[2] 30 giugno 1976
“Vieni via con me,
che non avrai niente da rimpiangere”
(Raf, Via)
“Il tuo baule è ancora intatto, e non hai dato ordini a
Kreacher. Intendi lasciarlo così fino a settembre?”
Detesto il tono di mia madre quando sottolinea l’ovvio.
“No. Intendo infilarci dentro anche il resto delle mie cose
e andarmene.”
Parlo tenendo gli occhi fissi sul mio piatto, ma posso
immaginare la ruga sottile che si forma all’angolo della sua bocca.
Sarebbe una bella donna, se almeno di tanto in tanto
sorridesse.
“Immagino tu abbia organizzato tutto nei dettagli” commenta.
“Sì, infatti. Con permesso, ma ho un autobus da prendere”
replico, alzandomi da tavola, mentre Regulus smette di mangiare.
Non è più tempo di
indugiare.
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