Drink letale
Aveva ricominciato a bere, ma non aveva altra scelta.
Per condurre il suo stile di vita necessitava di una dose liquida di coraggio, o incoscienza.
L’alcol annebbiava, non la ragione, ma la paura e il dolore.
Rinchiudeva in una gabbia quei sentimenti opprimenti che non lo lasciavano vivere, ma lui doveva combatterli per lottare contro un nemico più forte e pericoloso.
Seduto al bar, ordinò l’ennesimo drink che offrì alla bella ragazza che gli teneva compagnia.
Le luci soffuse e rossastre rilassavano lo sguardo, era una serata tranquilla.
La donna, appena bevve, cominciò a tossire; sembrava sentirsi male.
-Cosa mi hai dato?
Domandò sputando sangue di un rosso spento, mentre il colorito divenne più chiaro, pallido e cadaverico.
Gli occhi cominciavano a cambiare colore diventando sempre più scuri, mentre delle rughe iniziavano ad apparire vicino al contorno degli occhi, stava mostrando –così- la sua natura.
-Scotch …e acqua santa.
Disse l’uomo con un sorriso beffardo.
-Siete così stupidi e ciechi voi vampiri!
Aggiunse, in fine, rilassandosi sulla sedia e sorseggiando il suo drink.
Samuel aveva ricominciato a cacciare, nonostante avesse già ottenuto la sua vendetta, l’odio che aveva covato negli anni non si era minimamente placato; doveva ucciderne più che poteva.
Non accettava l’idea che altre persone potessero morire a causa dei vampiri, come la sua amata Mary.
Doveva continuare a combatterli, tutti.