L’ispanica
uscì dall’ascensore e si diresse verso la sala riunioni per presentare al
cliente il nuovo slogan della colla per la dentiera.
-Signorina
Lopez-
-Si- disse la
donna girandosi verso la segretaria.
-C’è una
telefonata per lei-
-Non ci sono per
nessuno…- disse la donna tornando su suoi passi.
-Mi hanno
specificato di dirle che è urgente-
La latina
guardò l’orologio, ovviamente era in anticipo sull’orario della riunione, e si
diresse nel suo ufficio.
-Me la passi
nel mio ufficio…-
La segretaria
annuì.
…
-Pronto-
-San sono io…-
L’ispanica
riconobbe la voce dell’ex cheerios.
-Scusami se ti ho cercato a lavoro ma avevi
il cell spento-
-Evidentemente…-
disse un po’ seccata la mora.
-Sarò breve… Volevo dirti che parto, torno
oggi stesso a Lima…-
-Ah…-rispose
la ragazza dopo essersi seduta.
-Ho combinato
troppi danni, non voglio continuare a incasinarti la vita-
Santana si
sentì sollevata da quelle parole anche se una parte di lei non voleva lasciarla
andare, stava scappando di nuovo dopo averla toccata, ma questa volta non
glielo avrebbe permesso.
-A che ora
parti?- chiese semplicemente la mora.
-Tra un ora e mezza…- rispose.
La latina
guardò l’orologio, mancavano trenta minuti alla riunione.
-Dove sei?-
-Dove siamo
state a mangiare la prima sera che ci siamo viste-
-Arrivo-
disse chiudendo la conversazione.
Uscì
velocemente dal suo ufficio.
-San dove
vai…- disse Dave incrociandola nel corridoio.
-Devo fare
una cosa…- disse camminando con fare sicuro verso l’ascensore.
-Ma la
presentazione è tra meno di mezzora… Ma hai cambiato look?- disse il ragazzo in
giacca e cravatta che adesso seguiva il passo svelto dell’ispanica.
Santana pigiò
il pulsante dell’ascensore e poi si girò guardandolo –Trova un diversivo, e se
non ci riesci, comincia tu, mi fido di te Dave puoi farcela…-
-Vai da
Francy?- chiese il ragazzo alla donna che stava già dentro l’ascensore.
Ma il ragazzo non ebbe una risposta perché le porte
dell’ascensore si chiusero davanti a lui.
-Quando ti ho
chiamata non speravo che venissi-
-Certo che lo
speravi senò non saresti venuta qui…-disse la mora sedendosi al tavolo di
fronte all’ex cheerleader.
-Sei già in
modalità lavoro vedo- disse ridendo la bionda.
Ma Santana
non rispose, da quando era arrivata non le aveva tolto gli occhi di dosso.
Dopo qualche
secondo l’ispanica sorrise.
Brittany
continuava a non capire.
-Sono
innamorata Britt… Ma non di te… Volevo esserne sicura…-disse tenendo dritta la
schiena e gli occhi puntati sulla ballerina.
-Lo so…-
disse la bionda con un filo di voce. -Ho visto i tuoi occhi ieri…-
L’ispanica
annuì.
Passò qualche
secondo prima che la mora assumesse una postura più morbida.
-Ho
seriamente creduto di esserci ricascata- disse sinceramente.
La bionda la
guardò stranita.
-Non
fraintendermi, significhi molto per me, e non solo perché sei stata la prima…
Tu sei Britt, la mia Britt…-
La ballerina
sorrise con gli occhi lucidi.
-Cioè insomma
sei stata la prima che ha visto quello che realmente sono… Forse è per questo
che rivederti dopo tanto tempo mi ha mandata nel panico più totale…-
-Santana io
non…-
-No aspetta
lasciami finire- la interruppe la mora – Non c’entra Frances… C’entriamo noi,
solo io e te... Ti ho amata da morire Britt, Davvero… E penso che una parte
nascosta del mio cuore rimarrà sempre colpita da te, oddio Britt sei
maledettamente bella…-
La bionda
arrossì per un attimo prima di notare una lacrima bagnare il viso della
grafica.
-Ma sento che
non possiamo stare insieme… lo sento perché ogni volta che ti guardo vedo due
ragazzine con la divisa delle cheerios che si tengono per il mignolo… E questo
non voglio perderlo… Perché è il ricordo più bello e più puro che ho, ancora
più forte di io e te che facciamo l’amore…
Sempre che per te lo era-
-Non era
sesso Santana, senò non sarei tornata da te…-
-Mi dispiace…
Non avrei dovuto baciarti è stato uno sbaglio, ma se non l’avessi fatto
adesso non sarei qui...-
-Frances?-
-Non so se
riuscirà ancora a fidarsi di me… Ieri ho provato a chiamarla e mi ha buttato
giù la chiamata-
-Ti arrendi
dopo una sola chiamata?-
-Tu non la
conosci…-
-No certo, ma
conosco te… Deve fidarsi… Dille le stesse cose che hai detto a me…-
Santana
sbuffò –Non è così semplice, è stata
già tradita in passato…- spiegò la mora
che iniziava a perdere la sua sicurezza e a singhiozzare.
-Ma tu sei
Santana Lopez… Tu puoi tutto… Sei Straordinaria-
A quel punto
l’ispanica non trattenne più le lacrime e scoppiò a piangere –La amo da
impazzire e se non dovesse… Io…-
Brittany
allungò le mani e strinse quelle della ex Cheerios.
-Lo capirà
Santana, e se non dovesse farlo ti giuro che torno dall’Italia e le spacco la
faccia…-
L’ispanica
sorrise –Quindi hai deciso?-
-Si… è la
cosa migliore… E poi starò via solo due mesi…-
-Come scusa?-
chiese la donna dopo essersi soffiata il naso e asciugata le lacrime.
-Si il contratto
dura due mesi…-
La mora la
guardò con quell’espressione con cui si poteva guardare solo Brittany S.
Pearce.
-Che c’è…?-
chiese confusa la ballerina.
-Tu,
promettimi di non cambiare mai…-
-Promesso…-
Le due
ragazze si alzarono e si scambiarono un lungo abbraccio.
-E tu mi
prometti che quando tornerò recupereremo il tempo perduto?-
-Promesso-
Per la prima
volta, dopo dieci anni, erano di nuovo unite.
Le due
ragazze si staccarono e si allontanarono.
-San…- la
chiamò la bionda.
L’ispanica si
girò.
-Sei uno
schianto con questo nuovo look- le disse sorridendo.
Santana si toccò i capelli felice, erano corti alle spalle e poco simmetrici.
Poi guardò l’orologio e sgranò gli occhi.
Era tardissimo.
L’ispanica
camminava velocemente verso il grattacielo dove lavorava decise di accendere
l’I-phone.
Messaggio_Brittany
-ti ho cercato alle…-
Messaggio_Brittany
-San devo parlarti…-
Santana
ignorò le chiamate della donna con cui aveva chiarito e continuò a scorrere i
messaggi cercando una chiamata di Frances ma niente.
Quinn le
aveva sconsigliato di chiamarla, ma in quel momento lei ne aveva bisogno.
Decise di
provarci.
Cercò il nome
tra le ultime chiamate, in effetti non si sentivano da solo due giorni, e dopo
averlo premuto spuntò il ghigno della scenografa.
Per un attimo
la latina si bloccò sulla foto, quando faceva le facce buffe era ancora
più bella.
Acceso.
Santana si bloccò davanti il portone del palazzo sperando che
rispondesse.
La rossa
prese il BlackBerry e vide il volto di Santana.
Nella foto la
mora si era appositamente messa in posa, mostrando dei tenerissimi occhi da
cerbiatta che avrebbero sciolto pure l’antartide.
Frances continuò a guardare il cellulare e la foto, come se
volesse essere sicura che poteva resistere.
-Rispondi cazzo- pensò la mora.
Ma niente.
Entrò nel palazzo e si avvicinò all’ascensore, poi guardò i
pulsanti e sorrise.
Le due ragazze dondolavano cercando di
sorreggersi l’una con l’altra, ma erano evidentemente ubriache.
La festa di compleanno dell’ex titans
le aveva stese.
-Frances chiama l’ascensore…- disse la
latina dopo essere entrata nel atrio.
-Ascensoooooreeeee- urlò la rossa.
Santana la guardò con tenerezza.
Uno dei pochi ricordi della sua
infanzia vedeva la piccola Lopez chiamare a voce l’ascensore insieme al padre.
-Amore non arriva…- disse seria la
donna che senza dubbio era più ubriaca dell’ispanica.
La latina premette il pulsante e
quando l’ascensore arrivò spinse di forza la ragazza allo specchio e cominciò a
baciarla.
-Ti amo- disse dandole un primo bacio
dolce e passionale.
La rossa sembrava stordita ed
incantata.
-Ti amo- ripetè la mora dandole un
secondo bacio ancora più passionale.
-Ti amo- continuò regalandole altri
baci sempre più provocanti
Arrivate al piano Santana fece un
passo per uscire dall’ascensore ma la rossa la tirò a sé premendo il piano
terra.
-Che fai?- chiese la mora confusa.
-Adesso è il mio turno-
rispose la rossa con malizia dopo aver preso il controllo della situazione.