I feel stupid and contagious
[Here we are now]
And I forget
just why I
taste
Oh yeah, I guess it makes me smile
I found it hard
it was hard to find
Oh well, whatever, nevermind
Hello, how low
Baci, morsi, graffi indelebili.
Bum! Siete addosso ad un armadietto.
Le vostre labbra ancora unite
in un bacio appassionato, quasi violento.
Bum! Ora sbattete contro un
altro armadietto.
Entrambi
cercate di sottomettere l’altro, le mani che toccato i corpi ormai nudi.
Nessuno dei due è stato con
un uomo, entrambi siete abituati ad accarezzare la
pelle liscia e morbida delle donne. Di baciare volti e colli femminili.
Di sentire il profumo dolce e
delicato della ragazza di turno.
Invece ora le mani
accarezzano pettorali sviluppati, bicipiti sodi, le vostre orecchie ascoltano
gemiti rochi e affatto delicati.
L’odore che vi circonda è di
sudore ed eccitazione.
Non c’è spazio per la
delicatezza e nemmeno per la dolcezza.
Non siete abituati ad avere
rapporti sessuali con persone del vostro sesso e di conseguenza pensate che è così che bisogna comportarsi.
Essere
violenti, aggressivi. Mordere, graffiare.
Nessun preliminare, nessuna
pazienza. Calma inesistente, movimenti frenetici.
E quando Iceman ti entra
dentro con un colpo secco è il dolore che senti. Solo
un forte, lancinante dolore.
Ma stringi i denti e chiudi gli occhi perché sei un uomo
e pure orgoglioso. Non può esserci altro che questo tra di voi, non siete delicati come le donne e non pretendete di esserlo.
Non hai il tempo di
abituarti, Iceman ha iniziato a spingersi dentro di te. La tua prima reazione è
quella di scostarlo dal tuo corpo, subito e
velocemente.
Invece quello che fai è di
stringerlo maggiormente e finalmente aprire gli occhi e puntarli su quelli
chiari del tuo compagno.
Non hai alcuna intenzione di
fargli vedere che provi sofferenza e anzi, cerchi di essere il più sfrontato
possibile e quindi continui a guardarlo sfidandolo con lo sguardo.
Lui se ne accorge, ne sei
sicuro e questo non può che procurarti una gran soddisfazione.
Preso da una frenesia improvvisa gli incastri i capelli tra le dita e li strattoni
appena per aver un miglior accesso al suo collo.
Non vuoi essere solo tu
quello che viene marchiato. Quindi
lo avvicini a te e lo mordi forte. Senti un lieve gemito uscire dalle sue labbra,
ti piace, questo sì che ti fa eccitare.
Così finalmente vieni
imbrattando il suo stomaco del tuo seme caldo. Rimanete ancora abbracciati, gli
ansiti che via via si calmano, il sudore che si mischia.
‘Mi faccio una doccia’ dice
scostandosi da te e dandoti le spalle.
Non capisci perché
improvvisamente ti senti così infastidito. Forse perché non ti ha detto altro,
oppure perché tu non hai aperto bocca.
D’altronde cosa puoi dire in
una situazione del genere? Bisogna essere uomini fino alla fine. E quasi dubiti
di ciò quando al primo passo senti dolore ovunque, sulle gambe, nelle braccia…
sul fondoschiena.
Ora vorresti essere un po’
meno uomo e fermarti un attimo, vorresti chiudere gli occhi e percepire fino in
fondo la sofferenza che ora provi.
Invece tutto quello che fai è continuare a camminare verso il box doccia, petto in
fuori, testa alta.
Non sai bene come descrivere la
strana relazione che si è creata tra te ed Iceman.
Tutto è iniziato come un
gioco, una sfida. Tu volevi stupire lui e lui voleva
fare altrettanto. La prima mossa l’hai fatta tu, nel bagno del pub, eri un po’
alticcio, lo devi ammettere e quindi l’hai baciato. Ovviamente il tuo gesto non era affatto programmato, quando mai ti capita di
sprecare delle ore per decidere di fare qualcosa? Mai, appunto.
Tu sei imprevedibile,
irrazionale, agisci senza pensare, agisci e basta. Quindi
l’hai fottuto per benino quella volta.
Ovviamente la seconda mossa
l’ha fatta lui, di sicuro non poteva starsene con le mani in tasca e rodersi
per quella piccola sconfitta. E allora quando vi siete trovati da soli in ascensore lui ha aspettato qualche secondo, con calma, senza
dirti nulla e poi ha agito, tranquillo, silenzioso. Ti ha baciato e ti ha toccato per la prima volta.
E quella volta sì che sei
rimasto sconvolto. Il bastardo lo sapeva che se si fosse limitato a baciarti
probabilmente saresti rimasto impassibile e magari avresti riso per la sua poca
fantasia, dato che il bacio è stato fin da subito una
tua idea. Quindi eccoti spiegata quell’aggiunta. Da lì
in poi avete cercato in tutti i modi di stuzzicarvi, di toccarvi, nessuno dei due
poteva perdere. Ma non c’è mai stato nulla di
sentimentale dietro, assolutamente no. Nessun interessamento, niente affetto.
Ad entrambi vi piacciono le donne e tu ora frequenti
Charlie. Quindi non ti sai spiegare il motivo per cui odi così
tanto la presenza di Slider.
Non capisci perché provi un
immenso fastidio quando lo vedi sussurrare qualcosa all’orecchio di Ice e non
comprendi perché quest’ultimo gli dia così tanta corda.
Slider è uno stupido, non ha
cervello, e il tuo giudizio non ha nulla a che fare con la profonda antipatia
che provi nei suoi confronti. Niente affatto.
E non è giusto che il tuo
pensiero voli a loro quando ora dovresti solamente stare attento alla lezione.
Ti stai distraendo e non va bene. Il volo è sempre stato il tuo maggior
interesse. Assieme a Goose ovviamente. Ti volti appena verso il tuo amico, è
annoiato e quindi non ti sei perso nulla.
I vostri sguardi si incontrano e lui si sporge verso di te.
‘Sei ancora con me, amico?’
ti domanda tornando a guardare l’istruttore per non farsi vedere distratto.
‘Come sempre, man’ rispondi con un sorriso. ‘Mi sono perso qualcosa?’ continui.
‘Non proprio. Oggi Jester è
più noioso del solito. Dici che ogni tanto una sana scopata se la fa anche
lui?’ non riesci a rimanere serio, quindi ridacchi divertito.
Il tuo caro e divertente
Goose. La tua famiglia.
~
Cerchi di concentrarti sul
foglio delle esercitazioni, ma non è facile con quella Charlie che continua a camminare avanti e indietro per la stanza,
facendo tra l’altro un rumore fastidioso con quei suoi tacchi. Non ti piace
molto quella donna, non è professionale, non si è mai sentito che un istruttore
finisca a letto con un suo allievo, non c’è serietà.
Maverick crede che nessuno
sappia del suo piccolo segreto, ma d’altronde c’eri anche tu nel pub, quel
giorno, quando ha deciso di cantarle la serenata.
‘Va tutto bene, tenente?’ ti
chiede Charlie, fermandosi appena vicino a te.
In effetti hai
scritto ben poco, proprio tu, che di solito finisci prima di tutti.
‘Sissignora’ rispondi alzando
lo sguardo su di lei. Di sicuro non ti fai intimidire da una donna. E
soprattutto non da lei.
Finalmente si allontana e tu
sollevi appena lo sguardo davanti a te, incontrando quello divertito del tuo
amico Henry aka ‘Wolfman’, ti fa l’occhiolino mentre si sistema il suo amato cappello da
Cowboy. Gliel’ha regalato Rick, il suo compagno di volo, nome di battaglia
Hollywood. Che poi stanno assieme anche nella realtà, ma tu l’hai sempre
sospettato, poi quei due un giorno hanno deciso di
rivelarlo a te e a Slider, non cogliendovi affatto di sorpresa.
Anche se non sembra, sia tu che Slider siete abbastanza aperti di mentalità e questo lo
sapevano bene anche Henry e Rick, altrimenti col cavolo che ve lo avrebbero
detto.
Sono una bella coppia, molto
affiatati e soprattutto molto innamorati. Un giorno li hai beccati mentre si
stavano scambiando delle dolci effusioni, fatte di baci e coccole, nulla in
confronto a quello che avete fatto tu e Mav. Quella
scena ti ha fatto pensare, che si stessero rammollendo? Oppure forse avresti
dovuto comportarti anche tu così, con Maverick? Non sei molto esperto, non ti
sei nemmeno documentato, certe cose dovrebbero venire naturali.
Di solito non sbagli mai, però
l’amplesso che hai avuto con Mav non è stato così bello come avresti voluto.
C’era qualcosa di sbagliato, di sporco.
Non siete nemmeno una coppia,
lui è interessato a Charlie, non a te. Però tu
vorresti davvero che le cose tra voi due si evolvessero diversamente.
Sei geloso quando parla con
lei, quando le sorride, quando la guarda.
Vorresti che lui facesse
quelle cose solo con te. Che ti guardasse in un altro modo, che ti parlasse veramente.
Invece tra voi ci sono solo
sfide. Sguardi orgogliosi. Parole al vento. Nulla di concreto, tanta
superficialità.
Charlie ti si affianca e tu
prontamente le consegni il foglio che sei riuscito a completare nonostante i
pensieri che ti affollavano la mente.
Non fai nemmeno in tempo ad
alzarti per andartene che Wolfman ti si piazza davanti con la sedia rovescia,
braccia appoggiate sullo schienale, sorriso sornione.
Non ti piace quando ha
quell’espressione, è pericoloso. O forse è solo una tua impressione,
ultimamente vedi pericolo ovunque.
‘Per caso,
tu e Mav andate a letto assieme?’ ed eccolo lì il Wolfman diretto, senza peli
sulla lingua.
E tu ti impegni
per rimanere composto e tranquillo, quel ragazzo riesce a percepire tutto.
‘Lo ammetto, sei molto
divertente’ rispondi tenendo lo sguardo nel suo.
Lui continua a sorridere,
spostando gli occhi verso il tuo collo.
‘No, perché sai, hai qualcosa proprio lì’ e ti indica il punto in cui
Maverick ti ha morso. Istintivamente ti tocchi il punto ancora dolorante,
facendo la prima mossa sbagliata.
Henry allarga il sorriso e
gongola, il maledetto.
La risata che esce dalla tua
bocca è forzata, cerchi di essere il più rilassato possibile. Altra mossa
sbagliata, perché tu non sei mai rilassato in presenza
di altri, cerchi sempre di essere un po’ distaccato. Tranne con
Slider ovviamente, il tuo migliore amico.
‘Non è che perché sei gay allora devono esserlo tutti. Cosa ti fa pensare che sia
stato Maverick? Sono curioso’ respira, inspira. Forse vi aveva visti da qualche parte. Magari quella volta in corridoio… oppure…
‘Il mio gay-radar’ se fossi
un cartone animato probabilmente avresti la mascella
che toccherebbe terra e gli occhi fuori dalle orbite.
‘Mi stai prendendo per il culo, immagino’ rispondi serio. Non dargli un'altra
occasione per colpirti. Il suo gay-radar di solito funziona anche troppo bene.
Te ne aveva già parlato in precedenza, ma mai avresti pensato di trovarti nella
sua traiettoria. Chissà da quanto ti osservava, che situazione inquietante.
‘E comunque non sono gay. Mi piace solo Rick come uomo. E la conosco anche fin
troppo bene la tua tattica, stai cercando di farmi cambiare discorso, ma con me
non funziona, bello’
Veramente non stavi cercando
di fare nulla di tutto quello che ha detto il tuo collega. Ogni tanto hai come la sensazione di essere circondato da pazzi.
‘Sei
paranoico, Wolfman’ rispondi
domandandoti com’è che sei ancora lì invece di essere fuori, all’aria aperta,
senza gay-radar o paranoici in giro.
‘Comunque mi fate tenerezza,
così orgogliosi, uomini tutto d’un pezzo… siete quasi
dolci’ continua lui. E tu non lo noti il suo sorriso strano e il suo sguardo
furbo.
‘Ah sì? Allora mi vorresti
dire cosa c’è di tenero in questo?’ chiedi puntando il dito contro il morso.
Eccola la terza mossa sbagliata. Quella fatale.
‘Ah ah! Beccato!’ esclama vittorioso,
aggrappandosi allo schienale e inclinando il busto all’ indietro,
come se stesse cavalcando un toro impazzito.
Merda!
‘Di che si parla?’ ci mancava
pure Hollywood adesso. Ora sei fregato.
‘Di come Mav e Ice se la
spassano ogni tanto’ risponde il suo ragazzo divertito, tornando un po’
composto sulla sedia.
‘Si è deciso allora’ risponde
quell’altro accarezzando appena la schiena di Henry.
Tutta quella premura. Quella che voi non avete.
‘Io sono ancora qui’ dici incrociando
le braccia al petto. Ora è ridicolo negare. E’ tutto così evidente ormai.
‘E comunque cos’è tutta
questa confidenza?’ continui squadrandoli. Non gli hai ancora permesso di
essere così amici, ci vuole tempo per quello.
‘La confidenza ce la siamo presa quando ti abbiamo
detto che stiamo insieme’ risponde Wolfman.
Touchè.
Forse con loro puoi
confidarti, possono capire e magari darti dei
consigli. Non che tu ne abbia bisogno ovviamente. Ma
così, per curiosità.
‘Tra noi non funziona come funziona tra voi. E’ diverso. Non stiamo assieme e non siamo affatto dolci. Siamo uomini e come tali ci comportiamo’
Henry scoppia a ridere a
quella rivelazione, si toglie persino il cappello per farsi aria.
‘Holy shit!’ esclama mentre
cerca di ricomporsi.
‘Forse dovrei sentirmi
offeso’ dice invece Rick fissandoti con uno sguardo di rimprovero.
Tu hai detto
solo la verità. Non è quella che vogliono…?
‘Non dirmi che vi siete quasi
violentati a vicenda?’ continua lui quasi inorridito.
‘Ora non fare il
melodrammatico. Tra noi è stato tutto molto veloce’ rispondi cercando di
sembrare il più rilassato possibile. Che situazione assurda. Con loro poi.
‘Ho capito,
niente delicatezza, niente preliminari. Complimenti. Deve essere stato tutto
molto piacevole.’ Sembra quasi che Hollywood ti stia rimproverando. Non ti
piace.
‘Guarda che non diventi meno
uomo se usi queste accortezze. Credi che tra uomini funzioni così? Quando
tocchi il tuo compagno devi cercare di essere il più
rispettoso possibile,
devi dargli piacere, devi pretenderlo senza essere
violento. A meno che non decidiate voi di esserlo, in
un comune accordo’ e ora non ti sfugge lo sguardo malizioso che Wolfman rivolge
al suo compagno. ‘Wood ha ragione, la vostra non doveva essere solo una botta e
via, tu non volevi questo e Mav cosa voleva? Forse
dovresti chiederglielo.
‘E dillo anche a quell’altro
stronzo’ aggiunge Henry alzandosi per stiracchiarsi.
‘Scommetto che non ti è
piaciuto’ continua Rick passando un braccio sulle spalle del suo compagno. Non
fai a tempo a rispondere che nella stanza entra anche Slider.
‘Di che parlate?’ chiede
sulla soglia.
‘Di Maverick’ risponde
Wolfman girandosi verso di lui.
‘Sempre Maverick. Cos’avrà di
così interessante quest’uomo’ e com’è venuto se ne va,
con l’eccezione che uscendo sbatte la porta arrabbiato.
‘Ma che gli è preso?’ domanda Hollywood sorpreso.
‘Bipbipbip! Il mio gay-radar
si è attivato’ Henry ovviamente che scoppia a ridere assieme al suo uomo.
E questa volta sono solo baci
delicati, carezze dolci, sorrisi sinceri.
Le vostre lingue si
stuzzicano, giocano.
Le mani che accarezzano
quanta più pelle possibile, nessuna fretta questa volta.
Le sue labbra sul tuo collo tracciano
un percorso invisibile.
Quando sei andato nella sua
stanza con l’intenzione di parlargli, di dirgli quello che provi, lui ti ha
accolto con il solito sorriso divertito,
battuta pronta e orgoglio alla mano. Nel suo sguardo però
c’era qualcosa di stonato, come se cercasse di nascondere qualcosa.
Così ti sei avvicinato e
l’hai baciato, questa volta con calma, lasciandogli il tempo di spostarsi nel
caso avesse voluto.
Lui allora ti ha stretto i
fianchi in modo possessivo, partecipando animatamente al bacio, quasi in modo
frenetico.
Sapevi che stava cercando di
imitare la volta precedente, forse pensava che tu fossi interessato solo al
sesso.
In realtà questa volta volevi
solo fare l’amore.
Così gli hai imposto un ritmo
più calmo, delicato. Gli hai appoggiato le mani sulle braccia, accarezzandole,
toccandole per la prima volta.
E l’hai sorpreso, di nuovo,
ma questa volta non ti interessava. Non vuoi che tra
voi ci siano solo sfide. Giochi stupidi,
infantili.
E lui l’ha capito e ti ha
sorriso, in modo sincero.
Così ora eccovi qui, sul
letto, nudi. Lui che ti mordicchia il collo, succhiando appena. Tu che lo lasci
fare, ansimando apertamente questa volta.
Così è tutto più piacevole,
calmo. Nessuna fretta, nessuna aggressività.
E’ giusto così ora. Ci
saranno altri momenti in cui farete l’amore in modo diverso, sbattendovi
addosso alle pareti magari, coscienti però.
Le sue mani ora ti toccano
più intimamente, accarezzandoti lente. Ti inarchi
appena, gemendo il suo nome. Pete.
Gli prendi il volto tra le
mani e lo coinvolgi in un bacio appassionato mentre lui continua
quell’esplorazione. Ti piace, da morire
e non credi che potresti fare a meno del suo sapore, ora che l’hai conosciuto a
fondo.
Finalmente vieni nelle sue
mani, chiudendo gli occhi e godendoti quel momento. Lui continua a baciarti, il
volto ora, e senti sulla pelle il suo sorriso.
Questa volta tocca a te
ricambiare, quindi con un movimento di bacino lo porti sotto il tuo corpo. Lui
ti guarda con un sopracciglio alzato, forse vuole ribellarsi per quella presa
di posizione, non gli piace molto stare sotto. La ritiene una specie di
sottomissione, una debolezza. Invece
ti sorprende un’altra volta e ti abbraccia baciandoti le labbra.
‘Per questa volta’ dice allargando
appena le gambe. Tu lo baci, riconoscente e con le dita lo prepari. Perché è
così che deve andare. Niente più violenza o fretta.
Lo abitui, fermandoti quando
lo vedi sofferente e muovendoti quando te lo dice lui. Ascolti estasiato i suoi
gemiti rochi. Imprimi bene nella mente le sue dita sulla schiena e i suoi
graffi delicati. E quando è pronto, entri piano dentro
di lui, gemendo anche tu. Perché questa volta è piacevole, non avresti mai
pensato di provare quelle sensazioni.
Tutto diventa più semplice,
più naturale. Vi muovete assieme, ora lentamente, poi
velocemente. Continuate a baciarvi, ad accarezzarvi. E’ tutto così perfetto.
Quando l’amplesso finisce rimanete sdraiati vicini, ancora ansimanti.
‘Questa volta, Tom, devo
ammettere che mi hai piacevolmente sorpreso. Niente a che
vedere con tutte le altre volte’ mormora girandosi su un fianco per guardarti.
Probabilmente questa per lui
è una specie di dichiarazione d’amore. Sia mai che si sbilanci troppo.
‘E io
devo ammettere, Pete, che questa volta non volevo affatto sorprenderti. E non mi interessa nemmeno più ormai’ rispondi con un sorriso.
Questa invece è la tua dichiarazione.
Così simili in realtà.
Lui ride divertito, ed era
questo il tuo nuovo obiettivo, sentirlo ridere sinceramente, solo per te.
Così ti sporgi verso di lui e
lo baci, avvicinandolo a te per abbracciarlo. In realtà avete un sacco di cose
da chiarire, in primis la questione Charlie. Ma puoi
aspettare domani per parlarne. Ora dovete dormire. Insieme questa volta.
Desclaimer:
I personaggi non sono miei, non li conosco e non hanno mai fatto
queste porcherie ù.ù *sese*
Eccomi di
nuovo qua. L’avevo detto che avrei scritto qualcos’altro su di loro ù.ù Anche perché in questi giorni ho parecchia ispirazione.
Spero duri.
Perché i
Nirvana? Qualche giorno fa ero in caffetteria con la mia amica, mentre stavo
bevendo la mia bevanda calda sento alla radio Smells
like teen spirit e subito ho pensato a Maverick.
Infatti la prima parte l’ho iniziata con il suo pov. Anche perché volevo
provare a scrivere dal suo punto di vista. Spero di essere stata fedele al
personaggio.
Specifico
che nella prima parte non voglio offendere le donne, lo sono anch’io ù-ù Solo
che mi sembrava un argomento esatto per descrivere quella scena.
Fare un
confronto tra come quei due vedrebbero un rapporto tra uomini, molto differente
da quello che farebbero con delle donne, che reputano più delicate e quindi più
meritevoli di
attenzioni e delicatezze. Spero si sia capito. In realtà la parte di Mav e quella di Ice
dovevano essere lunghe uguale, per par condicio. E
Wolfman e Hollywood dovevano stare di meno dentro alla shot.
Ma quei due sono troppo amore e io li amo e poi mi
sono fatta prendere un po’ la mano xD Spero di essere stata adatta a descrivere
anche quegli altri due. E ovviamente non poteva mancare l’apparizione di
Slider. Povero, sempre così geloso. Dovrò trovargli qualcuno! Se non sbaglio Merlin è ancora libero xD
I nomi di
Wolf e Wood li ho trovati su Wikipedia inglese. Credo che scriverò qualcosa
anche su loro due, mi piacciono troppo! La parte in cui Henry parla con Tom
l’ho sviluppata così
perché non credo che Tom direbbe tranquillamente gli affari suoi a chiunque,
quindi in qualche modo Henry doveva fregarlo.
Bene, penso
di aver detto tutto. Alla prossima!