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Autore: TheBird_In_TheCage    27/05/2011    5 recensioni
L'amore: un sentimento davvero meraviglioso e potente, non c'è che dire. Per Temari il rapporto con Shikamaru è il pilastro che le permette di andare avanti, di superare le disgrazie del suo oscuro passato. Un nuovo inizio. Ma. Esatto, c'è un ma.
Cosa succede se una partenza improvvisa la costringerà a fare a meno di lui, o più esattamente, a fare a meno della sua presenza a tempo indeterminato? E se a questa "scomparsa", aggiungiamo anche l'arrivo di un affascinante ragazzo dagli occhi stravaganti e l'incontro di un'amica d'infanzia?
L'ossessione sarà più forte dell'amore?
Una storia piena di colpi di scena, ambientata in un contesto abituale, il liceo. (Ovviamente non si baserà solo ed esclusivamente sulla scuola.)
Ho cercato di rendere il tutto il più originale possibile, dateci un'occhiata e, gentilmente, una recensione. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, dato che dietro a ogni capitolo (e alla trama in sé) c'è molto lavoro, anche se non vi sembra!:)
Grazie e baci, Giulia.
-Il rating potrebbe alzarsi nel corso dei capitoli, ma non credo andrò oltre l'arancione, quindi le più giovani possono star tranquille!-
[Parte di questo racconto è dedicato alla mia onee-chan, Jude. Perché mi sostiene e le voglio bene. Perché sì.]
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hidan, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
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Obsession
-Prologo-


<< Ecco a lei, bella signorina. Buona giornata! >>
Temari accennò un sorriso alla vecchia barista rugosa, afferrando i due frullati che le porgeva da dietro il pesante bancone di mogano. << Grazie mille! >> la ringraziò, prima di uscire dal piccolo locale appartato e venire inondata dai caldi raggi del mattino. Gli occhi smeraldini, così verdi da far invidia a un felino e incastonati nel suo viso di porcellana, brillavano come gemme alla luce del giorno, senza riflettere la preoccupazione che da lì a qualche settimana le attanagliava le viscere. 
Se non si presenta neanche questa volta, giuro che lo vado a tirare fuori di casa a suon di pugni in testa!, si disse tra sé e sé, arriccinado le labbra sottili in una smorfia stizzita. Sapeva che il suo ragazzo le nascondeva qualcosa, e non riusciva a sopportarlo. Shikamaru, infatti, non era di certo il tipo da nascondere segreti a qualcuno, soprattutto a lei, non perché fosse troppo onesto per farlo, ma per il semplice motivo che non era capace di tenere nascosto nulla. A confermare questa teoria, era stato il suo strano comportamento nell'ultimo mese: le chiedeva di uscire, ma dopo qualche minuto dall'ora dell'appuntamento, ovvero quando la povera Temari era ormai arrivata sul posto, riceveva un messaggio sul cellulare con su scritto che lui non poteva presentarsi e che gli dispiaceva da morire.
Temari scosse il capo, come per liberarsi da una mosca fastidiosa: non era il momento di pensare a certe cose, lui le aveva assicurato che questa volta sarebbe venuto, a costo di annullare tutti i suoi presunti impegni improvvisi. Con un sospiro carico d'ansia trattenuta, Temari guardò a destra e a sinistra, un gesto che ormai le veniva naturale prima di attraversare qualsiasi tipo di strada. I corti ciuffi biondi, legati in quattro bizzarri codini dietro la nuca, le accarezzarono la fronte aggrazziata, sospinti dal leggero venticello estivo, mentre con passo svelto passava esattamente nel mezzo delle strisce pedonali che portavano all'entrata verdeggiante del parco.
A Temari era sempre piaciuto piaciuto quel tranquillo pezzo di verde che sorgeva nel centro di Konoha. Da quando si era trasferita da Suna, appena due anni prima assieme ai suoi fratelli e a suo zio Yashamaru, era stato il primo posto in assoluto che aveva apprezzato per davvero. Cosa molto difficile per una ragazza complicata come lei, strettamente legata al suo paese d'origine. Ma non aveva potuto opporsi al trasloco: era meglio così, in fondo. Qualche volta, le diceva suo padre con quel suo tono serio, è meglio lasciarsi certe cose alle spalle e cominciare una nuova vita, per non essere frenati dagli avvenimenti del passato. E, a suo malgrado, sapeva di averne maledettamente bisogno.
Temari si sedette su una panchina di ferro battuto, completamente ricoperta di graffiti, e poggiò i frullati in mezzo alle gambe magre. C + M = xsempre!, recitava una di quelle scritte, spiccando tra tutte grazie al suo colore verde brillante. Intorno a lei, qualche albero di ciliegio presentava già i rosei boccioli, pronti a schiudersi a Marzo, nell'annuale fioritura. 
Temari sorrise divertita al ricordo dell'anno passato, quando Shikamaru le aveva proposto di andare a vedere quel meraviglioso spettacolo insieme. Era stato il loro primo appuntamento ufficiale, cosa che l'aveva lasciata a bocca spalancata per lo stupore appena l'aveva visto apparire di fronte al suo appartamento con un broncio imbarazzato. Il perché? Be', le era sembrato che Shikamaru si accontentasse di vederla solo durante le lezioni o assieme agli altri, in un'uscita di gruppo, e quindi si era ormai convinta di dover essere lei la prima a chiedergli un'appuntamento. Poi, a dirla tutta, era ben consapevole che il suo ragazzo era un dichiarato pesaculo, alias bradipo, come spesso lo chiamava con tono scherzoso lei, vedendolo appisolarsi nei momenti più disparati.

Nya nya, messaggio! Nya!

Temari sentì un improvviso crampo allo stomaco al suono della suoneria del suo cellulare. Fece un gran respiro, spostando i frullati di banana a terra, accanto ai suoi stivaletti di pelle nera. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare che ancora vibrava per avvisarla del messaggio appena ricevuto. Sullo schermo lampeggiava la scritta a grandi lettere: Messaggio da Shika!
Non guardò mai quel messaggio, ma si limitò a cancellarlo immediatamente cliccando sul tasto destro. Dopodiché, si infilò nuovamente il telefonino nei jeans attillati e si sistemò con le mani la camicetta di raso nera, incamminadosi verso l'uscita del parco proprio mentre una bambina che teneva per mano la madre le passò di fianco, andando nella direzione opposta.
Questa volta non la passi liscia, pensò furiosa, gonfiando con enfasi il seno prosperoso come se fosse sospinto all'insù da una forza sconosciuta.
I frullati rimasero nel parco, ai piedi della panchina, mentre lei si accingeva a raggiungere la casa del suo ragazzo per sistemare quella faccenda una volta per tutte. 



Spazio dell'autrice, SadGirl90.
Ehi, guarda un po' chi si rivede! :D
Sono davvero felice di essere tornata, mi è mancato da moooorire non pubblicare nulla per mesi!
Ma sapete, volevo scrivere qualcosa di più elaborato, per voi, e per me, per migliorare, lo ammetto! :)
Allora mi son scritta tutta la trama a punti, così, in pratica, devo solo seguire quello che ho già buttato giù su carta, capitolo per capitolo!
Che dire? Spero che questo inizio vi abbia incuriosito, almeno un tantino! Eheh! Cosa nasconde il nostro Shika? Lo scoprirete davvero presto, ve lo assicuro!
Quando aggiornerò? Tutti i venerdì! Non dovrei avere problemi questa settimana, però non si sa mai, cambio connessione, quindi spero proprio di non tardare per la data prevista! -Arg, sembrò proprio Shika se dico così! (:
Ultima cosuccia e poi vi lascio in pace: Recensite, perfavore! Ce l'ho davvero messa tutta! Ovviamente se c'è qualcosa che non vi convince, segnalatemelo! Sarò contenta di sentire ogni vostro parere riguardante la mia storia. :)
Baci, Giulia. <3


 
   
 
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