10 ANNI DOPO
-Mi hai lasciata sola?-
Santana si girò e vide Frances sulla
porta della cucina con i capelli scombinati, si era appena alzata.
L’ispanica si avvicinò alla ragazza e
la strinse forte a se.
-Scusami, ma l’aria fresca mi fa bene
di prima mattina- rispose guardando il balcone dove era seduta fino ad un
momento prima.
-Pensavi a lei?-
Santana le baciò la fronte e si
staccò.
Il giorno prima erano state a cena con
Kurt e Dave al giapponese e l’ex usignolo le aveva detto che la rimpatriata era
saltata perché Brittany e Artie si erano lasciati.
-Amore se non mi parli non so come
aiutarti…- aggiunse Frances completamente disarmata.
-Non devi farlo per forza, è una cosa
che riguarda me!- replicò acidamente la mora.
-Da quando risolvi i tuoi problemi da
sola?- l’aggredì la ragazzetta prima di accorgesi che la latina era scoppiata
in lacrime.
Si avvicinò e l’abbracciò forte.
-Scusa amore-
L’ispanica si strinse forte a lei, era
la prima persona dopo Brittany che la faceva sentire al sicuro.
-Al liceo ero una stronza, avevo tutta
la scuola ai miei piedi-
-Sei una stronzetta pure adesso- replicò
scherzando la rossa.
Santana si asciugò le lacrime con un
dito.
-No lo ero molto di più, ero proprio
una bastarda.-
-Ohy vacci piano con le parole stai
parlando della mia ragazza!- la rimproverò.
L’ispanica sorrise –Poi con Brittany
ho capito di lesbica e tutto è cambiato, si è amplificato e ridimensionato allo
stesso tempo… E sono cambiata!-
-Parlami di lei…-
-Come se non sapessi già tutto!-
Frances inarcò le sopracciglia, è vero
sapeva già tutto ma sapeva anche che l’ispanica aveva bisogno di parlarne.
La mora si sedette
chiuse gli occhi e cominciò a raccontare.
Santana scese
velocemente le scale del palazzo dove abitava, arrivata al piano terra vide in
lontananza Frances che cercava di fermare un taxy.
-Aspetta-
urlò l’ispanica da dentro il portone.
Frances si
girò leggermente, aveva il viso colmo di lacrime e un’espressione
indescrivibile.
-Ti prego...
Fammi spiegare…- disse la mora che adesso era di fronte alla compagna.
-Non adesso
Santana, ho visto abbastanza- rispose freddamente la rossa.
-Non ti
lascio andare… Ti giuro che è stata l’unica volta che è successo… Non lo
volevo, io voglio solo te…- le spiegò tra un singhiozzo e un altro.
-Non lo
volevi?… Santana tu l’hai baciata, l’ho visto, non è stata lei a farlo, sei
stata tu…-
L’ispanica
abbassò lo sguardo, era vero.
-Vorrei solo
che tu mi ascoltassi… e provassi a capirmi come hai sempre fatto…-
-Non posso,
non adesso…-
L’ispanica
provò ad avvicinarsi per abbracciarla ma la rossa fece uno scatto indietro per
non farsi toccare.
-No, ti prego
non toccarmi…- aggiunse la donna dopo averla guardata con sofferenza.
La mora la guardò allontanarsi e salire su un taxy, era senza
parole non immaginava una reazione del genere… Poi guardò l’orologio, erano le
sette di sera, era evidente che la rossa le voleva fare una sorpresa tornando
prima a casa.
-Mi dispiace-
disse semplicemente la bionda vedendo rientrare l’ex cheerios in casa.
La mora
guardò Brittany e chiuse la porta –non è stata colpa tua… Ho sbagliato io-
disse rimanendo colpita da se stessa, in un qualsiasi altro momento o
situazione le avrebbe iniziato a urlare addosso tutto il suo dolore scaricando
su di lei la colpa, ma non in quel momento, era come se Frances con le sue
poche parole le avesse risucchiato tutta la sua forza.
La
ballerina
si alzò raggiungendo l’amica all’ingresso –Se
c’è qualcosa che posso fare… Io…-
-Vai via…-la
zittì la mora.
Brittany
senza dire una parola prese le sue cose e uscì dall’appartamento.
Adesso era
rimasta sola.
…
…
La latina
stava rannicchiata sul divano con le braccia che stringevano le gambe che aveva
al petto, si sentiva piccola piccola.
-Ehy sergente
istruttore…-
Santana si
girò e vide Dave che era appena entrato in casa.
-Grazie per
essere venuto- aggiunse senza staccare le gambe dal petto.
Il ragazzo si
sedette accanto a lei e l’abbracciò forte.
-Raccontami
tutto..- disse semplicemente l’ex titans.
Santana alzò lo sguardo verso la testa dell’omone, lo guardò
per qualche secondo e poi scoppiò a piangere.
Frances salì
nel taxy dicendo velocemente l’indirizzo di Quinn.
La bionda era
l’unica che in quel momento poteva aiutarla.
Da quando si
era lasciata con Tommy aveva perso buona parte dei suoi amici che si erano schierati
dalla parte del ragazzo che era stato lasciato, in più molti non condividevano
il fatto che stesse con una donna.
Aveva un
sacco di colleghi con cui si trovava bene ma l’unica persona con cui aveva un
rapporto sincero era il fratello che però stava fuori città. Con Quinn si era
trovata da sempre bene, erano sulla stessa lunghezza d’onda su molte cose, in
più conosceva Santana.
Quinn era la
scelta migliore anche perché sapeva che la mora non l’avrebbe chiamata subito,
si sarebbe rivolta a Dave in quel momento, la conosceva fin troppo bene e anche
se non era sicura su quello che fosse successo con Brittany sapeva che l’ispanica
aveva bisogno di una persona che l’appoggiasse e, soprattutto, che le desse
ragione, cosa che Quinn non faceva quasi mai.
…
Quinn rispose
al citofono, era Frances, non sapeva cosa fosse successo perché la rossa le
aveva scritto un messaggio chiedendole se poteva andare da lei senza
specificare altro.
Poi aprì la
porta e vide la rossa con le lacrime agli occhi e completamente in trans.
-Francy ciao,
che è successo? Santana dov’è?- chiese la bionda che si stava iniziando
seriamente a preoccupare.
-Ha baciato
Brittany…- disse con un filo di voce prima di entrare.
Quinn per un attimo tirò un sospiro di sollievo, in quei
pochi secondi si era fatta dei castelli in aria su incidenti, morti e malattie
terminali che avevano inaspettatamente colpito Santana… Poi dopo un attimo
realizzò quello che la scenografa le aveva appena detto
–Che cosa?- urlò alla
rossa con una faccia scioccata.
-Vuoi che
porto i file della colla per la dentiera?- chiese il ragazzo mentre abbracciava l’ispanica.
-No,
domani vengo a lavoro…-
-Ok… Ma dove
credi che sia andata?- chiese il ragazzo.
-Chi?- Chiese
confusa la mora.
-Francy… Dici
che è andata dal fratello…?-
-No Jack sta
troppo lontano…- rispose la latina senza pensarci su.
-E allora
dove può essere andata? Non sei preoccupata?-
-No perchè
sento che è al sicuro...-
La mora era
devastata per quello che era successo, per come l’aveva guardata Frances, e
soprattutto per quella reazione così strana.
Di solito la
rossa era la prima a voler parlare delle cose scomode, ma evidentemente quello
non era il momento.
L’aveva
guardata negli occhi prima che si allontanasse e aveva sentito la sua
sofferenza scorrergli nelle vene, ma in quel momento era tranquilla.
Sapeva che la rossa non avrebbe fatto pazzie e come una
sensitiva la percepiva e sapeva che in quel momento era al sicuro e sicuramente
protetta.
La rossa
stava sorseggiando la camomilla che le aveva preparato l’amica, erano in cucina
sedute al tavolo quadrato della bionda.
-Tranquilla
finisco di bere e vado via… Ci dovrebbe essere un albergo in zona- disse
sorridendo la scenografa.
-Scherzi! Tu
stanotte dormi qui, e rimani fino a quando vuoi…- disse seriamente la bionda.
-Grazie Quinn…-
-Comunque l’ho
notato pure io che era un po’ strana…-
In quel
momento Frances ebbe come una rivelazione
-Cazzo me lo
sentivo, lo sapevo che c’era qualcosa che non andava anche se non potevo
guardarla negli occhi…- disse tra se e se.
-Non è facile
neanche per lei, si sta relazionando con qualcuno che le ha sconvolto la vita
dieci anni fa-
-Lo so Quinn,
quando sono andata via glielo leggevo negli occhi, neanche lei sapeva quello
che faceva, mi sembrava così persa…- aggiunse la rossa con gli occhi lucidi.
-Quindi… La
perdonerai?- chiese curiosa la bionda.
La ragazza
guardò l’insegnante e nei suoi capelli biondi intravide il biondo della donna
che fino a qualche ora prima baciava la sua.
-L’ho vista con i miei occhi Quinn, non so se potrò più
fidarmi di lei…-
-Cosa pensi
di fare adesso?- chiese il ragazzo dalla parte sinistra del letto.
-Non lo so…-
disse la mora guardando il soffitto.
-Pensi che ti
perdonerà?-
La donna si
girò verso Dave e poi chiuse gli occhi.
-Ho solo
paura che non si fidi più di me…- disse l’ispanica prima di addormentarsi.
-----
-----
Volevo ringraziare
tutti i lettori e chi ha recensito accogliendo la mia richiesta!
Questo capitolo
è un po’ più corto e anche di transizione però era necessario, anche se è stato
molto faticoso a livello di scrittura.
Spero comunque
vi sia piaciuto
Un saluto
Will