Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: 1rebeccam    24/05/2011    13 recensioni
"Sono tornato...sono tornato solo per te Katy!"
E' una dichiarazione o una minaccia per la nostra bella detective?
Vincitrice 9° turno CSA: 2° posto categoria What if...
Vincitrice 11° turno CSA: 2° posto categoria Special Turn "Cattivo" - 3° posto categoria Suspance
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


...Sono tornato...sono tornato solo per te Katy!...



Il posto è lo stesso di qualche ora prima, anche la scena che si presenta ai loro occhi è uguale, tranne che per la ragazza stesa a terra.
Non ha il caschetto biondo, dal lenzuolo che la copre si vede un ciuffo di capelli di un colore indefinito.
Beckett si china vicino al corpo e prima di scoprirle il volto chiude gli occhi... “Roxanne!”
Lanie toglie il lenzuolo.
E’ vestita come la mattina quando le ha parlato, il corpo ben composto, le mani intrecciate sul ventre e il narciso bianco dipinto di fresco sull’inguine.
“E’ lui Kate. Non so come sia possibile, ma è lui! Non può essere uno che lo imita. Non con tutti questi particolari.” Lanie si rivolge a lei con un'espressione più che preoccupata.
Beckett non riesce a togliere lo sguardo dal viso di Roxi. Il rossore provocato dal pianto era sparito per lasciare il posto ad un colorito bluastro. Ripensa a quello che le ha detto davanti al corpo della sua amica, tutti siamo importanti in questo mondo…tutti possono avere una seconda possibilità! Se Roxanne potesse ora le risponderebbe solo belle parole
Castle guarda quella ragazzina che poche ore prima chiedeva giustizia per l’amica. E’ solo un paio di anni più grande della sua Alexis.
Perché? Com’è possibile che nessuno abbia amato quelle creature.
Perché nessuno si è occupato di loro prima che potessero finire così!
Ryan si avvicina, gli mette una mano sulla spalla e si rivolge a Beckett.
“Devi vedere una cosa Kate. Una cosa nuova…”
Lo seguono fino al punto dove era stato ritrovato il cadavere di sua madre e Ryan indica con il dito proprio il muro.
Beckett, Castle, Esposito e Lanie hanno la stessa espressione.
Meraviglia e paura.
I loro occhi stanno leggendo la frase scritta sul muro con una bomboletta spray di colore rosso sangue:
 
Sono tornato…sono tornato solo per te Katy!!!
 

“Esposito, manda una squadra della scientifica nell’appartamento di Beckett.
Deve essere rivoltato da cima a fondo.
Tutti i condomini interrogati.
E quando avranno finito fate appostare una pattuglia di guardia per quando torna a casa.
Quando è al lavoro la proteggiamo noi.”
Castle dice tutto senza fermarsi a prendere fiato, con gli occhi sempre fissi sulla scritta davanti a loro.
Solo quando percepisce un silenzio tombale attorno a lui, nonostante sono ancora per strada, si gira a guardare le persone che ha di fianco.
Otto occhi sgranati e quattro bocche aperte lo stanno guardando.
“Beh…se fossi il capo…io ordinerei questo!”
Silenzio e bocche ancora più spalancate…
“Oh andiamo ragazzi, se ci fosse Montgomery qui, avrebbe già dato queste disposizioni…” cerca di essere spiritoso abbozzando un mezzo sorriso, ma la sua voce è preoccupata, il suo sguardo spaventato.
Guarda Beckett e sospira.
“Allora detective li vuoi mettere al corrente?”
Lei mostra la busta che tiene in mano da quando è arrivata.
“Esposito portala alla scientifica. Ryan fa come ha detto Castle, tranne che per la pattuglia di guardia sotto casa mia.”
Lanie guarda il contenuto della busta. “Kate, che succede?”
La stessa domanda è dipinta sul viso di Esposito e Ryan.
“Non lo so Lanie. Stasera quando sono tornata a casa attaccata alla porta fuori del pianerottolo ho trovato un altro narciso.
Legata con un nastro questa piccola pergamena. C’è scritta la stessa cosa che vedi sul muro.
Stavo per chiamare il capitano, ma Esposito mi ha telefonato per l’omicidio!”
 
4 del mattino. Al 12° sono tutti al lavoro.
“Allora facciamo il punto della situazione.  Beckett?”
“Sissignore.  Abbiamo due cadaveri. Giovani prostitute, causa della morte strangolamento.
Niente impronte, niente tracce, niente segni di violenza oltre quelli sul collo, niente violenza sessuale perciò niente DNA.
Ognuna di loro ha dipinto sull’inguine un narciso bianco con colori a tempera. L’unica cosa in comune lavoro ed età.
Tutto sembra avere attinenza con il caso Julius Garreth, che ha provocato la morte di otto prostitute 3  anni fa.”
Ryan continua. “Di nuovo abbiamo un narciso bianco trovato nel cassetto della scrivania di Beckett, un altro attaccato alla porta di casa sua con un messaggio indirizzato a lei e lo stesso messaggio sempre per Beckett scritto sul muro del luogo del secondo omicidio.”
Sono tornato…sono tornato solo per te Katy…” Castle ripete tra sè la frase scritta sulla pergamena e sul muro.
“E’ morto! Io ero lì e subito dopo gli omicidi sono cessati.” dice improvvisamente Beckett con un gesto di stizza più per convincere se stessa che gli altri.
“Allora chi è? E perché si rivolge a te! Tutto conduce a te…il luogo del delitto, i fiori per te e la scritta…”
Più che chiederlo Castle lo sta urlando.
E’ arrabbiato…no, è spaventato e ancora una volta nella stanza cala il silenzio.
Percepiscono tutti la sua paura, ed è una sensazione che prova ognuno di loro.
Si ritrovano a guardare Beckett, che continua a stare in silenzio.
“Ok ragazzi, ascoltate. Mettiamo il caso che si tratta di Julius Garreth, esordisce Ryan, mettiamo il caso che non sia morto in quel rogo e che per un motivo qualunque è stato fermo tre anni e ora sempre per un motivo qualunque è tornato ad uccidere, la domanda principale è la stessa che ha appena fatto Castle.
Perché Beckett? Per chiedere aiuto o per vendetta?”
Montgomery si mette le mani in tasca, e fa avanti e indietro misurando la stanza.
“All’epoca degli omicidi, quando lo abbiamo circondato è stata lei a parlargli prima che si desse fuoco, ricordate? Beckett ha cercato di convincerlo ad arrendersi, che era l’unica cosa da fare, che lo avrebbe aiutato. Poi è successo il finimondo. Nella sua mente malata Beckett è l’ultima persona che ha avuto un contatto con lui prima…prima che tutto finisse!”
Castle ripete tra se e se.
“…L’ultimo contatto reale con la  sua realtà, forse è per questo che si rivolge a te chiamandoti Katy e non Kate o detective Beckett! Ti sente vicina…una di famiglia…brrr…è una cosa orribile!”
Lo stesso brivido lo provano tutti dentro la stanza, ma nessuno vuole darlo a vedere.
“Avete rintracciato Allan Garreth?” chiede Beckett a Ryan
“Non ancora. I suoi collaboratori mi hanno detto che è fuori città per una riunione, ma lo avrebbero avvertito che vogliamo parlare con lui.”
“Se per un motivo qualsiasi il figlio è ancora vivo, lui deve saperlo.
Si è dato fuoco veramente, le ustioni erano vere e forse è per questo che per anni gli omicidi sono cessati, perché era praticamente impossibilitato ad agire.
Scoprite dove  vendono la pergamena che usa o chi gliel’ha procurata. E dobbiamo anche capire come ha potuto intrufolarsi qui al distretto per mettere quel fiore nel mio cassetto. Chi entra qui oltre noi?”
“Beh, quelli delle pulizie, distributori di acqua, ristorazione a domicilio, fattorini…” continua Ryan.
“Controlliamo tutti. Da casa mia notizie?”
“La scientifica è ancora al lavoro, la stanno esaminando centimetro per centimetro. I tuoi vicini non hanno visto né sentito niente!”
“Già! Solo il disagio di essere svegliati e disturbati in piena notte…mi vorranno ancora più bene adesso!” risponde lei sospirando.
Montgomery chiude la riunione... 
“Ragazzi sono le 4.25 del mattino. Questi controlli li faremo all’apertura degli esercizi commerciali. Sarà meglio riposare qualche ora. Beckett tu…”
Castle d’istinto lo interrompe. “…Tu può venire da me!”
Di nuovo silenzio e tanti occhi fissati addosso…
“Beh, casa tua è piena di poliziotti e da me saresti al sicuro per un paio di ore! Insomma…”
Il capitano annuisce. “D’accordo. Beckett tu va a casa di Castle, metterò comunque una pattuglia di guardia …ci vediamo tra un paio di ore!”
Sul taxi che li riporta a casa il silenzio e la tensione sono palpabili… Perché all’improvviso tutti hanno cominciato a decidere della mia vita? Perché devo andare a casa di Castle? D’altro canto perché non dovrei…solo un paio d’ore…non sarà più pericoloso del presunto ritorno di Julius Garreth!
“Castle, non credo che voglia farmi del male!”
“Davvero? Io non ne sarei così sicuro. Quel Sono tornato solo per te è inquietante. Non sembra una dichiarazione. A me sembra una minaccia!”
Anche a lei sembra una minaccia, ma non lo ammette. Non ancora e non davanti a lui.
E’ preoccupato.
Per lei.
Il suo viso è contratto e non ha quel sorriso beffardo che si porta sempre dietro e il fatto che non abbia accennato nemmeno una volta che la resurrezione di Julius Garreth potrebbe essere opera degli alieni, le fa capire quanto sia spaventato per lei.
E la sensazione che la avvolge in quel momento, mentre lui espone la sua teoria la fa sentire protetta, anche se non riesce a capirne il motivo…o forse non vuole!
Lui continua a parlare ma lei non lo ascolta.
Lo guarda e sorride senza accorgersene.
Però lui se ne accorge e si blocca.
“Beckett, ho detto qualcosa di divertente? No, perché se è così io non me ne sono accorto!”
Lei si risveglia all’improvviso cambiando espressione.
“Ammmh. Divertente? No, non credo…finalmente siamo arrivati…”  



Continua...




Angolo di Rebecca:
Allora Julius Garreth è tornato?
Vuole Kate tutta per sè o vuole farle del male! (Beh...sempre se è tornato davvero!)
...E Castle? Cosa farà Castle?

P. S.: Grazieeeeeeeeeeeeeee!!!

 

 
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: 1rebeccam