Blair si aggirava per la scuola silenziosamente. “che noia” ripeteva ogni tanto accompagnando l’affermazione con sonori sbadigli. Un sussulto, un cigolio, un piccolo rumore suscitò la sua attenzione. Maka abbracciava Kid, Kid baciava Maka
Soul passeggiava per le strade di Death City, le mani nelle tasche, il capo basso. Camminava scalciando una lattina davanti a se. Ormai la luna era alta nel cielo “Maka sarà già a casa” pensò con tristezza
Quella sera Soul non tornò a casa e l’indomani mattina evitò Maka. La cosa non gli fu difficile visto che anche lei lo evitava. Maka ormai aveva l’aspetto di cadavere. I sensi di colpa le chiudeva lo stomaco. Sapeva che doveva smetterla con questa relazione senza senso ma no ci riusciva. Non sapeva il perché ma non ci riusciva proprio. E ogni volta che guardava Soul le cresceva il senso di colpa. Cercava di evitarlo ma questo la faceva star male e ora anche lui aveva iniziato ad evitarla.
Una sera si decise, era andata troppo oltre. Si era data appuntamento nel luogo in cui era tutto iniziato. Kid l’aspettava seduto su un tavolo della biblioteca