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Autore: prelude10    30/05/2011    1 recensioni
Horace Lumacorno dopo aver visto Harry arrabbiato con Piton ritorna con la mente a molto tempo prima. All'epoca del litigio che segnò la fine dell'amicizia tra Severus e Lily.
vedere degli occhi verdi, quegli occhi verdi, così carichi di disprezzo verso Severus riportarono Horace Lumacorno molto indietro nel tempo, a quasi vent’anni prima. Quando un’altra giovane gli aveva confessato il suo odio per Piton.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Horace Lumacorno, James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ricordo che tutti i personaggi citati non sono miei e non li uso a fine di lucro.
Vi auguro buona lettura
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Dal suo ufficio aveva sentito delle voci concitate provenire dai sotterranei. Uscì allora, più che per controllare che non ci fossero problemi, per aggiudicarsi un succoso pettegolezzo di cui discutere durante la prossima riunione del suo Lumaclub. Svoltando l’angolo quasi andò a sbattere contro un Harry Potter decisamente adirato, che borbottò delle scuse e tentò di dileguarsi con i suoi amici. Ma la sua curiosità non gli permetteva di lasciarlo andare via così.
«Signor Potter, può venire un attimo nel mio ufficio? – guardando gli altri due aggiunse bonario – Tranquilli, ve lo restituisco».
Controvoglia il giovane seguì l’insegnante di pozioni nel suo studio. Dopo che l’ebbe fatto accomodare e gli ebbe offerto dei biscotti, che questi rifiutò gli chiese con fare paterno se tutto andasse bene oppure se ci fosse qualche problema.
«No, professore. O meglio, sì. Lo odio, non riesco più nemmeno a sopportare la sua vista!»
«Chi Harry? Di nuovo problemi con Ron?», chiese di nuovo preoccupato.
«No, con Piton», pronunciò quel nome infondendogli tutta la rabbia e il disgusto che riusciva.
Probabilmente aveva solo subito l’ennesima ingiustizia da parte sua, ma vedere degli occhi verdi, quegli occhi verdi, così carichi di disprezzo verso Severus riportarono HoraceLumacorno molto indietro nel tempo, a quasi vent’anni prima. Quando un’altra giovane gli aveva confessato il suo odio per Piton.
Allora il tempo smise di avere senso nel suo logico scorrere; l’ora cedette il posto all’un tempo…
Era un caldo pomeriggio di giugno, gli esami erano finiti e la maggior parte degli studenti si stava godendo il sole e il riposo sulle rive del lago. Ma lei no, era seduta su uno degli ultimi gradini della scala che portava ai sotterranei, le ginocchia strette al petto, le spalle scosse dal pianto. Anche allora il professore preoccupato per la sua pupilla l’aveva invitata nel suo ufficio e cercando di consolarla le aveva rivolto le stesse domande e uguali erano state anche le risposte.
«Professore perché mi ha fatto questo? Io stavo solo cercando di proteggerlo», Lily era ancora incredula, ferita, tradita.
Non c’era stato bisogno di spiegare a cosa si riferisse, ormai lo sapeva tutta la scuola, corpo insegnanti incluso.
«Cerca di capirlo, prima eravate così uniti, mentre ora Potter è una minaccia concreta come ma lo era stato», disse ragionevole il pozionista.
«Sì, ma io non ho preso le difese di Potter! Io ho preso le sue!», ecco tornare la stessa rabbia che l’aveva posseduta in quegli istanti.
«Ma è proprio questo il problema: non riesce a sopportare si non essere in grado di zittire James da solo, e tu sai meglio di me quanto Severus odi sentirsi impotente. Forse è proprio questa una ragione delle sue recenti, chiamiamole, frequentazioni»
«Ecco, anche in questo io non lo riconosco più, è cambiato così tanto», era davvero in pena per lui, non voleva che gli succedesse nulla, che finisse sulla strada sbagliata. Se avesse scelto il Male, non sarebbe mai davvero riuscita a perdonarsi per averlo abbandonato, per non essere stata in grado di salvarlo. Anche per quello stava scendendo nei sotterranei, conosceva a memoria la strada per la sua sala comune. Voleva parlagli, dargli la possibilità di spiegarsi; però il suo dannato orgoglio era troppo forte, all’ultimo momento l’aveva fermata su quegli scalini dove Lumacorno l’aveva trovata che versava lacrime di indecisione ed impotenza, non sapeva ormai più cosa fare per lui.
«Le persone cambiano Lily», una frase la cui utilità è quella di uno stuzzicadenti per arginare una piena, una frase che contiene le verità del mondo, una frase usata e abusata, una frase detta quando non si trovano le parole, ma il silenzio è insopportabile.
«Ora lo credo», tanta tristezza, troppo risentimento, troppo cinismo, tanta delusione per una voce così giovane.
Il professore non sapeva più cosa risponderle, quando la porta si spalancò togliendolo da un imbarazzo per metterlo in uno più grande.

Continua ...
  
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