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Autore: Veronica Asahina    26/05/2011    1 recensioni
Questa è una storia un pò troppo, forse, inventata xD E' un pairing tra due personaggi che non c'entrano assolutamente xD Parla di una Mikuru Asahina che si è innamorata di un'affascinante L Lawliet *ω* E la nostra cara amica dovrà pure fare i conti con la sparizione dei suoi genitori... Che ne sarà di loro? Riuscirà a salvarli? E sopratutto riuscirà Mikuru a dichiararsi? Grazie alla mia sorellina Rin (Elena) per aver creduto in me *ω*
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non so per quanto rimasi abbracciata accanto a Rin. So solamente che quando ci svegliammo era già notte inoltrata. Mi alzai senza far rumore. Mi accorsi che anche L era lì, sdraiato sul divanetto... Non so da quanto... Però c'era. Sorrisi. Dopotutto era pure camera sua...
Rin si alzò sbadigliando. -Nee-chan io vado. Vi lascio da soli- disse con una punta di malizia nella voce. Quella ragazzina mi faceva andare in bestia. -Notte sorellina. E tranquilla non facciamo nulla!- le diedi un colpetto sulla testa e lei mi diede un bacio sulla guancia e uscì chiudendo la porta senza far rumore.
Mi avvicinai ad L e cercai di svegliarlo. -Ehi. Svegliati.- lo scrollai. -Uhm.- sbadigliò. -Come mai sei sveglia?- mi chiese. -Volevo farmi un bagno caldo prima di andare a letto.- sorrisi. Lui si alzò e andò a mettersi sul letto. Si distese e mi guardò. Non era il solito sguardo assorto. Era uno sguardo malizioso...
Mi avvicinai all'armadio e presi un vestito rosa da mettermi dopo aver fatto il bagno. Lui continuava a fissarmi. Io arrossii e decisi di ignorarlo. -Ci vediamo quando ho finito, se sei ancora sveglio.- -Ok.- si era offeso, probabilmente. Aprii la porta e appoggiai i vestiti sul lavandino.
Mi tolsi l'uniforme e mi guardai allo specchio. Il segno era ancora lì. E sul viso c'erano i segni delle lacrime che avevo perso durante la giornata. Il mio viso era straziato dalle lacrime... Avevo le guancie rigate... Mi sciacquai il viso e, tolti gli ultimi indumenti, mi immersi nella vasca. Rimasi lì parecchio. Non volevo andare di là...
Avevo paura di quello che mi potesse fare... Però dopo molti ripensamenti alzai e mi avvolsi un asciugamano addosso. Mi guardai allo specchio. Il mio viso era più rilassato. Sorrisi e mi vestii. Dopo essermi asciugata e pettinata i capelli uscii dal bagno facendo attenzione a non far rumore.
Chiusi la porta e appoggiai l'uniforme sulla sedia che stava vicina alla finestra. Guardai fuori. Il cielo era completamente stellato. La luce delle stelle si riflesse sui miei occhi. Erano così belle. Decisi di andare a dormire. Era tardi. Guardai la figura di L che dormiva. Avevo paura di svegliarlo...
Mi avvicinai al letto lentamente e mi feci piccola piccola in un angolino in modo da non svegliarlo. Lo guardai dormire. Che bello che era. Chissà cosa sognava. Lo guardai con occhi sognanti. Speravo solo di essere nel suo sogno. Un giorno sarei riuscita a fargli sapere che mi ero innamorata di lui... E parecchio!
Dopo vari pensieri mi addormentai.
Calcio. Rotolamento. Dopo vari movimenti colpii qualcuno -Ahi! Mikuru!- mi sentii scrollare. -N-no! Lasciami!-aprii gli occhi. La luce del sole era già entrata in quella stanza così feci fatica a aprirli completamente... -Buongiorno L.- lo guardai e poi chiusi di colpo gli occhi. Ero stanca. -Mikuru alzati o faremo tardi.-
-Non voglio.- pigolai nel sonno. -Non voglio andare a scuola!- mi imposi. Sempre nel sonno... Rotolai nuovamente. Poi mi sentii scivolare il vestito di dosso. Convinta che il mio vestito si fosse attaccato da qualche parte mi misi a sedere per scastrarlo. Però alla fine del mio vestito c'era una mano... Una mano fredda...
Con dita lunghe e affusolate... Conoscevo quella mano! L mi stava spogliando! Arrossii di colpo e spalancai gli occhi all'inverosimile e mi coprii con il lenzuolo bianco che stava sul letto. -C-che fai?- lo guardai con in faccia le sfumature del rosso più scuro. -Scusa, ma era l'unico modo per svegliarti.- si giustificò. Mi alzai dal letto e lo guardai.
Lui si avvicinò. Io indietreggiai e andai a sbattere contro il muro. Ero in trappola. Mi sfiorò le labbra con le sue. -Buongiorno.- arrossii nuovamente. Le sfumature erano più scure ora... -C-ciao.- lo guardai.  Magari, stavamo insieme e io non lo sapevo... Improbabile. Lui forse non mi amava...
Con quei pensieri per la testa lo spinsi fuori dalla stanza e, dopo aver chiuso la porta, a chiave, mi misi l'uniforme. Uscii passandogli di fronte, senza degnarlo di uno sguardo. -Ora, dopo che ti ho vista mezza nuda fai la preziosa?- rise. Lo odiavo! Continuai la mia marcia a testa alta. -Buongiorno nee-chan!- disse Rin.
-Buongiorno piccola.- sorrisi. Si avvicinò e sussurrò... -Tu e Ryuzaki avete litigato?- -Non sono affari tuoi.- detto ciò mi diressi verso la stanza di papà... Dovevo parlare con lui... -Papà!- bussai. Nessuna risposta. -Papà!- urlai. -Mikuru!- arrivarono Rin, L e Watari. -Fate silenzio!- ordinai.
Dopodichè appoggiai la mano sulla maniglia della porta e con una lieve pressione questa si aprì davanti a me... Quello che vidi non mi piacque affatto... La camera era tutta in disordine e di mio padre nemmeno l'ombra. -P-papà?- Rin entrò per prima. La guardai cercare nostro padre.
Girava per ogni angolo della stanza, e quando si accorse che lì non c'era nessuno mi guardò. -Mikuru?- disse singhiozzando. Non le dissi nulla. Aprii le mie braccia e lei si tuffò tra di esse. La sentì piangere e la strinsi a me. -Dobbiamo andarcene di qui.- -Ha perfettamente ragione.- -Rin.- -Dimmi Mikuru.- rispose tra i singhiozzi.
-Va' in camera tua e prendi lo stretto necessario e un paio di vestiti... Tra 30 minuti ci vediamo in entrata. Ok?- sorrisi. Fece un cenno con il viso. -Ti prometto che li troveremo.- si illuminò e poi si diresse verso camera sua. -Watari, puoi darle un'occhiata? Non voglio che le accada nulla.- -Si signorina.- detto ciò seguì Rin.
-Vieni con me.- feci cenno a L di seguirmi. -Non ti lascio da sola, scema!- lo guardai. Arrossii, però mi rigirai di scatto e mi diressi verso la mia camera senza dargli la soddisfazione di averlo perdonato. Presi la mia borsa e ci infilai dentro alcuni vestiti. Lui mi guardava. Ne ero convinta. Ma non potevo distrarmi... Dovevo salvare i miei genitori.
E l'avrei fatto. Mi diressi dalla porta. -E la borsa?- mi fece notare lui. -Portala tu.- feci con aria di superiorità. Lui, obbidì e prese la mia borsa e uscì dalla stanza. Mi lasciai scappare una risata. Semplice. Lui mi guardò e rise. Io arrossii. Maledetto! Presi il telefono in mano e chiamai Haruhi.
-Pronto? Mikuru dove sei!? Tra poco iniziano le lezioni e tu non sei ancora arrivata... Dove sei?-  mi fece notare il lieve ritardo. -Non sto tanto bene.- mentii. -Che hai? Se mi dici dove sei vengo a trovarti...- -No. E' una cosa passeggera... A me basta che tu avvisi gli insegnanti che io oggi non posso entrare. Sto malissimo.-
non era convinta, lo sapevo. E' che non ero mai stata brava con le bugie. -Ok Mikuru! Vedi di riprenderti presto. Sennò potresti fare una brutta fine! Ciao.- mi chiuse la chiamata in faccia. Sospirai. L'aveva bevuta. -E che cos'è che tu avresti?- mi guardò. -Non sono affari che ti riguardano!- aumentai il passo. Scesi in entrata. Rin non aveva ancora finito.
Guardai nella direzione della sua stanza. -Spero che stia bene.- sussurrai. Piansi. Non so perché. Lui mi asciugò le lacrime e mi tenne stretta a se. Io arrossii e mi dimenticai di avercela con lui. Rin mi tirò per la gonna. -Nee-chan.- mi guardò. Io mi staccai da L. -Watari io so dove possiamo andare...- detto ciò ci fece salire tutti e 3 in macchina e ci dirigemmo verso Tokyo.
Dopo un paio di minuti fummo davanti alla mia ex casa. Un pò mi era mancata. Entrammo. Dovevamo escogitare un modo per recuperare i miei genitori senza farci prendere... -Guarda Mikuru!- -Rin scendi dal letto. O per lo meno smetti di saltarci sopra.- la guardai. -Ti annoi e non sai che fare?- -Esatto.- mi guardò tristemente.
-Allora disfa le valigie e metti apposto le tue cose nella stanza di là.- sorrisi. So che non l'avrebbe mai fatto, però tentai. -Ok.- mi disse piagnucolando, e trascinandosi dietro la valigia se ne andò. -Mi dispiace fare la cattiva.- guardai L e Watari. -Ora occupiamoci di cose serie.-
-Aspettate! Io ho avuto a che fare con un uomo che sa dov'è mia madre...- -Ora tutto sta nel rintracciarlo...- finì L la mia frase. -Io ho paura...- -Andrò io.- replicò. -Ma sono i miei genitori. E ho promesso a Rin che li ritroveremo!- -Non dire scemenze! Tu non puoi farcela da sola!- -Andate insieme...- sentenziò Watari. -A me va bene.- aggiunse Ryuzaki e poi i due mi guardarono.
-Ok.- sorrisi. -Inizieremo domattina.- lo guardai e annuii, poi me ne andai da Rin, lasciandomi quei due alle spalle...
  
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