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Autore: willow11    28/05/2011    4 recensioni
Santana è una donna affermata, vive a NY con la sua fidanzata, passa piacevoli serate con Dave e Kurt, e condivide momenti del passato e del presente con la sua migliore amica Quinn... Cosa potrebbe turbare la sua tranquillità? Questa storia parlerà principalmente di Santana e della sua accettazione. Ci sarà il brittana ma non sarà il filo conduttore del racconto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '10 anni dopo'
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10 anni dopo 14

10 ANNI DOPO

Erano passati diversi giorni e Frances continuava a non farsi sentire e a non rispondere alle chiamate della mora che diventavano sempre più insistenti.

Quinn dal canto suo non poteva fare niente, voleva gestire la situazione evitando di fare da tramite.

Frances era ospite a casa sua da una settimana, e per quanto la bionda le avesse detto di non preoccuparsi, faceva di tutto per non far pesare la sua presenza, quasi non si sentiva, in più parlava pochissimo di Santana, forse per evitare d’influenzare l’amica.

Quando Quinn si vedeva con l’ex compagna di squadra evitava di dare troppe informazioni sulla rossa, era vero che era più amica di Santana, ma non voleva tradire la sua fiducia, per questo motivo le aveva vietato di andare a casa sua fino a quando non si fossero calmate le acque.

 

La bionda uscì dalla camera e vide la ragazza sveglia che stava facendo colazione.

-Buongiorno… Come mai sei già sveglia? Oggi è sabato non dovresti lavorare…- disse la bionda ancora assonnata.

-Non riesco a dormire bene… E poi volevo andare a fare una passeggiata al Central Park- rispose un po’ triste la rossa.

Quinn non sapeva bene cosa dirle, si limitò ad avvicinarsi e abbracciarla.

Per un attimo la rossa rimase spiazzata dal gesto affettuoso ma poi si lasciò andare… Ne aveva bisogno.

-Grazie Quinn… -

La bionda si staccò e sorrise. –Verrei con te al central Park, ma oggi le pesti hanno scuola…-

-Dai, i tuoi alunni sono magnifici…-

Quinn si appoggiò  per un attimo al tavolo sentendosi mancare le forze.

-Sai… A volte mi pento di averla lasciata andare… La vedo tutti i giorni e penso sempre che quando ha detto “mamma” per la prima volta non l’ha detto a me… è una cosa strana…-

-Hai fatto la scelta migliore, ma è normale che tu sia legata a lei… è tua figlia Quinn… E’ qualcosa che c’è stata e che sempre ci sarà anche se non fa più parte della tua vita…-

La bionda si asciugò la lacrima e poi guardò la scenografa –Come Brittany e Santana…-

La ragazza rossa la guardò come se avesse detto una bestemmia.

-Santana non ha scuse per quello che ha fatto, se fosse stata un’altra sarei la prima a dirti che ha sbagliato e deve pagare… Ma si tratta di Brittany…-

-Credi che non lo sappia? Credi che non sia sempre stata la prima a spingerla a cercarla? A parlarci?- disse la rossa che si era alterata.

-E allora perché non la chiami…?-

-Non ce la faccio Quinn, ogni volta che prendo in mano quel cazzo di telefono… Visualizzo Santana che la sta guardando con quegli occhi da… E poi la bacia…-

-Tu non puoi sapere come sono andate le cose…-

-Perché tu lo sai?- chiese con insistenza la rossa.

-No… Non ho voluto saperle… Ma so che San sta male Francy… devi darle almeno la possibilità di spiegarti-

-Non ora… Scusa Quinn ho bisogno di uscire…- disse frettolosamente la scenografa.

-Scusami…- disse la bionda notando gli occhi lucidi.

-Tranquilla tutto ok, buona giornata…-

Quinn guardò la rossa sbattersi la porta alle spalle e prese il cellulare.

Ci giocherellò un po’ tra le mani e poi cominciò a scrivere un messaggio.

Era arrivato il momento di prendere una posizione.

 

-Central Park… Ora… Muoviti!-

Invio_J.lo

 

L’ispanica stava camminando nel parco, era immenso ma lei sapeva benissimo dove andare.

E infatti era li.

Si fermò per un attimo a guardarla come se non fosse sicura di volerlo fare.

Non la vedeva e sentiva da una settimana.

Adesso la osservava, seduta sulla panchina, con una sigaretta in mano, era un vizio che entrambe assecondavano in momenti di sconforto.

Era da sola che si guardava intorno come se stesse aspettando qualcuno.

Aveva lo sguardo spento.

A Santana le si strinse il cuore al pensiero che la colpa era sua.

Decise di avvicinarsi.

Frances alzò lo sguardo e la vide notando subito i capelli più corti, ma senza dire nulla, girò la testa dall’altra parte.

Santana si sedette accanto a lei, teneva gli occhi bassi per l’imbarazzo.

Frances prese il pacchetto di sigarette dalla borsa e gliene passò una.

Poi l’accese.

-Grazie…- disse Santana facendo un primo tiro.

-Prego- rispose la rossa facendosi scappare un mezzo sorriso.

Aveva accanto la sua Santana.

-Sei più bella quando sorridi…- Ne approfittò la latina.

-Più bella di Brittany?- La provocò la rossa.

-Certo…- rispose subito la mora.

-E’un inzio…- Replicò.

-Io… Non so cosa sia successo…-

-Lo so io, tu l’hai baciata… lei aveva appena finito di dire qualcosa e tu l’hai baciata… A casa nostra- disse la rossa seria, con lo stesso tono di voce di quella notte.

Santana buttò la sigaretta, si girò verso Frances cercando i suoi occhi ma la rossa la evitava.

La prese di forza e l’obbligò al contatto –Guardami cazzo-

Frances incontrò i suoi occhi per la prima volta dopo tanto tempo.

-Mi devi credere Frances… Non esiste nessun uomo o donna in questo stramaledetto pianeta che mi faccia l’effetto che mi fai tu quando mi guardi… E non m’importa se tu non vuoi parlarmi adesso o se non vuoi capire, io voglio te… Voglio stare con te… E non permetterò a un mio cazzo di errore di rovinare tutto-

-Lo so… Ma come faccio a fidarmi di te, mi sono allontanata solo pochi giorni e…-

-Era Brittany… E’stato un caso, se tu ci fossi stata sarebbe stato tutto diverso… o forse no… Forse doveva succedere… Ne avevo bisogno…- replicò sincera la mora.

-Avevi bisogno di baciarla?-

-No… Cioè si… era fondamentale… Lei è l’unica che avrebbe potuto portare via da te… Ma non l’ha fatto… Se non avessi provato non l’avrei mai saputo… Non avevo dubbi su di noi… Ma vedere Brittany mi ha sconvolto… Erano dieci anni che non avevo una conversazione sana con lei… Lei era la mia migliore amica… rappresenta la mia adolescenza, il mio cooming out… Rappresenta me! Perché non puoi perdonarmi…-

Frances guardò il viso dell’ispanica cercando gli occhi lucidi.

Con le mani cominciò ad accarezzarle prima gli zigomi e poi la bocca, come se volesse essere sicura che fosse lei, ma c’era qualcosa che la bloccava.

Santana cominciava realmente a pensare che la rossa non l’avrebbe più perdonata. Sapeva di essere stata sincera, ma sapeva anche che per la compagna non era facile, perciò decise di giocarsi il tutto per tutto facendo le due cose che, dopo la stronzaggine, le venivano meglio.

-Guppy Face, Trouty Mouth
Is that how people’s lips look where you come from in the South-

-Ma tu sei scema…- disse la rossa con un mezzo sorriso.

L’ispanica sorrise maliziosamente e rimanendo a stretto contatto con la ragazza continuò a guardarla negli occhi e riprese a cantare.

-Grouper Mouth, Froggy Lips
I love suckin’ on those salamander lips-

 

-Non ci credo che hai composto una canzone per il glee- disse ridendo la rossa sotto le coperte.

-Ti giuro… Era la prima volta che componevamo noi…- rispose la mora mentre si stava mettendo il pigiama per raggiungere la compagna al letto.

-Ma che canzone era…?-

-Ma niente… Era una robba che avevo scritto per Sam…-

-Ma chi bocca da trota?- chiese la rossa riferendosi al  modo in cui Santana e Quinn parlavano del loro ex compagno di squadra.

-Da dove pensi che derivi il soprannome?-

-No… Non ci voglio credere…- disse ridendo la scenografa.

A quel punto l’ispanica intonò il pezzo improvvisando uno spogliarello per la compagna, che sembrava molto più divertita che eccitata…

Finita la canzone la donna si mise a cavalcioni sopra la rossa che stava seriamente trattenendo le risate per non deludere la ragazza che si credeva veramente strafiga.

Santana lanciò l’ennesima occhiata maliziosa alla rossa che scoppiò a ridere…

-Sono così esilarante?- chiese delusa la mora.

A quel punto la ragazzetta allungò il bracciò e tirò a se la compagna prendendola per il pendente che aveva al collo… unico oggetto che aveva ancora addosso.

Poi la baciò.

-Dai veramente? Ti faccio ridere così tanto?-

La rossa annuì con un sorrisetto e poi si avvicinò all’orecchio –Sei anche maledettamente sexy…-

L’ispanica alzò il sopracciglio soddisfatta e si lasciò completamente andare  sapendo che la rossa non aspettava altro che farla sua.

 

Santana aveva annullato le distanze.

-Non puoi comprarmi in questo modo…- disse la rossa cercando di staccarsi, ma la mora non ne voleva sapere, era troppo impegnata a gustare quel momento.

Le sembrava di non baciarla da una vita.

Le due ragazze approfondirono il bacio, Santana poteva percevire il battito della donna  accellerato... Sapeva che anche lei lo voleva.

-Mi sei mancata…- disse seriamente la latina che era tornata seria.

-Fallo di nuovo e…-

-Ti amo- disse semplicemente la mora tappandole la bocca con un bacio.

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capitolo un pò cortino, e molto complicato da scrivere, infatti non sono per niente soddisfatta. 

Non so se vi sia piaciuta l'idea di buttarlo sul comico ma volevo aggellerire la situazione drammatica. In più penso che Santana sia veramente un personaggio divertene e quindi volevo dare spazio a questa parte del carattere.

piccole anticipazioni: Il prossimo capitolo sarà la famosa rimpatriata dove ci saranno veramente tutti...(anche Brittany e Frances...) e subito dopo il capitolo conclusivo.

spero vivamente di non avervi delusi/e.

ringrazio sempre tt quelli che leggono, recensiscono e mi danno consigli...

a presto 

Will

  
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