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Autore: DiNozzo323    24/05/2011    2 recensioni
Una normale ragazza, appassionata dei libri di Tolkien, si ritroverà nel suo mondo immaginario preferito con il compito di aiutare i membri della Compagnia a portare a termine la loro missione.
La storia è già stata conclusa e deve solo essere postata, quindi niente attese di mesi senza pubblicazione, è una promessa.
...Era tarda notte quando si sentì un leggero tonfo provenire da una stanza da letto illuminata appena da una candela al profumo di vaniglia. Il tonfo che si era appena udito era quello di un libro bello doppio che veniva chiuso dopo essere stato letto... [to be continued]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frodo, Gandalf, Merry, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ù.ù Quasi quasi mi chiedo se non posto troppo velocemente... XD Ah, non so se si capiva nei capitoli precedenti, spero di si, i discorsi tra “” sono pensieri, quelli tra - - sono discorsi a alta voce. Altrimenti non so se si capisce molto di cosa scrivo. Un grazie sempre a tutti coloro che leggono, anche silenziosamente, e a nini superga per averla messa fra i preferiti e Eruanne e elepaddy85 per averla messa fra le seguite. Buon capitolo! A domani!



Alle 9 e un quarto suonò la sveglia dell'orologio di Lilia e lei aprì per prima gli occhi. Merry era di fronte a lei, i loro volti vicini. Anche lui aprì gli occhi e si sorrisero. Pipino invece era abbracciato a Lil da dietro e dormiva ancora.

-Merry, io devo alzarmi... È tardi... Mi dai una mano?-

-Cosa devi fare che vai così di fretta?-

Strano, loro dovrebbero sapere del Consiglio, altrimenti come fanno a “prendervi parte”? Vabbè, per sicurezza lo informerò io.”

-Devo partecipare a un Consiglio dove sono riuniti i rappresentanti delle varie razze della Terra di Mezzo per decidere della sorte dell'Anello. Anche Frodo vi parteciperà. Pensavo lo sapessi.-

-Ah, no, il caro cuginetto non ce l'aveva detto... Buono a sapersi... Allora sveglio Pipino e ci cambiamo, così poi ti accompagniamo in camera tua e poi al Consiglio, che ne dici?-

-Che sei grande Merry!- Gli occhi le brillarono e subito scoppio a ridere quando Merry fece alzare Pipino gettandogli un secchio d'acqua addosso, bagnando anche Lilia che era stretta a lui.

-Merry! Sei impazzito?- Gridò Pipino dopo essere stato svegliato bruscamente.

-Che c'è? Ti ho solo fatto risparmiare il tempo per fare il bagno. Dovresti ringraziarmi....-

-Oh si, adesso ti faccio vedere io come ti ringrazio!- E Pipino corse per la stanza rincorrendo Merry con un secchio d'acqua addosso, che però finì quasi completamente addosso alla povera Lilia, in quanto Merry si era riparato dietro di lei.

-Ahahahah! Lil! Sei bagnata fradicia!-

-Oddio! La camicia da notte! È diventata trasparente!- Urlò prima di scappare sotto le lenzuola e di coprirsi fino al naso. Facendo divertire troppo i suoi amici per la reazione che aveva avuto.

-Tieni Lil, prendi questa. È una mia camicia. Ti dovrebbe andare bene.- Disse Pipino sentendosi un po' in colpa per il guaio che aveva combinato.

-Grazie. Ehi, non è che posso tenerla per oggi? Vorrei evitare di andare al Consiglio con un vestito...-

-Certo... Quale Consiglio?-

-Ti spiego tutto dopo Pipino.- lo zittì Merry mormorando a denti stretti.

-Ok, ragazzi. Cambiatevi, così mi accompagnate un secondo in camera mia a finirmi di vestire.-

-Lil, ti dispiace girarti?- chiese Merry.

-Si, mi dispiace.- Rispose con finto sguardo perverso. -Scherzavo. Mi giro un po' faccia al letto.-

Parlavano del più e del meno mentre i due ragazzi si cambiavano.

-E adesso tu come ci arrivi in camera tua? E' al piano di sotto, dopo tutto il corridoio e indossi solo la camicia di Pipino...-

-Dunque, io mi metto in mezzo a voi due, uno mi cammina avanti e uno dietro, e se passa qualcuno vi parate davanti a me. Speriamo di non incontrare nessuno.-

-Contenta tu. Allora esci dal letto e andiamo.-

-Ok... Esco...- Uscì da sotto le lenzuola e scese con calma dal letto. Era davvero bella, e l'essere per parte elfo, e quindi avere la loro bellezza, la rendeva stupenda ai loro occhi, infatti sia Merry che Pipino rimasero a bocca aperta anche solo nel guardare le sue gambe, lasciate scoperte dalla camicia troppo corta affinché le potesse coprire.

-Se fate così torno sotto le lenzuola e poi ve lo sentite voi Gandalf per avermi fatto fare tardi...-

-No, non sia mai. Andiamo.- dissero in coro chiudendo la bocca, rabbrividendo al pensiero di come avrebbe potuto reagire lo Stregone.

-Merry, io sto dietro.- Mormorò Pipino all'orecchio del cugino che scuoté la testa rassegnato.

Così si incamminarono per il corridoio. Cauti, sperando di non incontrare nessuno. A Lilia ricordava Mission Impossible... Erano arrivati quasi alle scale quando sentirono una voce.

-Pipino! Cosa state facendo? Perché camminate in questo modo strano?- Era Sam che, con Frodo, si stava dirigendo con calma verso il giardino dove si sarebbe tenuto il Consiglio.

-Cosa? Io? Nulla! Non è vero Merry?- Con un'abile mossa Merry e Pipino si erano affiancati a coprire Lilia che si trovava adesso nascosta dietro di loro.

-Verissimo! Stavamo andando a fare... Colazione!-

-Esatto, soli soletti a fare una abbondante colazione...-

-Soli soletti... E com'è che io vedo 5 gambe?- Fece Frodo, rassegnato nell'avere due cugini e amici come loro. Quando disse ciò improvvisamente sparì la quinta gamba, ma al suo posto si sentì un tonfo. Infatti nel compiere il gesto troppo velocemente Lilia era inciampata e era caduta. Tipico di lei, che era sempre stata abbastanza imbranata.

-Ok, ok... La stavamo solo proteggendo da sguardi indiscreti...-

-Pipino, se vi è qualche sguardo indiscreto, quello è il proprio il tuo...- borbottò Sam.

-Lil, ti sei fatta male?- Le chiese Merry dando le spalle agli altri.

-No, non mi sono fatta nulla... Stupida goffaggine...- Alzò lo sguardo dal pavimento e vide due occhi azzurri che la guardavano attraverso le gambe di Pipino. Quando vide i suoi occhi divenne viola e si alzò di scatto, nascondendosi dietro a Merry e abbracciandolo, sperando di diventare tutt'uno col ragazzo, troppo imbarazzata dall'essere vista in quelle condizioni da lui...

-È una storia lunga...- Sussurrò Merry.

-Devo arrivare in camera senza essere vista da nessuno... O meglio, da nessun altro. Per questo ero nascosta fra Merry e Pipino.-

-Scusa Lilia, ma perché non ti devono vedere le altre persone?- chiese Sam che ancora non si era avvicinato.

-Bé... Diciamo che questi non sono gli abiti migliori con cui andare in giro per Imladris, nella casa di Sire Elrond.- commentò facendo capolino da dietro l'Hobbit.

-Ah, ecco. Decisamente no.- scuoté la testa Sam. Frodo intanto era rimasto in silenzio. Pensieroso e alquanto indispettito dal fatto che la ragazza non indossasse null'altro che la camicia di uno dei suoi cugini.

-Andiamo, vi accompagniamo.- Disse Sam prima di rimettersi in cammino. Sia lui che Frodo furono ben attenti alla spiegazione dei due ragazzi sul perché l'amica fosse in quelle condizioni, soprattutto quest'ultimo. Per fortuna non fecero altri incontri strada facendo e tutti e quattro attesero cinque minuti che Lilia fosse pronta per andare tutti insieme. Lilia sapeva che avrebbe trovato delle opposizioni sul fatto che avrebbe fatto parte della Compagnia, in quanto donna, così sperava che presentandosi vestita da uomo passasse inosservata. Pantalone marrone, camicia bianca e coda di cavallo le sembrarono la cosa ideale.

Dopo non molto suonò una campana e Frodo e Lilia capirono che era iniziata la riunione “segreta”. Così si andarono a sedere. Frodo tra Bilbo e Gandalf e Lilia tra Gandalf e un elfo di cui non conosceva. Nemmeno si sedette che molti la guardarono straniti domandandosi cosa ci facesse una donna là in mezzo. Le davano molto l'idea di essere nel Medioevo, quando le donne contavano meno di nulla. Solo Gandalf le toccò la spalla in segno di coraggio e Aragorn le sorrise.


-Stranieri di remoti Paesi e amici di vecchia data, siete stati convocati per rispondere alla minaccia di Mordor. La Terra di Mezzo è sull'orlo della distruzione. Nessuno può sfuggivi. O vi unirete, o crollerete. Ogni razza è obbligata a questo fato, a questa sorte drammatica. Porta qui l'Anello, Frodo.- Con queste parole ebbe inizio il famoso Consiglio di Elrond. E con queste parole Frodo si alzò e posò l'anello su una pietra alta posta al centro del Consiglio. Camminò piano e tutti si girarono verso di lui.

-Allora è vero.- Boromir pose una mano sul mento, con fare pensieroso. Lilia sapeva cosa stava pensando e cosa covava il suo cuore e presto lo avrebbero scoperto anche gli altri.

-In un sogno ho visto il cielo dell'est rabbuiarsi, ma ad ovest resisteva una pallida luce. Una voce gridava: 'Il giudizio si sta avvicinando, il flagello di Isildur si è svegliato'. Il flagello di Isildur...- Stava quasi per toccare l'anello quando Elrond si alzò di scattò gridando il suo nome e Gandalf recitò il verso famoso nella lingua oscura.


-Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul, Ash nazg thrakatulûk, Agh burzum-ishi krimpatul-


Con quelle parole il cielo si oscurò e la terra prese tremare. Boromir si sedette spaventato.

-Mai prima d'ora una voce aveva usato le parole di quella lingua qua a Imladris.-

-Tuttavia non ti chiedo perdono, Signore. Perché la lingua nera di Mordor può essere ancora udita in ogni angolo dell'Ovest. L'anello è del tutto malvagio.-

-Questo è un dono... Un dono ai nemici di Mordor! Perché non usare l'anello? A lungo mio padre sovraintendente di Gondor ha tenuto le forze di Mordor a bada. Grazie al sangue del nostro popolo tutte le vostre terre sono rimaste al sicuro. Date a Gondor l'arma del nemico. Usiamola contro di lui.-

Cavoli Boromir, ma lo vuoi capire che è inutile?!”

-Non potete servirvene. Nessuno di noi può. L'Unico Anello risponde soltanto a Sauron. Non ha altri padroni.-

Vai Aragorn! Sei tutti noi!”

-E cosa ne sa un Ramingo questa faccenda?-

O scè, mo ti vatto proprio.”

-Non è un semplice Ramingo. Lui è Aragorn, figlio di Arathorn. Si deve a lui la vostra alleanza.- Legolas lasciò sbigottiti sia Boromir che Frodo, che non conoscevano ancora la vera identità dell'uomo.

-Aragorn? Questo è l'erede di Isildur?!-

E cos'è mo sta faccia schifata?”

-Ed erede al trono di Gondor.- Ci tenne a precisare l'elfo.

-Avodat, Legolas.-

-Gondor non ha un re. A Gondor non serve un re.-

Già, ha bisogno di quel pazzo di tuo padre invece...”

-Ha ragione Aragorn. Non possiamo servircene.-

-Non esiste altra scelta. L'Anello deve essere distrutto.-

-Allora cosa aspettiamo? Aaaah!- Urlò Gimli cercando di spezzarlo con la sua ascia, che andò in frantumi. In quel momento Lilia si rese conto che stava mimando le frasi con la bocca, perché Aragorn la guardò in modo strano. Frodo ebbe una fitta alla testa e Lilia e Gandalf se ne preoccuparono.

-L'Anello non può essere distrutto qui, Gimli figlio di Gloin. Qualunque sia l'arte che noi possediamo. L'Anello fu forgiato fra le fiamme del Monte Fato. Solo lì può essere annientato. Deve essere condotto nel Paese di Mordor e va ributtato nel baratro infuocato da cui è venuto. Uno di voi deve farlo.-

Andiamo, senza palle. Siete uomini o femminucce? Frodo è più uomo di tutti voi messi assieme...”

-Non si entra con facilità a Mordor. I suoi cancelli neri sono sorvegliati da più che meri Orchi. Lì c'è il male che non dorme mai. Il grande occhio è sempre all'erta. È una landa desolata squassata da fiamme, cenere e polvere. L'aria stessa che si respira è un'esalazione velenosa. Neanche con diecimila uomini sarebbe possibile. È una follia...-

Oh! Vedi che quando sei calmo riesci a ragionare?”

-Non avete sentito ciò che ha detto re Elrond? L'Anello deve essere distrutto!- disse Legolas alzandosi in piedi... Esuberante l'elfetto.

-E suppongo che pensi che sarai tu a farlo?!-

-E se falliamo cosa accadrà? Cosa accadrà quando Sauron si riprenderà ciò che è suo?-

-Sarò morto prima di vedere l'Anello nelle mani di un Elfo! Nessuno si fida di un Elfo!- Dire che Gimli offese tutti i presenti o quasi non si allontana dalla realtà. Tutti si alzarono e iniziarono a discutere. E Frodo stava sempre peggio. Lilia lo sapeva ma sapeva anche che non poteva fare nulla, o avrebbe rischiato di cambiare il corso delle cose.

-Lo porterò io! Lo porterò io! Porterò io l'Anello a Mordor.- Tutti si zittirono e si girarono verso di lui. Una voce nella testa di Lilia voleva gridare: “No! Non devi!” Ma la ragione prevaleva e lei sapeva che così doveva essere.

-Solo non conosco la strada.-

-Ti aiuterò a portare questo fardello, Frodo Baggins. Finché dovrai portarlo.- Gandalf gli si affiancò.

-Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti io lo farò. Hai la mia spada.- Aragorn si inginocchiò e gli prese le mani.

-E hai il mio arco.- Legolas

-E la mia ascia.- Gimli

-Reggi il destino di tutti noi, piccoletto. Se questa è la volontà del Consiglio, allora Gondor la seguirà.- Anche Boromir aveva accettato le sorti dell'Anello.

-Ovviamente non penserai di liberarti di me, tanto facilmente, vero Frodo Baggins?- Era una voce femminile quella che si udì e Gandalf si spostò per fare spazio a Lilia, che si mise alla destra di Frodo sotto lo sguardo sconcertato di tutti.

-Una donna? Missioni pericolose come questa non sono adatte alle donne.- Lilia abbassò lo sguardo demoralizzata.

-Non parlerei della giovane Lilia in questo modo. Ci ha aiutato a respingere i Nazgul a Colle Vento.- La difese Aragorn.

Un re che difende una piccola Hobbit... Davvero cose dell'altro mondo...”

-Boromir, figlio di Denethor. Se vi è un dono per i nemici di Mordor, è questa ragazza. Ha il permesso di venire con voi.- Commentò Elrond lasciando tutti i presenti, Gandalf escluso, con mille domande che gli ronzavano per la testa.

-Ehi!-

Ecco i miei tre piccoli eroi!”

-Padron Frodo non si muoverà senza di me.- Disse incrociando le braccia, affiancandosi al padrone.

-No, certo. È quasi impossibile separarvi, anche quando lui viene convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei.-

-Ehi, veniamo anche noi! Dovrete mandarci a casa legati in un sacco per fermarci.- Disse Merry, correndo affianco a me.

-Comunque ci vogliono persone intelligenti per questo genere di missione... Ricerca... Cosa!-

-Ma così ti auto-escludi Pipino.-

Cattivo Merry... Ahahahahah”

-Dieci compagni... E sia. Voi sarete la Compagnia dell'Anello.-

-Grandioso. Dov'è che andiamo?- Pipino, sempre il solito.


I giorni che seguirono il Consiglio, precedenti la partenza da Gran Burrone scorsero veloci. Lilia divenne molto amica di Merry e Pipino e trascorreva molto tempo con loro. Forse di tutti loro lei era l'unica che sapeva realmente a cosa sarebbero andati incontro, ma non sapeva invece come si sarebbe dovuta comportare. Seguire il libro avrebbe significato la perdita di Boromir che, per quanto potesse cadere sotto l'influenza dell'Anello, non era malvagio, aveva una vita davanti a se. Quella di Gandalf la preoccupava maggiormente. E se qualcosa fosse andato storto e lui non fosse più tornato? Frodo avrebbe potuto evitare di perdere un dito per colpa di quel verme di Gollum e ferire nell'animo il povero Sam, che proprio non se lo meritava. Per non parlare di Merry e Pipino. Quali orrori li aspettavano. Insomma, era molto pensierosa e indecisa su cosa fare. D'altro canto non poteva nemmeno distanziarsi troppo dal libro, o il suo aiuto sarebbe stato vano, a causa delle enormi differenze che si sarebbero create.


Un pomeriggio mentre era seduta da sola in giardino a disegnare, le si avvicinò l'unica persona che non si sarebbe mai aspettata lo facesse. Boromir, di Gondor, colui che tanto aveva dubitato di lei e di Aragorn.

-Disegni bene Lilia, figlia di Michael. Sei molto brava.- Aveva disegnato i suoi quattro amici in-piedi che scherzavano, con dietro la vista di Imladris.

-Ti ringrazio Boromir, figlio di Denethor. Ma, ti prego, chiamami semplicemente Lilia. Dopotutto passeremo non poco tempo assieme in questa missione.-

-Va bene, Lilia. Volevo chiederti cosa intendeva dire Sire Elrond quando ha detto che se c'è un dono per i nemici di Mordor, quello sei tu.-

-Mi duole non poterti rispondere, Boromir. Ci sono segreti che devono rimanere tali. Ma spero che ti fiderai di me e che diventeremo presto amici.-

-Come posso essere amico di una persona che ha tanti segreti?-

-Immagino tu possa solo avere fede, ma se non vorrai non te ne farò una colpa. So cosa ti turba Boromir. Ricordati che se hai bisogno di parlare con qualcuno, di qualsiasi cosa, io ci sarò.- E se ne andò a prepararsi per la cena lasciando l'uomo seduto in giardino, pensieroso.

Qualche sera dopo Arwen le giocò un bello scherzetto. Quando entrarono nella Sala del Fuoco chiese al padre il permesso di cantare una canzone del mio mondo assieme a Lilia. La canzone in questione era “Ti vada o no”, che le aveva insegnato Lilia il giorno precedente e che la principessa non riusciva proprio a togliersi dalla testa.

-Arwen, sei impazzita? Io non canto davanti a tutta questa gente...- le bisbigliò all'orecchio Lilia, imbarazzata come non lo era mai stata in vita sua. Odiava essere al centro dell'attenzione.

-Ti prego Lil! Vedrai che sarai bravissima! Poi la tua voce non è niente male...-

-Ok, ma questa me la paghi.- La minacciò con un sorriso sadico sul volto. Lilia cantava le parti di Megara e Arwen le Muse.


Se esiste un premio per gli ingenui
io l'ho già vinto da tempo
Ma nessun uomo vale tanto
di delusioni ne ho avute troppe


Cosa credi amica

non si può far finta quando
tutto parla chiaro

ma noi ti leggiamo dentro
e anche se lo neghi

sai si vede bene quanto immenso sia


Nooo!
Non so perché non lo ammetterò mai


Ti vada o no, l'ami e dillo, oh oh

Ma è certo che l'amo e non lo saprà
So bene come andrà a finire

ed i pensieri miei vanno
Io sento dentro "puoi fidarti"

mentre la testa mia "non lo fare"

Ooooh!


Quanto sei curiosa

tu nascondi l'evidenza
Noi ti conosciamo

non t'arrabbieresti tanto senza una ragione
se non fossi tanto presa da, da, dall'eroe!


Non so perché, ma è più forte di me!

Ammettilo, che felice sarai

Scusatemi, ma non glielo dirò

Che storie fai? Tanto glielo dirai!

Non lo farò, io, piuttosto, non lo so

Tanto lo sa già

Lasciatemi, tanto no..

Ti vada o no, l'ami e glielo dirai


Oh oh oh!
Non cederò, ma io l'amo e lo so...


Mentre cantava Lilia assumeva le varie tonalità dal rosa al viola più acceso. Senza contare che Merry e Pipino le lanciarono fischi d'incitazione. Quando finirono i presenti si prodigarono in un cortese applauso e poi ripresero a parlare di ciò di cui stavano parlando all'inizio.

-Se fossi in te io glielo direi... E non aspetterei troppo a farlo, altrimenti sarà troppo tardi.- Sussurrò Aragorn all'orecchio di Lilia prima di allontanarsi con Arwen. Lilia se ne andò dai suoi amici, ma non poteva fare a meno di porsi mille domande...

Con Frodo non dormì più, anche se a volte parlavano la sera fino a tardi. La maggior parte del tempo la passava con Arwen (soprattutto durante i primi giorni) e con Merry e Pipino. Talvolta si univa a loro anche Sam. Le capitò di addormentarsi con i due qualche altra volta, senza torturarli però, svegliandoli all'alba, e gli “fece conoscere” altre cose del suo mondo... Specie attraverso i disegni che si dilettava a fare. Loro le insegnarono anche a fumare, con enormi difficoltà, la loro amata erba-pipa e le raccontarono divertenti aneddoti sulle loro avventure.

  
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