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Autore: _dietcoke    25/05/2011    5 recensioni
«Bailey era la voce solista del gruppo, aveva lei tutte le resposabilità. Essere una leader comportava avere tutti gli incarichi più pesanti, ma molto spesso desiderava di essere “una delle tante”.
Non che non adorasse poter stare al centro dell’attenzione ad ogni performance,semplicemente delle volte preferiva far decidere alle altre ragazze invece che doversi ammazzare per trovare delle idee convincenti e che potessero piacere a tutte.»
Ditemi se anche voi non avete almeno per una volta immaginato i Warblers al femminile.
Loro sono le Blackcaps il Glee Club della Horton Academy e sono qui per dare un po' di femminilità ai nostri cari e amati Warblers!
I loro nomi sono: Bailey (Blaine), Kate (Kurt), Danielle (David), Wandy (Wes), Tracie (Thad), Nicole (Nick), Jennifer (Jeff), Felicity (Flint),Tess(Trent).
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Horton Academy

Third Chapter: Eccola.

 


Wandy era parecchio scocciata, Bailey la stava stressando con la storia della “ragazza misteriosa” già di mattina.
Si levò il pigiama sbuffando, buttandolo  malamente sopra il suo letto.
“Lo sai che se non lo pieghi dovrò farlo io …” affermò Danielle puntando il pigiama sul letto della ragazza.
“Okay okay … lo piego. Ma ti prego, Thompson non mi rompere. Oggi non è giornata.”
Danielle pensò a quanto fosse cambiata Wandy in così poco tempo, in come avesse cambiato radicalmente il suo modo di pensare.
Prima era carina con tutti e adesso digrignava i denti ad ogni buona occasione per incazzarsi e attaccava molte volte senza motivo.
“Non è mai giornata Wandy.”
Danielle guardò negli occhi Wandy per incoraggiarla a parlare. Non voleva forzarla, ma sperava si aprisse visto che dal primo giorno alla Horton erano state amiche.
“Conosco troppo bene quello sguardo … e quindi penso che scapperò.” Con questo fece una capriola all’indietro e sparì dietro la grossa porta della loro camera.
Danielle rimase di stucco, con un sorriso stampato in volto e con una strana sensazione che quella giornata sarebbe stata davvero lunga.
*
Wandy bussò più volte alla porta della camera Anderson-Harwood per poi avere risposta dopo circa cinque minuti.
“Mi sto cambiando! Smettila di bussare … prima dormivi, adesso sei un uragano … cazzo calmati!” sbraitò Bailey che era intenta ad infilarsi i lunghi calzini rossi e grigi.
Wandy fece che sedersi appoggiando la schiena alla porta.
“Se non esci fuori da quella porta entro due minuti giuro che faccio Alohomora.”*
Si sentì il rumore delle chiavi che giravano freneticamente nella porta e poi si aprì, lasciando senza parole Wandy che iniziò a boccheggiare fissandola con occhi sgranati.
“S-s-ei stupenda.” Riuscì a dire quasi sussurrando.
Bailey era stupenda … i lunghi capelli marrone scuro erano raccolti in due trecce perfettamente laccate. Il ciuffo di capelli ricci che le cadeva sul volto era completamente piastrato e le copriva l’occhio sinistro.
Al centro del petto scintillava una piccola collana con grifone rosso rubino come ciondolo.
“Stupenda? Davvero?” fece una piccola pausa e portò la mano sul ciondolo “ma la collana non mi convinte molto.”
“Sembri una Grifondoro! Ma non importa … forse questo tocco che fa tanto Hogwarts le piacerà.” Disse Wandy concludendo con un suo impeccabile sorriso.
Alle volte Bailey era spaventata da Wandy, non sapeva mai cosa avesse in mente e la paura che combinasse una delle solite cazzate la mandava in panico.
Scesero le lunghe e imponenti scale della Horton a braccetto, senza dire aprire bocca.
Erano entrambe troppo nervose per pensare e parlare allo stesso tempo, quindi stettero zitte.
Si ritrovarono davanti alla porta ad aspettare che Kate arrivasse … ma niente.
“Avrà deciso di non venire.” Puntualizzò Wandy portando la sua mano sulla spalla della ragazza di fronte a lei che non sembrava molto felice.
“Ma … me l’aveva promesso.”
Fece che portarsi le mani al viso come faceva da bambina, quando una delle sue Barbie preferite si rompeva e non poteva far altro che piangere in un angolino.
Era triste, perché ci teneva.
“Anderson … hai diciassette anni. Non piagnucolare e pensa che esistono altre decine e decine di ragazze in questa scuola. Prima o poi ce ne sarà una tanto disperata da venirti dietro, no?” cercò di sdrammatizzare Wandy.
Come risposta ebbe una faccia imbronciata di Bailey, che sì, stava per tirarle un pugno in faccia.
Quell’atmosfera troppo tesa venne interrotta da una voce fin troppo familiare che provenne dal fondo della stanza.
Oh no.
“Ragazze, ma che bella sorpresa!” disse la bionda salutando le due ragazze.
Felicity Wilson, dormitorio ovest dell’edificio, ex componente delle Blackcaps.
“Oh, Felicity … da quanto tempo.” Disse Wandy digrignando i denti e porgendo alla bionda un sorriso a dir poco FALSO.
Wilson si portò la mano dietro la testa e liberò i suoi capelli dalla coda in cui erano raccolti.
Bailey era stracotta di lei e si erano messe insieme per un po’, ma era andato tutto storto. Felicity l’aveva tradita con una del suo dormitorio e l’aveva mollata con un messaggino del tipo: “Tra noi due non può funzionare, mi dispiace. –F”
Aveva pianto per giorni, ma per fortuna Tracie l’aveva consolata regalandole un’intera dispensa di gelato e scaricandole tutte le canzoni di Gaga in mp3.
Non voleva più rivedere la sua faccia da schiaffi visto che l’odio nei suoi confronti non se ne era ancora andato via.
“Ti diverti eh!? SPARISCI E NON FARTI PIU’ VEDERE!!” urlò isterica la mora puntando la grossa porta di legno che le stava proprio di fronte.
Felicity si appoggiò allo stipite con la mano e prima di andarsene disse: “Non c’è bisogno di scalarsi Anderson … rilassati.”
Con questa frase l’aveva fatta infuriare ancora di più, ma grazie a Dio il suo i-phone squillò proprio in quel momento facendole tremare la gamba.

Ma tipo che mi sono persa? –K

Lesse almeno cento volte quel messaggio prima di risponderle:

Ma tipo che se mi dicessi dove sei io potrei darti delle indicazioni per venire qua? –B

Conosci una cittadina che si chiama ... Trander? –K

E’ la cittadina accanto a Wasterville. C’è un cartello che da l’indicazione per la nostra scuola alla rotonda che c’è in centro. –B

Ops. Ho visto il cartello AHAH grazie. –K

E di cosa? Ma adesso devi dirmi come hai fatto a perderti se qua c’eri già venuta … -B


Ma io che ne so … mi sono fermata a vedere una vetrina in una città e … oh cavolo. Mi sono distratta.–K

LOL a dopo. –B

A dopo (: –K

Continuava a rigirarsi il suo cellulare tra le mani e non la smetteva di muoversi come una pazza.
Bailey non era una ragazza del tipo: se-arriva-adesso-potrei-morire. Ma in quel caso … sì, lo era.
“Se fai ancora un solo passo giuro che chiamo il bidello.”
Wandy minacciò Bailey sapendo che era terrorizzata dal bidello Brad che l’anno scorso l’aveva seguita fino in bagno con una scopa in mano. E lei ne aveva il terrore.
“No, Brad no.”
“Sì, Brad dalla-scopa-minacciosa … proprio lui muahah”
Non ebbero il tempo di finire la loro “interessante” conversazione sul bidello che una ragazza dall’aspetto angelico oltrepassò la soglia dell’istituto.
Capelli castani, occhi azzurri-verdi, naso all’insù e testa alta.
Eccola.





Angoletto dell'autrice.

 
Miracoloooo! Eccomi qua u.u Tra scuola e tanto MAL DI TESTA sono riuscita a scrivere il capitolo ... non l'ho riletto per il semplice fatto che c'è il nuovo capitolo di 'Dalton' in italiano e me lo vado a leggere *-*
Ringrazio TUTTI per le meravigliose recensioni ... love ya.

_dietcoke

  
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