10 ANNI DOPO
Erano passati
diversi giorni e Frances continuava a non farsi sentire e a non rispondere alle
chiamate della mora che diventavano sempre più insistenti.
Quinn dal
canto suo non poteva fare niente, voleva gestire la situazione evitando di fare
da tramite.
Frances era
ospite a casa sua da una settimana, e per quanto la bionda le avesse detto di
non preoccuparsi, faceva di tutto per non far pesare la sua presenza, quasi non
si sentiva, in più parlava pochissimo di Santana, forse per evitare
d’influenzare l’amica.
Quando Quinn
si vedeva con l’ex compagna di squadra evitava di dare troppe informazioni
sulla rossa, era vero che era più amica di Santana, ma non voleva tradire la
sua fiducia, per questo motivo le aveva vietato di andare a casa sua fino a
quando non si fossero calmate le acque.
La bionda
uscì dalla camera e vide la ragazza sveglia che stava facendo colazione.
-Buongiorno…
Come mai sei già sveglia? Oggi è sabato non dovresti lavorare…- disse la bionda
ancora assonnata.
-Non riesco a
dormire bene… E poi volevo andare a fare una passeggiata al Central Park-
rispose un po’ triste la rossa.
Quinn non
sapeva bene cosa dirle, si limitò ad avvicinarsi e abbracciarla.
Per un attimo
la rossa rimase spiazzata dal gesto affettuoso ma poi si lasciò andare… Ne
aveva bisogno.
-Grazie
Quinn… -
La bionda si
staccò e sorrise. –Verrei con te al central Park, ma oggi le pesti hanno scuola…-
-Dai, i tuoi
alunni sono magnifici…-
Quinn si
appoggiò per un attimo al tavolo
sentendosi mancare le forze.
-Sai… A volte
mi pento di averla lasciata andare… La vedo tutti i giorni e penso sempre che quando
ha detto “mamma” per la prima volta non l’ha detto a me… è una cosa strana…-
-Hai fatto la
scelta migliore, ma è normale che tu sia legata a lei… è tua figlia Quinn… E’
qualcosa che c’è stata e che sempre ci sarà anche se non fa più parte della tua
vita…-
La bionda si
asciugò la lacrima e poi guardò la scenografa –Come Brittany e Santana…-
La ragazza
rossa la guardò come se avesse detto una bestemmia.
-Santana non
ha scuse per quello che ha fatto, se fosse stata un’altra sarei la prima a
dirti che ha sbagliato e deve pagare… Ma si tratta di Brittany…-
-Credi che
non lo sappia? Credi che non sia sempre stata la prima a spingerla a cercarla?
A parlarci?- disse la rossa che si era alterata.
-E allora
perché non la chiami…?-
-Non ce la
faccio Quinn, ogni volta che prendo in mano quel cazzo di telefono… Visualizzo
Santana che la sta guardando con quegli occhi da… E poi la bacia…-
-Tu non puoi
sapere come sono andate le cose…-
-Perché tu lo
sai?- chiese con insistenza la rossa.
-No… Non ho voluto
saperle… Ma so che San sta male Francy… devi darle almeno la possibilità di
spiegarti-
-Non ora…
Scusa Quinn ho bisogno di uscire…- disse frettolosamente la scenografa.
-Scusami…-
disse la bionda notando gli occhi lucidi.
-Tranquilla
tutto ok, buona giornata…-
Quinn guardò
la rossa sbattersi la porta alle spalle e prese il cellulare.
Ci
giocherellò un po’ tra le mani e poi cominciò a scrivere un messaggio.
Era arrivato
il momento di prendere una posizione.
-Central Park… Ora… Muoviti!-
Invio_J.lo
L’ispanica
stava camminando nel parco, era immenso ma lei sapeva benissimo dove andare.
E infatti era
li.
Si fermò per
un attimo a guardarla come se non fosse sicura di volerlo fare.
Non la vedeva
e sentiva da una settimana.
Adesso la
osservava, seduta sulla panchina, con una sigaretta in mano, era un vizio che
entrambe assecondavano in momenti di sconforto.
Era da sola
che si guardava intorno come se stesse aspettando qualcuno.
Aveva lo
sguardo spento.
A Santana le
si strinse il cuore al pensiero che la colpa era sua.
Decise di
avvicinarsi.
…
Frances
alzò
lo sguardo e la vide notando subito i capelli più corti, ma
senza dire nulla, girò la testa dall’altra parte.
Santana si
sedette accanto a lei, teneva gli occhi bassi per l’imbarazzo.
Frances prese
il pacchetto di sigarette dalla borsa e gliene passò una.
Poi l’accese.
-Grazie…-
disse Santana facendo un primo tiro.
-Prego-
rispose la rossa facendosi scappare un mezzo sorriso.
Aveva accanto
la sua Santana.
-Sei più
bella quando sorridi…- Ne approfittò la latina.
-Più bella di
Brittany?- La provocò la rossa.
-Certo…-
rispose subito la mora.
-E’un inzio…-
Replicò.
-Io… Non so
cosa sia successo…-
-Lo so io, tu
l’hai baciata… lei aveva appena finito di dire qualcosa e tu l’hai baciata… A
casa nostra- disse la rossa seria, con lo stesso tono di voce di quella notte.
Santana buttò
la sigaretta, si girò verso Frances cercando i suoi occhi ma la rossa la
evitava.
La prese di
forza e l’obbligò al contatto –Guardami cazzo-
Frances
incontrò i suoi occhi per la prima volta dopo tanto tempo.
-Mi devi
credere Frances… Non esiste nessun uomo o donna in questo stramaledetto pianeta
che mi faccia l’effetto che mi fai tu quando mi guardi… E non m’importa se tu
non vuoi parlarmi adesso o se non vuoi capire, io voglio te… Voglio stare con
te… E non permetterò a un mio cazzo di errore di rovinare tutto-
-Lo so… Ma
come faccio a fidarmi di te, mi sono allontanata solo pochi giorni e…-
-Era
Brittany… E’stato un caso, se tu ci fossi stata sarebbe stato tutto diverso… o
forse no… Forse doveva succedere… Ne avevo bisogno…- replicò sincera la mora.
-Avevi
bisogno di baciarla?-
-No… Cioè si…
era fondamentale… Lei è l’unica che avrebbe potuto portare via da te… Ma non
l’ha fatto… Se non avessi provato non l’avrei mai saputo… Non avevo dubbi su di
noi… Ma vedere Brittany mi ha sconvolto… Erano dieci anni che non avevo una
conversazione sana con lei… Lei era la mia migliore amica… rappresenta la mia
adolescenza, il mio cooming out… Rappresenta me! Perché non puoi perdonarmi…-
Frances
guardò il viso dell’ispanica cercando gli occhi lucidi.
Con le mani
cominciò ad accarezzarle prima gli zigomi e poi la bocca, come se volesse
essere sicura che fosse lei, ma c’era qualcosa che la bloccava.
Santana
cominciava realmente a pensare che la rossa non l’avrebbe più perdonata. Sapeva
di essere stata sincera, ma sapeva anche che per la compagna non era facile,
perciò decise di giocarsi il tutto per tutto facendo le due cose che, dopo la stronzaggine,
le venivano meglio.
-Guppy Face, Trouty Mouth
Is that how people’s lips look where you come from in the South-
-Ma
tu sei scema…- disse la rossa con un mezzo sorriso.
L’ispanica
sorrise maliziosamente e rimanendo a stretto contatto con la ragazza continuò a
guardarla negli occhi e riprese a cantare.
-Grouper Mouth, Froggy Lips
I love suckin’ on those salamander lips-
-Non ci credo che hai composto una
canzone per il glee- disse ridendo la rossa sotto le coperte.
-Ti giuro… Era la prima volta che
componevamo noi…- rispose la mora mentre si stava mettendo il pigiama per
raggiungere la compagna al letto.
-Ma che canzone era…?-
-Ma niente… Era una robba che
avevo scritto per Sam…-
-Ma chi bocca da trota?- chiese la
rossa riferendosi al modo in cui Santana
e Quinn parlavano del loro ex compagno di squadra.
-Da dove pensi che derivi il
soprannome?-
-No… Non ci voglio credere…- disse
ridendo la scenografa.
A quel punto l’ispanica intonò il
pezzo improvvisando uno spogliarello per la compagna, che sembrava molto più
divertita che eccitata…
Finita la canzone la donna si mise
a cavalcioni sopra la rossa che stava seriamente trattenendo le risate per non
deludere la ragazza che si credeva veramente strafiga.
Santana lanciò l’ennesima occhiata
maliziosa alla rossa che scoppiò a ridere…
-Sono così esilarante?- chiese
delusa la mora.
A quel punto la ragazzetta allungò
il bracciò e tirò a se la compagna prendendola per il pendente che aveva al
collo… unico oggetto che aveva ancora addosso.
Poi la baciò.
-Dai veramente? Ti faccio ridere
così tanto?-
La rossa annuì con un sorrisetto e
poi si avvicinò all’orecchio –Sei anche maledettamente sexy…-
L’ispanica
alzò il sopracciglio soddisfatta e si lasciò
completamente andare sapendo che la rossa non aspettava altro che
farla sua.
Santana
aveva annullato le distanze.
-Non
puoi comprarmi in questo modo…- disse la rossa cercando di staccarsi,
ma la mora non ne voleva sapere, era troppo impegnata a gustare quel momento.
Le sembrava di non baciarla da una vita.
Le
due ragazze approfondirono il bacio, Santana poteva percevire il
battito della donna accellerato... Sapeva che anche lei lo voleva.
-Mi
sei mancata…- disse seriamente la latina che era tornata seria.
-Fallo
di nuovo e…-
-Ti amo- disse semplicemente la mora tappandole la bocca con un bacio.
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capitolo un pò cortino, e molto complicato da scrivere, infatti non sono per niente soddisfatta.
Non so se vi sia piaciuta l'idea di buttarlo sul comico ma volevo aggellerire la situazione drammatica. In più penso che Santana sia veramente un personaggio divertene e quindi volevo dare spazio a questa parte del carattere.
piccole anticipazioni: Il prossimo capitolo sarà la famosa rimpatriata dove ci saranno veramente tutti...(anche Brittany e Frances...) e subito dopo il capitolo conclusivo.
spero vivamente di non avervi delusi/e.
ringrazio sempre tt quelli che leggono, recensiscono e mi danno consigli...
a presto
Will