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Autore: IchigoFricke    29/05/2011    3 recensioni
Dark? Punk? Si puo sapere che cazzo sei? 3 è il continuo di Dark? Punk? Si puo sapere che cazzo sei? 2.
Non è più tempo di chitarre e dischi, per la coppietta felice, devono iniziare a togliere fuori culle e passeggini ce la faranno Laura e Federico?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi!!Ma in questo periodo sono piena di visite e studio u.u Morirò faendo visite ahahah comunque sono tornata, almeno per stasera avrete un capitolo da leggere.

Un bacio a tutte.

Buona lettura

 

 

 

3-Paure

 

 

Metto in moto la macchina e parto sgommando, l'ultima ora di inglese mi ha praticamente uccisa, compreso il bimbo che per tutto il tempo ha scalciato tentando di fracassarmi la pancia.

La mia pancia sta crescendo a vista d'occhio, sembra una mongolfiera. La cosa che più mi stupisce è che per il resto non sono ingrassata, è solo la pancia che aumenta.

Parcheggio nel vialetto di casa, anche se la lezione è stata un suicidio mi sento particolarmente felice. Entro in casa fischiettando e mi dirigo in cucina.

Il tavolo, che in teoria dovrebbe essere apparecchiato, e circondato da mia madre è una coppietta con un sorriso da ebete stampato in faccia. Sorrido a mia volta non proprio convinta.

-Oh cara, finalmente sei tornata. Questi gentili signori sono interessati all'adozione.- mi fece mia madre, facendomi cenno di sedermi, la guardai di traverso, che cavolo sta blaterando. Non mi siedo e rimango a guardarli.

-Adozione? Quale adozione- Chiedo battendo un piede sul pavimento. Mio padre entra in cucina, lo guardo, evidentemente lui non sa nulla di questa storia.

-Beh non vorrai mica tenere il bimbo, come partorirai Maria e Carlo adotteranno il bambino, così tu e Federico potrete tornare alla normalità.- Un senso di nausea mi pervade, sento lo stomaco rivoltarsi, rivoltarsi per mia madre, per le scemenze che sta sparando.

Mio padre guarda la mamma a bocca aperta, io non la guardo, anzi, sto decidendo se sputarle in faccia o spaccarle la testa con una pentola.

-Spero che questa sia una semplice battuta Mamma - cerco di marcare bene la parola per farle intendere il mio disgusto, mentre lei mi guarda come se fossi un aliena e stessi cominciando a sputare fuoco dalle narici.

-Ma tesoro, non puoi certo crescere questo bambino.- Guardo la coppietta felice, è stata la donna a parlare. Se comincio a lapidarla mi arrestano? Ma perché sono circondata da pazzi?

-Lei stia zitta, nessuno le ha detto di rivolgermi la parola. Il bambino è mio. E tengo a sottolineare la parola MIO!!!-

Mia madre fa per dire qualcosa, ma ora ho davvero perso le staffe, prendo i fogli dell'adozione, guardo tutti e tre, poi un sorrisino maligno mi si dipinge sulle labbra.

Strappo i fogli.

Il rumore della carta che si strappa mi provoca dei brividi di felicità, sorrido e butto i rimasugli del contratto sul grembo della donna.

-Se vuole un bambino si levi le mutande e se lo faccia mettere dentro da suo marito. Ma mio figlio non lo vedrà nemmeno con i binocoli. Sono stata chiara?!- La donna mi guarda stupita. So di essere stata volgare, ma questa qui vuole portarsi via il mio bambino.

La coppietta esce fuori da casa nostra furibonda, io mi siedo sulla sedia e guardo mamma con aria strafottente.

-Tu sei in un mare di guai.- mi urla contro.

Mi metto a ridere. Rido perché è troppo patetica, rido perché pensa di farmi paura, ma non ci riesce, rido perché non ha vinto.

-Non ridere. Hai avuto la possibilità di fare una vita normale, ma l'hai appena buttata giù per il cesso- continua sempre urlando, io rido più sonoramente. -Mamma è te che sto per buttare nel cesso se non stai zitta.-. Non mi sono mai rivolta così a mia madre, infatti lei sgrana gli occhi sconvolta, non può credere a ciò che sta sentendo. Ma è la verità. Ormai sono maggiorenne, sono incinta. Cavolo potrò decidere un po' per me?

-Sei una stupida. Sei un incredibile stupida Laura. Quell'idiota del tuo ragazzo sparirà. Sparirà come ha già fatto. Perché è un vigliacco. Non ti aiuterà mai!! Sei solo un illusa. A quel punto che farai? Che farai tutta sola con un bambino da tirare su? Eh? Sei solo una sciocca.- un sorriso amaro e cattivo le si dipinge sulle labbra. Mi ha punta sul vivo. Ha toccato proprio la mia paura. Ma mi faccio coraggio, non mi faccio certo mettere i piedi in testa da lei.

-Tu sei pazza!- comincio io sibilando. -Federico mi ama. NOI CI AMIAMO! Non sarai certo tu a dirmi che succederà. Crescerò questo bambino con lui. Federico è felice della mia gravidanza.- grido. La mia gola è completamente raschiata.

-Se è così felice, perché non ti ha ancora chiesto di sposarlo?- chiede, sto zitta. Due lacrimoni mi scivolano lungo le guance arrossate, mi giro prendo le chiavi e salgo in macchina.

Guido, guido e piango. Guido più veloce che posso. Voglio allontanarmi da lei, LA ODIO.

La odio con tutte le mie forze. Mi ha fatto malissimo.

Blocco la macchina davanti alla casa di Fede, corro, per quanto riesca a correre con questa pancia. Suono il campanello, la sorella mi apre, vede la mia faccia sconvolta e mi fa entrare subito chiamando Federico.

Meno di un minuto e sono in camera sua a piangere tra le sue braccia. All'inizio non mi chiede nulla, poi quando i singhiozzi si fanno meno frequenti mi solleva il mento e mi chiede che mi prende.

Gli racconto tutto, di mia madre, della coppia dal sorriso da ebete, lui mi stringe forte e mi fa finire di parlare.

-Sei una stupida Lau, non devi credere ad una sola parola che dice tua madre. Io ti amo, anzi vi amo, ad entrambi. In tutti questi anni sei la cosa più bella che mi sia capitata. Ed ora sei MIA, mia e basta. Non ti lascerei per nessuna cosa al mondo.-

Scioglie l'abbraccio, va verso la sua scrivania e prende una scatolina blu di velluto.

-Lo sai che non sono un tipo proprio romantico, lo so che non sono il tipico principe azzurro, ma tu sei una principessa, così per una sera farò finta di essere un principe azzurro.- mi dice.

Si mette in ginocchio, apre la scatolina blu rivelando un anello con un diamante al centro, ed altri diamanti ai lati. Il respiro mi si mozza, mi porto le mani al cuore.

-Laura, mi vuoi sposare?-

  
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