Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: luna nueva 96    30/05/2011    6 recensioni
- Allora Sasuke, posso sapere quali sono i tuoi piano malefici adesso?
- Di cosa parli? Non ho in mente niente..
- È questo il punto: tu hai sempre in mente qualcosa
Si ritrovò a sghignazzare come un idiota, mentre decideva che avrebbe cercato di osare:
- Ti rendi conto che da quattro anni questa è la conversazione più lunga che abbiamo avuto?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie 'Storie SASUSAKU'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

WHAT ARE YOU EVIL PLANS?


Appostarsi nell’ombra? Perché mai? Non servivano le pratiche ninja per un missione come quella, avrebbe giocato a carte scoperte. Aveva aspettato Sakura sotto casa,ma, nonostante la pioggia non avesse intenzione di smettere, sembrava che la rosa se la stesse prendendo con comodo. Che non avesse intenzione di tornare a casa sta notte? Che avesse deciso di passare la notte da qualcun’altra? O qualcun altro? All’ultimo pensiero Sasuke sentì un brivido attraversargli la schiena, ma lo identificò come il vento che ormai si faceva sempre più intenso.

“ Sbrigati Sakura, qui si gela” pensò. Detto fatto; grazie ai suoi occhi più veloci del normale riuscì a vedere l’Haruno dall’altro lato della strada, camminare con una busta in mano. “Quindi si era fermata a comprare la cena”. Inaspettatamente la cosa gli fece fare un sospiro di sollievo. 

 

  • E tu che ci fai qui? A casa mia?

Sempre gentile lei…
 

  • Sai, passavo di qua e ho pensato “ perché non fare una visitina alla mia carissima amica Sakura?!”; immagino che avermi qui ti faccia molto piacere..
  •  
  • Naturalmente - disse digrignando i denti

Amava vederla così arrabbiata ed esasperata. Poi in quel momento, bagnata fradicia dalla pioggia, era ancora più bella. Il suoi soliti vestiti erano completamente bagnati, così come i capelli rosa, cresciuti e raccolti in una treccia.
 

  • Bene Uchiha, adesso che mi hai visto, puoi anche andare no?
  • Ma come? Io vengo a trovarti e tu mi lasci qui fuori al freddo, e per di più con la pioggia?! Mai sentito parlare di ospitalità Sakura?

La ragazza in risposta si avvicinò alla porta, e infilò nella serratura la chiave. In quel momento si girò verso il moro, dicendogli:
 

  • So già che me ne pentirò amaramente..

Ma all’Uchiha non interessava,e fu così che a chiudere la porta di casa per ultimo, fu lui.

                                ************

La casa di Sakura era abbastanza grande e spaziosa, non come la topaia dove abitava prima. Si ritrovò a pensare due cose: la prima era che il lavoro da medico pagava bene, la seconda era che se non era mai andato a casa sua, significava che stavano messi davvero male. Un riavvicinamento, pure minimo, era obbligatorio.

 

  • Complimenti Sakura, hai davvero una bella casa
  • Grazie… - rispose lei con fare disinteressato

Si avvicinò alla cucina e iniziò a uscire dalla busta gli alimenti comprati, mentre lui si appoggiò allo stipite della porta ad osservare ogni suo minimo movimento, cosa dalla quale lei era sempre stata innervosita; ma era proprio questo il suo obbiettivo, per ora. Un sorriso malizioso si aprì sulle sue labbra quando lo sguardo gli cadde per sbaglio sul fondoschiena della rosa, notando che oggettivamente non era niente male. Avrebbe potuto avvicinarsi ancora di più,  fare la prima mossa, ma per ora non c’era motivo; voleva che Sakura arrivasse all’esasperazione a furia di aspettare che lui facesse qualcosa, qualunque cosa. Ma se c’era una cosa che in quei quattro anni di indifferenza aveva imparato, era che l’Haruno aveva molta, molta più pazienza di lui. Non sarebbe stata un battaglia facile da vincere. Ma, inaspettatamente, fu lei a prendere in mano il discorso:
 

  • Allora Sasuke, posso sapere quali sono i tuoi piano malefici adesso?
  • Di cosa parli? Non ho in mente niente..
  • È questo il punto: tu hai sempre in mente qualcosa

Si ritrovò a sghignazzare come un idiota, mentre decideva che avrebbe cercato di osare:
 

  • Ti rendi conto che da quattro anni questa è la  conversazione più lunga che abbiamo avuto?
  • Beh, allora tienitela bene in mente, sarà molto rara un’altra cosa così

Disse così,mentre usciva dalla cucina. E Sasuke.. beh, lui era rimasto semplicemente con lo sguardo nel vuoto, a cercare di decifrare quelle parole, e a scorgere il criptico messaggio che, sapeva, si nascondeva al loro interno.
 

  • Perché? Perché rara?

La ragazza lo guardò con lo sguardo divertito.
 

  • Pensavo fossi più sveglio a dispetto di tutta la fama che ti porti dietro..
  • Stai parlando di quella positiva o di quella negativa?
  • Non sopporto nessuna delle due

Continuava a capirci sempre meno
 

  • E per questo? È l’invidia? Non posso crederci..

La rosa si fermò di botto, non si voltò, ma l’Uchiha non potè non notare i pugni che si stringevano fino a fare diventare le nocche bianche.
 

  • Invidia?! Sasuke Uchiha, tu credi davvero che io sia invidiosa di te? Come ho già detto mi aspettavo che tu arrivassi a una conclusione più soddisfacente..
  • Tu hai troppe aspettative rispetto alle persone!

Non aveva potuto non dire quella frase. Quella ragazza aveva il dannato vizio di pretendere troppo dalle persone che aveva intorno. Ricordava benissimo il periodo in cui lo aveva venerato come un dio, quello in cui credeva che lui non potesse sbagliare, che non potesse commettere errori. E invece era caduta con le sue stesse illusioni; se solo avesse avuto una mentalità diversa, ne era certo, avrebbe sofferto molto meno di quanto lei stessa gli avesse detto. E Sasuke Uchiha non poteva certo tenersi questi pensieri per se, no?
 

  • Non sono stato io a farti soffrire in passato, sei stata tu a far soffrire te stessa; tu e le tue dannate convinzioni!
  • Questo non c’entra niente!

Avevano iniziato a gridare senza nemmeno rendersene conto, la rabbia repressa in entrambi stava venendo fuori tutta insieme.
 

  • Si che c’entra invece! È da lì che è iniziato tutto!
  •  Tu non sai niente, un bel niente, non hai mai capito niente di quello che ti succedeva intorno! Sei stato sempre nel tuo mondo personale, in una palla di cristallo in cui esistevate solo tu e la tua vendetta! Non ti sei mai posto il problema che gli altri avevano una vita, e che andandotene l’avresti distrutta!
  • Tu non hai idea di quanto avrei voluto essere la persona che avresti sempre voluto che fossi! Ma non ci sono riuscito,ci ho provato, ma è stato tutto inutile! Tu non sai quanto avrei voluto..
  • No! Non è vero, non ci hai neanche provato! Mai!
  • Basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Aveva urlato la sua frustrazione con tutto il fiato che aveva in gola, e aveva iniziato a stringersi i capelli tra le mani, mentre poteva vedere benissimo negli occhi dell’Haruno lacrime che non si era concessa per tanto tempo. Si sentì di colpo sfinito e fu costretto ad appoggiarsi al divano per non cadere a terra.

Si costrinse a fare due respiri profondi per calmare almeno il respiro, e a quanto pareva la stessa idea aveva avuto la vent’enne che aveva di fronte. La cosa positiva era che finalmente adesso sarebbe finita tutta quella asfissiante indifferenza.

 

  • Sakura ti rendi conto che rimandando questo discorso abbiamo perso ben quattro anni?
  • Non importa, non cambierà niente comunque..

Cosa?
 

  • Cosa?
  • Credevi che qualche grida avrebbe sistemato la situazione? Non è così facile.

Non poteva crederci; dopotutto quello che si erano detti cinque minuti prima non voleva ancora saperne di lui. Eppure non le stava chiedendo di sposarlo, le stava solo chiedendo.. ma cosa le stava chiedendo in realtà?
 

  • Vuoi dirmi che è davvero finita Sakura?
  • Non è mai iniziato niente. Continuando così avremo più possibilità di rendere le cose più facili.
  • Non ti sono mai piaciute le cose facili
  • Mi piacciono da adesso Sasuke  

Ci furono degli attimi di pausa interminabili, in cui l’uno studiava le mosse dell’altro; di una cosa, una sola, era certo: non avrebbe perso, non questa volta.

Fece per allontanarsi, ma non glielo permise, dato che la bloccò per un braccio.

 

  • Ma che stai facendo?!
  • Quello che avrei dovuto fare quattro anni fa

Fu un attimo, e le sue labbra erano già occupate con quelle della rosa. Fu positivamente sorpreso del fatto che lei avesse risposto al bacio fin dal primo istante; e meno male che lo voleva fuori dalla sua vita! Le loro lingue non potevano più fare a meno, e per un attimo l’Uchiha credette di poter trattenere il fiato anche per sempre. Ma fu Sakura a terminare quel dolce contatto, e ad abbassare la testa, mentre faceva dei grossi respiri per riprendere fiato. 
 

  • Voglio proprio vedere come riesce a ribattere a questo dottoressa Haruno
  • Forza Sakura una risposta, altrimenti saprò di avere campo libero.
  • ….
  • Molto bene..

La sollevo per i fianchi e la adagiò sul tavolo della cucina. Stava per baciarla un’altra volta, quando finalmente ci fu una reazione da parte sua.
 

  • NO!

Lo allontanò con una spinta data con tutta la forza possibile; non si fece male per miracolo
 

  • Ma che ti prende Sakura?!
  • Non posso mandare a puttane quattro anni di indifferenza così! Tutti gli sforzi, tutto quello che ho costruito, sei riuscito ad abbatterli tutti in mezz’ora!

Ora finalmente riusciva a capire qual’era il problema. Sakura voleva concedersi a lui con tutta se stessa, ma detestava perdere almeno quanto lui. In fondo erano molto più simili di quello che pensava.  Le si avvicinò prendendole il viso tra le mani, e sussurrandole a un centimetro dalle labbra
 

  • Ti confesserò un segreto: io odio perdere
  • Sai che novità!

Evitò di rispondere a quella tagliente provocazione.
 

  • Ma, se c’è una cosa che ho imparato nella mia esperienza, se c’è davvero qualcosa nella mia situazione, che mi ha aiutato a capire qualcosa di più, è che a volte bisogna lasciare che le cose vadano da sole, non intervenire,  e.. e mollare tutto
  • So io che cosa ti mollo se non ti allontani immediatamente!

Testarda.. non voleva proprio capire.
 

  • Tu mi vuoi
  • Ti piacerebbe!
  • È così
  • No
  • Si
  • No
  • Si
  • SI!
  • N.. cosa?

Beh, non si aspettava che finisse in questo modo.. insomma: aveva davvero ammesso di volerlo per sé?
 

  • Tu mi vuoi Sakura?
  • Si, io ti voglio. Ti voglio più di quanto potrai mai immaginare.. io ti ho sempre voluto.

Lo disse con così tanta determinazione e sensualità che sentì i brividi percorrergli la schiena, e la nella sua mente le improvvise immagini di quello che avrebbe dovuto essere o di quello che avrebbe potuto, o avrebbe dovuto accadere. C’era un’altra mossa da fare, l’ultima. La missione era quasi conclusa, e mai si era sentito così soddisfatto o così fiero di se stesso.
 

  • Sakura.. dov’è camera tua?

La rosa sorrise sorniona, per poi ripetergli la stessa domanda di pochi minuti prima
 

  • Quali sono i tuoi piani malefici? 


 

Il grande ritorno eh? Allora premetto col dire che questo è il seguito della storia " You cen't ignore me", e se piacerà scriverò ancora un un seguito..  Allora,  che vi è sembrato? Bello e o schifo totale? Fatemi sapere.. Baci                                   
 




  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: luna nueva 96