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Autore: willow11    26/05/2011    3 recensioni
Santana è una donna affermata, vive a NY con la sua fidanzata, passa piacevoli serate con Dave e Kurt, e condivide momenti del passato e del presente con la sua migliore amica Quinn... Cosa potrebbe turbare la sua tranquillità? Questa storia parlerà principalmente di Santana e della sua accettazione. Ci sarà il brittana ma non sarà il filo conduttore del racconto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '10 anni dopo'
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10 ANNI DOPO 13

 10 ANNI DOPO

L’ispanica uscì dall’ascensore e si diresse verso la sala riunioni per presentare al cliente il nuovo slogan della colla per la dentiera.

-Signorina Lopez-

-Si- disse la donna girandosi verso la segretaria.

-C’è una telefonata per lei-

-Non ci sono per nessuno…- disse la donna tornando su suoi passi.

-Mi hanno specificato di dirle che è urgente-

La latina guardò l’orologio, ovviamente era in anticipo sull’orario della riunione, e si diresse nel suo ufficio.

-Me la passi nel mio ufficio…-

La segretaria annuì.

-Pronto-

-San sono io…-

L’ispanica riconobbe la voce dell’ex cheerios.

-Scusami se ti ho cercato a lavoro ma avevi il cell spento-

-Evidentemente…- disse un po’ seccata la mora.

-Sarò breve… Volevo dirti che parto, torno oggi stesso a Lima…-

-Ah…-rispose la ragazza dopo essersi seduta.

-Ho combinato troppi danni, non voglio continuare a incasinarti la vita-

Santana si sentì sollevata da quelle parole anche se una parte di lei non voleva lasciarla andare, stava scappando di nuovo dopo averla toccata, ma questa volta non glielo avrebbe permesso.

-A che ora parti?- chiese semplicemente la mora.

-Tra un ora e mezza…- rispose.

La latina guardò l’orologio, mancavano trenta minuti alla riunione.

-Dove sei?-

-Dove siamo state a mangiare la prima sera che ci siamo viste-

-Arrivo- disse chiudendo la conversazione.

 

Uscì velocemente dal suo ufficio.

-San dove vai…- disse Dave incrociandola nel corridoio.

-Devo fare una cosa…- disse camminando con fare sicuro verso l’ascensore.

-Ma la presentazione è tra meno di mezzora… Ma hai cambiato look?- disse il ragazzo in giacca e cravatta che adesso seguiva il passo svelto dell’ispanica.

Santana pigiò il pulsante dell’ascensore e poi si girò guardandolo –Trova un diversivo, e se non ci riesci, comincia tu, mi fido di te Dave puoi farcela…-

-Vai da Francy?- chiese il ragazzo alla donna che stava già dentro l’ascensore.

Ma il ragazzo non ebbe una risposta perché le porte dell’ascensore si chiusero davanti a lui.

 

-Quando ti ho chiamata non speravo che venissi-

-Certo che lo speravi senò non saresti venuta qui…-disse la mora sedendosi al tavolo di fronte all’ex cheerleader.

-Sei già in modalità lavoro vedo- disse ridendo la bionda.

Ma Santana non rispose, da quando era arrivata non le aveva tolto gli occhi di dosso.

Dopo qualche secondo l’ispanica sorrise.

Brittany continuava a non capire.

-Sono innamorata Britt… Ma non di te… Volevo esserne sicura…-disse tenendo dritta la schiena e gli occhi puntati sulla ballerina.

-Lo so…- disse la bionda con un filo di voce. -Ho visto i tuoi occhi ieri…-

L’ispanica annuì.

Passò qualche secondo prima che la mora assumesse una postura più morbida.

-Ho seriamente creduto di esserci ricascata- disse sinceramente.

La bionda la guardò stranita.

-Non fraintendermi, significhi molto per me, e non solo perché sei stata la prima… Tu sei Britt, la mia Britt…-

La ballerina sorrise con gli occhi lucidi.

-Cioè insomma sei stata la prima che ha visto quello che realmente sono… Forse è per questo che rivederti dopo tanto tempo mi ha mandata nel panico più totale…-

-Santana io non…-

-No aspetta lasciami finire- la interruppe la mora – Non c’entra Frances… C’entriamo noi, solo io e te... Ti ho amata da morire Britt, Davvero… E penso che una parte nascosta del mio cuore rimarrà sempre colpita da te, oddio Britt sei maledettamente bella…-

La bionda arrossì per un attimo prima di notare una lacrima bagnare il viso della grafica.

-Ma sento che non possiamo stare insieme… lo sento perché ogni volta che ti guardo vedo due ragazzine con la divisa delle cheerios che si tengono per il mignolo… E questo non voglio perderlo… Perché è il ricordo più bello e più puro che ho, ancora più forte di io e te che facciamo l’amore…  Sempre che per te lo era-

-Non era sesso Santana, senò non sarei tornata da te…-

-Mi dispiace… Non avrei dovuto baciarti è stato uno sbaglio, ma se non l’avessi fatto adesso non sarei qui...-

-Frances?-

-Non so se riuscirà ancora a fidarsi di me… Ieri ho provato a chiamarla e mi ha buttato giù la chiamata-

-Ti arrendi dopo una sola chiamata?-

-Tu non la conosci…-

-No certo, ma conosco te… Deve fidarsi… Dille le stesse cose che hai detto a me…-

Santana sbuffò –Non è così semplice, è stata già tradita in passato…- spiegò la mora che iniziava a perdere la sua sicurezza e a singhiozzare.

-Ma tu sei Santana Lopez… Tu puoi tutto… Sei Straordinaria-

A quel punto l’ispanica non trattenne più le lacrime e scoppiò a piangere –La amo da impazzire e se non dovesse… Io…-

Brittany allungò le mani e strinse quelle della ex Cheerios.

-Lo capirà Santana, e se non dovesse farlo ti giuro che torno dall’Italia e le spacco la faccia…-

L’ispanica sorrise –Quindi hai deciso?-

-Si… è la cosa migliore… E poi starò via solo due mesi…-

-Come scusa?- chiese la donna dopo essersi soffiata il naso e asciugata le lacrime.

-Si il contratto dura due mesi…-

La mora la guardò con quell’espressione con cui si poteva guardare solo Brittany S. Pearce.

-Che c’è…?- chiese confusa la ballerina.

-Tu, promettimi di non cambiare mai…-

-Promesso…-

Le due ragazze si alzarono e si scambiarono un lungo abbraccio.

-E tu mi prometti che quando tornerò recupereremo il tempo perduto?-

-Promesso-

Per la prima volta, dopo dieci anni, erano di nuovo unite.

Le due ragazze si staccarono e si allontanarono.

-San…- la chiamò la bionda.

L’ispanica si girò.

-Sei uno schianto con questo nuovo look- le disse sorridendo.

Santana si toccò i capelli felice, erano corti alle spalle e poco simmetrici.

Poi guardò l’orologio e sgranò gli occhi.

Era tardissimo.

 

L’ispanica camminava velocemente verso il grattacielo dove lavorava decise di accendere l’I-phone.

Messaggio_Brittany

-ti ho cercato alle…-

Messaggio_Brittany

-San devo parlarti…-

Santana ignorò le chiamate della donna con cui aveva chiarito e continuò a scorrere i messaggi cercando una chiamata di Frances ma niente.

Quinn le aveva sconsigliato di chiamarla, ma in quel momento lei ne aveva bisogno.

Decise di provarci.

Cercò il nome tra le ultime chiamate, in effetti non si sentivano da solo due giorni, e dopo averlo premuto spuntò il ghigno della scenografa.

Per un attimo la latina si bloccò sulla foto, quando faceva le facce buffe era ancora più  bella.

Acceso.

Santana si bloccò davanti il portone del palazzo sperando che rispondesse.

 

La rossa prese il BlackBerry e vide il volto di Santana.

Nella foto la mora si era appositamente messa in posa, mostrando dei tenerissimi occhi da cerbiatta che avrebbero sciolto pure l’antartide.

Frances continuò a guardare il cellulare e la foto, come se volesse essere sicura che poteva resistere.

 

-Rispondi cazzo- pensò la mora.

Ma niente.

Entrò nel palazzo e si avvicinò all’ascensore, poi guardò i pulsanti e sorrise.

 

Le due ragazze dondolavano cercando di sorreggersi l’una con l’altra, ma erano evidentemente ubriache.

La festa di compleanno dell’ex titans le aveva stese.

-Frances chiama l’ascensore…- disse la latina dopo essere entrata nel atrio.

-Ascensoooooreeeee- urlò la rossa.

Santana la guardò con tenerezza.

Uno dei pochi ricordi della sua infanzia vedeva la piccola Lopez chiamare a voce l’ascensore insieme al padre.

-Amore non arriva…- disse seria la donna che senza dubbio era più ubriaca dell’ispanica.

La latina premette il pulsante e quando l’ascensore arrivò spinse di forza la ragazza allo specchio e cominciò a baciarla.

-Ti amo- disse dandole un primo bacio dolce e passionale.

La rossa sembrava stordita ed incantata.

-Ti amo- ripetè la mora dandole un secondo bacio ancora più passionale.

-Ti amo- continuò regalandole altri baci sempre più provocanti

Arrivate al piano Santana fece un passo per uscire dall’ascensore ma la rossa la tirò a sé premendo il piano terra.

-Che fai?- chiese la mora confusa.

-Adesso è il mio turno- rispose la rossa con malizia dopo aver preso il controllo della situazione.

 

  
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