Veloce, improvvisa.
E poi? Solo il Nulla.
Non hai il tempo di capire,
non lascia che tu comprenda,
che tu ti renda conto.
E dietro, pallide ombre.
È un attimo, il respiro
di un pensiero sperduto,
un istante di confusione.
Dietro, un vuoto insondabile.
Un lampo nero nel cielo
plumbeo dei nostri giorni,
una tempesta che dura un battito.
E dietro, solo devastazione.
Nel breve tempo della vita
di una scintilla, del silenzio
prima del fragore di un’esplosione.
Dietro, solo una nube di fumo.
Resta il silenzio, assordante,
resta il vuoto, affollato,
resta l’incapacità di credere.
E poi? E dopo?
Arriva il dolore, la consapevolezza.
Arriva la disperazione, l’impotenza.
Arriva la rassegnazione, la rabbia.
E dentro, una ferita inguaribile.
Ti chiedi perché proprio quella persona,
ti chiedi il senso di tanta ingiustizia.
Cerchi una risposta, vera o falsa.
Ma dentro, non la trovi.
È Lei. Non la si può capire.
È Lei. Non la si può fermare.
È Lei. Ci si deve rassegnare.
Dietro di Lei, solo il Buio.
È Lei, è Lei, arriva,
giunge per tutti, in un momento,
qualsiasi. Non lo sai. Inevitabile.
E poi, solo freddo.
La Morte, la peggior nemica.
La Morte, la più subdola avversaria.
La Morte, la più fedele alleata.
La Morte, la migliore amica.
Inaspettata, rapida,
precisa, non ritarda mai.
La sua ombra non ti lascia, la senti.
Un giorno anche per te.
Improvvisa, veloce.
Oh Morte, dietro di te
Lasci solo
Il nero Nulla.