Flickering Candlelight
 

Era stato deciso.
Non poteva fare più nulla per salvarli, era troppo tardi per tornare indietro--avevano causato la loro stessa distruzione ed ora la mano pesante del fato stava per calare su di loro, e lui era stato scelto per portare a termine quel compito... era lui che avrebbe dovuto brandire l'ascia e lasciarla cadere sulle teste di centinaia di persone.

Era sicuro che quella fosse la cosa giusta da fare... aveva sperato ci fosse ancora un modo, una via verso la salvezza, per la sua famiglia; un modo per far capire loro quanto fosse folle il loro piano e per far sì che cambiassero idea, ma non era successo: era stato impossibile ragionare con suo padre, una volta che la sete di potere e di vendetta si era radicata in lui (e nella maggior parte del clan) un colpo di stato era tutto ciò che i suoi occhi avevano potuto vedere--ed Itachi non poteva lasciare che accadesse, aveva promesso fedeltà all'Hokage ed avrebbe fatto di tutto per salvare il suo amato villaggio.

Aveva salutato Sasuke, quella mattina, confortato dal pensiero che il suo fratellino non sarebbe stato presente per assistere a quello che la sua missione richiedeva e poi si era diretto alla stanza che gli era riservata al quartier generale degli ANBU... doveva prepararsi, mentalmente e fisicamente e doveva ripassare attentamente il piano per il 'dopo' - punti che avrebbero potuto creare sospetti non erano un'opzione: la responsabilità doveva necessariamente ricadere sulle sue spalle, l'Hokage doveva uscirne pulito... non potevano permettere che il panico dilagasse negli altri Clan.

Solo nella sua stanza, con la sola compagnia di una piccola candela, Itachi si rese conto che il suo futuro sembrava tanto incerto quanto quella fiammella.