Ho
paura di guardare il cielo…
Ho
sempre
avuto paura di guardare il cielo…
Ogni
volta
che alzavo lo sguardo oltre una qualunque linea
dell’orizzonte mi prendeva il
terrore.
Non
volevo
toccare l’immenso azzurro sconfinato…
Non
volevo
raggiungere la soglia dell’ignoto, non volevo volare via.
Era
sempre
lì, così chiaro e limpido eppure, allo stesso
tempo, così spaventoso nella sua
immensità.
Abbassavo
lo
sguardo spaventata e piangevo, perché lui era a pochi passi
da me.
Temevo
di
staccarmi all’improvviso dal suolo e di precipitare nel
baratro del nulla, oltre
che in quello della vita.
In
estate mi
sdraiavo sul tavolo di legno, fuori al terrazzo…
e
lì lo
osservavo.
Quando
chiudevo gli occhi una grande pace s’impossessava di me.
La
paura
svaniva di fronte alla serenità della quiete.
Perché
il
nulla da paura ma anche una gran pace.
Nella
mia
sciocca fobia non mi rendevo conto che in realtà lui era
infinitamente più
lontano.
Quando
alzavo
la mano essa toccava il vento e il vuoto, allora sorridevo.
Potevo
continuare
a camminare felice, sapevo che lui
non mi avrebbe portata via.
E’
molto
stupido, lo so, ma le paura sono irrazionali è di gran lunga
più forti di noi.
Spero che ognuno di noi, un giorno, possa superare le sue.
La
tua qual
è?
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Composta
da duecentosette parole, è una fiction che non ha ne capo ne
coda. L’ho scritta riflettendo sulla mia assurda fobia
riguardante il vuoto e
il cielo, come se lui realmente potesse portarmi via. Non è
un granché e
neanche molto sensata, ma ho voluto scriverla comunque. Io credo che,
in fondo,
essa rispecchi la paura che io ho della vita. Grazie infinite a
chiunque
leggerà, recensirà o deciderà di
metterla tra i preferiti o i seguiti.
Saluti da Koishan la folle. ^^