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Autore: manubibi    23/05/2011    4 recensioni
(Crossover Iron Man/AI - Intelligenza Artificiale) Cosa succederebbe se Tony Stark, in un giorno più sforturnato che fortunato, si imbattesse per caso in un robot? O meglio in un mecha costruito appositamente per sedurre? E se il suddetto mecha prendesse una cotta per lui? Una grossa, enorme scocciatura.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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E' perché ha la musica a volume alto ed è concentrato sul proprio nuovo progetto. Per questo Tony, appena Joe gli compare a fianco con la sua espressione vacua e la sua canzone appena udibile sopra il frastuono, quasi trasalisce ed emette una mezza imprecazione.

- Joe! Chi ti ha fatto entrare?

Il robot si limita a fissarlo senza battere ciglio, sorridendo poi in quel suo modo plastico e quasi inquietante. 

- Volevo chiederti se hai bisogno di un massaggio, o di una pedicure. O di--

- No! Joe. Non voglio niente da te. Sparisci, sto lavorando.

Joe si limita a fissarlo senza tradire alcuna emozione. Anche perché non ne ha, comunque.

- La mia canzone non funziona?

Tony alza un sopracciglio, fissandolo con incredula ironia. Non può credere che Joe pensi che quella canzone possa anche solo vagamente sedurlo. E poi c'è un altro motivo per cui non può funzionare.

- Ti prego, Joe, ormai mi irrita sentirla. E' ripetitiva, sai? E' come se una versione miniaturizzata di te fosse sempre dentro la mia testa (Dio me ne scampi) e bam bam bam, mi martellasse con la stessa identica canzone tutto il giorno, e risentirla non migliora la situazione!

- Oh - mormora Joe, abbassando lentamente la testa e rimanendo in quella posizione per qualche secondo, tanto che Tony per un momento pensa che si sia spento per la delusione. Ed invece Joe alza di nuovo lo sguardo di scatto, con un altro sorriso da serial killer. - Puoi installarmene altre! - esclama, avvicinandosi appena ed accarezzandogli piano il braccio. - So che lo vuoi.

Lo stupore, risentimento ed il sarcasmo crescono in tumulto dentro gli occhi di Tony, che scuote la testa alzandoli al cielo e tornando a guardare il suo modello di macchina iper-accessoriata con aria critica.

- Joe, al massimo l'unica canzone con cui mi puoi sedurre è I've Got Big Balls.

Ovviamente citandogli la canzone più tamarra e caciarona degli AC/DC non sta facendo altro che prenderlo in giro. Ma Joe chiaramente non è stato programmato per cogliere l'ironia, perciò non fa altro che rimanere lì, perplesso dalle scelte del suo nuovo padrone, per dei minuti interi, mentre l'altro non gli presta più la minima attenzione, probabilmente già immerso del tutto nel lavoro. Perciò non si accorge nemmeno che Joe è sparito, se escludiamo che non ci sono più canzoni melense a coprire i suoi Black Sabbath.

Poco dopo, in parziale contrasto con Paranoid, sente la voce di Bon Scott ringhiare ironia da ogni parola.

 

Oh I've got big balls

I've got big balls

And they're such big balls

Dirty big balls

And he's got big balls

And she's got big balls

But we've got the biggest balls of them all!

 

Alza lentamente la testa, voltandosi verso il punto dove prima c'era Joe e trovandolo sempre lì, come se non si fosse mai mosso. Solo che ora tiene la bocca aperta inespressivamente, riproducendo il pezzo con un fastidioso riverbero, come se l'avesse registrata da una radio. E probabilmente è quello che ha fatto.

E certe cose, dalla bocca di Joe, suonano sbagliatissime e completamente disgustose. 

- Okay, okay, Joe, non intendevo letteralmente! - esclama Tony, allargando le braccia e lasciandole ricadere lungo i fianchi, esasperato. - Stavo scherzando!

Joe chiude la bocca, senza cambiare espressione, e si limita ad un "Oh" appena stupito. - Ma non posso tenermi la stessa canzone se ti dà fastidio. 

- No, decisamente no - risponde prontamente, riprendendo il dannatissimo lavoro alla Iron Mobile, come l'ha provvisoriamente chiamata. 

- Volevo appunto chiederti se... Magari... 

Mentre si insinua nei suoi pensieri Tony si volta lentamente a guardarlo di sbieco in cagnesco.

- Cosa?

- Se potevi installare altre canzoni nel mio sistema. Così varierei.

Tony sospira profondamente, passandosi le dita fra i capelli e riflettendo. Insomma, qualche giorno prima non avrebbe preso in considerazione nessuna minima proposta di Joe, ma ha realizzato che ci dovrà vivere insieme per un pezzo, quindi è meglio che un po' lo ascolti, se non vuole rendere tutto questo un inferno più di quanto non lo sia già.

Infine si limita ad annuire lentamente, rassegnandosi all'idea che la Iron Mobile dovrà aspettare, almeno oggi. 

- Okay, bene - dice, recandosi a spegnere le casse. - Che canzoni vuoi allora? - chiede in tono sconsolato mettendo le mani ai fianchi e passandosi le mani sugli occhi, già un po' disperato.

Joe ci pensa su con attenzione. Poi gli torna in mente un'informazione processata tempo prima. Gli piace Elvis.

- Mi piacerebbe che mi installassi qualche canzone di Elvis Presley. 

- Oh, sei un fan... - esclama Tony con poca convinzione.

- Non capisco. Non sono un ventaglio.*

- No, intendevo un fan...atico! Sai un... Ammiratore, ecco - spiega Tony, accorgendosi di essere entrato in un tunnel senza uscita.

- Quindi gli ammiratori sono ventagli? - chiede Joe, annotando le nuove informazioni con certosina attenzione nel proprio database. Sono pazzi, questi umani.

Tony alza di nuovo gli occhi al cielo.

- Lascia perdere, Joe. Allora, che dannatissime canzoni vuoi?

Joe si sta evidentemente ancora lambiccando il pannello sull'associazione che può esistere fra ventagli e musicisti, ma poi si scuote dalle proprie domande e fissa di nuovo Tony. - Oh. Mi piacerebbero "Loving You" ed "I Love You Because" - risponde.

Tony sospira, annuendo. - I titoli non mi piacciono proprio, considerando che sei tu e che dovrò sentire melensità per il resto della vita... - pausa. - Okay. Dio - aggiunge, come a dire a se stesso che non avrebbe mai dovuto riparare quella cosa.

Joe sorride, per la prima volta in modo quasi umano, senza sembrare un macellaio o il clown di IT. - Bene! - esclama. E senza che Tony gli abbia detto qualsiasi cosa, si sdraia sul lettino poco lontano, fissandolo insistentemente da lì, in trepida attesa. Tony, dopo altri istanti di esitazione, decide che ormai il famigerato dado è tratto. 

E che Dio ci salvi tutti.

- Va bene, va bene. Mi procuro gli mp3 - dice sconsolato, posizionandosi davanti ad un computer ed armeggiando con il riproduttore musicale finché non torna vittorioso - ma anche un pò perdente - con un disco rigido esterno. Ed osserva il corpo ridicolmente vestito del suo nuovo robot. - Beh, mi sa che dovrò aprirti di nuovo il pannello frontale - dice con aria critica, puntando alla sua fronte.

- Va bene - risponde prontamente il robot, annuendo ed, anzi, premendo da solo il pulsante dietro gli incisivi che aprono il suo viso letteralmente, mostrando tutto l'intricato meccanismo dietro le apparenze.

Tony sospira piano, consapevole di essere comunque entrato nel suo mondo analitico dove Joe è un trabocchetto da risolvere ed un problema pratico. Come installare dati in un sistema sprovvisto di entrate di qualsiasi tipo.

- Joe - lo chiama, sperando sia ancora acceso.

- Sì? - risponde una voce diversa, più metallica, da dentro il cranio di Joe. 

- Come posso trasmetterti nuovi dati? - chiede, accarezzandosi il mento.

- Ho una porta infrarossi - replica prontamente il mecha, in tono piatto. 

- Dove? 

Per tutta risposta una sezione del pannello si scopre, mostrando un quadratino scuro.

- Oh, eccolo lì - esclama sovrappensiero, accendendo il disco esterno e sospirando. - Sai che me ne pentirò, vero - mormora, senza domandare, perché sa che è così.

 

Finita l'operazione, dopo qualche minuto, Tony si sta già pentendo amaramente di aver concesso quel piccolo contentino a Joe. Che, non contento di averlo disturbato per giorni interi con i suoi tentativi di seduzione ora sta facendo balletti lenti ed aggraziati tutto intorno a lui, con una delle nuove canzoni in diffusione, in evidente stato di gioia.

 

I will spend my whole life through

loving you, loving you.

Winter, summer, spring-time, too,

loving you, loving you.

Makes no difference where I go or what I do.

You know that I'll always be loving you.

 

Tony, a questo punto, sarebbe felicissimo di costruire la Iron Mobile al solo scopo di lanciare razzi al nucleare contro quel robot.

- Joe, spegni quella musica - ordina, massaggiandosi le tempie, in agonia, e sospirando di nuovo.

- Non ti piace? - chiede il mecha, continuando con la sua danza inutile - perché assolutamente inefficiente nel portarlo fra le sue braccia meccaniche.

- No - risponde seccamente, alzandosi e praticamente fuggendo al piano superiore, in cerca di Pepper. Solo lei, in momenti come questo, può tirargli su il morale.

Joe non se ne accorge nemmeno e, nella sua gioiosa solitudine, continua a volteggiare serenamente.

 

 

NdA: Sì, capitolo un pò inutile, ma volevamo descrivere questa scenetta, che però forse non è neanche venuta così divertente... Io spero che questa fic vi stia piacendo, perché è l'unica cosa che mi tira su di morale quando la scrivo xD come sempre, dedichina e cuoricini a Fra che sa tutto di questa storia e nonostante questo mi commenta ogni capitolo *____________*

   
 
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