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Autore: Narsyl    20/02/2006    7 recensioni
Il sole splendeva gioioso nel cielo limpido, e tutto faceva pensare che la primavera era finalmente arrivata. Ma nonostante il dolce tepore che penetrava dalla finestra, il canto degli uccelli, e il fresco profumo di rugiada, nell’animo di Kagome v’era il gelo. Sequel dell'episodio 48 dell'anime, questa è la mia prima ff su Inu quindi siate clementi^^'' La coppia è (ovviamente!) Inu\Kag.. Leggete e commentate vi prego!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ohhhh.. Raga non so perché ho aspettato così tanto a postare qst chappy, che era pronto praticamente da secoli… Forse xkè non voglio finire qst fanfiction, che mi ha dato così tante soddisfazioni… SIGHHHHHH… Questo è l’ultimo capitolo, ma prima di leggere la conclusione di questa storia voglio ringraziare tutti, ma proprio TUTTI, per aver commentato, per avermi spinta a continuare. SIETE DAVVERO MERAVIGLIOSI… Non ho parole, senza di vio non sarei mai riuscita a finirla, siete stati il cuore, l’anima, i polmoni di questa fic.. E ora voglio ringraziarvi tutti dal primo all’ultimo!!

BEA&GIW: raga a voi un saluto speciale xkè adoro le vostre fic. e inoltre siete simpaticissimeeee!!!
T-chan
Le_montagnine
Iride
Keyra_chan
KagomeInuyasha4ever
Elychan
Mewrobby
Shirin
Lily99
Lorimhar
Darkrose12184
Kagomina
Lila
Koko90
Raska81
Il vecchio Totosai
Phoenix89
Luchia nanami
Marty-chan

…GRAZIE… E ora godetevi questo ultimo sospirato capitolo!!

Cap 15: Di te soltanto Così, la decisione venne ancora una volta rimandata, e la sfera rimase indenne nelle attente mani di Kagome, che la proteggeva con coraggio e dedizione. La ragazza era ormai una miko non solo potente, ma anche sicura di sé, il che era di grande aiuto, perché ci voleva una forte personalità per poter meritare dei poteri così straordinari.
Molti la considerarono la miko più potente dopo Mikoriko, e la giovane veniva visitata spessissimo da abitanti provenienti anche da molto lontano, che le chiedevano consiglio e aiuto per qualsiasi cosa. Questo suo nuovo ruolo le dava tantissime soddisfazioni, ma le lasciava pochissimo tempo da dedicare allo studio.
Alla vigilia del matrimonio tra Sango e Miroku, Kagome ed Inuyasha attraversarono il pozzo, per discutere con la madre della ragazza sul suo futuro. Ella li accolse gentile come sempre, ma si vedeva che c’era qualcosa che la preoccupava…
-“ E’ successa una cosa piuttosto spiacevole, Kagome… - spiegò la donna porgendo ai due una tazza di tè – insomma, a causa di tutte queste assenze, i professori hanno deciso che non sei pronta ad affrontare le superiori… Dovrai ripetere l’anno…”
-“ SONO STATA BOCCIATAAAAA ????!!! “ chiese Kagome con rabbia.
-“ Purtroppo si…” confermò la madre sconsolata.
Parlarono fino a notte inoltrata, cercando una soluzione al problema, e alla fine decisero: Kagome avrebbe abbandonato gli studi e si sarebbe dedicata completamente al suo ruolo di sacerdotessa nell’Epoca SenGoku. Ovviamente, sarebbe andata a trovare la sua famiglia il più spesso possibile, accompagnata come di consueto da Inuyasha, che era sempre il benvenuto.
Poi Kagome corse in camera sua, per cercare dei vestiti adatti per l’indomani. Anche se era una sacerdotessa, non aveva nessuna intenzione di recarsi al matrimonio della sua migliore amica con quell’orribile tunica rossa e bianca!! Ci voleva qualcosa di più elegante.
Dopo un attento sguardo nell’armadio, optò per una gonna di lino color panna lunga fino ai piedi con dei laccetti purpurei che partivano dalla vita e si allargavano fino a metà ginocchio;abbinata ad una maglietta di cotone leggerissima, con il collo a barca, purpurea come i laccetti e arricciata subito sotto il petto.
Provò il tutto e guardò la sua immagine riflessa nello specchio. Era semplicemente radiosa: il completo delineava le forme prosperose, e creava un effetto vedo-nonvedo rendendola sexy ma nel contempo elegante.
Prese a spazzolare delicatamente la chioma color ebano, mentre la mente volava via nei ricordi e nei pensieri: era pazzesco, di lì a poche ore Sango e Miroku si sarebbero promessi amore eterno. Come erano cambiate le cose, da quando per la prima volta aveva attraversato il pozzo!! Era cresciuta tantissimo, fisicamente e spiritualmente.
Finì di pettinarsi e si gettò a peso morto sul letto morbido, prendendo la sfera tra le dita e cominciando a giocherellarci distrattamente. Quel meraviglioso gingillo era stato la causa di tutto: tutto, TUTTO, aveva sempre ruotato intorno al fantastico gioiello, capace di rendere potenti, capace di salvare una persona in fin di vita, capace esaudire qualsiasi desiderio, ma soprattutto capace di rovinare la vita di migliaia di persone, accecate dalla bramosia. E, adesso che la sfera aveva una sua proprietaria, ella non sapeva cosa farne…
“ La cosa migliore è usarla… - pensò Kagome sospirando - … usarla per una buona causa, ed evitare così altri guai in futuro… “
Si… però poi come sarebbe passata attraverso il pozzo? Avrebbe davvero dovuto dire addio all’Era SenGoku, e con essa ad Inuyasha?
Al solo pensiero si sentiva mancare.
No, non avrebbe mai rinunciato al suo amore, a costo di sbagliare, a costo di essere incosciente irresponsabile ed egoista.
-“ Ci sarà un altro modo… - bisbigliò la giovane prendendosi la testa fra le mani - .. tutto ciò che desidero è vivere ed essere felice, con Inuyasha… La sfera deve esaudire i miei desideri, no? “ Mentre pronunciava quelle parole, il gioiello cominciò a brillare. Ma Kagome, spaventata, subito scosse violentemente la testa, ricacciando via quei pensieri e lanciando la sfera dall’altra parte del letto. La biglia rotolò lentamente sul lenzuolo leggero e si fermò appena in tempo per non cadere. Il suo colore si era spento di nuovo.
-“Oddio… Stavo per farlo…” boccheggiò la ragazza sconvolta. Chissà come la sfera avrebbe interpretato quel suo desiderio, se Kagome non si fosse riscossa. Avrebbe reso Inuyasha umano, forse contro la sua volontà? O avrebbe reso Kagome una mezzo demone? O avrebbe aperto il passaggio tra questo e l’altro mondo, in modo che demoni di ogni sorta avrebbero invaso la terra? Non ci voleva neppure pensare.
“Quanto sono sciocca!! “ pensò Kagome amaramente. La porta della sua camera si aprì di scatto, e il mezzodemone comparve con il suo solito broncio. Ma quando vide Kagome, che si era alzata e gli aveva falsamente sorriso, i suoi occhi lanciarono saette.
-“ CHE INTENZIONI HAI, EH???!!! “
Il cuore della ragazza perse un battito: che la sfera, nei pochi istanti in cui si era illuminata, avesse combinato chissà quale disastro senza che lei se ne accorgesse?
-“ P-perché?” mormorò Kagome sconcertata.
Lui le si avvicinò con un espressione indecifrabile, squadrandola con lo sguardo e prendendo le mani di lei nelle sue.
-“Ma ti rendi conto che vestita così, appena esci da quel maledetto pozzo ti salteranno tutti addosso??” esclamò Inuyasha seriamente preoccupato.
Lei sgranò gli occhi e lo guardo fisso nelle iridi color miele: tutto qui?! Ma allora non si era accorto di nulla!!! Con il cuore decisamente alleggerito, la miko scoppiò in una risata liberatoria, e poggiò il capo sul petto del ragazzo, rincuorata. Egli la circondò dolcemente con le sue forti braccia, e rimasero così in silenzio, dondolandosi mestamente, come se stessero seguendo una lenta melodia.
-“ Non posso credere che tutto si è finalmente sistemato…” mormorò l’hanyou all’orecchio della giovane.
-“ Voglio rimanere così per sempre…”
-“ Anch’io… - prese il volto di Kagome tra le mani – ero ad un passo dal morire, e sono tornato indietro solo per te…” Si unirono in un bacio appassionato.
-“ Comunque NON MI CAMBIO!!!! “ esclamò Kagome quando si furono staccati, scappando allegramente giù per le scale. Il ragazzo la seguì rassegnato.

Nel villaggio, tutto era un gran urlare e un gran ridere e gioire. I matrimoni, in tutte le epoche, in tutte le culture, sono gioiosi, e quello era un esempio lampante.
Sango era sveglia dall’alba, e chiusa nella casa di una delle donne del villaggio, si stava vestendo. Le mogli del paesello aveva cucito per lei una splendida tunica di seta rosa pallido, lunga fino alle caviglie. Le maniche erano lunghe fino al gomito, e a metà ventre la stoffa si arricciava e un nuovo tessuto faceva capolino, nel suo color porpora, stringendo leggermente la vita e poi scendendo morbido e sfilacciato, lasciando intravedere il vestito sottostante. Il collo era a V, in un classico stile “impero cinese”, ma più casto. Appena l’aveva visto, ne era subito rimasta estasiata.
Si guardò allo specchio, soddisfatta: sembrava che gliel’avessero cucito addosso, le stava davvero d’incanto!!
La porta si spalancò ed una giovane ragazza entrò correndo a salutare l’amica.
-“ Sango, sei un’ incanto! “ disse Kagome ammirata.
-“ Grazie!! – la sterminatrice arrossì, lusingata – anche tu sei molto bella con quei vestiti della tua epoca!! Ma… cos’è quel coso??!! “ Kagome aveva appena tirato fuori dallo zaino una scatola piena di trucchi.
-“ Ti devo truccare…” spiegò la giovane pazientemente. L’altra s’azzittì: una volta tanto, sapeva di cosa parlava Kagome.
La sposina si sedette tranquilla, abbandonandosi alle mani esperte dell’amica, che in mezz’ora, le fece un make-up degno di un’attrice.
-“ Ecco fatto, ora sei davvero divina!! “ esclamò soddisfatta, ammirando la sua opera.

Intanto, i maschietti erano in una casa poco lontano da lì: Miroku, come Sango, si stava preparando, ed Inuyasha lo guardava pigramente, raccontandogli cosa avevano deciso con la mamma di Kagome.
-“… e quindi, lascia perdere quella… ehm, “scola”, o come si chiama, e rimane qui a compiere il suo dovere di sacerdotessa…” finì il mezzodemone con aria appagata.
Il monaco lo guardò alzando le sopracciglia:” … E la sfera?”
L’altro sussultò, evitando d’incontrare le iridi cielo dell’amico:” Non so” borbottò scocciato.
-“ Ma tu che vorresti?” chiese lo sposino fissandolo.
-“ Io voglio solo stare con lei” ammise Inuyasha stringendosi nelle spalle.
-“E se lei volesse che tu diventassi umano e andassi con lei a vivere nel suo mondo?”
Il mezzodemone scoppiò a ridere:” Sai benissimo che Kagome non mi chiederebbe mai una cosa del genere… Lei non vuole mai imporre nulla a nessuno!! “
Miroku annuì, ma non si arrese:” Ma secondo te, lei cosa vuole veramente?”
-“ Dannazione Miroku, non mi scocciare!!! NON LO SO!!! – il suo volto si aprì in un ghigno divertito – piuttosto, tu, sei pronto al grande passo??”
-“ Credo.. di si..” mormorò il monaco, punto sul vivo.
-“ Ti ha incastrato ben bene, eh?”
-“ Già…” disse l’altro con un sospiro rassegnato.
Inuyasha guardò fuori: gli abitanti stavano addobbando il tempio per la cerimonia, ed erano tutti vestiti a festa.
-“ EHHII, MIROKU!!! INUYASHA!!!” Il piccolo Shippo entrò frenetico nella stanza e li guardò con rimprovero:” Insomma!!! Quanto ci mettete, eh? E’ ora di andare, Miroku non vorrai mica farla aspettare!!! “
I due uomini si lanciarono un occhiata divertita: Shippo era diventato molto suscettibile in quei giorni, perché non aveva potuto assistere alla sconfitta di Naraku.
-“ E’ davvero bellissima!! “ aggiunse il piccolo kitsune.
Miroku a queste parole si illuminò e si catapultò fuori dalla capanna, seguito dai due amici, che avevano entrambi un sorrisetto divertito stampato in viso.
-“Non sa cosa gli aspetta…” sussurrarono all’unisono, immaginando la futura vita coniugale del monaco. Conoscendolo, non sarebbe stato per nulla facile!!
La festa durò tutto il giorno, tra risate, parole e scherzi: la gente era euforica, la coppia più unita che mai, e tutto andava esattamente come doveva.
Kagome stava chiacchierando allegramente con un monaco proveniente dal Sud, che le parlava con rispetto e ammirazione, ma i suoi occhi lampeggiavano, contrariati, vedendola a braccetto con un misero mezzo demone: non era davvero una cosa da mostrare in pubblico, una miko importante come lei, considerata come l’erede della grande Midoriko… Che andava in giro scambiandosi effusioni con un uomo dal sangue sporco come quello, che disonore, un mezzo demone… Tutti gli stranieri che erano andati a salutarla, avevano avuto la stessa reazione di sorpresa e fastidio vedendola in sua compagnia. Ad Inuyasha non era sfuggito nessuno di quegli sguardi, ed ogni occhiata velenosa che riceveva era per lui una piccola pugnalata alla schiena, anche se non lo dava a vedere. Non che gli fosse mai importato di ciò che pensano gli altri, ma gli dispiaceva che Kagome fosse mal giudicata a causa della loro relazione. La guardò con la coda dell’occhio: sorrideva e salutava tutti cortesemente, e sembrava ignorare, o meglio non dare importanza alcuna, a ciò che tutti pensavano ma non osavano dire: Una sacerdotessa non può amare un mezzodemone.
L’hanyou si riscosse da quei pensieri, poiché Kagome lo stava trascinando quasi di peso in direzione di un demone dagli occhi di un blu intenso, che la stava salutando con la mano.
-“ Ciao Koga!!!! “ esclamò la giovane baciandolo su una guancia. Il mezzodemone al suo fianco ebbe un tremito, ma non disse nulla, e si limitò a fare un cenno col capo in segno di saluto.
-“ Kagome!! Inuyasha, vedo che ti sei ripreso.. Sono contento! “ disse Koga cortesemente voltandosi verso di lui.
-“ Ehm.. Si, grazie! “ borbottò Inuyasha, leggermente stupito: da quando Koga era così gentile nei suoi confronti?!
-“ Senti, Kagome, io volevo scusarmi di nuovo, sai, per il nostro ultimo incontro… “
-“ Oh Koga, fermati subito!! – lo zittì lei decisa – ti ho già detto che non ha alcuna importanza. Non eri in te, e poi non mi hai fatto neppure un graffio, sono bastate poche parole per farti rinvenire!! “
-“ Si, Naraku è stato davvero stupido a credere che sarei stato davvero capace di ucciderti…” commentò Koga con un sorriso.
-“ Già.. Ma lui ha sempre sottovalutato la forza dei sentimenti.. “ rispose lei sorridendo a sua volta.
Inuyasha stava silente e spostava lo sguardo da uno all’altra, attento a captare qualsiasi parola o gesto TROPPO dolce…
-“ E poi, volevo scusarmi per un’altra cosa, io davvero non so cosa mi è preso non avrei dovuto bacia- Kagome gli lanciò un’occhiata eloquente, ed egli subito si interruppe, guardando nervoso l’hanyou, che sembrava pietrificato dal terrore.
Ci fu un attimo di silenzio, come la quiete che anticipa un tremendo temporale.
..Che non si fece attendere..
-“ CHE COSA AVRESTI FATTO???!!!!!! “ Sbraitò con ferocia, allontanando con rabbia il braccio di Kagome e avvicinandosi al demone lupo, i pugni stretti, pronto a spaccargli la faccia.
-“ Inuyasha, stai calmo, non è come pensi.. – esclamò la ragazza in fretta – davvero, lascia che ti spieghi…”
-“ STAI ZITTA TU!!!! – ringhiò il giovane, il bel viso contorto per l’ira – DICI SEMPRE CHE E’ SOLO UN AMICO, MA BASTA CHE MI DISTRAGGO UN ATTIMO E QUELLO NE APPROFITTA!!! “
-“ Ma non è vero!! – protestò Koga contrariato – io e Kagome avevamo già chiarito la cosa, lo so che ti ama, non te le porterei mai via!! “
Inuyasha parve calmarsi. Si guardò intorno, notando che la festa si era interrotta e che tutti seguivano, chi con interesse e chi con terrore, i loro battibecchi.
-“ Che volete voi!! – esplose arrossendo vistosamente – fatevi gli affaracci vostri, maledizione!! “ Corse via, e tutti si affrettarono, imbarazzati, a ritornare a ciò che stavano facendo prima. Kagome seguì il ragazzo con lo sguardo, e sospirò sconsolata: che figure…
-“ Scusami Kagome, credevo che gliel’avessi detto… “ mormorò Koga, ancora sconvolto.
-“ Bè, avrei dovuto farlo… - rispose la giovane scuotendo la testa – .. ma credi davvero che se gliel’avessi detto saresti ancora tutto intero?”
L’altro scoppiò a ridere, imbarazzato:” Sono fortunato, siamo ad un matrimonio… Credo che si sia controllato solo per non rovinare la festa..”
Kagome annuì, e spostò lo sguardo verso la foresta: sapeva già dove cercarlo…
-“ Scusa Koga, ma ora devo andare a cercarlo… - disse voltandosi verso l’amico – e comunque… Non ti preoccupare per il bacio, è stato un gesto sincero… “ Gli sorrise dolcemente e si allontanò in direzione della foresta.
Lo sguardo di Koga la seguì ancora a lungo, mentre il cuore sanguinava ancora e ancora senza più speranza di guarire; il ricordo del sapore delle labbra di Kagome era l’unica consolazione che avesse, unica roccia a cui aggrapparsi, assieme e tutti i suoi sorrisi e le sue candide mani strette nelle sue. Ma gli bastava… Si allontanò in silenzio, verso nuove strade e nuovi mondi, convinto che ovunque egli fosse andato, il cuore avrebbe sanguinato in eterno…

-“ Il cielo stasera è così limpido… chissà, potremmo addirittura vedere qualche stella cadente!” Kagome si sdraiò accanto al giovane mezzodemone, ed egli si girò velocemente dall’altra parte, dandole le spalle.
-“ Uffa! Ancora non ti è passata?! – esclamò Kagome spazientita – Senti, Koga si stava per sacrificare per me, sapeva che sarebbe morto senza ombra di dubbio, e credeva che quello era un addio definitivo… Tu sai bene quanto egli sia realmente innamorato di me… Mi ha dato un bacetto a fior di labbra, una cosetta di un secondo!!”
Lui non rispose e non si mosse. La giovane s’intristì un poco, e mormorò con voce spezzata:” Credi… credi davvero che dopo la tua morte, io ti avrei sostituito con un altro, così, dopo poche ore?! Ti fidi così poco… ?”
Ancora una volta, egli non rispose, ma si voltò a guardarla.
Sembravano entrambi molto delusi, anche se per motivi diversi. Ad un tratto, Kagome sorrise, e roteò gli occhi con fare rassegnato, come chi deve spiegare qualcosa di molto semplice ad un bambino molto ottuso: “ Tu sei l’unico, Inuyasha, l’unico e solo nel mio cuore, e non potrebbe mai esserci nessun altro… Io ti amo, non voglio niente se non te… Anche se tu fossi morto, il mio unico pensiero saresti comunque tu, per sempre… “
Il cuore di Inuyasha smise quasi di battere, mentre ascoltava quelle parole, che continuarono a rimbombare nella sua testa per un bel po’… Non riusciva a parlare, che strano, era come se le sue labbra non rispondessero ai richiamo del cervello..
Kagome lo guardava con tenerezza, paziente, aspettava che lui rispondesse… Ma dannazione non riusciva a parlare!
… Ma a volte le parole sono superflue..
Il giovane s’avvicinò lentamente, e circondò la debole vita di lei con le braccia. La ragazza sorrise e passò le sue attorno al collo del mezzo demone. Stettero così abbracciati, coccolandosi e scambiandosi baci appassionati, per un tempo indefinito: ore, forse, o pochi minuti. O forse è stato qualche attimo, o tutta la notte… Chissà.
-“ Inuyasha, guarda!!! Oddio, una stella cadente!!!L’hai vista?! “ Kagome distolse l’attenzione dalle audaci labbra dell’hanyou, e alzò il nasino delicato verso il cielo, la bocca socchiusa, gli occhi lucenti d’eccitazione.
-“ No…ma..” Inuyasha non distolse lo sguardo dal viso della giovane, che sentendosi osservata, si voltò a guardarlo. Arrossì impercettibilmente, sorridendo.
-“ Che c’è? “ mormorò.
-“ Ho visto una stella.. ancora più bella…… “ sussurrò lui accarezzandole la liscia guancia rosea.
Le loro labbra si sfiorarono: sentirono i loro respiri nervosi sul viso, e per un interminabile attimo, mantennero quel magico contatto fatto di baci accennati e tacite promesse.
Poi Kagome, senza un reale motivo, deviò e poggiò il capo sul petto del mezzodemone, e chiuse gli occhi.
-“ Che fai? “ chiese il giovane con dolcezza, ma la ragazza intuì una punta di delusione nella sua voce.
-“ Esprimo un desiderio…” disse in un sussurro. -“ Quale?”
-“ Non si dice… - mormorò lei tentennando il capo – sennò non si avvera! “
-“ Lo possiamo far avverare lo stesso… con la sfera…”
Kagome lo fissò accigliata: era vero… E forse, aveva finalmente trovato il modo di utilizzare il gioiello.
-“ Voglio rimanere con te PER SEMPRE” disse la miko sottolineando le ultime due parole.
-“ Ma non si può..” disse Inuyasha improvvisamente triste –“ I mezzo demoni vivono centinaia e centinaia di anni…”
-“ Appunto… - esclamò la giovane trionfale - … e se io chiedessi alla sfera di rendermi la vita lunga quanto la tua? “
-“ Ma… è possibile, secondo te? “
I due si specchiarono negli occhi, e la ragazza schioccò un casto bacio sulla fronte di lui:” Tutto è possibile quando lo si vuole davvero…” Si abbracciarono, e la sfera si illuminò di un potente bagliore perlaceo, che li avvolse entrambi e li fece sollevare di qualche centimetro da terra… Dopo pochi secondi tornarono come prima.
-“ Come ti senti? “ chiese Inuyasha preoccupato. Lei fece spallucce.
-“ Normale… “
-“ Ma come, normale?! “ esclamò l’hanyou spazientito.
-“ Normaleeeee!!!! – urlò lei ridendo – perché, ti sembro diversa? “
Lui la osservò con attenzione, in ogni minimo particolare. La ragazza si senti arrossire, ma il giovane negò con il capo.
-“ No – disse, e nella sua voce si percepiva chiaramente sollievo – sei sempre la stessa… Menomale!! “
Risero e si unirono in un lungo bacio. In quel momento due, tre, quattro comete cadevano luminose, per atterrare chissà dove, per avverare chissà che desideri.. Ma loro non se ne accorsero, poiché ormai non avevano bisogno di nulla di più, se non l’uno dell’altra. Così finisce la loro avventura, finisce sì, ma inizia invece la loro vita insieme, non più demoni malvagi, non più sacerdotesse defunte e piene di rancore, non più incomprensioni, addii, lotte, morti…
No, non più..
Soltanto amore, soltanto lui e soltanto lei, e tutto il resto è solo lo sfondo sbiadito di una meravigliosa storia d’amore, che durerà nei secoli, dei secoli, dei secoli…

FINE
  
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