Sa benissimo che aver resettato parte della sua vita come se fosse effettivamente possibile farlo, che aver escluso dal suo campo visivo ogni possibilità di riallacciare rapporti umani che vadano oltre un tipo di amicizia sicuramente sincero, ma sempre un po’ traballante, dalle fondamenta non ben accertate, è la ragione per cui vivere con se stessa è un po’ come vivere in una gabbia di vetro, al cui esterno tutto continua a scorrere nella più completa normalità, senza che però, chi ne è rinchiuso dentro, possa intervenire a modificare in qualche modo lo svolgersi repentino degli eventi. Sa benissimo che il suo finirà per essere un cuore sterile.