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Autore: ShinyDarkF    31/05/2011    1 recensioni
Erano solo due ragazzi.
Erano felici.
Non sapevano quello che stava per accadere.
Ora sangue è quello che vedono.
Sangue è quello che sentono.
Sangue è quello che vogliono.
Ma forse non tutto è perduto.
Sono stati nel buio per anni ma ora...
Stanno tornando.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edit: Scusate se non ho aggiunto capitoli di recente ma, oltre a non avere molto tempo, mi è sembrato che la fan fiction stesse diventando troppo monotona e ripetitiva e quindi ho cercato in tutto questo tempo di capire come migliorarla. Ecco il nuovo capitolo, pieno di suspence e dove si scopriranno molte cose che prima erano rimaste nascoste. Spero che vi piaccia!

Tom non si aspettava di morire.
Non aveva mai capito cosa aveva provato Bill quando lo aveva ucciso.
Rabbia, dolore, tante emozioni mischiate tra di loro. Nessuna vinceva, nessuna perdeva.
Era tutto così tranquillo.
Sentire la propria vita uscire dal proprio corpo doveva essere doloroso, invece era come se Tom fosse sul punto di addormentarsi.
Bill lo stava uccidendo, lo sapeva, ormai sapeva tutto, anche troppe cose.
Forse aveva bisogno solo di questo: un lungo, eterno sonno.
Non c’era nessun altro modo, quella cosa non sarebbe uscita dal suo corpo solo con le parole.
Era l’unica soluzione, terribile, ma Tom sapeva che era la scelta giusta.
Era stanco. Ormai mancava poco. Era pronto finalmente. Chiuse gli occhi e si preparò a concludere il suo viaggio.

"Quanto credi che ci metterà?"
Era la voce di Sue, non era arrabbiata come di solito ma non era neanche calma. La ragazza sembrava agitata. Sembrava che ci fosse una certa frenesia lì, ma non sapeva dove si trovava, né riusciva a vedere le figure intorno a lui, riusciva solo a sentire.
"Non so, ci vorrà un po’ di tempo"
Christina, la piccola, docile Christina. Neanche lei sembrava calma, chissà cosa era successo.
Voleva aiutarli ma ormai non poteva più fare niente.
Non viveva più nel loro mondo. Era morto.
Prima o poi sarebbe riuscito a guardarli, ma forse non voleva vedere, il dolore gli annebbiava gli occhi. Cosa avrebbe potuto fare se anche li avesse visti? E cosa avrebbe visto? Lacrime, ansia, sconforto. Voleva urlargli di non piangere, voleva dire a Sue che, anche se per poco tempo, la aveva amata davvero, voleva dire a Bill di continuare a sorridere e di riprendere la sua vita.
Nessuno doveva essere triste per lui.
Nessuno doveva versare lacrime per lui.
Era questo che pensava Tom, che giaceva disteso sul letto. Il volto pallido, cadaverico, il corpo freddo, il respiro inesistente, il cuore immobile.
Chissà dove era, e chissà cosa ne avrebbero fatto di lui.
Sentiva l’odore di Bill, anche lui era là.
Sentiva l’odore di sangue misto ad acqua, l’odore che caratterizzava le lacrime dei vampiri.
Bill stava piangendo.
"Non ti ha mai detto nessuno che i vampiri sono forti e impavidi, femminuccia?!"
Tom aveva parlato.
Improvvisamente Bill scattò e si trovò vicino al fratello.
"Tom?"
Tom si svegliò. Potevano sentirlo, come era mai possibile?
Si toccò il collo, aveva due ferite proprio sul lato destro. Non aveva sognato, era tutto vero.
"Dovrei essere morto…" esclamò il ragazzo.
"Lo sei" rispose Bill.
"Cosa?"
"Ti ricordi qualcosa di quello che è successo?"
"Ogni minimo particolare, incluso te che mi uccidevi"
"Scusa"
"Non scusarti, hai fatto bene, ma io ora dovrei essere morto…"
"No, sei un vampiro, già te lo sei dimenticato? Tu puoi vivere senza sangue"
"Non è vero, conoscevo tanti vampiri che sono morti dissanguati"
"Tanti vampiri che non sono te, fratello, io non so come, non so cosa dicano le profezie di noi, ma noi siamo speciali, non credo che un semplice morso possa porre fine alla nostra esistenza"
Era vero.
Ma Tom non ci aveva mai pensato.
"Cretino che non sei altro! Mi hai fatto prendere un colpo!"
Chissà cosa altro avrebbe detto ma Sue si catapultò sul vampiro e lo abbracciò talmente forte che il ragazzo, se avesse potuto respirare, non ci sarebbe riuscito.
"Il colpo me lo sono preso io! Tu, Tom Kaulitz, davvero credevi di potermi abbandonare così?"
"Non credevo di doverti anche avvisare"
Sue gli mollò un sonoro schiaffo sul collo, proprio sulla ferita, e fu allora che Tom capì davvero cosa significava l’espressione “ la furia di una cacciatrice”.
"Bentornato" disse infine Christina, senza avvicinarsi troppo.
Quella ragazza era proprio un angelo, Tom aveva cercato di ucciderla e quasi ci era riuscito, eppure lei non aveva esitato a perdonarlo.
Tom sorrise.
Il so viaggio non era finito, forse era finito quello del Tom malvagio, quello che non se ne importava di niente e nessuno, che uccideva per il solo gusto di farlo.
Forse quel Tom era morto, ma il vero Tom, quello che non aveva mai avuto il coraggio di uscire fuori allo scoperto aveva appena iniziato il suo di viaggio.
"Tom non voglio essere inopportuno, ma cosa ti è successo?" chiese Bill.
"Sono stato impossessato, no?"
Ma allo sguardo acido di Bill decise che doveva aggiungere altro.
"Forse ho capito perché noi siamo speciali e perché ci sono tante profezie su di noi. Noi non siamo il bene, siamo solo i figli del male. Il male più assoluto, quello che ci ha dato la caccia per tutti questi giorni e che ci vuole morti è semplicemente lei, la donna che mi ha trasformato. Io non la conoscevo quando è successo e dopo non l’ho più rivista. Quando l’ho incontrata, stavo morendo di paura ma pensavo che fosse una cosa normale per un umano che si trova davanti ad un vampiro assetato di sangue. Ma non è vero. Lei non è un semplice vampiro.
Lei è il vampiro, il capo di tutti gli altri, perciò tutti la temono e non osano dire il suo nome, perciò al suo volere ogni vampiro può morire o essere risparmiato. L’avevo di nuovo vista al bar qualche sera fa, quando siamo andati a cercare informazioni, ma non l’avevo riconosciuta, non potevo, è passato tanto, troppo tempo. Ma si imparano tante cose quando condividi la mente con qualcuno.
La nostra famiglia era molto antica e molto potente e spesso non ci diceva delle cose. Nostro padre sapeva dei vampiri non grazie a leggende popolari, ma perché era un cacciatore, l’unico cacciatore maschio che sia mai esistito. Sue sa forse meglio di me questa leggenda, bene è tutto vero, nostro padre ha dato la vita per combattere il male e non voleva che noi lo conoscessimo.
Nostra madre era una strega e, non so come, ma credo che noi ne abbiamo ereditato i poteri. Insieme hanno combattuto molte guerre ma, quando hanno visto di non avere possibilità in Germania, hanno cercato una casa qui, a Los Angeles, per crescere i propri figli come una normale famiglia. Ma lei, il male che non riuscivano a sconfiggere, li ha trovati e si è vendicata su di noi, Bill, noi che non sapevamo niente e che non potevamo difenderci. Quando siamo morti ci hanno seppellito non qui ma a Scream Land perché quel posto aveva conosciuto tanto male che le streghe si erano unite per sradicarlo per sempre da quella città. Volevano darci la pace, almeno nella morte ma non sapevano cosa saremo diventati. Non sapevano che non l’avremmo mai ottenuta. E poi lei è tornata qui e ha completato la sua opera, ha massacrato la nostra famiglia. Ed ora è tornata, perché sa che noi siamo gli unici che possiamo permetterci di sfidarla. Quando eravamo a Scream Land lei non poteva attaccarci perché eravamo protetti, ma qui non lo siamo più. Era una trappola"


   
 
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