il ragazzo giusto per lei.

Vanessa non volta le spalle a nessuno. E ho voluto avvertirla che Dan aveva baciato Serena, ancora.

Perché ha il diritto di sapere la verità, Vanessa.

Vanessa è vera. Vanessa ha svelato i compromessi, i sacrifici, le bugie, il marcio del mio mondo. E di me.

Mi invitava a viaggiare. Profumava di esotico, di posti lontana. Mi invitava a vederli con lei, in groppa al suo cavallo, la sua curiosità.

Ma non ho voluto superare quella linea. Non ero pronto. Ero ancora un ragazzo dell’Upper East Side, e non volevo immischiarla nel mio mondo…mi piaceva lontana.

L’ho amata per la sua lontananza da tutto questo. Se si fosse avvicinata, non sarebbe stata più lei.

Forse c’è ancora una possibilità per noi. Forse, quando dimenticherò finalmente Serena, che non mi apparterrà mai.

Forse un giorno afferrerò la sua mano tesa nel suo invito, e ce ne andremo via, lasciandoci dietro mille favole inutili.

Una cosa la so, adesso.

Quest’anno è stato disastroso. Serena che mi tradisce, Chuck che tradisce Blair…una vera catastrofe.

Ma non dobbiamo guardare indietro. Il lieto fine non è proprietà delle favole.

Time consumes  illusions, so cross the line and find the truth.

 

Spazio autrice:
So che sono in ritardo madornale con questa raccolta. Ma spero vogliate perdonarmi, e accettare Nate Archibald. Il nostro meraviglioso( e superbello ) principe.
Lui mi piace. Non so se ho scritto un bel tributo, se voi lo vedete così. Certo, è un amico meraviglioso per tutti, generoso, gentile… a me con Blair non dispiaceva affatto.
Certo non è Chuck, ma sono stati bene insieme, e io non penso che sia stato con lei solo perché suo padre glielo aveva imposto. Penso che almeno nella seconda stagione la desiderasse veramente.
In genere lo vedo bene con tutte. Con Serena mi è piaciuto molto, nella terza stagione.
Con Vanessa…particolari diciamo. Appartengono a mondi diversi, sono un bel connubio…non mi dispiacerebbero, insieme.
Che dite, il principe merita una recensione?
A presto, spero, con Serena!

Titolo: Il Principe Decaduto

Frase finale: Il tempo consuma le illusioni, perciò supera la linea e trova la verità.








  
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