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Autore: Smocchan    29/05/2011    4 recensioni
Total Drama non è mai esistito. Prendiamo i nostri carissimi personaggi del reality e trasportiamoli tutti nella stessa scuola. Come si comporteranno tra di loro? Come si trasformeranno i loro rapporti? Per saperlo basta leggere :D
Dal Capitolo 5:
Wo! Ragazzi voi non vi potete nemmeno immaginare quanto è difficile sta scuola.
E non potete nemmeno immaginare quanti insegnanti fuori di testa ci siano…
Ad esempio la mia professoressa di matematica, si può chiedere ad uno studente che cavolo è 2x+sen2x=1?
A me sembrano delle semplici lettere accompagnate da dei numeri più piccoli del dovuto…
Secondo me l’età le sta dando alla testa, persino io so che i numeri devono esser grandi tanto quanto le lettere.
Purtroppo questa mia riflessione non ha portato a grandi risultati…la signora Michigan si era annotata qualcosa sul suo registro e alla mia domanda – Mi ha messo 4? – lei ha risposto – Ovviamente Petronijevic –
Quanto odio quella parola “Ovvio” quando di ovvio non c’è un emerito niente.
Beccarsi un votaccio il primo giorno non è il massimo, ho perfino battuto il record dell’anno scorso…mi sentivo quasi una celebrità!
Sul mio viso compare un sorriso, prendere un voto schifoso vuol dire prendere ripetizioni da qualcuno e questo qualcuno deve esser assolutamente…
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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On the verge of hysterics                                                                                                                                                              

 


Ogni tanto l’universo ti fa un regalino inaspettato, non riesco ancora a crederci, finalmente quell’odiosa arpia se né è andata da questa classe, la notizia più bella che mi potevano dare dopo il rientro in questa scuola. Potrei mettermi anche a piangere…Va bene ora non esageriamo.
La campana della ricreazione è già suonata da un pezzo, queste prime ore erano passate come niente fortunatamente, di solito era sempre il contrario.
Guardo nella fottuta cartella della Toki Doki (prestata da mio fratello perché “sfortunatamente” la mia l’ho incendiata subito dopo la fine della scuola l’anno scorso) e tiro fuori un pacchetto di Lucky Strike rosse. E’ grazie a loro se durante il giorno riesco a non avere delle crisi di nervi, qui in questa scuola mi fanno tutti diventare matta, specialmente quel bambinetto di…
- GWEN! – urla qualcuno dietro di me facendomi quasi saltar per aria, per favore Dio dammi la capacità di non ammazzarlo. 
- Cody – dico sillabando il suo nome con tutto il mio disprezzo, quello non è un ragazzo normale, semplicemente è un pidocchio che mi sta addosso come se fosse la mia ombra – Che vuoi -
- Niente – fa un sorriso da ebete 
- Allora lasciami in pace – ribadisco sempre sprezzante
- No ecco volevo chiederti se mi puoi dare una sigaretta –
Lo guardo torvo – Cody, tu non fumi, tu odi quelli che fumano –
- Per te farò un sacrificio – cercò di fare uno di quei sorrisi suadenti che ti fanno gli attori famosi o i playboy con poco successo
- Okay senti – rumo nella tasca della mia gonna e estraggo un piccolo telecomando con un unico pulsante – Avrà pure la febbre a 38 ma fidati che se il problema sei tu, correrà immediatamente da te, ti do 3 secondi di tempo –
Cody rabbrividisce e spalanca gli occhi – Io volevo sol… -
-Uno –
-No veramente ti…-
-Due-
-Per favore no!-
-Tre! – premo il pulsante con così tanta forza che avrei fatto un baffo addirittura ad un elefante, improvvisamente le veneziane della classe si chiusero, le tapparelle si abbassarono e una luce rossa cominciò a lampeggiare – NO!- grida lui dando dei colpi secchi alla porta inutilmente
- Codyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!! – una voce fin troppo riconoscibile, nell’ombra una Sierra tutta rossa in viso si avvicinava al povero scricciolo che continuava a graffiare la porta nella speranza di uscire da quell’inferno – La tua fidanzata ti è venuta a prendere! Sei contento?- 
- No che non lo sono! – grida lui ancora una volta, quelle parole nel cervello di Sierra nemmeno arrivarono, tramutava tutti quei rifiuti in cose positive. Si gira verso di me guardandomi torva e poi torna di nuovo a fissare il SUO ragazzo – Andiamo! Iiiiiiiiiiiiiiih! – lo prese sotto braccio mentre urlava ancora e un lampo sparirono facendo tornare la solita quiete.
Sorrido,sento una tranquillità che è la fine del mondo. Fosse tutti i giorni così.
Giro i tacchi e mi dirigo verso il bagno, l'unico posto in cui si può (a grandi linee)  fumare, fumiamo addirittura con i nostri professori con molta scioltezza.
Però di solito preferisco andare in quello dei ragazzi (non fatevi strane idee, c'è un motivo se lo faccio), anche se tutti mi guardavano male all'inizio per questa mia scelta, adesso entro tranquillamente, nessuno mi dice più nulla.
- Hey Gwen - volto lo sguardo e non posso fare a meno di sorridere per un piccolo momento, Duncan è appoggiato al suo caro amico termosifone con due occhiaie che fanno veramente paura. Lui è il mio migliore amico da quando eravamo in tenera età, con lui ho passato i migliori momenti della mia vita, ricordo quando alle elementari abbiamo appicato fuoco alla cattedra della maestra oppure quando alle medie eravamo ospiti molto "graditi" dal nostro carissimo preside. Beh insomma ne abbiamo passate talmente tante che sarebbe stupido pensarle tutte in una volta.
- Ehm...hai dormito? - 
- Un fratellino di 1 anno che strilla come un matto dalle due alle sei del mattino e tu mi chiedi se ho dormito?! - sta veramente da schifo
- Sai com'è, non sono una veggente - faccio notare - Tò prendi,forse ti rimette in sesto - porgo una sigaretta 
- No grazie -
Spalanco gli occhi - Oddio, cosa ti hanno fatto? - lo smuovo - Esci da questo corpo! -
Accenna un sorriso e poi mi abbraccia dal nulla - Sai, ho preso di mira un ragazza qua a scuola -
Alzo gli occhi al cielo - E lo dici mentre mi abbracci, non hai tutte le rotelle a posto -
Fa una risata - Ma che vuol dire? Tu sei la mia più grande amica, è come se fossi un ragazzo per me -
- Mi reputo offesa - dico ridendo insieme a lui - Forza, spara il nome -
- Credo sarà un bel giochino - gioca con una mia ciocca di capelli blu - E' la candidata per la posizione di rappresentante di istituto,quella castana...Non ho idea di come si chiami -
- C-Courtney???? - domando stizzita - Quella tipa tutte regole, maniaca di gloria ed egocentrica? -
- Si,penso di si - dice - Lo dici come se fosse una bestia - si stacca da me e ritorna ad appoggiarsi sul termo
- Forse perchè lo è? - chiedo - Fai come vuoi però non penso proprio che ti accetterà, non una tipa è come Lindsay che è disposta a far sesso con te quando vuoi -
- Non ho parlato di sesso - 
- Ma lo pensi, ti conosco troppo bene -
Ci fu un silenzio quasi imbarazzante (almeno per me), a che cavolo stava pensando?
Improvvisamente sento suonare la campana di fine ricreazione - Cavolo no! Non ho fatto in tempo a fumarmi una fottuta sigaretta! - esclamo sull'orlo di una crisi isterica
- Berna la prossima ora, io lo faccio adesso, non ho voglia di sorbirmi una pallosissima ora di inglese -
Lo guardo torva - A differenza tua, ho ancora un po' di sale in zucca...me ne vado - spalanco con forza la porta - Ci becchiamo dopo -
- Come vuoi - si accascia a terra - Notte -
Sbuffo, è un tipo troppo strano.
Con una camminata abbastanza decisa mi dirigo verso la mia classe "Due ore, devi solo affrontare due ore, non sono poi così difficili no?" penso "Solo due ore di Trigonometria".

Solo due ore di Trigonometria...
- ARGH! Quando mai non ho ascoltato le parole di Duncan?!? -
   
 
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